“Non c’è previdenza senza reddito e senza lavoro”. La provocazione iniziale di Alberto Bergianti che per Profess@RE – il coordinamento degli Ordini e Collegi professionali di Reggio E. – ha introdotto il tema del convegno nazionale “Casse di previdenza professionali: verso quale domani”, svoltosi a Reggio Emilia lo scorso 27 febbraio, è stato il leitmotiv che in varie sfaccettature ha accompagnato gli interventi dei numerosi e qualificati relatori davanti a molte centinaia di professionisti giunti da tutta Italia.
Il tema del lavoro è prioritario quando si parla di previdenza, esordisce l’on. Titti Di Salvo, vicepresidente della Commissione bicamerale di controllo, ed il modo per generarlo ed “uscire dalla crisi sono gli investimenti”. Le casse di previdenza debbono investire, creando opportunità, in attività che garantiscano risultati certi e rendimenti. Ma, allo stesso tempo – prosegue Di Salvo – “non esiste una politica economica senza una politica fiscale”, e “il primo problema che dobbiamo risolvere è l’eliminazione della duplicazione di imposta” a carico dei rendimenti e delle erogazioni pensionistiche che rappresenta un caso unico in Europa, oltre ad equiparare la tassazione degli utili delle casse a quella dei fondi pensione. Un’apertura, inattesa in tanta chiarezza, subito ripresa da AdEPP – l’associazione delle Casse private -, che spera nel raggiungimento di obiettivi da anni agognati.
Proprio l’auspicio di investimenti a favore dello sviluppo delle categorie professionali, sono stati sostenuti da Paola Muratorio – presidente Inarcassa e consigliere AdEPP – che, pur lamentando la scarsità dei progetti in Italia, cita i fondi già messi a disposizione dalle casse per la realizzazione di investimenti in infrastrutture e i fondi rotativi a favore dei professionisti, nonché dal Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e segretario della Rete delle Professioni Tecniche (RPT) Andrea Sisti che – chiudendo il convegno – si chiede provocatoriamente “Chi mai dovrebbe credere ed investire nell’economia sviluppata dai professionisti e a favore dei professionisti, se non i professionisti stessi?”.
Sempre Titti Di Salvo e Giuliano Cazzola, danno “fuoco alle polveri” auspicando l’accorpamento delle troppe Casse di previdenza ed una loro forte riduzione numerica.
Proposta accolta con resistenza dagli ospiti, fatto salvo una ampia e inattesa apertura dal presidente dell’Ordine dei Chimici Armando Zingales, categoria afferente ad EPAP la cassa pluricategoriale, e di Gianni Scozzai consigliere di amministrazione di EPPI, la cassa dei Periti Industriali, entrambi facenti parte degli Enti di nuova generazione, già ora molto omogenei.
Il convegno – moderato dal condirettore di Italia Oggi Marino Longoni – ha registrato le analisi del Senior Advisor di Censis Giuseppe Roma che rilevando un significativo calo dei redditi professionali, rammenta che la liquidità delle Casse di previdenza è in realtà un accantonamento per le pensioni future degli iscritti che deve essere tutelato e valorizzato, e i vivaci dibattiti con Roberto Orlandi, vicepresidente CUP, Fausto Amadasi presidente cassa Geometri, Giuseppe Scolaro, vicepresidente cassa Ragionieri, Mario Braga e Alessandro Maraschi di ENPAIA
Forte e comune preoccupazione per l’ormai consolidato sistema contributivo che genererà pensioni che saranno solo “integrative” non potendo per la loro limitatezza, garantire il precedente tenore di vita.
Tutti d’accordo dunque per potenziare i servizi complementari, assistenziali e di welfare per gli iscritti, ed assecondare le necessità dei contribuenti, di usufruire di “servizi in vita” per i professionisti e le loro famiglie.
Le proposte emerse avranno un seguito in parlamento, si congeda da Reggio Emilia l’on. Di Salvo, mentre Andre Sisti rilancia ad AdEPP e agli Ordini professionali la richiesta di una conferenza nazionale per costruire un “progetto per il paese”.
Soddisfatti gli organizzatori che con Alberto Bergianti esprimono vivo compiacimento per quanto emerso nella giornata e per come l’occasione abbia fatto emergere posizioni di comune e grande convergenza e, per una volta, politica, casse previdenziali, ordini e collegi professionali, media e iscritti hanno “suonato la stessa musica”.
Per Profess@RE sono intervenuti Francesco Spallanzanti, Salvatore De Franco, Maura Manghi. I saluti istituzionali per gli enti locali sono stati portati da Natalia Maramotti, per il comune di Reggio E., Giammaria Manghi per la provincia, Ottavia Soncini per la Regione Emilia Romagna. Tutti concordi nel riconoscere a Profess@RE – che ormai compie un decennio – una visione lungimirante ed attenta alle esigenze contingenti, avendo capacità di proiettarle in una visione nazionale.
“Non c’è previdenza senza reddito e senza lavoro”. La provocazione iniziale di Alberto Bergianti che per Profess@RE – il coordinamento degli Ordini e Collegi professionali di Reggio E. – ha introdotto il tema del convegno nazionale “Casse di previdenza professionali: verso quale domani”, svoltosi a Reggio Emilia lo scorso 27 febbraio, è stato il leitmotiv che in varie sfaccettature ha accompagnato gli interventi dei numerosi e qualificati relatori davanti a molte centinaia di professionisti giunti da tutta Italia.
Il tema del lavoro è prioritario quando si parla di previdenza, esordisce l’on. Titti Di Salvo, vicepresidente della Commissione bicamerale di controllo, ed il modo per generarlo ed “uscire dalla crisi sono gli investimenti”. Le casse di previdenza debbono investire, creando opportunità, in attività che garantiscano risultati certi e rendimenti. Ma, allo stesso tempo – prosegue Di Salvo – “non esiste una politica economica senza una politica fiscale”, e “il primo problema che dobbiamo risolvere è l’eliminazione della duplicazione di imposta” a carico dei rendimenti e delle erogazioni pensionistiche che rappresenta un caso unico in Europa, oltre ad equiparare la tassazione degli utili delle casse a quella dei fondi pensione. Un’apertura, inattesa in tanta chiarezza, subito ripresa da AdEPP – l’associazione delle Casse private -, che spera nel raggiungimento di obiettivi da anni agognati.
Proprio l’auspicio di investimenti a favore dello sviluppo delle categorie professionali, sono stati sostenuti da Paola Muratorio – presidente Inarcassa e consigliere AdEPP – che, pur lamentando la scarsità dei progetti in Italia, cita i fondi già messi a disposizione dalle casse per la realizzazione di investimenti in infrastrutture e i fondi rotativi a favore dei professionisti, nonché dal Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e segretario della Rete delle Professioni Tecniche (RPT) Andrea Sisti che – chiudendo il convegno – si chiede provocatoriamente “Chi mai dovrebbe credere ed investire nell’economia sviluppata dai professionisti e a favore dei professionisti, se non i professionisti stessi?”.
Sempre Titti Di Salvo e Giuliano Cazzola, danno “fuoco alle polveri” auspicando l’accorpamento delle troppe Casse di previdenza ed una loro forte riduzione numerica.
Proposta accolta con resistenza dagli ospiti, fatto salvo una ampia e inattesa apertura dal presidente dell’Ordine dei Chimici Armando Zingales, categoria afferente ad EPAP la cassa pluricategoriale, e di Gianni Scozzai consigliere di amministrazione di EPPI, la cassa dei Periti Industriali, entrambi facenti parte degli Enti di nuova generazione, già ora molto omogenei.
Il convegno – moderato dal condirettore di Italia Oggi Marino Longoni – ha registrato le analisi del Senior Advisor di Censis Giuseppe Roma che rilevando un significativo calo dei redditi professionali, rammenta che la liquidità delle Casse di previdenza è in realtà un accantonamento per le pensioni future degli iscritti che deve essere tutelato e valorizzato, e i vivaci dibattiti con Roberto Orlandi, vicepresidente CUP, Fausto Amadasi presidente cassa Geometri, Giuseppe Scolaro, vicepresidente cassa Ragionieri, Mario Braga e Alessandro Maraschi di ENPAIA
Forte e comune preoccupazione per l’ormai consolidato sistema contributivo che genererà pensioni che saranno solo “integrative” non potendo per la loro limitatezza, garantire il precedente tenore di vita.
Tutti d’accordo dunque per potenziare i servizi complementari, assistenziali e di welfare per gli iscritti, ed assecondare le necessità dei contribuenti, di usufruire di “servizi in vita” per i professionisti e le loro famiglie.
Le proposte emerse avranno un seguito in parlamento, si congeda da Reggio Emilia l’on. Di Salvo, mentre Andre Sisti rilancia ad AdEPP e agli Ordini professionali la richiesta di una conferenza nazionale per costruire un “progetto per il paese”.
Soddisfatti gli organizzatori che con Alberto Bergianti esprimono vivo compiacimento per quanto emerso nella giornata e per come l’occasione abbia fatto emergere posizioni di comune e grande convergenza e, per una volta, politica, casse previdenziali, ordini e collegi professionali, media e iscritti hanno “suonato la stessa musica”.
Per Profess@RE sono intervenuti Francesco Spallanzanti, Salvatore De Franco, Maura Manghi. I saluti istituzionali per gli enti locali sono stati portati da Natalia Maramotti, per il comune di Reggio E., Giammaria Manghi per la provincia, Ottavia Soncini per la Regione Emilia Romagna. Tutti concordi nel riconoscere a Profess@RE – che ormai compie un decennio – una visione lungimirante ed attenta alle esigenze contingenti, avendo capacità di proiettarle in una visione nazionale.