Verso la decostruzione selettiva

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Iniziati i lavori del tavolo tecnico sulla decostruzione selettiva, ossia la definizione di procedure per il recupero dei rifiuti derivati dalle attività di trasformazione del territorio. Un tavolo tecnico in cui lavorano esperti e i rappresentanti di UNI e della Rete della Professioni Tecniche, di cui fa parte l’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali.

Lo scopo di questo tavolo è di definire le prassi per stilare un piano di smaltimento rifiuti che rientri nei workflow digitali e permetta il recupero dei rifiuti così da tutelare l’ambiente e attuare uno sviluppo sostenibile.” – ha dichiarato Stefano Villarini, Consigliere CONAF – “Un obiettivo che si inserisce perfettamente con l’attività quotidiana dei dottori agronomi, in quanto titolari di competenze e conoscenze ambientali che consentono di salvaguardare e tutelare il territorio, avendo riguardo alle esigenze di sviluppo e di bioeconomia.

Il territorio, non solo quello urbano fortemente antropizzato ed edificato, è un contenitore che non può continuare ad assumere all’infinito nuove infrastrutture ed edifici.” – ha sottolineato Sabrina Diamanti, Presidente CONAF – “È dovere dei professionisti, a partire dai dottori agronomi e dottori forestali, saper gestire le attività di recupero con l’obiettivo di ridurre gli sprechi, recuperare risorse e materiali, e saper riqualificare ambientalmente e territorialmente le aree in cui si interviene.

Iniziati i lavori del tavolo tecnico sulla decostruzione selettiva, ossia la definizione di procedure per il recupero dei rifiuti derivati dalle attività di trasformazione del territorio. Un tavolo tecnico in cui lavorano esperti e i rappresentanti di UNI e della Rete della Professioni Tecniche, di cui fa parte l’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali.

Lo scopo di questo tavolo è di definire le prassi per stilare un piano di smaltimento rifiuti che rientri nei workflow digitali e permetta il recupero dei rifiuti così da tutelare l’ambiente e attuare uno sviluppo sostenibile.” – ha dichiarato Stefano Villarini, Consigliere CONAF – “Un obiettivo che si inserisce perfettamente con l’attività quotidiana dei dottori agronomi, in quanto titolari di competenze e conoscenze ambientali che consentono di salvaguardare e tutelare il territorio, avendo riguardo alle esigenze di sviluppo e di bioeconomia.

Il territorio, non solo quello urbano fortemente antropizzato ed edificato, è un contenitore che non può continuare ad assumere all’infinito nuove infrastrutture ed edifici.” – ha sottolineato Sabrina Diamanti, Presidente CONAF – “È dovere dei professionisti, a partire dai dottori agronomi e dottori forestali, saper gestire le attività di recupero con l’obiettivo di ridurre gli sprechi, recuperare risorse e materiali, e saper riqualificare ambientalmente e territorialmente le aree in cui si interviene.