Agronomi e forestali: indispensabili e responsabili

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Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020 ha incluso tra le attività che non sono sospese anche i servizi professionali relativi alla professione di dottore agronomo e dottore forestale (codice ATECO 74.90.11 Consulenza Agraria fornita da Agronomi). Una scelta in concordanza con la nota inviata nella giornata di ieri dal CONAF, in cui si ribadiva l’essenzialità delle attività professionali dei dottori agronomi e dottori forestali per la produzione di cibo italiano, buono e sicuro.

Lieti della decisione governativa e consapevoli della delicatezza del momento che stiamo vivendo, il CONAF invita gli iscritti alla responsabilità delle azioni e a portare avanti solo le attività professionali prioritarie e indifferibili, adottando tutte le misure che comportino il minor rischio possibile di contagio per sé e per gli altri.

L’Ordine degli agronomi e forestali, infine, si spinge oltre e guarda al futuro, nella speranza che questo momento di crisi possa essere di stimolo per una riorganizzazione digitale della professione. Il CONAF, infatti, si farà promotore presso il Governo per l’istituzione di un fondo per lo sviluppo professionale sostenibile che consenta di ottenere incentivi per avvalersi di strumenti che permettano il controllo da remoto delle colture e per ottimizzare i processi produttivi.

Roma, 23 marzo 2020

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020 ha incluso tra le attività che non sono sospese anche i servizi professionali relativi alla professione di dottore agronomo e dottore forestale (codice ATECO 74.90.11 Consulenza Agraria fornita da Agronomi). Una scelta in concordanza con la nota inviata nella giornata di ieri dal CONAF, in cui si ribadiva l’essenzialità delle attività professionali dei dottori agronomi e dottori forestali per la produzione di cibo italiano, buono e sicuro.

Lieti della decisione governativa e consapevoli della delicatezza del momento che stiamo vivendo, il CONAF invita gli iscritti alla responsabilità delle azioni e a portare avanti solo le attività professionali prioritarie e indifferibili, adottando tutte le misure che comportino il minor rischio possibile di contagio per sé e per gli altri.

L’Ordine degli agronomi e forestali, infine, si spinge oltre e guarda al futuro, nella speranza che questo momento di crisi possa essere di stimolo per una riorganizzazione digitale della professione. Il CONAF, infatti, si farà promotore presso il Governo per l’istituzione di un fondo per lo sviluppo professionale sostenibile che consenta di ottenere incentivi per avvalersi di strumenti che permettano il controllo da remoto delle colture e per ottimizzare i processi produttivi.

Roma, 23 marzo 2020