Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali è tornato a discutere della vicenda AGEA-CAA durante l’audizione di oggi alla Commissione agricoltura del Senato, presentando le proprie proposte volte a un miglioramento della professionalità del servizio e alla riorganizzazione del sistema.
“È inaccettabile che, anche solo velatamente, si scarichino sui liberi professionisti le colpe di inefficienza o di anomalie del sistema AGEA. Questo i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali non lo accettano, perché sappiamo che laddove il CAA è ben organizzato il professionista non è un problema, ma una risorsa.” – dichiara Sabrina Diamanti, Presidente CONAF – “Un iscritto per poter esercitare le competenze professionali ha l’obbligo della formazione permanente, inoltre da libero professionista o da dipendente deve avere un’assicurazione professionale obbligatoria, oltre che l’obbligo di rispettare il codice deontologico. La riforma delle professioni ha, poi, introdotto il Consiglio di Disciplina Territoriale, che ha la funzione di valutare ed eventualmente sanzionare comportamenti scorretti da parte degli iscritti. È proprio dalle regole che un iscritto a un Ordine o Albo è tenuto a rispettare, che scaturisce un elemento di garanzia per una qualità media più elevata.”
Ai rappresentanti in Commissione, il CONAF ha così ribadito la volontà di elevare il livello qualitativo con la distinzione dei ruoli, con l’applicazione del modello organizzativo 231/01, mantenendo le attuali condizioni di collaborazione. Infine, in funzione anche del processo di riorganizzazione di AGEA, sono necessari l’aggiornamento e la riattivazione delle convenzioni con i liberi professionisti, per ridefinire al meglio le modalità di accesso degli stessi al SIAN in modo da garantire un servizio efficiente ed uniforme al livello nazionale per l’utenza del settore agricolo.
Roma, 19 maggio 2020
Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali è tornato a discutere della vicenda AGEA-CAA durante l’audizione di oggi alla Commissione agricoltura del Senato, presentando le proprie proposte volte a un miglioramento della professionalità del servizio e alla riorganizzazione del sistema.
“È inaccettabile che, anche solo velatamente, si scarichino sui liberi professionisti le colpe di inefficienza o di anomalie del sistema AGEA. Questo i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali non lo accettano, perché sappiamo che laddove il CAA è ben organizzato il professionista non è un problema, ma una risorsa.” – dichiara Sabrina Diamanti, Presidente CONAF – “Un iscritto per poter esercitare le competenze professionali ha l’obbligo della formazione permanente, inoltre da libero professionista o da dipendente deve avere un’assicurazione professionale obbligatoria, oltre che l’obbligo di rispettare il codice deontologico. La riforma delle professioni ha, poi, introdotto il Consiglio di Disciplina Territoriale, che ha la funzione di valutare ed eventualmente sanzionare comportamenti scorretti da parte degli iscritti. È proprio dalle regole che un iscritto a un Ordine o Albo è tenuto a rispettare, che scaturisce un elemento di garanzia per una qualità media più elevata.”
Ai rappresentanti in Commissione, il CONAF ha così ribadito la volontà di elevare il livello qualitativo con la distinzione dei ruoli, con l’applicazione del modello organizzativo 231/01, mantenendo le attuali condizioni di collaborazione. Infine, in funzione anche del processo di riorganizzazione di AGEA, sono necessari l’aggiornamento e la riattivazione delle convenzioni con i liberi professionisti, per ridefinire al meglio le modalità di accesso degli stessi al SIAN in modo da garantire un servizio efficiente ed uniforme al livello nazionale per l’utenza del settore agricolo.
Roma, 19 maggio 2020