Lettera al Governo. I vantaggi ambientali, economici e sociali dello sviluppo del verde urbano

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Considerato che parte del verde urbano nazionale costituisce patrimonio storico-culturale, nonché paesaggistico;

Considerato che il verde urbano, oltre ad avere quindi funzioni ornamentali e aumentare il valore delle proprietà immobiliari, svolge un’importante funzione pubblica in quanto è dimostrato che ambienti con un verde curato riducono il disagio sociale, diminuisce l’inquinamento atmosferico nelle città, contribuisce alla riduzione della emissione di gas climalteranti e della diffusione di particolato atmosferico, offre ospitalità e alimentazione ad una ricca biodiversità specifica e di habitat, modera l’effetto “isole di calore” delle aree edificate e mitiga gli estremi termici sia estivi che invernali, diminuendo quindi il consumo energetico necessario per il raffrescamento e il riscaldamento degli edifici civili;

Osservato che le aree alberate mitigano gli effetti del cambiamento climatico riducendo la temperatura del suolo e dell’aria e ne aumentano la permeabilità, garantendo una miglior conservazione e gestione delle acque meteoriche;

Avendo quindi coscienza che il verde urbano migliora l’ambiente delle città e la qualità della vita dei cittadini, con effetti tangibili sulla loro salute fisica e mentale, fattori evidenziati ancora di più dal periodo di emergenza sanitaria che stiamo affrontando;

Costatato che, nonostante queste evidenze, in molti Comuni italiani gli interventi volti ad espandere le aree verdi urbane sono limitati e la gestione del patrimonio in essere carente, con casi importanti di degrado;

Ritenendo che le cause di questa situazione siano ascrivibili alla limitatezza delle risorse disponibili, ed anche alla carenza di personale qualificato nei quadri comunali o municipali e alla mancanza di pianificazione e di un quadro normativo certo che stabilisca i criteri cui informare gli interventi di progettazione, impianto, ripristino e manutenzione del verde urbano, sia pubblico che privato;

I sottoscrittori propongono di poter utilizzare le risorse dei Fondi Europei per la Costituzione di un Fondo di Dotazione per i Comuni al fine di finanziare le attività di progettazione, impianto e manutenzione di verde urbano, in particolare: alberature di piazze, strade e viali, alberature di aree interstiziali e residuali, parchi e giardini comunali, boschi urbani, periurbani e cinture verdi, refitting di edifici con soluzioni basate sull’uso della vegetazione, gestione delle alberature senescenti per la riduzione del rischio e/o la sostituzione graduale, restauro ecologico di ambiti fluviali urbani, di zone interstiziali in abbandono, di aree industriali e commerciali dismesse, di aree degradate di ex cava o discarica, di brownfields e zone potenzialmente tossiche anche con tecniche di fitorimediazione integrata.

L’accesso al Fondo di Dotazione dovrà essere condizionato all’esistenza del Piano Comunale del Verde adottato e approvato con delibera del Consiglio comunale, che comprenda il regolamento comunale del verde pubblico e privato, il censimento del verde urbano in essere, la programmazione e pianificazione dei nuovi impianti, il piano di manutenzione del verde con il piano di gestione del rischio di cedimento, oltre a quanto necessario per una corretta pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale.
Il Piano del Verde deve essere predisposto da professionisti pubblici o privati abilitati, iscritti al proprio albo di competenza quando presente.

Nella legge di bilancio 2021 e successivi debbono essere previsti incentivi per il completamento degli organici dei servizi comunali mediante l’assunzione di addetti al verde urbano qualificati, in particolare è necessario che anche nelle funzioni direttive vi siano le adeguate e certificate professionalità dotate delle abilitazioni richieste dalla legge.

Gli enti che rappresentiamo ribadiscono che i benefici di un intervento sul verde urbano sarebbero enormi dal punto di vista ambientale, di qualità della vita, di salute pubblica, e che avrebbero importanti ricadute occupazionali.

FIDAF – Federazione Italiana Dottori in Scienze Agrarie e Forestali
Il Presidente – Dott. Andrea SONNINO

CONAF – Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali
Il Presidente – Dottore Forestale Sabrina DIAMANTI

ANTEC – Associazione Nazionale Tecnici liberi Professionisti
Il Presidente – Per. Ind. Amos GIARDINO

Comitato ALBERITALIA
Il Presidente – Prof. Marco MARCHETTI

Considerato che parte del verde urbano nazionale costituisce patrimonio storico-culturale, nonché paesaggistico;

Considerato che il verde urbano, oltre ad avere quindi funzioni ornamentali e aumentare il valore delle proprietà immobiliari, svolge un’importante funzione pubblica in quanto è dimostrato che ambienti con un verde curato riducono il disagio sociale, diminuisce l’inquinamento atmosferico nelle città, contribuisce alla riduzione della emissione di gas climalteranti e della diffusione di particolato atmosferico, offre ospitalità e alimentazione ad una ricca biodiversità specifica e di habitat, modera l’effetto “isole di calore” delle aree edificate e mitiga gli estremi termici sia estivi che invernali, diminuendo quindi il consumo energetico necessario per il raffrescamento e il riscaldamento degli edifici civili;

Osservato che le aree alberate mitigano gli effetti del cambiamento climatico riducendo la temperatura del suolo e dell’aria e ne aumentano la permeabilità, garantendo una miglior conservazione e gestione delle acque meteoriche;

Avendo quindi coscienza che il verde urbano migliora l’ambiente delle città e la qualità della vita dei cittadini, con effetti tangibili sulla loro salute fisica e mentale, fattori evidenziati ancora di più dal periodo di emergenza sanitaria che stiamo affrontando;

Costatato che, nonostante queste evidenze, in molti Comuni italiani gli interventi volti ad espandere le aree verdi urbane sono limitati e la gestione del patrimonio in essere carente, con casi importanti di degrado;

Ritenendo che le cause di questa situazione siano ascrivibili alla limitatezza delle risorse disponibili, ed anche alla carenza di personale qualificato nei quadri comunali o municipali e alla mancanza di pianificazione e di un quadro normativo certo che stabilisca i criteri cui informare gli interventi di progettazione, impianto, ripristino e manutenzione del verde urbano, sia pubblico che privato;

I sottoscrittori propongono di poter utilizzare le risorse dei Fondi Europei per la Costituzione di un Fondo di Dotazione per i Comuni al fine di finanziare le attività di progettazione, impianto e manutenzione di verde urbano, in particolare: alberature di piazze, strade e viali, alberature di aree interstiziali e residuali, parchi e giardini comunali, boschi urbani, periurbani e cinture verdi, refitting di edifici con soluzioni basate sull’uso della vegetazione, gestione delle alberature senescenti per la riduzione del rischio e/o la sostituzione graduale, restauro ecologico di ambiti fluviali urbani, di zone interstiziali in abbandono, di aree industriali e commerciali dismesse, di aree degradate di ex cava o discarica, di brownfields e zone potenzialmente tossiche anche con tecniche di fitorimediazione integrata.

L’accesso al Fondo di Dotazione dovrà essere condizionato all’esistenza del Piano Comunale del Verde adottato e approvato con delibera del Consiglio comunale, che comprenda il regolamento comunale del verde pubblico e privato, il censimento del verde urbano in essere, la programmazione e pianificazione dei nuovi impianti, il piano di manutenzione del verde con il piano di gestione del rischio di cedimento, oltre a quanto necessario per una corretta pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale.
Il Piano del Verde deve essere predisposto da professionisti pubblici o privati abilitati, iscritti al proprio albo di competenza quando presente.

Nella legge di bilancio 2021 e successivi debbono essere previsti incentivi per il completamento degli organici dei servizi comunali mediante l’assunzione di addetti al verde urbano qualificati, in particolare è necessario che anche nelle funzioni direttive vi siano le adeguate e certificate professionalità dotate delle abilitazioni richieste dalla legge.

Gli enti che rappresentiamo ribadiscono che i benefici di un intervento sul verde urbano sarebbero enormi dal punto di vista ambientale, di qualità della vita, di salute pubblica, e che avrebbero importanti ricadute occupazionali.

FIDAF – Federazione Italiana Dottori in Scienze Agrarie e Forestali
Il Presidente – Dott. Andrea SONNINO

CONAF – Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali
Il Presidente – Dottore Forestale Sabrina DIAMANTI

ANTEC – Associazione Nazionale Tecnici liberi Professionisti
Il Presidente – Per. Ind. Amos GIARDINO

Comitato ALBERITALIA
Il Presidente – Prof. Marco MARCHETTI