Il CONAF è partner scientifico del progetto MIPAAF-CREA che promuove la cultura del verde e il florovivaismo made in Italy

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La qualità del verde deve essere ben progettata e tutta la filiera deve essere di alta qualità. Fortunatamente in Italia stiamo lavorando bene e stiamo ottenendo elevati livelli in tutte le fasi della filiera, dal florovivaismo fino ai progettisti, alle amministrazioni e agli stessi cittadini che hanno visto crescere una cultura del verde”.
Con queste parole Sabrina Diamanti, presidente CONAF, ha commentato l’avvio di Verdecittà, il progetto itinerante, finanziato dal Mipaaf, coordinato dal CREA e organizzato da Padova Hall con il supporto scientifico del CONAF (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali).

Nel corso dell’estate, cinque piazze di cinque città italiane saranno trasformate all’insegna del verde dai dottori agronomi e forestali referenti del CONAF, grazie alla collaborazione tra i Comuni e gli Ordini Territoriali. I professionisti hanno messo a disposizione le loro competenze, garantendo che in ogni città italiana sia realizzato, in perfetto lavoro di squadra, uno specifico progetto adattato alle condizioni ambientali ed architettoniche locali. Bologna con un progetto di Riccardo Adversi (11-13 giugno), Palermo con un progetto di Francesca Virgilio (25-27 giugno), Roma con un progetto di Barbara Invernizzi (16-18 luglio), Torino con un progetto di Carmelo Fruscione (3-5 settembre) e Padova con un progetto di Mauro Borgato (17-19 settembre).

Ringrazio i colleghi per l’impegno profuso, che ha dato la necessaria impronta tecnico-scientifica a un evento di sensibilizzazione. Le installazioni sono, infatti, state progettate e realizzate su misura della città che le ospita, coniugando la bellezza della natura, i colori e i profumi con le ultime evidenze scientifiche da cui è emerso che i più rilevanti benefici in termini di ambiente e di benessere psico-fisico siano legati ad una scelta mirata delle piante più idonee.” – continua Renato Ferretti, Consigliere CONAF – “E un plauso va fatto alla capacità di collaborazione tra tecnici, amministratori locali ed esponenti delle istituzioni, capaci di comprendere l’importanza del verde urbano per avere città vivibili, per contrastare il cambiamento climatico, per offrire benefici alla salute, per migliorare la gestione dell’acqua.”

QUALCHE DATO
Il contesto: le città coprono solo il 3% della superfice terrestre, ma sono responsabili di oltre il 70% di tutte le emissioni di anidride carbonica (principalmente da edifici, energie e trasporti) e consumano il 78% dell’energia primaria mondiale. Su poco meno di 62 milioni di abitanti, oltre 51 vivono in centri urbani, mentre il 20% della popolazione italiana è concentrato in 4 grandi città. Inserire, quindi, il verde nei contesti urbani, pubblici o privati, è fondamentale in un’ottica di salvaguardia ambientale e di benessere collettivo.

Benefici: il verde urbano contrasta l’inquinamento, gli effetti dei cambiamenti climatici e gli eventi climatici estremi, rappresentando un filtro naturale contro agenti inquinanti e le polveri sottili: un singolo albero di medie dimensioni, in maturità, nel nostro clima e in contesto urbano, assimila in media tra i 10 e i 20 kg di anidride carbonica all’anno. Non solo. Abbassa di almeno 20°C la temperatura dell’asfalto delle strade e di almeno 5°C la temperatura dell’aria in città e gli edifici dotati di tetti verdi e di pareti verdi, hanno, rispetto agli altri, una temperatura interna di -4°C in estate e +5°C in inverno, riducendo i consumi energetici per il condizionamento e il riscaldamento. Aumenta, in aggiunta, la presenza di biodiversità in città e il benessere psico-sociale e la salute dei cittadini, oltre a migliorare l’immagine delle nostre città. Infine, genera un incremento del valore degli immobili del +10-20% in presenza di aree verdi, rispetto a immobili analoghi in zone prive di verde.

Roma, 8 giugno 2021

La qualità del verde deve essere ben progettata e tutta la filiera deve essere di alta qualità. Fortunatamente in Italia stiamo lavorando bene e stiamo ottenendo elevati livelli in tutte le fasi della filiera, dal florovivaismo fino ai progettisti, alle amministrazioni e agli stessi cittadini che hanno visto crescere una cultura del verde”.
Con queste parole Sabrina Diamanti, presidente CONAF, ha commentato l’avvio di Verdecittà, il progetto itinerante, finanziato dal Mipaaf, coordinato dal CREA e organizzato da Padova Hall con il supporto scientifico del CONAF (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali).

Nel corso dell’estate, cinque piazze di cinque città italiane saranno trasformate all’insegna del verde dai dottori agronomi e forestali referenti del CONAF, grazie alla collaborazione tra i Comuni e gli Ordini Territoriali. I professionisti hanno messo a disposizione le loro competenze, garantendo che in ogni città italiana sia realizzato, in perfetto lavoro di squadra, uno specifico progetto adattato alle condizioni ambientali ed architettoniche locali. Bologna con un progetto di Riccardo Adversi (11-13 giugno), Palermo con un progetto di Francesca Virgilio (25-27 giugno), Roma con un progetto di Barbara Invernizzi (16-18 luglio), Torino con un progetto di Carmelo Fruscione (3-5 settembre) e Padova con un progetto di Mauro Borgato (17-19 settembre).

Ringrazio i colleghi per l’impegno profuso, che ha dato la necessaria impronta tecnico-scientifica a un evento di sensibilizzazione. Le installazioni sono, infatti, state progettate e realizzate su misura della città che le ospita, coniugando la bellezza della natura, i colori e i profumi con le ultime evidenze scientifiche da cui è emerso che i più rilevanti benefici in termini di ambiente e di benessere psico-fisico siano legati ad una scelta mirata delle piante più idonee.” – continua Renato Ferretti, Consigliere CONAF – “E un plauso va fatto alla capacità di collaborazione tra tecnici, amministratori locali ed esponenti delle istituzioni, capaci di comprendere l’importanza del verde urbano per avere città vivibili, per contrastare il cambiamento climatico, per offrire benefici alla salute, per migliorare la gestione dell’acqua.”

QUALCHE DATO
Il contesto: le città coprono solo il 3% della superfice terrestre, ma sono responsabili di oltre il 70% di tutte le emissioni di anidride carbonica (principalmente da edifici, energie e trasporti) e consumano il 78% dell’energia primaria mondiale. Su poco meno di 62 milioni di abitanti, oltre 51 vivono in centri urbani, mentre il 20% della popolazione italiana è concentrato in 4 grandi città. Inserire, quindi, il verde nei contesti urbani, pubblici o privati, è fondamentale in un’ottica di salvaguardia ambientale e di benessere collettivo.

Benefici: il verde urbano contrasta l’inquinamento, gli effetti dei cambiamenti climatici e gli eventi climatici estremi, rappresentando un filtro naturale contro agenti inquinanti e le polveri sottili: un singolo albero di medie dimensioni, in maturità, nel nostro clima e in contesto urbano, assimila in media tra i 10 e i 20 kg di anidride carbonica all’anno. Non solo. Abbassa di almeno 20°C la temperatura dell’asfalto delle strade e di almeno 5°C la temperatura dell’aria in città e gli edifici dotati di tetti verdi e di pareti verdi, hanno, rispetto agli altri, una temperatura interna di -4°C in estate e +5°C in inverno, riducendo i consumi energetici per il condizionamento e il riscaldamento. Aumenta, in aggiunta, la presenza di biodiversità in città e il benessere psico-sociale e la salute dei cittadini, oltre a migliorare l’immagine delle nostre città. Infine, genera un incremento del valore degli immobili del +10-20% in presenza di aree verdi, rispetto a immobili analoghi in zone prive di verde.

Roma, 8 giugno 2021