L’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestale ha inviato al Ministero delle Politiche Agricole un documento contenente le proposte migliorative per l’adozione della nuova PAC 2023-2027.
La politica agricola comune, che indirizzerà il comparto primario tra il 2023 e il 2027, si avvia a entrare in vigore. Nelle prossime settimane, l’Italia dovrà presentare a Bruxelles il proprio Piano Strategico Nazionale, prestando particolare attenzione al conseguimento degli obiettivi del Green Deal, in particolare della strategia Farm to Fork e Biodiversità per il 2030.
La nuova PAC fissa a livello europeo, infatti, 9 obiettivi specifici, incardinati sui 3 ambiti della sostenibilità – economica, ambientale e sociale.
“La collaborazione dell’Ordine con il Ministero si è intensificata in questi mesi attraverso il confronto nel tavolo di partenariato. La nuova PAC 2023-2027 sarà una PAC diversa dalle precedenti, con maggiore flessibilità per le modalità di utilizzo delle dotazioni assegnate, ma con grande attenzione ai risultati.” – Marcella Cipriani, Vicepresidente CONAF – “È una straordinaria opportunità perché in questa PAC competenza e professionalità faranno la differenza. Infatti, se da un lato l’ordine ha già abbracciato gli obiettivi di sostenibilità a cui punta l’UE, dall’altro siamo consapevoli che il successo delle misure della architettura verde della PAC è fortemente interconnesso al sistema AKIS (formazione, consulenza e trasferimento dell’innovazione). Questo perché le misure di sostenibilità ambientale e di architettura verde per l’azienda agricola fanno parte di un progetto complessivo di gestione aziendale e di investimenti: solo così sarà un vero progetto di transizione ecologica consapevole.”
Roma, 16 dicembre 2021
SINTESI DEL DOCUMENTO
UN DOCUMENTO POSITIVO, CON 2 AGGIUNTE
Un giudizio sostanzialmente positivo alla bozza in lavorazione al MIPAAF, ma con alcuni spunti e integrazioni.
L’attenzione all’architettura verde e il percorso di raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sono abbastanza positivi. Proporre un numero contenuto di Eco-schemi, focalizzati su obiettivi strategici è condivisibile, a condizione che essi siano in grado di soddisfare la domanda per le principali filiere produttive e che possano prevedere impegni progressivi crescenti con pagamenti proporzionali all’intensità dell’impegno.
Soddisfazione per l’interesse al comparto zootecnico e attesa per la definizione delle risorse da destinare alla agricoltura biologica: l’obiettivo che ci si dovrà porre è quello di arrivare al 25% della SAU gestita in biologico entro fine programmazione, soprattutto puntando su innovazione tecnologica e agricoltura di precisione. Riguardo all’obiettivo di riduzione dei fitofarmaci della strategia Farm to Fork (-50% dell’uso di prodotti fitosanitari entro il 2030) è indispensabile seguire la stessa strada del farmaco veterinario con il rafforzamento della tracciabilità e responsabilizzazione dell’uso con la diagnosi e la ricetta elettronica.
In aggiunta agli Eco-schemi già presentati, il CONAF suggerisce di inserire due ulteriori eco-schemi maggiormente specifici per paesaggio e impollinatori.
“Paesaggio” Eco 8
Mantenimento di una percentuale di SAU superiore alla condizionalità di elementi naturali del paesaggio ci si impegna alla conservazione e manutenzione degli elementi naturali (siepi, frangivento, fasce tampone o ripariali) e delle sistemazioni idraulico-agrarie (muretti a secco, terrazzamenti, ciglionamenti, sistemazioni idrauliche) e dei sistemi che concorrono a costruire i mosaici del paesaggio rurale italiano, in relazione alle specificità dei territori, e ad incrementarne la biodiversità e la resilienza
“Impollinatori” Eco 9
Interventi per la conservazione degli insetti impollinatori si propone un premio incentivante/ha per SAU per alcuni possibili interventi per la tutela e conservazione degli insetti impollinatori, come la semina di mix di specie nettarifere/pollinifere per almeno il 5% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata), con il divieto di trattamenti con fitofarmaci nelle aree seminate oppure il divieto di tutti i prodotti fitosanitari che abbiano un effetto nocivo sulle api come neonicotinoidi di sintesi
IL NODO DELLA BUROCRAZIA
Maggiore attenzione andrebbe posta, invece, all’eccessivo carico burocratico. Per cercare di rendere più efficiente il sistema, secondo il CONAF, il Piano Strategico Nazionale dovrebbe uniformare e semplificare le procedure, partendo dalle migliori esperienze regionali della programmazione 2014-2020 prevedendo le seguenti azioni
1) Linee guida operative nazionali con orientamenti operativi uniformi
2) Predisposizione di Costi standard da applicare per definire la congruità della spesa
3) Rendicontazione della spesa semplificata
4) Sistemi informativi uniformi di supporto per la redazione del piano di impresa
5) Un sistema di pagamento efficiente
6) Strumenti di accesso al credito sicuri ed efficaci
A questo poi si dovrebbero aggiungere degli interventi specifici legati alla sussidiarietà che i professionisti possono dare alla pubblica amministrazione.
- Il Fascicolo Aziendale dovrebbe essere inteso come un contenitore incrementale in cui confluiscono dati certificati analogamente al cassetto fiscale. L’impegno di ciascun soggetto partecipante al SIAN è quello di rendere circolanti le informazioni con individuazione delle responsabilità connesse alla titolarità dei dati. Ne consegue che l’accesso ai dati del fascicolo al professionista, non solamente tramite i CAA, è una opportunità per evitare enormi limiti alla operatività, impossibilità di aggiornare il dato per la predisposizione delle domande di aiuto, con ripercussioni sulla tempestività e sulla qualità della prestazione e con enormi rischi per l’azienda agricola beneficiaria del contributo.
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Sussidiarietà per la certificazione delle superfici e i sistemi di controllo
La certificazione ex ante delle colture sottoscritto e certificato da un professionista con volo di drone o altro tipo di rilievo renderebbe meno discutibili i controlli ex post per la definizione dei titoli di pagamento delle domande PAC, e degli impegni ecologici (Ecoschemi e misure Agro Climatico Ambientali). Inoltre, la nostra continua e capillare presenza sul territorio potrebbe agevolare il sistema di controllo che prevede l’utilizzo delle foto georeferenziate (Geo Tag)
L’AKIS CON APPROCCIO NUOVO
Le difficoltà e le forti diversità territoriali riscontrate nella precedente programmazione per la gestione di AKIS, in particolare della consulenza aziendale, inducono riflessioni e necessità di un approccio nuovo affinché la progettualità, la competenza, la professionalità ed il trasferimento dell’innovazione possano rispondere efficacemente alle importanti sfide e agli ambiziosi obiettivi della nuova PAC.
Il modello proposto dal CONAF per garantire organizzazione multidisciplinarietà competenza e responsabilità e quello della aggregazione tra professionisti in particolar modo con Reti soggetto tra professionisti che pur mantenendo la propria individualità aggregano le proprie competenze, strutture e dotazioni per garantire un sistema efficiente e capillare di consulenza aziendale.Anche i professionisti hanno bisogno di formazione e di strumenti di lavoro per adempiere al meglio al proprio ruolo di advisor e innovation broker, per cui è indispensabile prevedere strumenti di lavoro ad uso diretto (cassetta degli attrezzi) e ad uso collettivo (servizi di back office).
Una scuola di formazione dei consulenti per la sostenibilità e la possibilità per i consulenti di essere direttamente beneficiari per la dotazione di strumenti di lavoro ad uso diretto (software per supporto alle decisioni e strumenti per la digitalizzazione della consulenza) strettamente finalizzati alla realizzazione della consulenza aziendale è la nostra proposta perché la consulenza sia costituita da contenuti altamente specialistici ed effettuata con strumenti e conoscenze adeguati.
CALENDARIO
Con l’ultimo trilogo di fine giugno, concluso sotto la presidenza portoghese si è raggiunto l’accordo politico, ora il lavoro di stesura dei testi dei tre regolamenti si protrarrà fino ad autunno inoltrato.
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ARCHITETTURA VERDE La nuova PAC, mira ad aiutare gli agricoltori a migliorare le loro prestazioni ambientali e climatiche attraverso un modello maggiormente orientato ai risultati, un uso migliore dei dati e delle analisi, un miglioramento delle norme ambientali obbligatorie, nuove misure volontarie e una maggiore attenzione agli investimenti nelle tecnologie e nelle pratiche verdi e digitali. Le strategie tematiche del Green New Deal e Farm to Fork e Biodiversità al 2030, in particolare, chiamano in causa la PAC per contribuire tra l’altro al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
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Roma, 16 dicembre 2021
I passi precedenti
-Il percorso per la definizione della nuova Pac post 2020 è iniziato formalmente il 2 febbraio 2017, quando la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica della durata di tre mesi (2 febbraio–2 maggio 2017) per raccogliere le opinioni dei cittadini europei sulla Pac post 2020
Alla consultazione gli agronomi italiani hanno partecipato con un documento dal titolo “dalla pac agricola alla pac del cibo sostenibile” .
-Le prime proposte dei 3 regolamenti sulla futura PAC, sono state presentate e pubblicate nel giugno 2018,
- un regolamento sui piani strategici della PAC
- un regolamento sull’organizzazione comune di mercato (OCM) unica
- un regolamento orizzontale sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della PAC
L’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestale ha inviato al Ministero delle Politiche Agricole un documento contenente le proposte migliorative per l’adozione della nuova PAC 2023-2027.
La politica agricola comune, che indirizzerà il comparto primario tra il 2023 e il 2027, si avvia a entrare in vigore. Nelle prossime settimane, l’Italia dovrà presentare a Bruxelles il proprio Piano Strategico Nazionale, prestando particolare attenzione al conseguimento degli obiettivi del Green Deal, in particolare della strategia Farm to Fork e Biodiversità per il 2030.
La nuova PAC fissa a livello europeo, infatti, 9 obiettivi specifici, incardinati sui 3 ambiti della sostenibilità – economica, ambientale e sociale.
“La collaborazione dell’Ordine con il Ministero si è intensificata in questi mesi attraverso il confronto nel tavolo di partenariato. La nuova PAC 2023-2027 sarà una PAC diversa dalle precedenti, con maggiore flessibilità per le modalità di utilizzo delle dotazioni assegnate, ma con grande attenzione ai risultati.” – Marcella Cipriani, Vicepresidente CONAF – “È una straordinaria opportunità perché in questa PAC competenza e professionalità faranno la differenza. Infatti, se da un lato l’ordine ha già abbracciato gli obiettivi di sostenibilità a cui punta l’UE, dall’altro siamo consapevoli che il successo delle misure della architettura verde della PAC è fortemente interconnesso al sistema AKIS (formazione, consulenza e trasferimento dell’innovazione). Questo perché le misure di sostenibilità ambientale e di architettura verde per l’azienda agricola fanno parte di un progetto complessivo di gestione aziendale e di investimenti: solo così sarà un vero progetto di transizione ecologica consapevole.”
Roma, 16 dicembre 2021
SINTESI DEL DOCUMENTO
UN DOCUMENTO POSITIVO, CON 2 AGGIUNTE
Un giudizio sostanzialmente positivo alla bozza in lavorazione al MIPAAF, ma con alcuni spunti e integrazioni.
L’attenzione all’architettura verde e il percorso di raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sono abbastanza positivi. Proporre un numero contenuto di Eco-schemi, focalizzati su obiettivi strategici è condivisibile, a condizione che essi siano in grado di soddisfare la domanda per le principali filiere produttive e che possano prevedere impegni progressivi crescenti con pagamenti proporzionali all’intensità dell’impegno.
Soddisfazione per l’interesse al comparto zootecnico e attesa per la definizione delle risorse da destinare alla agricoltura biologica: l’obiettivo che ci si dovrà porre è quello di arrivare al 25% della SAU gestita in biologico entro fine programmazione, soprattutto puntando su innovazione tecnologica e agricoltura di precisione. Riguardo all’obiettivo di riduzione dei fitofarmaci della strategia Farm to Fork (-50% dell’uso di prodotti fitosanitari entro il 2030) è indispensabile seguire la stessa strada del farmaco veterinario con il rafforzamento della tracciabilità e responsabilizzazione dell’uso con la diagnosi e la ricetta elettronica.
In aggiunta agli Eco-schemi già presentati, il CONAF suggerisce di inserire due ulteriori eco-schemi maggiormente specifici per paesaggio e impollinatori.
“Paesaggio” Eco 8
Mantenimento di una percentuale di SAU superiore alla condizionalità di elementi naturali del paesaggio ci si impegna alla conservazione e manutenzione degli elementi naturali (siepi, frangivento, fasce tampone o ripariali) e delle sistemazioni idraulico-agrarie (muretti a secco, terrazzamenti, ciglionamenti, sistemazioni idrauliche) e dei sistemi che concorrono a costruire i mosaici del paesaggio rurale italiano, in relazione alle specificità dei territori, e ad incrementarne la biodiversità e la resilienza
“Impollinatori” Eco 9
Interventi per la conservazione degli insetti impollinatori si propone un premio incentivante/ha per SAU per alcuni possibili interventi per la tutela e conservazione degli insetti impollinatori, come la semina di mix di specie nettarifere/pollinifere per almeno il 5% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata), con il divieto di trattamenti con fitofarmaci nelle aree seminate oppure il divieto di tutti i prodotti fitosanitari che abbiano un effetto nocivo sulle api come neonicotinoidi di sintesi
IL NODO DELLA BUROCRAZIA
Maggiore attenzione andrebbe posta, invece, all’eccessivo carico burocratico. Per cercare di rendere più efficiente il sistema, secondo il CONAF, il Piano Strategico Nazionale dovrebbe uniformare e semplificare le procedure, partendo dalle migliori esperienze regionali della programmazione 2014-2020 prevedendo le seguenti azioni
1) Linee guida operative nazionali con orientamenti operativi uniformi
2) Predisposizione di Costi standard da applicare per definire la congruità della spesa
3) Rendicontazione della spesa semplificata
4) Sistemi informativi uniformi di supporto per la redazione del piano di impresa
5) Un sistema di pagamento efficiente
6) Strumenti di accesso al credito sicuri ed efficaci
A questo poi si dovrebbero aggiungere degli interventi specifici legati alla sussidiarietà che i professionisti possono dare alla pubblica amministrazione.
- Il Fascicolo Aziendale dovrebbe essere inteso come un contenitore incrementale in cui confluiscono dati certificati analogamente al cassetto fiscale. L’impegno di ciascun soggetto partecipante al SIAN è quello di rendere circolanti le informazioni con individuazione delle responsabilità connesse alla titolarità dei dati. Ne consegue che l’accesso ai dati del fascicolo al professionista, non solamente tramite i CAA, è una opportunità per evitare enormi limiti alla operatività, impossibilità di aggiornare il dato per la predisposizione delle domande di aiuto, con ripercussioni sulla tempestività e sulla qualità della prestazione e con enormi rischi per l’azienda agricola beneficiaria del contributo.
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Sussidiarietà per la certificazione delle superfici e i sistemi di controllo
La certificazione ex ante delle colture sottoscritto e certificato da un professionista con volo di drone o altro tipo di rilievo renderebbe meno discutibili i controlli ex post per la definizione dei titoli di pagamento delle domande PAC, e degli impegni ecologici (Ecoschemi e misure Agro Climatico Ambientali). Inoltre, la nostra continua e capillare presenza sul territorio potrebbe agevolare il sistema di controllo che prevede l’utilizzo delle foto georeferenziate (Geo Tag)
L’AKIS CON APPROCCIO NUOVO
Le difficoltà e le forti diversità territoriali riscontrate nella precedente programmazione per la gestione di AKIS, in particolare della consulenza aziendale, inducono riflessioni e necessità di un approccio nuovo affinché la progettualità, la competenza, la professionalità ed il trasferimento dell’innovazione possano rispondere efficacemente alle importanti sfide e agli ambiziosi obiettivi della nuova PAC.
Il modello proposto dal CONAF per garantire organizzazione multidisciplinarietà competenza e responsabilità e quello della aggregazione tra professionisti in particolar modo con Reti soggetto tra professionisti che pur mantenendo la propria individualità aggregano le proprie competenze, strutture e dotazioni per garantire un sistema efficiente e capillare di consulenza aziendale.Anche i professionisti hanno bisogno di formazione e di strumenti di lavoro per adempiere al meglio al proprio ruolo di advisor e innovation broker, per cui è indispensabile prevedere strumenti di lavoro ad uso diretto (cassetta degli attrezzi) e ad uso collettivo (servizi di back office).
Una scuola di formazione dei consulenti per la sostenibilità e la possibilità per i consulenti di essere direttamente beneficiari per la dotazione di strumenti di lavoro ad uso diretto (software per supporto alle decisioni e strumenti per la digitalizzazione della consulenza) strettamente finalizzati alla realizzazione della consulenza aziendale è la nostra proposta perché la consulenza sia costituita da contenuti altamente specialistici ed effettuata con strumenti e conoscenze adeguati.
CALENDARIO
Con l’ultimo trilogo di fine giugno, concluso sotto la presidenza portoghese si è raggiunto l’accordo politico, ora il lavoro di stesura dei testi dei tre regolamenti si protrarrà fino ad autunno inoltrato.
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ARCHITETTURA VERDE La nuova PAC, mira ad aiutare gli agricoltori a migliorare le loro prestazioni ambientali e climatiche attraverso un modello maggiormente orientato ai risultati, un uso migliore dei dati e delle analisi, un miglioramento delle norme ambientali obbligatorie, nuove misure volontarie e una maggiore attenzione agli investimenti nelle tecnologie e nelle pratiche verdi e digitali. Le strategie tematiche del Green New Deal e Farm to Fork e Biodiversità al 2030, in particolare, chiamano in causa la PAC per contribuire tra l’altro al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
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Roma, 16 dicembre 2021
I passi precedenti
-Il percorso per la definizione della nuova Pac post 2020 è iniziato formalmente il 2 febbraio 2017, quando la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica della durata di tre mesi (2 febbraio–2 maggio 2017) per raccogliere le opinioni dei cittadini europei sulla Pac post 2020
Alla consultazione gli agronomi italiani hanno partecipato con un documento dal titolo “dalla pac agricola alla pac del cibo sostenibile” .
-Le prime proposte dei 3 regolamenti sulla futura PAC, sono state presentate e pubblicate nel giugno 2018,
- un regolamento sui piani strategici della PAC
- un regolamento sull’organizzazione comune di mercato (OCM) unica
- un regolamento orizzontale sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della PAC