Una ricetta per agrofarmaci e fertilizzanti

Dalla Camera dei Deputati, oggi, con soddisfazione apprendiamo una buona notizia per la tutela dei cittadini, dell’ambiente e per le politiche di sostenibilità del Paese: l’onorevole Nino Minardo ha depositato una proposta di legge per introdurre il rilascio della ricetta elettronica, rilasciata da agronomi, per l’acquisto e l’utilizzo di agrofarmaci o prodotti fitosanitari e fertilizzanti.

Un ringraziamento va all’onorevole Minardo, che ha capito l’importanza di dotare il Paese di questo strumento che coniuga gli obiettivi ambientali con la difesa delle colture e dei prodotti agricoli e la necessaria garanzia per il reddito delle aziende agricole. La prescrizione dei fitofarmaci, infatti, deve essere intesa come la tappa conclusiva di un percorso di consulenza agronomica dall’elevato contenuto tecnico-scientifico e quindi deve essere una responsabilità di professionisti qualificati. Per questo motivo apprezziamo che nella proposta di legge si espliciti che debba essere un atto riservato agli iscritti agli albi dei dottori agronomi e dei dottori forestali e agli albi dei tecnici delle professioni agricole, periti agrari ed agrotecnici, che siano in possesso del certificato di abilitazione alla consulenza fitosanitaria.

Mauro Uniformi, presidente CONAF

Dottori agronomi e dottori forestali hanno l’obiettivo di razionalizzare l’impiego di fertilizzanti e fitofarmaci, limitandone l’uso ai casi di necessità, senza accrescere i costi a carico delle aziende agricole.Un approccio che si riscontra anche nelle parole che l’onorevole Nino Minardo ha espresso agli organi di stampa:

Non si tratta di un nuovo peso burocratico sulle spalle degli agricoltori, ma di un modo per regolare e controllare la somministrazioni agrofarmaci e fertilizzanti e di tutelare l’ambiente, la sicurezza alimentare del prodotto agricolo, i consumatori e gli stessi agricoltori.  L’obiettivo è arrivare a un sistema operativo a carattere preventivo, tale da garantire la corretta gestione dei prodotti chimici, affidandola ai tecnici specialistici fin dalla fase della scelta del prodotto da utilizzare in rapporto non solo al tipo di coltura da trattare ma anche nel rispetto della situazione agro-ambientale esistente e tenendo conto soprattutto degli effetti diretti e immediati sulla tutela della salute umana, benessere animale e ambientale”.

Oggi è un grande giorno. Dall’inizio del mandato di questo Consiglio nazionale, l’obiettivo di gestire in modo corretto i prodotti fitosanitari è una priorità e, per questo motivo, abbiamo lavorato affinché si giungesse alla proposta di legge presentata dall’ on.Minardo. Crediamo fermamente che il nostro Paese, già all’avanguardia per il Made in Italy nel settore agroalimentare, debba fare un’ulteriore passo avanti e diventare esempio virtuoso per le altre nazioni, introducendo la prescrizione dell’atto fitoiatrico. Tutto questo rappresenta una grande opportunità a tutela e garanzia della sicurezza alimentare dei cittadini, dell’ambiente e degli agricoltori.
La molecola chimica da utilizzare per la difesa da una malattia su una determinata coltura deve essere valutata e prescritta da professionisti, considerando tutte le variabili in campo: non si può continuare a parlare di ambiente, sostenibilità, sicurezza alimentare senza sostenere con decisione questa legge
.”

Antonio Capone, consigliere nazionale CONAF

A completamento della proposta, vi è richiesta anche l’adozione del principio di reciprocità: si richiederà ai paesi europei e terzi di avere un analogo sistema di acquisto e utilizzo controllato di agrofarmaci e fertilizzanti.