25/06/2009 – XII Congresso Nazionale Agronomi e Forestali, le tesi congressuali

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Le tesi congressuali identificano quattro temi professionali di stretta attualità e di fondamentale importanza per la società. Il punto di vista della categoria diventa un utile contributo per lo sviluppo del Paese. Il documento di lavoro proposto dall’ufficio di Coordinamento è essenzialmente una traccia di discussione su cui tutti i delegati potranno esprimersi attraverso un proprio contributo sia nella fase preparatoria del Congresso sia attraverso la partecipazione ai lavori.

Percorsi formativi tra Università e professione
Ufficio di coordinamento
– Consigliere Nazionale Coordinatore Dottore Agronomo Marcellina Bertolinelli
– Presidente di Federazione Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali del Lazio Dottore Agronomo Michelino Ercolino
– Preside Facoltà di Agraria di Perugina  Prof. Francesco Pennacchi

Il rapporto tra Università e professione in una prospettiva più ampia della mera sequenzialità tra corso di laurea e titolo professionale deve essere analizzato alla luce della lettura della realtà. Alla domanda, che nesso si instaura tra Università e professione oltre a quello che tutti abbiamo sperimentato in termini didattici? Si può pensare e auspicare una connessione di lungo periodo e tra due momenti tradizionalmente vissuti come separati, si può rispondere dopo una breve analisi di alcune caratteristiche fondative ed esperienziali della professione.
La necessità di aggiornamento deriva dal cambiamento del contesto normativo e procedurale che coinvolge i processi all’interno dei quali si collocano i saperi tecnici. In particolare, nei campi applicativi dell’agricoltura e del territorio l’apporto tecnico-scientifico è indissolubilmente legato alle procedure e alle opportunità tracciate dalle norme. I dottori agronomi e i dottori forestali più attenti a tenere il passo con la modernità sperimentano un’evoluzione del proprio ruolo professionale da soggetto rivolto alla soluzione dei problemi a soggetto dotato di abilità fortemente orientate alla gestione e all’organizzazione della conoscenza, capace di ampia flessibilità in rapporto al ritmo con cui incalza l’innovazione e che cerca di essere in linea con le esigenze del mercato. Sono particolarmente attenti a non sopravvalutare il fatto tecnico – tecnico-scientifico e tecnico-professionale –, in quei campi di attività ove non è meno importante del modo in cui ci si relaziona alle autorità deputate ad approvarlo, autorizzarlo, validarlo.

Sicurezza e qualità alimentare: la certificazione a tutela del consumatore
Ufficio di coordinamento
– Consigliere Nazionale Coordinatore Dottore Agronomo Cosimo Coretti
– Presidente di Federazione Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali  della Sicilia Dottore Agronomo Salvatore Rizzo
– Vice Preside Facoltà di Agraria di Teramo Prof. Antonello Paparella

L’Unione Europea e la Politica Agricola Comunitaria (PAC), con  la pubblicazione del Libro Bianco sulla Sicurezza Alimentare nel Gennaio 2000, sono entrate nella fase in cui la sicurezza alimentare non comprende solo gli aspetti tecnici ed organizzativi ma è parte integrante della politica economica e del governo delle strategie.
La principale implicazione di questo approccio è data dal fatto che il problema della sicurezza alimentare è affrontato a livello di sistema e non solo di settore; in questa logica, quindi, e per la prima volta, anche i produttori agricoli sono direttamente responsabili nei confronti dei consumatori. Questa nuova visione ha posto l’accento sulla necessità di avvicinare il mondo della produzione alimentare a quello dei consumatori, attraverso l’applicazione di sistemi di garanzia, di comunicazione, di osservazione, di vigilanza connessi alle tecniche produttive e alla conoscenza del prodotto alimentare. In questo contesto il ruolo dell’agronomo e del forestale come professionisti della qualità e della sicurezza alimentare può diventare fondamentale.

Credito alle imprese per lo sviluppo competitivo del mondo rurale
Ufficio di coordinamento
– Consigliere Nazionale Coordinatore Dottore Agronomo Gianni Guizzardi
– Presidente di Federazione Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali delle Marche Dottore Agronomo Giuseppe Stefanelli
– Facoltà di Agraria di Reggio Calabria Prof. Giovanni Gulisano

L’accesso al credito per il mondo rurale da sempre viene misurato solo con la determinazione  e  la valorizzazione dei capitali fondiari a garanzia. Solo recentemente è stata introdotta anche una  nuova base di erogazione attraverso principi di potenzialità e sviluppo economico dell’azienda.
Sarà necessaria quindi un’analisi preventiva dei cosiddetti costi e benefici per accedere al credito, analisi che dovrà necessariamente tenere conto di tutti gli aspetti tecnici, funzionali, economici e di sviluppo dell’impresa ovvero si determinerà il rating aziendale.

E’ in questa delicata fase di approccio al credito che la figura del Dottore Agronomo e del Dottore Forestale deve intervenire attraverso la sua qualificata professionalità e conoscenza di tutta la filiera aziendale e in particolare per la sua capacità di “lettura” del contesto territoriale e socio economico nella quale la futura impresa opererà.

L’identità del paesaggio tra pianificazione del territorio e progetto
Ufficio di coordinamento
– Consigliere Nazionale Coordinatore Dottore Forestale Mattia Busti
– Presidente di Federazione Dottore Agronomo Antonio Vinci Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali della Sardegna
– Preside Facoltà di Agraria di Reggio Calabria  Prof.  Santo Marcello Zimbone

Il concetto di paesaggio è presente in una delle definizioni più attuali, cioè quella della Convenzione Europea del Paesaggio che lo interpreta come “una porzione di territorio, così come percepita dalla popolazione, i cui caratteri sono il risultato dell’azione e dall’interazione di fattori naturali e/o antropici”. Il ruolo del paesaggio e  la sua percezione è  comunque mutato nel tempo. Oggi non si tratta più soltanto di un aspetto “estetico-culturale”, inteso come fenomeno elitario, isolato dal contesto socioeconomico, ma si configura come elemento essenziale nella definizione di un modello organizzativo e produttivo in cui l’Italia può giocare un ruolo di primo piano a livello mondiale. Il complesso delle risorse paesaggistiche rappresenta infatti un elemento potenzialmente assai rilevante in materia di sostenibilità e di sviluppo. Un paesaggio di qualità, rappresentando l’espressione di una positiva integrazione fra fattori sociali, economici ed ambientali nel tempo, finisce infatti per influenzare tutti gli aspetti dello sviluppo, imponendo altresì  scelte di programmazione adeguate e la revisione di alcuni  orientamenti passati.

Roma, 25 giugno 2009

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Ufficio stampa Conaf
primamedia – 0577.392256

Le tesi congressuali identificano quattro temi professionali di stretta attualità e di fondamentale importanza per la società. Il punto di vista della categoria diventa un utile contributo per lo sviluppo del Paese. Il documento di lavoro proposto dall’ufficio di Coordinamento è essenzialmente una traccia di discussione su cui tutti i delegati potranno esprimersi attraverso un proprio contributo sia nella fase preparatoria del Congresso sia attraverso la partecipazione ai lavori.

Percorsi formativi tra Università e professione
Ufficio di coordinamento
– Consigliere Nazionale Coordinatore Dottore Agronomo Marcellina Bertolinelli
– Presidente di Federazione Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali del Lazio Dottore Agronomo Michelino Ercolino
– Preside Facoltà di Agraria di Perugina  Prof. Francesco Pennacchi

Il rapporto tra Università e professione in una prospettiva più ampia della mera sequenzialità tra corso di laurea e titolo professionale deve essere analizzato alla luce della lettura della realtà. Alla domanda, che nesso si instaura tra Università e professione oltre a quello che tutti abbiamo sperimentato in termini didattici? Si può pensare e auspicare una connessione di lungo periodo e tra due momenti tradizionalmente vissuti come separati, si può rispondere dopo una breve analisi di alcune caratteristiche fondative ed esperienziali della professione.
La necessità di aggiornamento deriva dal cambiamento del contesto normativo e procedurale che coinvolge i processi all’interno dei quali si collocano i saperi tecnici. In particolare, nei campi applicativi dell’agricoltura e del territorio l’apporto tecnico-scientifico è indissolubilmente legato alle procedure e alle opportunità tracciate dalle norme. I dottori agronomi e i dottori forestali più attenti a tenere il passo con la modernità sperimentano un’evoluzione del proprio ruolo professionale da soggetto rivolto alla soluzione dei problemi a soggetto dotato di abilità fortemente orientate alla gestione e all’organizzazione della conoscenza, capace di ampia flessibilità in rapporto al ritmo con cui incalza l’innovazione e che cerca di essere in linea con le esigenze del mercato. Sono particolarmente attenti a non sopravvalutare il fatto tecnico – tecnico-scientifico e tecnico-professionale –, in quei campi di attività ove non è meno importante del modo in cui ci si relaziona alle autorità deputate ad approvarlo, autorizzarlo, validarlo.

Sicurezza e qualità alimentare: la certificazione a tutela del consumatore
Ufficio di coordinamento
– Consigliere Nazionale Coordinatore Dottore Agronomo Cosimo Coretti
– Presidente di Federazione Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali  della Sicilia Dottore Agronomo Salvatore Rizzo
– Vice Preside Facoltà di Agraria di Teramo Prof. Antonello Paparella

L’Unione Europea e la Politica Agricola Comunitaria (PAC), con  la pubblicazione del Libro Bianco sulla Sicurezza Alimentare nel Gennaio 2000, sono entrate nella fase in cui la sicurezza alimentare non comprende solo gli aspetti tecnici ed organizzativi ma è parte integrante della politica economica e del governo delle strategie.
La principale implicazione di questo approccio è data dal fatto che il problema della sicurezza alimentare è affrontato a livello di sistema e non solo di settore; in questa logica, quindi, e per la prima volta, anche i produttori agricoli sono direttamente responsabili nei confronti dei consumatori. Questa nuova visione ha posto l’accento sulla necessità di avvicinare il mondo della produzione alimentare a quello dei consumatori, attraverso l’applicazione di sistemi di garanzia, di comunicazione, di osservazione, di vigilanza connessi alle tecniche produttive e alla conoscenza del prodotto alimentare. In questo contesto il ruolo dell’agronomo e del forestale come professionisti della qualità e della sicurezza alimentare può diventare fondamentale.

Credito alle imprese per lo sviluppo competitivo del mondo rurale
Ufficio di coordinamento
– Consigliere Nazionale Coordinatore Dottore Agronomo Gianni Guizzardi
– Presidente di Federazione Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali delle Marche Dottore Agronomo Giuseppe Stefanelli
– Facoltà di Agraria di Reggio Calabria Prof. Giovanni Gulisano

L’accesso al credito per il mondo rurale da sempre viene misurato solo con la determinazione  e  la valorizzazione dei capitali fondiari a garanzia. Solo recentemente è stata introdotta anche una  nuova base di erogazione attraverso principi di potenzialità e sviluppo economico dell’azienda.
Sarà necessaria quindi un’analisi preventiva dei cosiddetti costi e benefici per accedere al credito, analisi che dovrà necessariamente tenere conto di tutti gli aspetti tecnici, funzionali, economici e di sviluppo dell’impresa ovvero si determinerà il rating aziendale.

E’ in questa delicata fase di approccio al credito che la figura del Dottore Agronomo e del Dottore Forestale deve intervenire attraverso la sua qualificata professionalità e conoscenza di tutta la filiera aziendale e in particolare per la sua capacità di “lettura” del contesto territoriale e socio economico nella quale la futura impresa opererà.

L’identità del paesaggio tra pianificazione del territorio e progetto
Ufficio di coordinamento
– Consigliere Nazionale Coordinatore Dottore Forestale Mattia Busti
– Presidente di Federazione Dottore Agronomo Antonio Vinci Presidente della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e dottori forestali della Sardegna
– Preside Facoltà di Agraria di Reggio Calabria  Prof.  Santo Marcello Zimbone

Il concetto di paesaggio è presente in una delle definizioni più attuali, cioè quella della Convenzione Europea del Paesaggio che lo interpreta come “una porzione di territorio, così come percepita dalla popolazione, i cui caratteri sono il risultato dell’azione e dall’interazione di fattori naturali e/o antropici”. Il ruolo del paesaggio e  la sua percezione è  comunque mutato nel tempo. Oggi non si tratta più soltanto di un aspetto “estetico-culturale”, inteso come fenomeno elitario, isolato dal contesto socioeconomico, ma si configura come elemento essenziale nella definizione di un modello organizzativo e produttivo in cui l’Italia può giocare un ruolo di primo piano a livello mondiale. Il complesso delle risorse paesaggistiche rappresenta infatti un elemento potenzialmente assai rilevante in materia di sostenibilità e di sviluppo. Un paesaggio di qualità, rappresentando l’espressione di una positiva integrazione fra fattori sociali, economici ed ambientali nel tempo, finisce infatti per influenzare tutti gli aspetti dello sviluppo, imponendo altresì  scelte di programmazione adeguate e la revisione di alcuni  orientamenti passati.

Roma, 25 giugno 2009

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Ufficio stampa Conaf
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