Dipartimento foreste, selvicoltura ed economia montana

Coordinatore: Daniele Gambetti

Competenza: studio e valorizzazione del patrimonio forestale nazionale e locale; selvicoltura e filiere forestali; meccanizzazione, innovazione tecnologica e sicurezza nei cantieri forestali; diffusione dell’impiego del legno; pianificazione e gestione sostenibile del patrimonio forestale, incremento della biodiversità, servizi ecosistemici, paesaggio forestale e sistema delle aree protette; economia montana e gestione della fauna selvatica, sistemazioni idraulico forestali, viabilità forestale e contrasto al dissesto idrogeologico.
Declaratoria: Il Dipartimento si occupa delle tematiche professionali inerenti allo studio e alla valorizzazione del patrimonio forestale nazionale in coerenza con gli obiettivi della Strategia Forestale Nazionale (DM 23/12/2021). Promuove ogni forma di selvicoltura che rispetta l’ecologia del bosco e la gestione forestale sostenibile; promuove altresì la certificazione forestale e le filiere dei prodotti forestali e dei prodotti non legnosi, nonché l’applicazione dei sistemi di tracciabilità e di informazione sull’origine dei prodotti forestali legnosi, partecipando alle iniziative di contrasto al commercio illegale del legno.

Valorizza le funzioni del bosco di difesa del suolo, di tutela delle acque e di miglioramento della qualità dell’aria; valorizza altresì i servizi socioculturali ed i servizi ecosistemici del bosco e diffonde i principi della gestione sostenibile della fauna selvatica.

Si occupa della sicurezza dei cantieri di lavoro in foresta e rivolge particolare attenzione ai processi di trasformazione e meccanizzazione delle produzioni forestali, promuovendo l’impiego del legno in tutti gli ambiti industriali, edilizi e privati compatibili, partecipando ai progetti di ricerca nei settori dell’innovazione tecnologica e dei processi produttivi. Inoltre partecipa e promuove iniziative e progetti di rilancio dell’economia montana, finalizzati a contrastare lo spopolamento delle aree marginali anche attraverso l’associazionismo forestale e altre azioni tese alla ricomposizione fondiaria. Valorizza e promuove la figura del dottore agronomo e del dottore forestale nei campi della ricerca forestale, della selvicoltura e della pianificazione territoriale e forestale, e ne evidenzia il ruolo centrale nei piani di assestamento forestale e nei progetti di ingegneria naturalistica, negli studi di impatto ambientale e nei progetti di valorizzazione del paesaggio e di rilancio dell’economia montana.