L’Irlanda dice “sì”, e con il 67% dei consensi approva il Trattato di Lisbona. Un risultato che viene accolto con estrema soddisfazione dal Conaf, Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali e dal suo presidente, Andrea Sisti. Così riparte l’Europa – sottolinea il Conaf -, l’Europa del sapere e dei cittadini. Un voto che può rifondare l’Europa attraverso regole certe, un presidente permanente e un ministro degli esteri. <<Finalmente – commenta il risultato del voto il presidente Conaf, Sisti – può nascere l’Europa delle persone, parte una nuova era per il Continente in tutti gli aspetti della vita politica, economica, sociale. Si tratta – aggiunge -, di una grande occasione per lo sviluppo delle professioni e della conoscenza. Può essere così modificato e reso più attuale il ruolo delle istituzioni, a tutti i livelli, e i professionisti possono essere più che in passato al centro della società e dello sviluppo. Gli agronomi e forestali, attraverso la rete europea, saranno così più vicini alle esigenze degli Stati e delle persone, attraverso regole sempre più comuni e condivise sull’ambiente, l’agricoltura, la sicurezza alimentare, le certificazioni di vario tipo, e della stessa professione>>.
Roma, 5 ottobre 2009
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Ufficio stampa CONAF
primamedia – 0577.392256
L’Irlanda dice “sì”, e con il 67% dei consensi approva il Trattato di Lisbona. Un risultato che viene accolto con estrema soddisfazione dal Conaf, Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali e dal suo presidente, Andrea Sisti. Così riparte l’Europa – sottolinea il Conaf -, l’Europa del sapere e dei cittadini. Un voto che può rifondare l’Europa attraverso regole certe, un presidente permanente e un ministro degli esteri. <<Finalmente – commenta il risultato del voto il presidente Conaf, Sisti – può nascere l’Europa delle persone, parte una nuova era per il Continente in tutti gli aspetti della vita politica, economica, sociale. Si tratta – aggiunge -, di una grande occasione per lo sviluppo delle professioni e della conoscenza. Può essere così modificato e reso più attuale il ruolo delle istituzioni, a tutti i livelli, e i professionisti possono essere più che in passato al centro della società e dello sviluppo. Gli agronomi e forestali, attraverso la rete europea, saranno così più vicini alle esigenze degli Stati e delle persone, attraverso regole sempre più comuni e condivise sull’ambiente, l’agricoltura, la sicurezza alimentare, le certificazioni di vario tipo, e della stessa professione>>.
Roma, 5 ottobre 2009
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