Mobilitati e pronti per un censimento dei danni nelle aree rurali nelle zone dell’Emilia colpite dal terremoto di ieri. Lo annuncia la Federazione dei dottori agronomi e dei dottori forestali dell’Emilia Romagna, insieme agli Ordini provinciali – in particolare di Ferrara e di Modena – facendo seguito all’intervento del presidente Conaf Andrea Sisti di ieri mattina che anticipava come i dottori agronomi e dottori forestali emiliani fossero a disposizione di istituzioni locali e Protezione Civile.
«Ci sono gravi danni nelle campagne delle province colpite dal sisma della scorsa notte – sottolinea Claudio Piva presidente della Federazione Emilia Romagna Claudio Piva; in particolare risulterebbero danneggiati edifici rurali, come stalle, fienili, serre e case lesionate. Senza dimenticare, purtroppo, i gravi danni alle aziende agricole (ortofrutticole in particolare) e all’industria agroalimentare e di trasformazione: basti pensare che sembra essere stato danneggiato il 5% della produzione di Grana Padano e di Parmigiano Reggiano. Fin da ieri, subito dopo la notizia del terremoto è partita la mobilitazione da parte dei dottori agronomi e dottori forestali dell’Emilia Romagna (1.255 i professionisti iscritti agli Ordini provinciali) mettendosi a completa disposizione delle autorità locali – in primis le Prefetture alle quali abbiamo comunicato la nostra disponibilità – e delle istituzioni e Protezione Civile».
Già attivi sul territorio dalle prime ore di ieri mattina i presidente degli Ordini di Ferrara, Gloria Minarelli, e di Modena, Pietro Capitani, con il consigliere nazionale Conaf, il dottore agronomo ferrarese Gianni Guizzardi. All’erta per fornire il proprio contributo in termini di professionisti a disposizione sul territorio, i presidenti degli Ordini di Bologna, Gabriele Testa; di Forlì Cesena Rimini Orazio Miserocchi; di Parma Daniele Sfulcini; di Piacenza Claudio Piva; di Ravenna Mario Leotti Ghigi e di Reggio Emilia Alberto Bergianti.
«I dottori agronomi e dottori forestali – sottolinea Gianni Guizzardi, dottore agronomo ferrarese e consigliere Conaf -, profondi conoscitori delle aree rurali delle zone interessate dal terremoto mettono a disposizione le proprie professionalità nell’analisi dei danni subiti dalle strutture agricole – stalle, cascinali, abitazioni rurali, poderi – e anche, eventualmente, dalle infrastrutture come gli acquedotti comunali».
Bologna, 21 maggio 2012 – C.s. n. 29
Mobilitati e pronti per un censimento dei danni nelle aree rurali nelle zone dell’Emilia colpite dal terremoto di ieri. Lo annuncia la Federazione dei dottori agronomi e dei dottori forestali dell’Emilia Romagna, insieme agli Ordini provinciali – in particolare di Ferrara e di Modena – facendo seguito all’intervento del presidente Conaf Andrea Sisti di ieri mattina che anticipava come i dottori agronomi e dottori forestali emiliani fossero a disposizione di istituzioni locali e Protezione Civile.
«Ci sono gravi danni nelle campagne delle province colpite dal sisma della scorsa notte – sottolinea Claudio Piva presidente della Federazione Emilia Romagna Claudio Piva; in particolare risulterebbero danneggiati edifici rurali, come stalle, fienili, serre e case lesionate. Senza dimenticare, purtroppo, i gravi danni alle aziende agricole (ortofrutticole in particolare) e all’industria agroalimentare e di trasformazione: basti pensare che sembra essere stato danneggiato il 5% della produzione di Grana Padano e di Parmigiano Reggiano. Fin da ieri, subito dopo la notizia del terremoto è partita la mobilitazione da parte dei dottori agronomi e dottori forestali dell’Emilia Romagna (1.255 i professionisti iscritti agli Ordini provinciali) mettendosi a completa disposizione delle autorità locali – in primis le Prefetture alle quali abbiamo comunicato la nostra disponibilità – e delle istituzioni e Protezione Civile».
Già attivi sul territorio dalle prime ore di ieri mattina i presidente degli Ordini di Ferrara, Gloria Minarelli, e di Modena, Pietro Capitani, con il consigliere nazionale Conaf, il dottore agronomo ferrarese Gianni Guizzardi. All’erta per fornire il proprio contributo in termini di professionisti a disposizione sul territorio, i presidenti degli Ordini di Bologna, Gabriele Testa; di Forlì Cesena Rimini Orazio Miserocchi; di Parma Daniele Sfulcini; di Piacenza Claudio Piva; di Ravenna Mario Leotti Ghigi e di Reggio Emilia Alberto Bergianti.
«I dottori agronomi e dottori forestali – sottolinea Gianni Guizzardi, dottore agronomo ferrarese e consigliere Conaf -, profondi conoscitori delle aree rurali delle zone interessate dal terremoto mettono a disposizione le proprie professionalità nell’analisi dei danni subiti dalle strutture agricole – stalle, cascinali, abitazioni rurali, poderi – e anche, eventualmente, dalle infrastrutture come gli acquedotti comunali».
Bologna, 21 maggio 2012 – C.s. n. 29