Agronomi e Forestali: specialisti al lavoro per #FAMEZERO

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In questa Giornata mondiale dell’Alimentazione, in cui il CONAF è uno degli invitati a presenziare alle manifestazioni nella sede della FAO, il tema è presto circoscritto: la popolazione mondiale a rischio denutrizione è in aumento: oltre 820 milioni di persone, praticamente una su nove, soffrono la fame. Parallelamente, bisogna considerare che 9 specie di piante bastano per ottenere il 66% della produzione totale e, di queste, 3 colture (frumento, mais e riso) raggiungono quasi il 50% dell'apporto energetico alimentare globale. In questo contesto di malnutrizione, perdita di biodiversità e insostenibilità della produzione agricola, si inserisce anche il congresso nazionale dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Matera: al centro del dibattito della categoria ci sono, infatti, gli obiettivi di Agenda2030, tra cui appunto il problema della sicurezza alimentare e della produzione sostenibile.

La FAO chiede di cambiare il modo di produrre, fornire e consumare il cibo. Dalla fattoria alla tavola, incentiva a trasformare i sistemi alimentari incentrati sulle colture intensive e che non tengono in considerazione il cambiamento climatico in atto né ostacolano la rapida scomparsa della biodiversità.” – afferma Sabrina Diamanti, Presidente CONAF – “Gli attori del settore primario, e i dottori agronomi e i dottori forestali in primis, dovranno essere protagonisti in Italia e nel mondo per far sì che i principi enunciati non restino utopia, ma si trasformino in realtà. Ecco che come categoria abbiamo l’ambizione, nel Congresso di Matera, di darci un piano d’azione per diventare artefici della transizione ecologica e sociale del Paese verso la sostenibilità.

Tra le 4 tesi legate agli obiettivi di Agenda 2030 che si discuteranno durante il Congresso, la prima riguarda specificamente il modo per raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile.
Agronomi e forestali dibatteranno per studiare il modo in cui la categoria saprà progettare sistemi di produzione di cibo produttivi, sostenibili, resilienti e trasparenti attraverso l’agricoltura di precisione e lo sviluppo tecnologico.
Il tutto proprio a Matera, città metafora della trasformazione che si vuole promuovere per i luoghi di produzione di cibo: spazi funzionali alle tecniche produttive, belli e che esprimono l’identità di una comunità.

In questa Giornata mondiale dell’Alimentazione, in cui il CONAF è uno degli invitati a presenziare alle manifestazioni nella sede della FAO, il tema è presto circoscritto: la popolazione mondiale a rischio denutrizione è in aumento: oltre 820 milioni di persone, praticamente una su nove, soffrono la fame. Parallelamente, bisogna considerare che 9 specie di piante bastano per ottenere il 66% della produzione totale e, di queste, 3 colture (frumento, mais e riso) raggiungono quasi il 50% dell'apporto energetico alimentare globale. In questo contesto di malnutrizione, perdita di biodiversità e insostenibilità della produzione agricola, si inserisce anche il congresso nazionale dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Matera: al centro del dibattito della categoria ci sono, infatti, gli obiettivi di Agenda2030, tra cui appunto il problema della sicurezza alimentare e della produzione sostenibile.

La FAO chiede di cambiare il modo di produrre, fornire e consumare il cibo. Dalla fattoria alla tavola, incentiva a trasformare i sistemi alimentari incentrati sulle colture intensive e che non tengono in considerazione il cambiamento climatico in atto né ostacolano la rapida scomparsa della biodiversità.” – afferma Sabrina Diamanti, Presidente CONAF – “Gli attori del settore primario, e i dottori agronomi e i dottori forestali in primis, dovranno essere protagonisti in Italia e nel mondo per far sì che i principi enunciati non restino utopia, ma si trasformino in realtà. Ecco che come categoria abbiamo l’ambizione, nel Congresso di Matera, di darci un piano d’azione per diventare artefici della transizione ecologica e sociale del Paese verso la sostenibilità.

Tra le 4 tesi legate agli obiettivi di Agenda 2030 che si discuteranno durante il Congresso, la prima riguarda specificamente il modo per raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile.
Agronomi e forestali dibatteranno per studiare il modo in cui la categoria saprà progettare sistemi di produzione di cibo produttivi, sostenibili, resilienti e trasparenti attraverso l’agricoltura di precisione e lo sviluppo tecnologico.
Il tutto proprio a Matera, città metafora della trasformazione che si vuole promuovere per i luoghi di produzione di cibo: spazi funzionali alle tecniche produttive, belli e che esprimono l’identità di una comunità.