A Bari, agronomi e Facoltà italiane di agraria sanciscono il patto per la formazione in agricoltura

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15/10/2009

Un protocollo d’intesa fra il Conaf, Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali e tutte le 23 Facoltà di Agraria d’Italia sulla Formazione permanente. E’ quello che sarà sottoscritto, venerdì 16 ottobre a Bari (Facoltà di Agraria Via Amendola, 165) in occasione del 70esimo anniversario della Facoltà di Agraria dell’Ateneo pugliese.

 Un “patto di ferro” sulla formazione fra Agronomi e Forestali e le facoltà di Agraria  italiane rivolto sia al mondo accademico ma, soprattutto, a quello esterno. Fra le linee guida la volontà di stabilire un mutuo scambio formativo tra la professione e le Università, come occasione di confronto e miglioramento sugli orizzonti professionali. L’università, infatti, potrebbe trovare in un rapporto costruttivo con l’Ordine un’opportunità significativa estendendo la propria presenza all’intera vita professionale degli iscritti agli Ordini, non solo per un’esigenza di mera “formazione di aggiornamento”, quanto come occasione di un più ampio confronto sugli orizzonti professionali evolutivi in una ricerca continua di miglioramento della qualità delle prestazioni.

“Questa firma – spiega il presidente Conaf, Andrea Sisti –, rappresenta l’applicazione dei principi emersi nel nostro congresso  ed è un momento di  apertura rivolta ai colleghi, ma anche al mondo esterno, con la partecipazione e la collaborazione delle Facoltà di Agraria. La formazione permanente costituisce un punto cruciale della nostra professione perché c’è sempre più la necessità di realizzare un economia basata sulla conoscenza più competitiva che sia in grado di realizzare una crescita economica sostenibile, accompagnata da nuove e migliori condizioni e una maggiore coesione sociale. L’anello di congiunzione tra la formazione permanente e l’esigenza professionale di aggiornamento è dato dal dovere del dottore agronomo e del dottore forestale di svolgere la propria attività professionale in coerenza con l’appartenenza alla propria organizzazione professionale nel rispetto dei principi stabiliti dall’ordinamento interno e, in particolare, dei principi individuati dal codice deontologico”.

Prosegue a Bari quel percorso condiviso all’interno del Conaf, avviato con il XII Congresso nazionale del luglio scorso, di apertura e trasparenza della politica ordinistica della Categoria e che ha visto tra gli altri proprio il tema della formazione come uno dei principali al centro del dibattito.

 
Bari, 15 ottobre 2009 – c.s. n. 46
Ufficio stampa CONAF
primamedia – 0577.392256

15/10/2009

Un protocollo d’intesa fra il Conaf, Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali e tutte le 23 Facoltà di Agraria d’Italia sulla Formazione permanente. E’ quello che sarà sottoscritto, venerdì 16 ottobre a Bari (Facoltà di Agraria Via Amendola, 165) in occasione del 70esimo anniversario della Facoltà di Agraria dell’Ateneo pugliese.

 Un “patto di ferro” sulla formazione fra Agronomi e Forestali e le facoltà di Agraria  italiane rivolto sia al mondo accademico ma, soprattutto, a quello esterno. Fra le linee guida la volontà di stabilire un mutuo scambio formativo tra la professione e le Università, come occasione di confronto e miglioramento sugli orizzonti professionali. L’università, infatti, potrebbe trovare in un rapporto costruttivo con l’Ordine un’opportunità significativa estendendo la propria presenza all’intera vita professionale degli iscritti agli Ordini, non solo per un’esigenza di mera “formazione di aggiornamento”, quanto come occasione di un più ampio confronto sugli orizzonti professionali evolutivi in una ricerca continua di miglioramento della qualità delle prestazioni.

“Questa firma – spiega il presidente Conaf, Andrea Sisti –, rappresenta l’applicazione dei principi emersi nel nostro congresso  ed è un momento di  apertura rivolta ai colleghi, ma anche al mondo esterno, con la partecipazione e la collaborazione delle Facoltà di Agraria. La formazione permanente costituisce un punto cruciale della nostra professione perché c’è sempre più la necessità di realizzare un economia basata sulla conoscenza più competitiva che sia in grado di realizzare una crescita economica sostenibile, accompagnata da nuove e migliori condizioni e una maggiore coesione sociale. L’anello di congiunzione tra la formazione permanente e l’esigenza professionale di aggiornamento è dato dal dovere del dottore agronomo e del dottore forestale di svolgere la propria attività professionale in coerenza con l’appartenenza alla propria organizzazione professionale nel rispetto dei principi stabiliti dall’ordinamento interno e, in particolare, dei principi individuati dal codice deontologico”.

Prosegue a Bari quel percorso condiviso all’interno del Conaf, avviato con il XII Congresso nazionale del luglio scorso, di apertura e trasparenza della politica ordinistica della Categoria e che ha visto tra gli altri proprio il tema della formazione come uno dei principali al centro del dibattito.

 
Bari, 15 ottobre 2009 – c.s. n. 46
Ufficio stampa CONAF
primamedia – 0577.392256