Il 24 ottobre, una delegazione della Rete delle Professioni Tecniche, di cui CONAF è parte, ha incontrato Piero Farabollini, geologo marchigiano nominato da pochi giorni Commissario Straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016, a cui ha ribadito la disponibilità dei professionisti a dare un contributo tecnico e competente alla struttura commissariale.
La ricostruzione post sisma sconta ritardi estremi, determinati da una serie di problematiche come per esempio una difformità nell’interpretazione delle normative nelle quattro regioni coinvolte.
“Ritengo positivo che a capo della struttura commissariale ci sia un professionista che ha vissuto in prima persona il sisma e che ben conosce le complicazioni, soprattutto burocratiche, con cui cittadini e tecnici si scontrano ogni giorno.” – ha dichiarato Marcella Cipriani, Vicepresidente CONAF
La mancanza di organizzazione e di coordinamento con gli uffici speciali per la ricostruzione, la scarsa chiarezza delle norme e la assenza di sinergia degli strumenti sono all’origine delle difficoltà di presentazione dei progetti e di avvio dei cantieri.
“Auspichiamo che questa struttura commissariale voglia garantire una maggiore sinergia tra la ricostruzione e altri strumenti di pianificazione e di incentivazione agli investimenti, come ad esempio i piani di sviluppo rurale e la strategia delle aree interne, per far sì che i territori dell’Appennino, già in difficoltà per il crescente spopolamento, possano trovare opportunità per la riorganizzazione dei sistemi produttivi e per un rilancio di attività trainanti ed importanti per la salvaguardia del territorio quali agricoltura e selvicoltura.” – ha concluso Marcella Cipriani, Vicepresidente CONAF.
Il 24 ottobre, una delegazione della Rete delle Professioni Tecniche, di cui CONAF è parte, ha incontrato Piero Farabollini, geologo marchigiano nominato da pochi giorni Commissario Straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016, a cui ha ribadito la disponibilità dei professionisti a dare un contributo tecnico e competente alla struttura commissariale.
La ricostruzione post sisma sconta ritardi estremi, determinati da una serie di problematiche come per esempio una difformità nell’interpretazione delle normative nelle quattro regioni coinvolte.
“Ritengo positivo che a capo della struttura commissariale ci sia un professionista che ha vissuto in prima persona il sisma e che ben conosce le complicazioni, soprattutto burocratiche, con cui cittadini e tecnici si scontrano ogni giorno.” – ha dichiarato Marcella Cipriani, Vicepresidente CONAF
La mancanza di organizzazione e di coordinamento con gli uffici speciali per la ricostruzione, la scarsa chiarezza delle norme e la assenza di sinergia degli strumenti sono all’origine delle difficoltà di presentazione dei progetti e di avvio dei cantieri.
“Auspichiamo che questa struttura commissariale voglia garantire una maggiore sinergia tra la ricostruzione e altri strumenti di pianificazione e di incentivazione agli investimenti, come ad esempio i piani di sviluppo rurale e la strategia delle aree interne, per far sì che i territori dell’Appennino, già in difficoltà per il crescente spopolamento, possano trovare opportunità per la riorganizzazione dei sistemi produttivi e per un rilancio di attività trainanti ed importanti per la salvaguardia del territorio quali agricoltura e selvicoltura.” – ha concluso Marcella Cipriani, Vicepresidente CONAF.