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È uscita la bozza di Decreto relativo al funzionamento dei Centri autorizzati di assistenza agricola, il cui testo è stato rivisto anche in base alle note giunte dalle categorie dei liberi professionisti, agronomi e forestali in testa.
“Apprezziamo che il Governo dimostri volontà di migliorare il testo, ascoltando le diverse posizioni coinvolte. Le migliorie però restano insufficienti e la nuova bozza è ancora enormemente sbilanciata a favore dei CAA. La modifica dell’art.7 comma 4 è ancora inaccettabile, soprattutto se collegata all’art.12 in cui si afferma che gli operatori devono essere esclusivamente a regime di lavoro dipendente subordinato.
Mauro Uniformi, presidente CONAF
Nella prima bozza avevamo fatto notare che i CAA ricoprirebbero la doppia veste di controllore e controllato, creando un evidente vulnus. A quanto pare, l’osservazione è giunta, ma la soluzione presentata con la nuova bozza paventerebbe una separazione puramente di facciata, in cui all’interno del medesimo ufficio solo formalmente i colleghi avrebbero ruolo differenti.
A breve rimanderemo al Governo le nuove osservazioni in merito all’articolo 7 e 12, poiché siamo certi si sia trattato di un errore di formulazione che sarà immediatamente sanato nella prossima versione. Ci rendiamo anche disponibili per un confronto dialettico con i diversi livelli coinvolti all’interno del Ministero.”