Sommario
1. CONAF APPUNTAMENTI
2. CONAF NOTIZIE
3. COMUNICATI STAMPA
4. ORDINI E FEDERAZIONI
5. AGENDA PARLAMENTARE
6. MONITORAGGIO LEGISLATIVO
La professione: ultime novità della riforma. Il 28 settembre a Teramo
E’ in programma il 28 settembre il corso di formazione e aggiornamento professionale dal titolo “La professione: ultime novità della riforma”, a Mosciano S.Angelo (Te), Borgo Spoltino – Strada Selva Alta. Nell’occasione si terrà anche l’assemblea dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della Provincia di Teramo. Il corso – realizzato oltre che dall’Ordine di Teramo, anche dalla Federazione Abruzzo e CONAF – vedrà la partecipazione del presidente dell’Ordine provinciale Marcella Cipriani; del presidente di Federazione Mario Di Pardo; mentre per il CONAF il presidente Andrea Sisti, che illustrerà “La riforma degli ordinamenti professionali: cosa cambia nelle attività dei professionisti e nelle strutture ordinistiche; II DM 140/2012; vecchie tariffe e nuovi parametri”; mentre la vicepresidente Rosanna Zari parlerà degli “obblighi dell’assicurazione e della formazione; Coltiv@laprofessione, una professione universale: dottore agronomo e dottore forestale”.
“Economia nelle aree rurali: strumenti e modelli per tutelare e sostenere beni comuni”: a Ferrara il 27 settembre
“Economia nelle aree rurali: strumenti e modelli per tutelare e sostenere beni comuni” è il titolo del convegno, in programma giovedì 27 settembre (ore 9 – 13) a Ferrara, alla Sala convegni della Camera di Commercio ( via Borgoleoni, 11). Il convegno è organizzato dall’ Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Ferrara in collaborazione con C.D.E. Centro di Documentazione e Studisulle Comunità Europee – Università di Ferrara. Fra i partecipanti, oltre a Gloria Minarelli, presidente Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Ferrara, interverrà Alberto Giuliani, consigliere CONAF. Programma su http://www.conaf.it/convegno-%E2%80%9Ceconomia-nelle-aree-rurali-strumenti-modelli-tutelare-sostenere-beni-comuni%E2%80%9D
Congresso mondiale in Canada: tutto su Conaf.it
Terminato nei giorni scorsi il quinto Congresso mondiale a Quebec City in Canada, che ha visto la partecipazione del CONAF con un ruolo centrale. Fra le notizie da ricordare l’assegnazione all’Italia dell’organizzazione del Congresso mondiale 2015; inoltre il presidente CONAF Sisti è stato nominato nel board dell’AMIA e responsabile per l’area Sud Europa. Dall’home page del sito www.conaf.it una sezione interamente dedicata al congresso canadese.
Sportello Assicurativo Professionale: questionario online sul sito Conaf
Sul sito Conaf, nella sezione Sportello Assicurativo Professionale (link: www.conaf.it/sportello-assicurativo-professionale), da lunedì 17 settembre e per 30 giorni, sarà attivo un questionario online, al quale si potrà rispondere in maniera del tutto anonima, accedendo attraverso un apposito link.
Voto unanime dei componenti dell’Associazione mondiale agronomi sulla candidatura del CONAF
Agronomi: il congresso mondiale 2015 sarà in Italia
Soddisfazione per il presidente Sisti e per l’intero consiglio nazionale: «Rappresenta un momento alto per l’intera categoria, ed un attestato di fiducia e di stima riconosciuta a livello internazionale»
Sarà in Italia, nel 2015, il prossimo congresso mondiale degli Agronomi. Ha vinto la candidatura italiana, e l’organizzazione del sesto congresso mondiale è stata assegnata al CONAF, Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, fra tre anni, in occasione dell’esposizione mondiale Expo 2015. L’annuncio è stato dato oggi in occasione della giornata conclusiva del quinto congresso mondiale a Quebec City (Canada): la candidatura è stata votata all’unanimità da i componenti dell’Associazione mondiale degli ingegneri agronomi (AMIA). Grande soddisfazione per il presidente CONAF Andrea Sisti e per tutto il consiglio nazionale presente in Canada: «Siamo felici ed onorati – ha commentato Sisti – di poter ospitare il prossimo congresso mondiale proprio nel nostro Paese. Rappresenta un momento alto per l’intera categoria, ed un attestato di fiducia e di stima riconosciuta a livello internazionale, che ci riempie di soddisfazione e che ci spinge ad essere sempre più attivi all’interno della società civile, partendo dal grande patrimonio di conoscenze e di professionalità, in primis dai nostri giovani iscritti». Argentina e Messico erano gli altri paesi che avevano presentato la candidatura, ma grazie ad un gentelmen’s agreement fra il CONAF e i rappresentanti dei due paesi, sono state ritirate le candidature, a vantaggio, quindi, dell’Italia..
Per il CONAF parte quindi la fase organizzativa in vista del congresso 2015: in occasione del congresso in Quebec – la quinta edizione che chiude oggi – hanno partecipato oltre mille congressisti, un centinaio di relatori tra docenti universitari, ministri e relatori di alta levatura scientifica provenienti da oltre 30 Paesi.
Quebec City (Canada), 21 settembre 2012 – C.s. 54
Report del CONAF sulle vendemmie nelle regioni italiane
VENDEMMIA IN CORSO: GLI AGRONOMI CONFERMANO UNA QUALITA’ OTTIMA
Caldo e siccità hanno pesantemente condizionato la stagione in termini quantitativi, ha commentato la vicepresidente CONAF Rosanna Zari
Siccità e caldo prolungato sono i responsabili di una vendemmia che farà segnare un deciso calo della produzione in tutta Italia. Si prevede – secondo le stime del Conaf – una diminuzione uniforme rispetto alla vendemmia 2011, già scarsa, commenta Rosanna Zari, vicepresidente CONAF. Sono migliaia i dottori agronomi che in tutta Italia lavorano quotidianamente nelle aziende vitivinicole. Dietro ad ogni grande vino made in Italy, c’è insomma un agronomo.
Vendemmie in Italia
FRIULI VG – In Friuli Venezia Giulia – commenta l’agronomo Giovanni Bigot – la produzione subirà un calo del 20% in pianura e del 35% in collina rispetto al 2011. Il contenuto in zuccheri è superiore alla media e buona acidità totale, grazie alle basse temperature minime. Il deficit idrico pari al 75% del contenuto idrico ottimale. Sono state necessarie numerose irrigazioni di soccorso anche in collina.
In pianura le irrigazioni sono state fondamentali per non perdere la produzione. Mentre appare ottima la sanità dei grappoli.
VENETO – La vendemmia nel Triveneto – commenta Edoardo Rossi, consigliere Ordine di Venezia – è iniziata il 23 agosto, negli areali di pianura e limitatamente alle uve bianche precoci base spumante ( pinot grigio, chardonnay). In questi giorni si stanno praticamente completando le raccolte dei vitigni bianchi precoci ( pinot grigio, pinot bianco, chardonnay), che riguardano una superficie complessiva pari a circa il 25-30 % del totale delle superfici vitate. Le rese produttive sono molto variabili, con le penalizzazioni più elevate nelle aree collinari dei Colli Orientali e nel Collio friulano (- 40/50 % rispetto al 2011), mentre i primi dati provenienti dagli areali collinari del Coneglianese (Prosecco) e del Valpolicella veronese segnalano cali di resa ettariali più contenuti, con una vendemmia ancora nella fase iniziale. Rese favorevoli nel Trentino. In decisa riduzione le rese nel Padovano (area dei Colli Euganei -20/30 %) e nel Rodigino. Buona tenuta delle rese ettariali invece nella zona delle Grave friulane, dotate di impianti di irrigazione fissi (- 5% rispetto al 2011), nelle aree del Piave e del Lison Pramaggiore, con alcune punte di produzione anche superiori al 2011, annata che aveva registrato dei danni ed una riduzione delle rese produttive, conseguenti alle gelate dell’inverno 2009/2010. Nella norma le rese degli impianti viticoli nelle aree di bonifica dotate di subirrigazione, dove il mantenimento di una quota elevata della falda acquifera ha consentito alle viti di sopportare senza conseguenze oltre 100 giorni di mancanza assoluta di precipitazione piovose, con temperature molto elevate e condizioni generali simili, se non peggiori, all’annata 2003. Nella media generale, per le rese ettariali in uva dei vitigni bianchi del Triveneto si attende una diminuzione media del 10/15%, con riduzioni significative in prevalenza per la varietà Pinot grigio, compensate quantitativamente dalle elevate rese dei diffusi nuovi impianti di Prosecco della pianura veneziana. Tale circostanza sta influenzando anche l’evoluzione del mercato delle uve, con quotazioni in crescita per la varietà Pinot grigio (0.80 euro/kg), molto ricercata dalle Cantine per coprire le ridotte produzioni, e quotazioni calanti per le uve Prosecco di pianura (0.75 euro/kg). Sotto l’aspetto qualitativo i primi riscontri parlano di elevata qualità, quanto a gradazione alcoolica, mentre ci sono difficoltà a mantenere nei mosti livelli di acidità idonei. Sotto questo aspetto pertanto, si tratta di un’annata decisamente particolare che metterà alla prova le qualità professionali degli enologi.
PIEMONTE – La vendemmia in Piemonte – sottolinea l’agronomo Alberto Pansecchi – è in ritardo rispetto alle ultime annate; gli elevati gradi zuccherini che già si registrano non sono frutto di maturazione avvenuta ma di disidratazione delle bacche. Ad oggi, l’acidità delle uve, soprattutto Barbera, risulta ancora elevata, sintomo ulteriore di incompleta maturazione. Le uve sono generalmente molto sane e ad oggi non si segnalano inizi di marciumi provocati da muffa grigia. Oltre ad un basso peso dei grappoli, che verrà in parte superato grazie alle abbondanti piogge, è inconsueta la loro scarsa presenza. I grappoli emessi dai tralci è stata quest’anno inferiore anche del 50% rispetto alla norma. Questo è probabilmente da imputarsi al clima della scorsa estate periodo nel quale avviene la differenziazione sui tralci delle gemme miste che porteranno i grappoli nella successiva campagna. Non ritengo che questa scarsa emissione di grappoli sia da mettere in relazione con le bassissime temperature invernali . I prezzi delle uve si segnalano in salita ma verosimilmente, a causa delle basse rese produttive, non miglioreranno i ricavi ed i guadagni dei viticoltori. I risultati definitivi – conclude Pansecchi – saranno direttamente legati all’andamento climatico dei prossimi 15 giorni: se le previsioni di clima asciutto e soleggiato verranno confermate, L’uva che verrà raccolta, sia per l’esiguità della produzione, sia per la sua sanità, dovrebbe risultare eccellente».
«Per quasi tutte le varietà in provincia di Cuneo – commenta il dottore agronomo Giampiero Romana – il quantitativo e la resa in mosto delle prime pigiature effettuate sono inferiori ai limiti imposti dai disciplinari, a causa dell’andamento climatico siccitoso e della grandine che ha danneggiato diverse zone in più eventi. Le piogge degli ultimi giorni potrebbero comunque alzare le rese. La qualità delle varietà bianche vendemmiate finora (Chardonnay, Sauvignon Blanc, Moscato e Arneis) è buona, mentre per le varietà nere precoci, soprattutto il Dolcetto, la qualità è molto buona solo nei vigneti meglio esposti e vocati, mentre negli altri è media. E’ ancora presto invece per giudicare il livello qualitativo delle varietà più pregiate di Langa e Roero, ossia Nebbiolo e Barbera: a oggi sembra molto buono, sebbene quantitativamente inferiore agli scorsi anni. Solo l’andamento climatico di settembre e ottobre potrà definite bene non solo il quadro zuccherino e acido, già ora abbastanza equilibrati, ma soprattutto la maturità fenolica di queste varietà, destinate in molti casi a produrre grandi vini da invecchiamento»
TOSCANA – Ha preso il via la vendemmia dei grandi rossi regionali. «In provincia di Siena la situazione delle uve è molto disomogenea a causa della siccità, persino a livello aziendale – commenta Rosanna Zari – . Chi si era dotato di sistemi di irrigazione di soccorso ha potuto salvare e mantenere livelli qualitativi e quantitativi buoni. Ad aver sofferto maggiormente il merlot e le uve bianche che hanno giovato meno delle ultime ed uniche piogge di inizio settembre. Complessivamente si registra un calo di produzione stimabile intorno al 25-30%, ed in certe aree ritardo di maturazione per le alte temperature riscontrate durante l’estate».
ABRUZZO – «Causa siccità nella provincia di Teramo – commenta Marcella Cipriani, presidente dell’Ordine di Teramo – si registra un calo della produzione vitivinicola del 15% circa rispetto all’anno 2011; ma ci si attende un prodotto di buona qualità».
SICILIA – Nella provincia più vitata d’Italia, Trapani (che rappresenta oltre il 50% della produzione viticola siciliana) l’andamento piovoso scarso dell’annata agraria ha determinato un calo della produzione di uva di circa il 10% rispetto alla produzione del 2011. Per il 2012 si prevede quindi una produzione di circa 4.350.000 ettolitri. «Non ci sono state anomalie durante le fasi d’invaiatura e di maturazione – spiega Giuseppe Pellegrino, presidente dell’Ordine di Trapani -: la vendemmia per varietà precoci Pinot grigio, Sauvignon Blanc e Chardonnay è iniziata i primi di agosto. Nella seconda settimana sono state vendemmiate le varietà Viognier, Muller Thurgau e Moscato bianco. La vendemmia delle uve a bacca rossa,
in particolare il Merlot, è iniziata a cavallo di ferragosto, ha proseguito con quelle di Syrah, di Nero D’Avola e di Frappato. Per quanto riguarda le varietà autoctone a bacca bianca, la vendemmia è iniziata con il Grillo e lo Zibibbo intorno al 20 Agosto. Ad oggi siamo in piena vendemmia di chiusura e nel giro di pochi giorni si
completerà la vendemmia con il Catarratto e l’Insolia . L’estate calda e secca e l’inverno poco piovoso hanno quindi anticipato la raccolta delle uve. La presenza dell’agronomo in tantissime aziende agricole – precisa Pellegrino -, permette la valorizzazione delle produzioni permettendo di procedere alla raccolta nel periodo migliore per l’ottenimento di ottimi vini tenendo conto soprattutto dei parametri qualitativi fondamentali quali il grado zuccherino e l’acidità. In Sicilia merita particolare attenzione la verifica delle produzioni a livello quantitativo. E’ singolare che, nonostante le diverse malattie della vite, si assiste spesso ad un enorme aumento delle rese dei vigneti esistenti, oltre all’ingresso in Italia ed in Sicilia di vini di paesi extraeuropei che diventano prodotti siciliani».
SARDEGNA – «In Sardegna – dice Damiano Aresu, dell’Ordine di Cagliari – la vendemmia 2012 ha evidenziato la contrazione delle produzioni per le uve bianche in misura del 20-30% rispetto all’annata precedente però in compenso la qualità delle uve risulta buona. Per le uve rosse allo stato attuale non ho dati anche se penso che la tendenza venga rispettata».
PUGLIA – «A causa delle basse precipitazioni – commenta Alessandro Mele dell’Ordine di Lecce – e delle alte temperature, gli acini si sono prosciugati e le piante hanno manifestato i classici sintomi di carenza idrica. Dal punto di vista fitosanitario le uve sono sane e hanno raggiunto un discreto grado di maturazione, senza la comparsa significativa di malattie crittogamiche come peronospora e oidio. La peronospora è stata tenuta sotto controllo, in quelle poche zone dove si è manifestata, egregiamente con un paio di trattamenti sistemici o addirittura controllata con prodotti di copertura. L’oidio rispetto alla peronospora si è manifestato con una maggiore persistenza e comunque lo sviluppo della malattia non ha destato grosse problematiche.
Per quanto riguarda la altre malattie, la Tignoletta ha compiuto le sue tre generazioni e le due carpofaghe (da giugno ad agosto) hanno impegnato i viticoltori con più di un trattamento insetticida. Dove questi trattamenti non sono stati effettuati sono ben visibili i danni. Infine su vigneti coltivati a primitivo nell’ultima settimana di agosto si sono accentuati problemi di marciumi acidi. Tutto ciò ha anticipo la raccolta di almeno 10 giorni, con maturazione non al cento per cento, grappoli di ridotte dimensioni e di scarso peso stanno sicuramente caratterizzando una delle più magre vendemmia degli ultimi anni. Dobbiamo ricordare che anche la scorsa campagna vitivinicola era stata caratterizzata come una delle meno produttive con un calo del 20-25%. Le riduzioni di quantità riscontrate e che si stanno riscontrando nella zona del Salento sono: per quanto riguarda lo Chardonnay il calo è stato mediamente del 30-40%, il primitivo del 35%, il Negroamaro del 30%, Merlot del 10-15%, Montepulciano non si registrano cali rilevanti. Veniamo da due stagioni asciutte consecutive – conclude – non possiamo più pensare di consigliare la coltura di vite (almeno nelle nostre zone ma credo che ciò valga per qualsiasi territorio) senza un proporzionato e idoneo impianto di irrigazione, le rese più basse ovviamente si stanno registrando negli impianti giovani piantati su terreni poveri e con scarsa dotazione idrica».
Roma, 21 settembre 2012 – C.s. 53
La proposta del presidente CONAF al Congresso mondiale in Canada
Agronomi: un osservatorio mondiale sull’uso delle risorse suolo e acqua
Meno suoli da coltivare, meno acqua a disposizione e una popolazione mondiale in continuo aumento di 75 milioni all’anno. Il presidente Sisti:«Gli agronomi di tutto il mondo, insieme a ricerca ed innovazione, possono invertire la rotta»
Un osservatorio mondiale sull’uso delle risorse suolo e acqua. E’ questa, in sintesi la proposta del presidente CONAF Andrea Sisti, al Congresso mondiale degli Agronomi in svolgimento a Quebec City (Canada) dove è intervenuto con una relazione di apertura di uno dei 15 workshop dedicati ai principali temi di attualità della professione del dottore agronomo. «Meno suoli da coltivare, meno acqua a disposizione e una popolazione mondiale in aumento di 75 milioni all’anno. I conti non tornano per l’umanità – ha detto Sisti – e la sfida mondiale degli agronomi è sempre di più quella di nutrire il mondo».
«Occorre mettere in campo competenze e strategie per ottimizzare l’uso delle risorse – ha sottolineato Sisti – tendendo alla diminuzione dell’intensità dell’uso del suolo e dell’acqua con contestuale miglioramento della percentuale di utilizzo dei beni prodotti. In sintesi – ha spiegato – se da un ettaro di superficie si ritraggono 8 tonnellate di grano, di questo solo il 55% del prodotto è destinato al consumo umano, il resto viene scartato. Occorre quindi programmare meglio la produzione lungo le filiere produttive limitandone al massimo gli scarti. Le risorse naturali sono limitate ed irriproducibili, pertanto si devono fare ulteriori progressi incrementando l’efficienza delle risorse nel settore agricolo e in quello alimentare, sia su scala mondiale come su quella locale preservando così l’uso dei suoli e l’uso dell’acqua. Dalla stessa superficie, ad esempio, si possono produrre contestualmente beni alimentari, energia, chimica verde o alimentazione animale.
Per questo si devono investire maggiori mezzi nella ricerca, nell’innovazione e nella consulenza. Occorre sviluppare reti di conoscenza per migliorare la preparazione degli agronomi e costituire un osservatorio mondiale dei professionisti sull’uso delle risorse suolo e acqua. L’AMIA (Associazione mondiale degli agronomi) potrebbe farsi carico di tale attività. Questo strumento consentirebbe alla nostra associazione di sollecitare i Paesi per orientare le loro politiche agrarie sul concetto della Bioeconomia, che non significa atro che multifunzionalità dell’uso dei suoli e delle filiere produttive. Insomma un cambiamento di rotta è possibile».
Quebec City (Canada), 20 settembre 2012
C.s. 52
Federazione Abruzzo – Ordine di Teramo
Gli agronomi ed i forestali abruzzesi a convegno a Teramo
Sono 430 i professionisti abruzzesi iscritti all’Ordine regionale degli Agronomi e dei Forestali; di questi solo il 15% è donna. In provincia di Teramo, dove la percentuale sale al 20%, tre consiglieri su nove sono donne. Pochissimi, inoltre, sono i professionisti under 35, che rappresentano solo il 14% dei tecnici abruzzesi, mentre il 23% ha un’età compresa tra 36 e 45 anni, il 57% tra 46 e 65, il 4% tra 65 e 75, il restante 2% ha oltre i 75 anni. La Federazione Regionale degli ordini dei dottori e dottori forestali e l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Teramo, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali (CONAF), hanno promosso la prima convention della categoria, che si svolgerà venerdì 28 settembre, alle ore 16, al Borgo Spoltino di Mosciano Sant’Angelo, per discutere dei problemi della categoria, alla luce della riforma professionale. Alla convention interverranno il presidente nazionale del Conaf, Andrea Sisti e la vicepresidente Rosanna Zari. Sisti illustrerà le ultime novità della riforma, spiegando nel dettaglio cosa cambierà nel modo di lavorare del professionista e nella gestione degli ordini provinciali, incentrando la sua relazione sulla maggiore responsabilità alla quale saranno chiamati ad attenersi i singoli professionisti e gli stessi ordini territoriali, sull’introduzione dello svolgimento delle attività in società e sugli obblighi della formazione e dell’assicurazione. L’incontro sarà anche occasione per la presentazione da parte della vicepresidente del Conaf Rosanna Zari di coltiv@laprofessione, la campagna promozionale della figura professionale del dottore agronomo e dottore forestale, una figura professionale che nonostante la sua origine molto antica (in origine, le professioni di perito agrimensore ed agronomo, erano considerate sacre e di esclusiva attribuzione sacerdotale) è ancora poco conosciuta in Italia e ancora di meno a livello regionale. La regione Abruzzo, tuttavia, ha più del 40% del suo territorio coperto da boschi, vasti territori agricoli periurbani, parchi pubblici e viali alberati soprattutto nelle zone costiere e nelle aree metropolitane; un territorio che merita di essere gestito da professionisti competenti. Al seminario saranno presenti i rappresentanti delle professioni dell’area tecnica per uno scambio di opinioni ed idee sull’attuale cambiamento che tutto il mondo professionale sta attraversando. Alla convention interverrà anche il preside della Facoltà di Agraria di Teramo, Dino Mastrocola, che si soffermerà sugli aspetti formativi, rilevando l’importanza della stretta collaborazione tra università e mondo professionale, per una formazione “reciproca” continua. “La Federazione Regionale d’Abruzzo e gli Ordini Provinciali come quello di Teramo – affermano il presidente regionale Mario Di Pardo ed il presidente provinciale Marcella Cipriani – intendono sensibilizzare gli stakeholders e l’opinione pubblica sul ruolo del dottore agronomo e forestale, portando avanti la campagna promozionale in difesa della professione in maniera capillare coinvolgendo gli enti lovali, ma anche le scuole e le università. Pochi e spesso assenti, i dottori agronomi ed i dottori forestali non figurano quasi mai negli organici tecnici dei Comuni, delle Provincie, e della Regione”.
Teramo, 24 settembre 2012
Federazione Toscana
AGRONOMI E FORESTALI AL LAVORO PER UN’AGRICOLTURA INNOVATIVA E CONSAPEVOLE, LA SFIDA PARTE DA EXPO RURALE
E’ stata un’occasione di straordinaria apertura verso un vasto pubblico, per entrare in contatto con i temi del territorio, esplorare i gusti e i sapori tipici della Toscana, partecipare a laboratori e attività ricreative. «L’edizione 2012 di Expo Rurale si è rivelata un successo – dichiara Monica Coletta, presidente della Federazione toscana dei dottori agronomi e dei dottori forestali – rimarcando anche la presenza di tantissimi giovani. Un’iniziativa la cui buona riuscita si deve alla Regione Toscana, al presidente Enrico Rossi e all’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori, che hanno puntato sul riavvicinamento dei cittadini alle produzioni di eccellenza del nostro territorio e di tutto ciò che è mondo rurale, lavoro agricolo e artigianale, nelle molte sfaccettature e realtà territoriali meno conosciute, dalla gestione del verde all’apicoltura, dall’allevamento di razze autoctone alle produzioni forestali». Un’iniziativa che per tre giorni ha portato al Parco delle Cascine oltre 100mila visitatori e che ha fatto da vetrina anche alla professione tra cui quella del dottore agronomo e forestale. La Federazione toscana era presente con un proprio stand nell’area “Formazione Lavoro” per presentare le proprie attività, spiegare il mestiere e il percorso didattico per diventare un agronomo o un forestale. «Rappresentiamo una professione da sempre a contatto con l’ambiente – continua la presidente Coletta -, con la terra e con gli alimenti di qualità, una complessità di saperi esperti a disposizione di aziende, consumatori, enti pubblici. Una professione che, proprio come gli ideali alla base di Expo Rurale, contrappone ai prodotti globalizzati, le produzioni territoriali di qualità, valorizzandone la conoscenza, impegnandosi nella loro certificazione, sostenendo le relazioni imprescindibili tra produzioni agro-forestali e territorio, fondamento della varietà dei paesaggi toscani, universalmente riconosciuti ed apprezzati. E insieme alla Regione Toscana e alle altre professionalità del mondo rurale, lavoriamo ad una agricoltura innovativa e consapevole, capace di prendere il meglio della ricerca scientifica, di trasferire all’impresa l’innovazione e ai consumatori la conoscenza per una maggior tutela del patrimonio ambientale e della biodiversità toscana. A tutto questo – conclude il presidente Coletta – ha fatto da cornice il più grande e antico parco di Firenze, Le Cascine, tenuta agricola medicea, dove nel 1854, sede storica della Facoltà di Agraria di Firenze e punto ideale di incontro tra urbano e rurale».
Firenze, 26 settembre 2012
Federazione Lombardia
La Federazione dei dottori agronomi e dottori forestali della Lombardia sui distretti agricoli
FODAF, la Federazione dei dottori agronomi e dottori forestali della Lombardia, interviene di nuovo sul tema dei distretti mostrando tutta l’attenzione dei professionisti del settore primario verso questa nascente forma di cooperazione. “La presenza di 18 distretti agricoli accreditati nella nostra regione in meno di due anni – sottolinea Giorgio Buizza, presidente di FODAF – dimostra che ci troviamo di fronte ad una precisa volontà di collaborazione tra imprese agricole e agroalimentari intenzionate a costruire percorsi comuni di rafforzamento e sviluppo”. A detta di FODAF non è un caso che l’esplosione del fenomeno avvenga proprio in una fase di grande difficoltà sia per l’agricoltura che per il resto dell’economia. “La nostra percezione – spiega Buizza – è che la parte più dinamica del mondo agricolo sia alla ricerca di nuove strade di fronte al perdurare della crisi. Mentre per anni sono prevalsi comportamenti conformisti delle imprese rispetto alle indicazioni di una politica agricola europea tutto sommato generosa e benevola, ora ci si rende conto che il treno dello sviluppo si è fermato e che occorrono strategie innovative. Quella dei distretti può essere un’occasione per puntare ad una ripresa della competitività”. Infine, facendo eco ad una proposta recentemente formulata in terra mantovana, notoriamente grande bacino di cooperazione agroalimentare, FODAF ha puntualizzato che l’idea di realizzare un coordinamento regionale dei distretti agricoli lombardi è sicuramente da approfondire con interesse, purché si tratti di una strategia da condurre in una logica di rete e non in forma di coordinamento gerarchico o imposto dall’alto”.
Milano, 24 settembre 2012
Martedì 25.09.2012
CAMERA
VIII Ambiente
COMITATO RISTRETTO
Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni in materia ambientale
SENATO
2ª Giustizia
SEDE REFERNTE
Tutela penale del patrimonio culturale e paesaggistico
Esercizio abusivo della professione
5ª Bilancio
SEDE CONSULTIVA
Gestione integrata rifiuti
9ª Agricoltura
SEDE REFERENTE
- Attuazione legge su etichettatura prodotti alimentari
- Valorizzazione della dieta mediterranea
- Imprenditoria giovanile in agricoltura
- Semplificazione normativa agricola
- Sostegno agli imprenditori agricoli e manutenzione del territorio rurale
- Innovazione e competitività settore agro meccanico
- Commercio interno del riso
- Produzione artigianale di grappe
- Misure per la competitività e per il sostegno al settore agricolo
- Utilizzo agricolo di terreni della laguna veneta
- Produzione biologica
AFFARE ASSEGNATO
Seguito esame affare su impatto micotossine filiera agroalimentare del grano duro
10ª Industria
SEDE REFERENTE
Professioni non regolamentate
13ª Ambiente
SEDE REFERENTE
- Aree protette
- Prevenzione rischio idrogeologico
- Gestione integrata rifiuti
- Salvaguardia laguna Venezia
SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Qualità dell’aria
Mercoledì 26.09.2012
CAMERA
XI Lavoro
SEDE REFERENTE
Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali
XIII Agricoltura
COMITATO RISTRETTO
- Disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi
- Norme per la valorizzazione dei prodotti alimentari provenienti da filiera corta a chilometro zero e di qualità
- Disposizioni in materia di agricoltura sociale
XIV Politiche UE
SEDE CONSULTIVA
Alla VIII Commissione: Istituzione del sistema nazionale delle agenzie per la protezione dell’ambiente e ordinamento delle funzioni ad esso relative dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo concernente modifiche ed integrazioni del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, recante attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa
SENATO
14ª Politiche UE
SEDE REFERENTE
Legge comunitaria 2011
CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 17.09.2012
Aula
Trasmissioni dal Presidente del Senato
Il Presidente del Senato, ha comunicato che la 14a Commissione (Politiche dell’Unione europea) del Senato ha approvato, una risoluzione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle norme di contabilizzazione e ai piani di azione relativi alle emissioni e agli assorbimenti di gas a effetto serra risultanti da attività connesse all’uso del suolo, ai cambiamenti di uso del suolo e alla silvicoltura (COM(2012)93 final) (Atto Senato doc. XVIII-bis, n. 74), che è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente), alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell’Unione europea).
Mercoledì 19.09.2012
Aula
Comunicazioni di nomine ministeriali
La Presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso alla XIII Commissione (Agricoltura) la comunicazione concernente i seguenti incarichi nell’ambito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali:
al dottor Francesco Saverio Abate, l’incarico di direttore della direzione generale della pesca, marittima e dell’acquacoltura, nell’ambito del dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca;
al dottor Felice Assenza, l’incarico di direttore della direzione generale delle politiche internazionali e dell’Unione europea, nell’ambito del dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale;
al dottor Giuseppe Cacopardi, l’incarico di direttore della direzione generale dello sviluppo rurale, nell’ambito del dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale;
al dottor Emilio Gatto, l’incarico di direttore della direzione generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agroalimentari, nell’ambito del dipartimento dell’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari;
alla dottoressa Laura Marisa La Torre, l’incarico di direttore della direzione generale per il riconoscimento degli organismi di controllo e certificazione e tutela del consumatore, nell’ambito del dipartimento dell’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari.
Atti di sindacato ispettivo
Il Deputato BACCINI ha presentato un’interrogazione a risposta scritta sugli enti previdenziali privati e privatizzati (link al testo)
VIII Ambiente
Risposta a interrogazione
Il Ministro dell’Ambiente Clini ha risposto all’interrogazione del Deputato Mariani in merito alla tutela del territorio dal dissesto idrogeologico (testo interrogazione) (testo risposta)
Indagine conoscitiva sullo stato della sicurezza sismica in Italia
È stato audito il Professor Angelo Masi e del Professor Alessandro De Stefano
XIII Affari sociali
Sede consultiva
Istituzione del sistema nazionale delle agenzie per la protezione dell’ambiente e ordinamento delle funzioni ad esso relative dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
Nuovo testo unificato C. 55 Realacci e abb.
La commissione ha espresso parere favorevole
Giovedì 20.09.2012
I Affari costituzionali
Comitato permanente per i pareri
Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplina dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici. Nuovo testo unificato C. 55 Realacci ed abb. (Parere alla VIII Commissione)
La commissione ha espresso parere favorevole con una condizione ed osservazioni (link al testo)
SENATO
Mercoledì 19.09.2012
9ª Agricoltura
Audizioni problematiche inerenti alla presenza delle micotossine nella filiera agroalimentare cerealicola
Si è svolta l’audizione informale di rappresentanti della federazione italiana movimenti agricoli (FIMA) e di esperti, sulle problematiche inerenti alla presenza delle micotossine nella filiera agroalimentare cerealicola
Sedere referente
(3337) VALLARDI ed altri. – Attuazione dell’articolo 4 della legge 3 febbraio 2011, n. 4, in materia di etichettatura dei prodotti alimentari
Il Presidente SCARPA BONAZZA BUORA ha comunicato che è stato presentato un solo emendamento al testo (link all’emendamento)
Ai sensi del D.Lgs 196/2003 La informiamo che il Suo indirizzo e-mail è stato reperito attraverso fonti di pubblico dominio o attraverso e-mail o adesioni da noi ricevute. Tutti i destinatari della mail sono in copia nascosta (D.Lgs 196/2003). Qualora il messaggio pervenga anche a persona non interessata, preghiamo volercelo cortesemente segnalare rispondendo CANCELLAMI alla presente e mail e precisando l’indirizzo che desiderate sia immediatamente rimosso dalla mailing list. Tendiamo ad evitare fastidiosi MULTIPLI INVII, ma laddove ciò avvenisse La preghiamo di segnalarcelo e ce ne scusiamo sin d’ora. Grazie.
Sommario
1. CONAF APPUNTAMENTI
2. CONAF NOTIZIE
3. COMUNICATI STAMPA
4. ORDINI E FEDERAZIONI
5. AGENDA PARLAMENTARE
6. MONITORAGGIO LEGISLATIVO
La professione: ultime novità della riforma. Il 28 settembre a Teramo
E’ in programma il 28 settembre il corso di formazione e aggiornamento professionale dal titolo “La professione: ultime novità della riforma”, a Mosciano S.Angelo (Te), Borgo Spoltino – Strada Selva Alta. Nell’occasione si terrà anche l’assemblea dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della Provincia di Teramo. Il corso – realizzato oltre che dall’Ordine di Teramo, anche dalla Federazione Abruzzo e CONAF – vedrà la partecipazione del presidente dell’Ordine provinciale Marcella Cipriani; del presidente di Federazione Mario Di Pardo; mentre per il CONAF il presidente Andrea Sisti, che illustrerà “La riforma degli ordinamenti professionali: cosa cambia nelle attività dei professionisti e nelle strutture ordinistiche; II DM 140/2012; vecchie tariffe e nuovi parametri”; mentre la vicepresidente Rosanna Zari parlerà degli “obblighi dell’assicurazione e della formazione; Coltiv@laprofessione, una professione universale: dottore agronomo e dottore forestale”.
“Economia nelle aree rurali: strumenti e modelli per tutelare e sostenere beni comuni”: a Ferrara il 27 settembre
“Economia nelle aree rurali: strumenti e modelli per tutelare e sostenere beni comuni” è il titolo del convegno, in programma giovedì 27 settembre (ore 9 – 13) a Ferrara, alla Sala convegni della Camera di Commercio ( via Borgoleoni, 11). Il convegno è organizzato dall’ Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Ferrara in collaborazione con C.D.E. Centro di Documentazione e Studisulle Comunità Europee – Università di Ferrara. Fra i partecipanti, oltre a Gloria Minarelli, presidente Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Ferrara, interverrà Alberto Giuliani, consigliere CONAF. Programma su http://www.conaf.it/convegno-%E2%80%9Ceconomia-nelle-aree-rurali-strumenti-modelli-tutelare-sostenere-beni-comuni%E2%80%9D
Congresso mondiale in Canada: tutto su Conaf.it
Terminato nei giorni scorsi il quinto Congresso mondiale a Quebec City in Canada, che ha visto la partecipazione del CONAF con un ruolo centrale. Fra le notizie da ricordare l’assegnazione all’Italia dell’organizzazione del Congresso mondiale 2015; inoltre il presidente CONAF Sisti è stato nominato nel board dell’AMIA e responsabile per l’area Sud Europa. Dall’home page del sito www.conaf.it una sezione interamente dedicata al congresso canadese.
Sportello Assicurativo Professionale: questionario online sul sito Conaf
Sul sito Conaf, nella sezione Sportello Assicurativo Professionale (link: www.conaf.it/sportello-assicurativo-professionale), da lunedì 17 settembre e per 30 giorni, sarà attivo un questionario online, al quale si potrà rispondere in maniera del tutto anonima, accedendo attraverso un apposito link.
Voto unanime dei componenti dell’Associazione mondiale agronomi sulla candidatura del CONAF
Agronomi: il congresso mondiale 2015 sarà in Italia
Soddisfazione per il presidente Sisti e per l’intero consiglio nazionale: «Rappresenta un momento alto per l’intera categoria, ed un attestato di fiducia e di stima riconosciuta a livello internazionale»
Sarà in Italia, nel 2015, il prossimo congresso mondiale degli Agronomi. Ha vinto la candidatura italiana, e l’organizzazione del sesto congresso mondiale è stata assegnata al CONAF, Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, fra tre anni, in occasione dell’esposizione mondiale Expo 2015. L’annuncio è stato dato oggi in occasione della giornata conclusiva del quinto congresso mondiale a Quebec City (Canada): la candidatura è stata votata all’unanimità da i componenti dell’Associazione mondiale degli ingegneri agronomi (AMIA). Grande soddisfazione per il presidente CONAF Andrea Sisti e per tutto il consiglio nazionale presente in Canada: «Siamo felici ed onorati – ha commentato Sisti – di poter ospitare il prossimo congresso mondiale proprio nel nostro Paese. Rappresenta un momento alto per l’intera categoria, ed un attestato di fiducia e di stima riconosciuta a livello internazionale, che ci riempie di soddisfazione e che ci spinge ad essere sempre più attivi all’interno della società civile, partendo dal grande patrimonio di conoscenze e di professionalità, in primis dai nostri giovani iscritti». Argentina e Messico erano gli altri paesi che avevano presentato la candidatura, ma grazie ad un gentelmen’s agreement fra il CONAF e i rappresentanti dei due paesi, sono state ritirate le candidature, a vantaggio, quindi, dell’Italia..
Per il CONAF parte quindi la fase organizzativa in vista del congresso 2015: in occasione del congresso in Quebec – la quinta edizione che chiude oggi – hanno partecipato oltre mille congressisti, un centinaio di relatori tra docenti universitari, ministri e relatori di alta levatura scientifica provenienti da oltre 30 Paesi.
Quebec City (Canada), 21 settembre 2012 – C.s. 54
Report del CONAF sulle vendemmie nelle regioni italiane
VENDEMMIA IN CORSO: GLI AGRONOMI CONFERMANO UNA QUALITA’ OTTIMA
Caldo e siccità hanno pesantemente condizionato la stagione in termini quantitativi, ha commentato la vicepresidente CONAF Rosanna Zari
Siccità e caldo prolungato sono i responsabili di una vendemmia che farà segnare un deciso calo della produzione in tutta Italia. Si prevede – secondo le stime del Conaf – una diminuzione uniforme rispetto alla vendemmia 2011, già scarsa, commenta Rosanna Zari, vicepresidente CONAF. Sono migliaia i dottori agronomi che in tutta Italia lavorano quotidianamente nelle aziende vitivinicole. Dietro ad ogni grande vino made in Italy, c’è insomma un agronomo.
Vendemmie in Italia
FRIULI VG – In Friuli Venezia Giulia – commenta l’agronomo Giovanni Bigot – la produzione subirà un calo del 20% in pianura e del 35% in collina rispetto al 2011. Il contenuto in zuccheri è superiore alla media e buona acidità totale, grazie alle basse temperature minime. Il deficit idrico pari al 75% del contenuto idrico ottimale. Sono state necessarie numerose irrigazioni di soccorso anche in collina.
In pianura le irrigazioni sono state fondamentali per non perdere la produzione. Mentre appare ottima la sanità dei grappoli.
VENETO – La vendemmia nel Triveneto – commenta Edoardo Rossi, consigliere Ordine di Venezia – è iniziata il 23 agosto, negli areali di pianura e limitatamente alle uve bianche precoci base spumante ( pinot grigio, chardonnay). In questi giorni si stanno praticamente completando le raccolte dei vitigni bianchi precoci ( pinot grigio, pinot bianco, chardonnay), che riguardano una superficie complessiva pari a circa il 25-30 % del totale delle superfici vitate. Le rese produttive sono molto variabili, con le penalizzazioni più elevate nelle aree collinari dei Colli Orientali e nel Collio friulano (- 40/50 % rispetto al 2011), mentre i primi dati provenienti dagli areali collinari del Coneglianese (Prosecco) e del Valpolicella veronese segnalano cali di resa ettariali più contenuti, con una vendemmia ancora nella fase iniziale. Rese favorevoli nel Trentino. In decisa riduzione le rese nel Padovano (area dei Colli Euganei -20/30 %) e nel Rodigino. Buona tenuta delle rese ettariali invece nella zona delle Grave friulane, dotate di impianti di irrigazione fissi (- 5% rispetto al 2011), nelle aree del Piave e del Lison Pramaggiore, con alcune punte di produzione anche superiori al 2011, annata che aveva registrato dei danni ed una riduzione delle rese produttive, conseguenti alle gelate dell’inverno 2009/2010. Nella norma le rese degli impianti viticoli nelle aree di bonifica dotate di subirrigazione, dove il mantenimento di una quota elevata della falda acquifera ha consentito alle viti di sopportare senza conseguenze oltre 100 giorni di mancanza assoluta di precipitazione piovose, con temperature molto elevate e condizioni generali simili, se non peggiori, all’annata 2003. Nella media generale, per le rese ettariali in uva dei vitigni bianchi del Triveneto si attende una diminuzione media del 10/15%, con riduzioni significative in prevalenza per la varietà Pinot grigio, compensate quantitativamente dalle elevate rese dei diffusi nuovi impianti di Prosecco della pianura veneziana. Tale circostanza sta influenzando anche l’evoluzione del mercato delle uve, con quotazioni in crescita per la varietà Pinot grigio (0.80 euro/kg), molto ricercata dalle Cantine per coprire le ridotte produzioni, e quotazioni calanti per le uve Prosecco di pianura (0.75 euro/kg). Sotto l’aspetto qualitativo i primi riscontri parlano di elevata qualità, quanto a gradazione alcoolica, mentre ci sono difficoltà a mantenere nei mosti livelli di acidità idonei. Sotto questo aspetto pertanto, si tratta di un’annata decisamente particolare che metterà alla prova le qualità professionali degli enologi.
PIEMONTE – La vendemmia in Piemonte – sottolinea l’agronomo Alberto Pansecchi – è in ritardo rispetto alle ultime annate; gli elevati gradi zuccherini che già si registrano non sono frutto di maturazione avvenuta ma di disidratazione delle bacche. Ad oggi, l’acidità delle uve, soprattutto Barbera, risulta ancora elevata, sintomo ulteriore di incompleta maturazione. Le uve sono generalmente molto sane e ad oggi non si segnalano inizi di marciumi provocati da muffa grigia. Oltre ad un basso peso dei grappoli, che verrà in parte superato grazie alle abbondanti piogge, è inconsueta la loro scarsa presenza. I grappoli emessi dai tralci è stata quest’anno inferiore anche del 50% rispetto alla norma. Questo è probabilmente da imputarsi al clima della scorsa estate periodo nel quale avviene la differenziazione sui tralci delle gemme miste che porteranno i grappoli nella successiva campagna. Non ritengo che questa scarsa emissione di grappoli sia da mettere in relazione con le bassissime temperature invernali . I prezzi delle uve si segnalano in salita ma verosimilmente, a causa delle basse rese produttive, non miglioreranno i ricavi ed i guadagni dei viticoltori. I risultati definitivi – conclude Pansecchi – saranno direttamente legati all’andamento climatico dei prossimi 15 giorni: se le previsioni di clima asciutto e soleggiato verranno confermate, L’uva che verrà raccolta, sia per l’esiguità della produzione, sia per la sua sanità, dovrebbe risultare eccellente».
«Per quasi tutte le varietà in provincia di Cuneo – commenta il dottore agronomo Giampiero Romana – il quantitativo e la resa in mosto delle prime pigiature effettuate sono inferiori ai limiti imposti dai disciplinari, a causa dell’andamento climatico siccitoso e della grandine che ha danneggiato diverse zone in più eventi. Le piogge degli ultimi giorni potrebbero comunque alzare le rese. La qualità delle varietà bianche vendemmiate finora (Chardonnay, Sauvignon Blanc, Moscato e Arneis) è buona, mentre per le varietà nere precoci, soprattutto il Dolcetto, la qualità è molto buona solo nei vigneti meglio esposti e vocati, mentre negli altri è media. E’ ancora presto invece per giudicare il livello qualitativo delle varietà più pregiate di Langa e Roero, ossia Nebbiolo e Barbera: a oggi sembra molto buono, sebbene quantitativamente inferiore agli scorsi anni. Solo l’andamento climatico di settembre e ottobre potrà definite bene non solo il quadro zuccherino e acido, già ora abbastanza equilibrati, ma soprattutto la maturità fenolica di queste varietà, destinate in molti casi a produrre grandi vini da invecchiamento»
TOSCANA – Ha preso il via la vendemmia dei grandi rossi regionali. «In provincia di Siena la situazione delle uve è molto disomogenea a causa della siccità, persino a livello aziendale – commenta Rosanna Zari – . Chi si era dotato di sistemi di irrigazione di soccorso ha potuto salvare e mantenere livelli qualitativi e quantitativi buoni. Ad aver sofferto maggiormente il merlot e le uve bianche che hanno giovato meno delle ultime ed uniche piogge di inizio settembre. Complessivamente si registra un calo di produzione stimabile intorno al 25-30%, ed in certe aree ritardo di maturazione per le alte temperature riscontrate durante l’estate».
ABRUZZO – «Causa siccità nella provincia di Teramo – commenta Marcella Cipriani, presidente dell’Ordine di Teramo – si registra un calo della produzione vitivinicola del 15% circa rispetto all’anno 2011; ma ci si attende un prodotto di buona qualità».
SICILIA – Nella provincia più vitata d’Italia, Trapani (che rappresenta oltre il 50% della produzione viticola siciliana) l’andamento piovoso scarso dell’annata agraria ha determinato un calo della produzione di uva di circa il 10% rispetto alla produzione del 2011. Per il 2012 si prevede quindi una produzione di circa 4.350.000 ettolitri. «Non ci sono state anomalie durante le fasi d’invaiatura e di maturazione – spiega Giuseppe Pellegrino, presidente dell’Ordine di Trapani -: la vendemmia per varietà precoci Pinot grigio, Sauvignon Blanc e Chardonnay è iniziata i primi di agosto. Nella seconda settimana sono state vendemmiate le varietà Viognier, Muller Thurgau e Moscato bianco. La vendemmia delle uve a bacca rossa,
in particolare il Merlot, è iniziata a cavallo di ferragosto, ha proseguito con quelle di Syrah, di Nero D’Avola e di Frappato. Per quanto riguarda le varietà autoctone a bacca bianca, la vendemmia è iniziata con il Grillo e lo Zibibbo intorno al 20 Agosto. Ad oggi siamo in piena vendemmia di chiusura e nel giro di pochi giorni si
completerà la vendemmia con il Catarratto e l’Insolia . L’estate calda e secca e l’inverno poco piovoso hanno quindi anticipato la raccolta delle uve. La presenza dell’agronomo in tantissime aziende agricole – precisa Pellegrino -, permette la valorizzazione delle produzioni permettendo di procedere alla raccolta nel periodo migliore per l’ottenimento di ottimi vini tenendo conto soprattutto dei parametri qualitativi fondamentali quali il grado zuccherino e l’acidità. In Sicilia merita particolare attenzione la verifica delle produzioni a livello quantitativo. E’ singolare che, nonostante le diverse malattie della vite, si assiste spesso ad un enorme aumento delle rese dei vigneti esistenti, oltre all’ingresso in Italia ed in Sicilia di vini di paesi extraeuropei che diventano prodotti siciliani».
SARDEGNA – «In Sardegna – dice Damiano Aresu, dell’Ordine di Cagliari – la vendemmia 2012 ha evidenziato la contrazione delle produzioni per le uve bianche in misura del 20-30% rispetto all’annata precedente però in compenso la qualità delle uve risulta buona. Per le uve rosse allo stato attuale non ho dati anche se penso che la tendenza venga rispettata».
PUGLIA – «A causa delle basse precipitazioni – commenta Alessandro Mele dell’Ordine di Lecce – e delle alte temperature, gli acini si sono prosciugati e le piante hanno manifestato i classici sintomi di carenza idrica. Dal punto di vista fitosanitario le uve sono sane e hanno raggiunto un discreto grado di maturazione, senza la comparsa significativa di malattie crittogamiche come peronospora e oidio. La peronospora è stata tenuta sotto controllo, in quelle poche zone dove si è manifestata, egregiamente con un paio di trattamenti sistemici o addirittura controllata con prodotti di copertura. L’oidio rispetto alla peronospora si è manifestato con una maggiore persistenza e comunque lo sviluppo della malattia non ha destato grosse problematiche.
Per quanto riguarda la altre malattie, la Tignoletta ha compiuto le sue tre generazioni e le due carpofaghe (da giugno ad agosto) hanno impegnato i viticoltori con più di un trattamento insetticida. Dove questi trattamenti non sono stati effettuati sono ben visibili i danni. Infine su vigneti coltivati a primitivo nell’ultima settimana di agosto si sono accentuati problemi di marciumi acidi. Tutto ciò ha anticipo la raccolta di almeno 10 giorni, con maturazione non al cento per cento, grappoli di ridotte dimensioni e di scarso peso stanno sicuramente caratterizzando una delle più magre vendemmia degli ultimi anni. Dobbiamo ricordare che anche la scorsa campagna vitivinicola era stata caratterizzata come una delle meno produttive con un calo del 20-25%. Le riduzioni di quantità riscontrate e che si stanno riscontrando nella zona del Salento sono: per quanto riguarda lo Chardonnay il calo è stato mediamente del 30-40%, il primitivo del 35%, il Negroamaro del 30%, Merlot del 10-15%, Montepulciano non si registrano cali rilevanti. Veniamo da due stagioni asciutte consecutive – conclude – non possiamo più pensare di consigliare la coltura di vite (almeno nelle nostre zone ma credo che ciò valga per qualsiasi territorio) senza un proporzionato e idoneo impianto di irrigazione, le rese più basse ovviamente si stanno registrando negli impianti giovani piantati su terreni poveri e con scarsa dotazione idrica».
Roma, 21 settembre 2012 – C.s. 53
La proposta del presidente CONAF al Congresso mondiale in Canada
Agronomi: un osservatorio mondiale sull’uso delle risorse suolo e acqua
Meno suoli da coltivare, meno acqua a disposizione e una popolazione mondiale in continuo aumento di 75 milioni all’anno. Il presidente Sisti:«Gli agronomi di tutto il mondo, insieme a ricerca ed innovazione, possono invertire la rotta»
Un osservatorio mondiale sull’uso delle risorse suolo e acqua. E’ questa, in sintesi la proposta del presidente CONAF Andrea Sisti, al Congresso mondiale degli Agronomi in svolgimento a Quebec City (Canada) dove è intervenuto con una relazione di apertura di uno dei 15 workshop dedicati ai principali temi di attualità della professione del dottore agronomo. «Meno suoli da coltivare, meno acqua a disposizione e una popolazione mondiale in aumento di 75 milioni all’anno. I conti non tornano per l’umanità – ha detto Sisti – e la sfida mondiale degli agronomi è sempre di più quella di nutrire il mondo».
«Occorre mettere in campo competenze e strategie per ottimizzare l’uso delle risorse – ha sottolineato Sisti – tendendo alla diminuzione dell’intensità dell’uso del suolo e dell’acqua con contestuale miglioramento della percentuale di utilizzo dei beni prodotti. In sintesi – ha spiegato – se da un ettaro di superficie si ritraggono 8 tonnellate di grano, di questo solo il 55% del prodotto è destinato al consumo umano, il resto viene scartato. Occorre quindi programmare meglio la produzione lungo le filiere produttive limitandone al massimo gli scarti. Le risorse naturali sono limitate ed irriproducibili, pertanto si devono fare ulteriori progressi incrementando l’efficienza delle risorse nel settore agricolo e in quello alimentare, sia su scala mondiale come su quella locale preservando così l’uso dei suoli e l’uso dell’acqua. Dalla stessa superficie, ad esempio, si possono produrre contestualmente beni alimentari, energia, chimica verde o alimentazione animale.
Per questo si devono investire maggiori mezzi nella ricerca, nell’innovazione e nella consulenza. Occorre sviluppare reti di conoscenza per migliorare la preparazione degli agronomi e costituire un osservatorio mondiale dei professionisti sull’uso delle risorse suolo e acqua. L’AMIA (Associazione mondiale degli agronomi) potrebbe farsi carico di tale attività. Questo strumento consentirebbe alla nostra associazione di sollecitare i Paesi per orientare le loro politiche agrarie sul concetto della Bioeconomia, che non significa atro che multifunzionalità dell’uso dei suoli e delle filiere produttive. Insomma un cambiamento di rotta è possibile».
Quebec City (Canada), 20 settembre 2012
C.s. 52
Federazione Abruzzo – Ordine di Teramo
Gli agronomi ed i forestali abruzzesi a convegno a Teramo
Sono 430 i professionisti abruzzesi iscritti all’Ordine regionale degli Agronomi e dei Forestali; di questi solo il 15% è donna. In provincia di Teramo, dove la percentuale sale al 20%, tre consiglieri su nove sono donne. Pochissimi, inoltre, sono i professionisti under 35, che rappresentano solo il 14% dei tecnici abruzzesi, mentre il 23% ha un’età compresa tra 36 e 45 anni, il 57% tra 46 e 65, il 4% tra 65 e 75, il restante 2% ha oltre i 75 anni. La Federazione Regionale degli ordini dei dottori e dottori forestali e l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Teramo, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali (CONAF), hanno promosso la prima convention della categoria, che si svolgerà venerdì 28 settembre, alle ore 16, al Borgo Spoltino di Mosciano Sant’Angelo, per discutere dei problemi della categoria, alla luce della riforma professionale. Alla convention interverranno il presidente nazionale del Conaf, Andrea Sisti e la vicepresidente Rosanna Zari. Sisti illustrerà le ultime novità della riforma, spiegando nel dettaglio cosa cambierà nel modo di lavorare del professionista e nella gestione degli ordini provinciali, incentrando la sua relazione sulla maggiore responsabilità alla quale saranno chiamati ad attenersi i singoli professionisti e gli stessi ordini territoriali, sull’introduzione dello svolgimento delle attività in società e sugli obblighi della formazione e dell’assicurazione. L’incontro sarà anche occasione per la presentazione da parte della vicepresidente del Conaf Rosanna Zari di coltiv@laprofessione, la campagna promozionale della figura professionale del dottore agronomo e dottore forestale, una figura professionale che nonostante la sua origine molto antica (in origine, le professioni di perito agrimensore ed agronomo, erano considerate sacre e di esclusiva attribuzione sacerdotale) è ancora poco conosciuta in Italia e ancora di meno a livello regionale. La regione Abruzzo, tuttavia, ha più del 40% del suo territorio coperto da boschi, vasti territori agricoli periurbani, parchi pubblici e viali alberati soprattutto nelle zone costiere e nelle aree metropolitane; un territorio che merita di essere gestito da professionisti competenti. Al seminario saranno presenti i rappresentanti delle professioni dell’area tecnica per uno scambio di opinioni ed idee sull’attuale cambiamento che tutto il mondo professionale sta attraversando. Alla convention interverrà anche il preside della Facoltà di Agraria di Teramo, Dino Mastrocola, che si soffermerà sugli aspetti formativi, rilevando l’importanza della stretta collaborazione tra università e mondo professionale, per una formazione “reciproca” continua. “La Federazione Regionale d’Abruzzo e gli Ordini Provinciali come quello di Teramo – affermano il presidente regionale Mario Di Pardo ed il presidente provinciale Marcella Cipriani – intendono sensibilizzare gli stakeholders e l’opinione pubblica sul ruolo del dottore agronomo e forestale, portando avanti la campagna promozionale in difesa della professione in maniera capillare coinvolgendo gli enti lovali, ma anche le scuole e le università. Pochi e spesso assenti, i dottori agronomi ed i dottori forestali non figurano quasi mai negli organici tecnici dei Comuni, delle Provincie, e della Regione”.
Teramo, 24 settembre 2012
Federazione Toscana
AGRONOMI E FORESTALI AL LAVORO PER UN’AGRICOLTURA INNOVATIVA E CONSAPEVOLE, LA SFIDA PARTE DA EXPO RURALE
E’ stata un’occasione di straordinaria apertura verso un vasto pubblico, per entrare in contatto con i temi del territorio, esplorare i gusti e i sapori tipici della Toscana, partecipare a laboratori e attività ricreative. «L’edizione 2012 di Expo Rurale si è rivelata un successo – dichiara Monica Coletta, presidente della Federazione toscana dei dottori agronomi e dei dottori forestali – rimarcando anche la presenza di tantissimi giovani. Un’iniziativa la cui buona riuscita si deve alla Regione Toscana, al presidente Enrico Rossi e all’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori, che hanno puntato sul riavvicinamento dei cittadini alle produzioni di eccellenza del nostro territorio e di tutto ciò che è mondo rurale, lavoro agricolo e artigianale, nelle molte sfaccettature e realtà territoriali meno conosciute, dalla gestione del verde all’apicoltura, dall’allevamento di razze autoctone alle produzioni forestali». Un’iniziativa che per tre giorni ha portato al Parco delle Cascine oltre 100mila visitatori e che ha fatto da vetrina anche alla professione tra cui quella del dottore agronomo e forestale. La Federazione toscana era presente con un proprio stand nell’area “Formazione Lavoro” per presentare le proprie attività, spiegare il mestiere e il percorso didattico per diventare un agronomo o un forestale. «Rappresentiamo una professione da sempre a contatto con l’ambiente – continua la presidente Coletta -, con la terra e con gli alimenti di qualità, una complessità di saperi esperti a disposizione di aziende, consumatori, enti pubblici. Una professione che, proprio come gli ideali alla base di Expo Rurale, contrappone ai prodotti globalizzati, le produzioni territoriali di qualità, valorizzandone la conoscenza, impegnandosi nella loro certificazione, sostenendo le relazioni imprescindibili tra produzioni agro-forestali e territorio, fondamento della varietà dei paesaggi toscani, universalmente riconosciuti ed apprezzati. E insieme alla Regione Toscana e alle altre professionalità del mondo rurale, lavoriamo ad una agricoltura innovativa e consapevole, capace di prendere il meglio della ricerca scientifica, di trasferire all’impresa l’innovazione e ai consumatori la conoscenza per una maggior tutela del patrimonio ambientale e della biodiversità toscana. A tutto questo – conclude il presidente Coletta – ha fatto da cornice il più grande e antico parco di Firenze, Le Cascine, tenuta agricola medicea, dove nel 1854, sede storica della Facoltà di Agraria di Firenze e punto ideale di incontro tra urbano e rurale».
Firenze, 26 settembre 2012
Federazione Lombardia
La Federazione dei dottori agronomi e dottori forestali della Lombardia sui distretti agricoli
FODAF, la Federazione dei dottori agronomi e dottori forestali della Lombardia, interviene di nuovo sul tema dei distretti mostrando tutta l’attenzione dei professionisti del settore primario verso questa nascente forma di cooperazione. “La presenza di 18 distretti agricoli accreditati nella nostra regione in meno di due anni – sottolinea Giorgio Buizza, presidente di FODAF – dimostra che ci troviamo di fronte ad una precisa volontà di collaborazione tra imprese agricole e agroalimentari intenzionate a costruire percorsi comuni di rafforzamento e sviluppo”. A detta di FODAF non è un caso che l’esplosione del fenomeno avvenga proprio in una fase di grande difficoltà sia per l’agricoltura che per il resto dell’economia. “La nostra percezione – spiega Buizza – è che la parte più dinamica del mondo agricolo sia alla ricerca di nuove strade di fronte al perdurare della crisi. Mentre per anni sono prevalsi comportamenti conformisti delle imprese rispetto alle indicazioni di una politica agricola europea tutto sommato generosa e benevola, ora ci si rende conto che il treno dello sviluppo si è fermato e che occorrono strategie innovative. Quella dei distretti può essere un’occasione per puntare ad una ripresa della competitività”. Infine, facendo eco ad una proposta recentemente formulata in terra mantovana, notoriamente grande bacino di cooperazione agroalimentare, FODAF ha puntualizzato che l’idea di realizzare un coordinamento regionale dei distretti agricoli lombardi è sicuramente da approfondire con interesse, purché si tratti di una strategia da condurre in una logica di rete e non in forma di coordinamento gerarchico o imposto dall’alto”.
Milano, 24 settembre 2012
Martedì 25.09.2012
CAMERA
VIII Ambiente
COMITATO RISTRETTO
Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni in materia ambientale
SENATO
2ª Giustizia
SEDE REFERNTE
Tutela penale del patrimonio culturale e paesaggistico
Esercizio abusivo della professione
5ª Bilancio
SEDE CONSULTIVA
Gestione integrata rifiuti
9ª Agricoltura
SEDE REFERENTE
- Attuazione legge su etichettatura prodotti alimentari
- Valorizzazione della dieta mediterranea
- Imprenditoria giovanile in agricoltura
- Semplificazione normativa agricola
- Sostegno agli imprenditori agricoli e manutenzione del territorio rurale
- Innovazione e competitività settore agro meccanico
- Commercio interno del riso
- Produzione artigianale di grappe
- Misure per la competitività e per il sostegno al settore agricolo
- Utilizzo agricolo di terreni della laguna veneta
- Produzione biologica
AFFARE ASSEGNATO
Seguito esame affare su impatto micotossine filiera agroalimentare del grano duro
10ª Industria
SEDE REFERENTE
Professioni non regolamentate
13ª Ambiente
SEDE REFERENTE
- Aree protette
- Prevenzione rischio idrogeologico
- Gestione integrata rifiuti
- Salvaguardia laguna Venezia
SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Qualità dell’aria
Mercoledì 26.09.2012
CAMERA
XI Lavoro
SEDE REFERENTE
Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali
XIII Agricoltura
COMITATO RISTRETTO
- Disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi
- Norme per la valorizzazione dei prodotti alimentari provenienti da filiera corta a chilometro zero e di qualità
- Disposizioni in materia di agricoltura sociale
XIV Politiche UE
SEDE CONSULTIVA
Alla VIII Commissione: Istituzione del sistema nazionale delle agenzie per la protezione dell’ambiente e ordinamento delle funzioni ad esso relative dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo concernente modifiche ed integrazioni del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, recante attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa
SENATO
14ª Politiche UE
SEDE REFERENTE
Legge comunitaria 2011
CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 17.09.2012
Aula
Trasmissioni dal Presidente del Senato
Il Presidente del Senato, ha comunicato che la 14a Commissione (Politiche dell’Unione europea) del Senato ha approvato, una risoluzione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle norme di contabilizzazione e ai piani di azione relativi alle emissioni e agli assorbimenti di gas a effetto serra risultanti da attività connesse all’uso del suolo, ai cambiamenti di uso del suolo e alla silvicoltura (COM(2012)93 final) (Atto Senato doc. XVIII-bis, n. 74), che è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente), alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell’Unione europea).
Mercoledì 19.09.2012
Aula
Comunicazioni di nomine ministeriali
La Presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso alla XIII Commissione (Agricoltura) la comunicazione concernente i seguenti incarichi nell’ambito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali:
al dottor Francesco Saverio Abate, l’incarico di direttore della direzione generale della pesca, marittima e dell’acquacoltura, nell’ambito del dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca;
al dottor Felice Assenza, l’incarico di direttore della direzione generale delle politiche internazionali e dell’Unione europea, nell’ambito del dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale;
al dottor Giuseppe Cacopardi, l’incarico di direttore della direzione generale dello sviluppo rurale, nell’ambito del dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale;
al dottor Emilio Gatto, l’incarico di direttore della direzione generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agroalimentari, nell’ambito del dipartimento dell’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari;
alla dottoressa Laura Marisa La Torre, l’incarico di direttore della direzione generale per il riconoscimento degli organismi di controllo e certificazione e tutela del consumatore, nell’ambito del dipartimento dell’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari.
Atti di sindacato ispettivo
Il Deputato BACCINI ha presentato un’interrogazione a risposta scritta sugli enti previdenziali privati e privatizzati (link al testo)
VIII Ambiente
Risposta a interrogazione
Il Ministro dell’Ambiente Clini ha risposto all’interrogazione del Deputato Mariani in merito alla tutela del territorio dal dissesto idrogeologico (testo interrogazione) (testo risposta)
Indagine conoscitiva sullo stato della sicurezza sismica in Italia
È stato audito il Professor Angelo Masi e del Professor Alessandro De Stefano
XIII Affari sociali
Sede consultiva
Istituzione del sistema nazionale delle agenzie per la protezione dell’ambiente e ordinamento delle funzioni ad esso relative dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
Nuovo testo unificato C. 55 Realacci e abb.
La commissione ha espresso parere favorevole
Giovedì 20.09.2012
I Affari costituzionali
Comitato permanente per i pareri
Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplina dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici. Nuovo testo unificato C. 55 Realacci ed abb. (Parere alla VIII Commissione)
La commissione ha espresso parere favorevole con una condizione ed osservazioni (link al testo)
SENATO
Mercoledì 19.09.2012
9ª Agricoltura
Audizioni problematiche inerenti alla presenza delle micotossine nella filiera agroalimentare cerealicola
Si è svolta l’audizione informale di rappresentanti della federazione italiana movimenti agricoli (FIMA) e di esperti, sulle problematiche inerenti alla presenza delle micotossine nella filiera agroalimentare cerealicola
Sedere referente
(3337) VALLARDI ed altri. – Attuazione dell’articolo 4 della legge 3 febbraio 2011, n. 4, in materia di etichettatura dei prodotti alimentari
Il Presidente SCARPA BONAZZA BUORA ha comunicato che è stato presentato un solo emendamento al testo (link all’emendamento)
Ai sensi del D.Lgs 196/2003 La informiamo che il Suo indirizzo e-mail è stato reperito attraverso fonti di pubblico dominio o attraverso e-mail o adesioni da noi ricevute. Tutti i destinatari della mail sono in copia nascosta (D.Lgs 196/2003). Qualora il messaggio pervenga anche a persona non interessata, preghiamo volercelo cortesemente segnalare rispondendo CANCELLAMI alla presente e mail e precisando l’indirizzo che desiderate sia immediatamente rimosso dalla mailing list. Tendiamo ad evitare fastidiosi MULTIPLI INVII, ma laddove ciò avvenisse La preghiamo di segnalarcelo e ce ne scusiamo sin d’ora. Grazie.