Sommario
1. CONAF APPUNTAMENTI
2. CONAF NOTIZIE
3. COMUNICATI STAMPA
4. ORDINI E FEDERAZIONI
5. AGENDA PARLAMENTARE
6. MONITORAGGIO LEGISLATIVO
Il 13 marzo la Giornata dell’Innovazione con il CRA
E’ in programma per martedì 13 marzo in tutta Italia la Giornata dell’Innovazione, nata grazie alla collaborazione fra il CRA, Centro Ricerca in Agricoltura e il CONAF, in seguito al protocollo firmato nello scorso dicembre fra i presidenti Alonzo e Sisti. Nei prossimi giorni sul sito www.conaf.it tutti i dettagli dell’iniziativa che vuole promuovere e far conoscere il mondo della ricerca e dell’innovazione agricola in Italia. http://www.conaf.it/giornata-dellinnovazione-0
Conferenza Federazioni e Assemblea Ordini provinciali il 20 e 21 marzo
Due appuntamenti riservati ai presidenti degli Ordini e delle Federazioni sono in programma la prossima settimana. Mercoledì 20 marzo (ore 15) si terrà la Conferenza dei presidenti delle Federazioni regionali in programma – a Roma, sede dell’Ordine provinciale (Via Livenza, 6). Il giorno seguente, giovedì 21 marzo (ore 10), si terrà invece l’Assemblea dei presidenti degli Ordini provinciali, nella sede del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari (Sala Nassirya), Roma in Via Torino, 44.
Verso il XV Congresso nazionale. A Riva del Garda (Tn) dal 16 al 18 maggio
Si terrà a Riva del Garda (Tn) dal 16 al 18 maggio 2013 il XV Congresso nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali. Ricerca ed innovazione in agricoltura, dissesto idrogeologico e applicazione della riforma delle professioni saranno i temi principali del Congresso 2013, che si articolerà fra focus e sessioni tematiche, ma anche eventi e visite sul territorio. Per la categoria sarà l’ennesimo importante momento di visibilità e di approfondimento, grazie alla partecipazione dei protagonisti del mondo dell’agricoltura italiana e dell’ambiente, del mondo della politica e delle istituzioni, delle professioni e della stampa. Ma i protagonisti assoluti saranno i dottori agronomi e dottori forestali provenienti da tutta Italia e chiamato a fornire il loro contributo e le loro esperienze professionali. L’appuntamento del prossimo maggio, segue gli altri congressi nazionali organizzati dal CONAF: Reggio Calabria 2009, Emilia Romagna 2010, Sicilia 2011; nel 2012 si è svolto invece il V Congresso mondiale degli Ingegneri agronomi che si è tenuto in Canada con la partecipazione del Consiglio Nazionale e dei dottori agronomi e dei dottori forestali italiani.
Per leggere la notizia già uscita sulla stampa: http://www.conaf.it/rassegna_stampa
IV gara di sci Dottori Agronomi e Dottori Forestali: fotogallery e risultati
Nel sito CONAF i risultati e la fotogallery della IV gara di sci che si è svolta nello scorso weekend nelle piste di Tarvisio (Ud): http://www.conaf.it/galleria/classifica-foto
Convegno Gestione forestale a Tarvisio: tutte le immagini e la rassegna stampa
Oltre ai comunicati stampa che sintetizzano i temi emersi al convegno sulla Gestione forestale, che si è tenuto a Tarvisio (Ud) è disponibile sul sito CONAF la fotogallery della giornata http://www.conaf.it/galleria/08032013-protocollo-conaf-corpo-forestale-dello-stato-tarvisio-ud e la sigla del Protocollo fra Conaf e Corpo Forestale dello Stato. Nella sezione Comunicazione/rassegna stampa alcune delle uscite sui media dell’appuntamento di Tarvisio http://www.conaf.it/rassegna_stampa
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Riconoscimento titoli esteri
Il CONAF nella seduta di Consiglio del 30 gennaio 2013, con delibera n.42 e secondo quanto previsto dall’art.2 comma 2 del D.M. 2 luglio 2009, n. 110, ha deliberato le seguenti date per le sessioni d’esame di riconoscimento dei titoli esteri per l’anno 2013, che si svolgeranno a Roma presso la sede medesima dello scrivente Consiglio Nazionale, in Via Po 22. Link: http://www.conaf.it/riconoscimento-titoli-esteri
Con 790mila ettari di superficie boschiva e 1800 imprese certificate Pefc e Fsc l’Italia quarta al mondo per numero di aziende
Mercato legno, il bosco c’è ma l’Italia lo importa per il 90%. Crollo dell’81% sul prezzo medio rispetto a cinquant’anni fa. Il rilancio passa dalla certificazione
Il presidente Conaf Andrea Sisti: «Il valore del bosco e dei suoi prodotti aumenta grazie anche al lavoro di professionisti qualificati come i dottori forestali che assistono le aziende e le istituzioni»
Negli ultimi cinquant’anni il prezzo medio del legno da opera è diminuito dell’81 per cento, mentre nello stesso arco di tempo, in proporzione, è aumentato il costo del lavoro. Un metro cubo di legno oggi vale 90 euro. Cinquant’anni fa valeva 162 euro attualizzati. A fronte di un comparto legno arredo che oggi vale in termini di produzione 40miliardi di euro – 78mila aziende per 420mila addetti – , la filiera del legno è al terzo posto come export manifatturiero italiano ma la terza voce di deficit come import dopo il petrolio e la carne. 10,8 milioni sono, invece, gli ettari di superficie boschiva ma, in sostanza, si continua ad importare per il 90% molto legno da estero (Europa per le conifere e altri continenti per le latifoglie pregiate) e ad esportarlo trasformato. E’ quanto emerso dal convegno “Gestione forestale, buone pratiche e valorizzazione dei prodotti legnosi quali strumenti per rilanciare l’economia montana” organizzato dal Conaf, Consiglio nazionale dell’ordine dei dottori agronomi e dottori forestali e dalla federazione Friuli Venezia Giulia a Tarvisio (UD).
Ma se il quadro generale è preoccupante e impone scelte e programmazione immediate c’è un’Italia virtuosa ed è quella della certificazione della catena legnosa. Con 790mila ettari di superficie boschiva (circa il 9% del totale) e 1800 aziende certificate Pefc e Fsc – i due sistemi riconosciuti a livello mondiale – l’Italia si colloca al sedicesimo posto tra le nazioni con maggiore superficie certificata e quarta al mondo come numero di aziende. Il Trentino Alto Adige con 600mila ettari è la prima regione d’Italia per bosco e aziende certificate, seguito dal Friuli Venezia Giulia con 81mila ettari e dal Veneto 68mila ettari.
«A fronte di una grave crisi che sta attraversando il comparto – spiega Andrea Sisti presidente Conaf – il valore dell’ecosistema bosco e dei suoi prodotti aumenta grazie anche al lavoro di professionisti qualificati come i dottori forestali che assistono le aziende e le istituzioni nel processo di valorizzazione e corretta gestione del patrimonio boschivo italiano. Con una sempre maggiore conoscenza e diffusione di sistemi di certificazione universalmente riconosciuti sarà possibile elevare il livello di sostenibilità e di qualità dei processi gestionali e produttivi dei nostri boschi restituendogli quel valore economico che meritano». «Il confronto transnazionale su questi temi nelle aree alpine – hanno detto i consiglieri Conaf Graziano Martello e Mattia Busti – è necessario per identificare le più moderne ed efficaci pratiche forestali in grado di riportare valore alle aziende che creano economia».
Come ha, infatti, illustrato il professor Davide Pettenella dell’Università di Padova, dai 420milioni di euro di valore della produzione legnosa del 1980 pari all’1% del settore primario (41miliardi di euro) si è passati ai 389milioni del 1990 lo 0,93% del settore primario (42miliardi di euro) ai 480milioni del 2000 l’1,01% del settore primario (47miliardi di euro) per arrivare ai 396milioni del 2010, lo 0,87% a fronte di un settore primario del valore di 45miliardi di euro.
Tarvisio (Ud), 8 marzo 2013 – C.s. n. 17
Accordo sottoscritto oggi a Tarvisio (Ud) nell’ambito di convegno su gestione forestale
Tutela ambiente e valorizzazione produzioni agroalimentari: siglato protocollo d’intesa fra CONAF e Corpo Forestale dello Stato
I due enti, in base alle proprie competenze, collaboreranno per la gestione il controllo dei processi agricoli, zootecnici e forestali; oltre che alla tutela delle attività del mondo rurale e boschivo
Tutela dell’ambiente e delle attività del mondo rurale, ma anche gestione, controllo e valorizzazione dei processi agricoli, zootecnici e forestali in Italia. Sono questi i punti principali del Protocollo d’intesa siglato dal Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (CONAF) e Corpo Forestale dello Stato, a Tarvisio (Ud), in occasione del convegno organizzato dal Conaf – Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, e dalla Federazione Agr. For. Friuli Venezia Giulia; sulla “Gestione forestale: buone pratiche e valorizzazione dei prodotti legnosi quali strumenti per rilanciare l’economia montana”. Con la firma del protocollo – da parte del presidente CONAF Andrea Sisti e del dirigente superiore del CFS Nazario Palmieri (delegato dal Capo del Corpo Cesare Patrone) – si avvia una collaborazione per attività di ricerca, sperimentazione, progettazione e formazione.
Con il protocollo d’intesa si stabilisce una cooperazione attiva tra i due enti, per le rispettive responsabilità, capacità, competenze, con l’obiettivo di tutelare ambiente e mondo rurale, nonché per controllare e valorizzare i processi di produzione agroalimentare; puntando alla promozione della sostenibilità nella gestione e tutela della risorse ambientali ed ad elevati livelli di tutela della sicurezza (territoriale, ambientale, naturalistica, idrogeologica, agronomica, fitosanitaria, alimentare, sociale ed economica). «Il CONAF – ha sottolineato il presidente CONAF Andrea Sisti – intende collaborare con il Corpo Forestale Forestale per la predisposizione e l’esecuzione degli interventi previsti, attraverso iniziative di ricerca, valutazione, pianificazione e progettazione». In questo ambito saranno elaborate delle linee guida e programmi di interventi specifici, coerenti e coordinati con le attività dei singoli enti. «Il procollo d’intesa CFS-CONAF – dirigente superiore del CFS Nazario Palmieri – ha affermato raffozerà le azioni di tutela e salvaguardia del patrimonio forestale nazionale; baluardo fondamentale per la conservazione del paesaggio, dell’ambiente e per la difesa del suolo».
L’applicazione del Protocollo – Tutela del paesaggio, del territorio rurale, montano e delle sue componenti; inquinamento, traffico illecito e smaltimento illegale di rifiuti; tutela delle risorse idriche e dell’aria; tutela della salute umana, attraverso la gestione della sicurezza alimentare; tutela della biodiversità, della flora e della fauna; tutela delle emergenze fitosanitarie; tutela e controllo del benessere animale, soprattutto nei luoghi di lavoro e di produzione; prevenzione e repressione dei reati connessi agli incendi boschivi; prevenzione e gestione dei rischi ambientali, dei disastri naturali e dei dissesti idrogeologici; tutela e controllo degli elementi del verde pubblico e privato ed in particolare del patrimonio arboreo e del controllo di qualità sui relativi standard urbanistici. «Fra le attività – è precisato nel protocollo – anche la realizzazione di studi, ricerche e progetti sperimentali; organizzazione di convegni, seminari e divulgazione nei settori sopra definiti; l’organizzazione di attività didattiche, formative e di aggiornamento professionale a favore degli iscritti agli Albi dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali e dei dipendenti del Corpo forestale dello Stato, inclusi corsi di laurea e master, convegni, seminari, corsi e iniziative culturali». Nell’ambito della collaborazione, infine, viene promossa anche la “Giornata Nazionale del Bosco e della Biodiversità”, che si svolgerà con cadenza annuale.
Tarvisio (Ud), 8 marzo 2013 – C.s. n. 16
Primo contratto siglato in Italia fra un privato e un’azienda di legname: 10 tonnellate di CO2 per mille euro
In Friuli la prima casa tutta in legno che guadagna con la vendita dell’anidride carbonica
Un caso virtuoso di buone pratiche socio-economiche presentato al convegno dei dottori agronomi e dottori forestali oggi a Tarvisio (Ud)
Nel 2007 sceglie 43 piante (27 abeti rossi, 3 abeti bianchi e 13 larici); nel 2010 ci costruisce una casa completamente in legno (compreso l’arredamento interno) e oggi firma il primo contratto di compravendita di 10 tonnellate di CO2 per 1.000 euro. Un caso ‘pilota’, il primo in Europa di questo genere, presentato oggi a Tarvisio (Ud) nel convegno organizzato dal Conaf – Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, e dalla Federazione Agr. For. Friuli Venezia Giulia; sulla “Gestione forestale: buone pratiche e valorizzazione dei prodotti legnosi quali strumenti per rilanciare l’economia montana”.
Il contratto è stato siglato fra Samuele Giacometti, ideatore di SaDiLegno (Prato Carnico, Ud) e l’impresa Vivere nel Legno (Sauris, Ud) – con il progetto CarboMark, realizzato dalle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto – rappresenta il primo contratto di compravendita di crediti di carbonio da prodotti legnosi, nell’ambito di un mercato volontario, che permette di ricavare un “tesoretto” a chi realizza un’abitazione di questo tipo, la cui tracciabilità (dal bosco alla CO2 stoccata nel legno) è stata interamente certificata da dottori forestali. 156 metri quadri e 68 metri cubi di legno (con cui sono stati costruiti anche tavoli, sedie, mobili, letti) «In una casa che ho ideato e voluto in questo modo – spiega Giacometti – guadagno oltre mille euro all’anno, considerando anche le spese di riscaldamento. Brucio soltanto 25 quintali di legna annui e ho una temperatura costante di 19 gradi interni. Il costo del legname per la costruzione è stato solo il 10% del costo totale dell’investimento». La casa si trova in una zona residenziale dell’abitato di Prato Carnico; mentre il legname proviene proprio dai boschi limitrofi della Val Pesarina, certificati PEFC per la gestione forestale sostenibile: «Oltre all’impatto socio-economico di questa esperienza – aggiunge – emerge il vero senso di vivere a pieno contatto con il legno; dalla scelta nel bosco delle singole piante, al taglio secondo le buone pratiche di gestione forestale certificata, fino alla costruzione della casa e viverla ogni giorno nel rispetto dell’ambiente e ricavarci anche un reddito».
La vendita di anidrica carbonica – I prodotti legnosi rappresentano una delle possibili azioni di mitigazione climatica e di compensazione della CO2 emessa dalle attività produttive. L’azione di mitigazione è svolta in duplice maniera: da un lato il carbonio immagazzinato nel legno e assorbito dall’aria: dall’altro la sostituzione di altri materiali ad alta intensità energetica, come per il cemento o l’acciaio.
Tarvisio (Ud), 8 marzo 2013 – C.s. n. 15
Ordine di Cagliari
A Cagliari focus sul punteruolo rosso della palma
Si è svolto a Cagliari (aula magna dell’Istituto Tecnico Agrario Duca degli Abruzzi) un convegno dal titolo “Problematiche e analisi dei risultati della lotta al Rhynchophorus ferrugineus”, sul punteruolo rosso della palma in Sardegna e nella città di Cagliari. L’evento organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Cagliari e l’IIS duca degli Abruzzi, con il patrocinio del Comune di Cagliari, ha esaminato sotto diversi aspetti la complessità della lotta all’infestazione dell’insetto patogeno. Nella prima parte dell’incontro il Dottore Agronomo Raimondo Congiu ha illustrato le problematiche rilevate nel settore del vivaismo ed i vantaggi che deriverebbero potenziando un settore che in Sardegna potrebbe portare benefici in termini occupazionali e contestualmente ridurre l’importazione di materiale vegetale proveniente da ambienti contaminati, causa di diffusione di patologie di difficile controllo. Il Dottore Agronomo Mario Asquer ha evidenziato la valenza storica delle palme e come queste hanno caratterizzato l’arredo verde della città di Cagliari dalla fine dell’800 ai nostri giorni. L’incontro è proseguito con l’intervento del Dottore Agronomo Cipriano Foxi, ricercatore presso il Dipartimento di Protezione delle Piante della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Sassari che ha fornito un dettagliato resoconto delle tecniche di lotta adottate. Dal 2011 sono stati rilevati i primi casi conclamati di presenza del Rincoforo anche nel comune di Cagliari, Il Dottore Agronomo Claudio Papoff, Dirigente del Servizio Ambiente del comune di Cagliari ha riferito che sono in atto azioni curative e preventive per la salvaguardia delle Phoenix canariensis costituenti il patrimonio verde cittadino. Allo stato attuale sono stati eseguiti interventi endoterapici su circa 250 palme. La relazione conclusiva affidata al Dottore Agronomo Andrea Cossu ed al Dottore Forestale Matteo Mura, rappresentanti della Provincia dell’Ogliastra Servizio Agricoltura Attività Produttive e C.P.A., ente capofila nella lotta al Rhynchophorus ferrugineus, ha fornito un quadro preoccupante dello stato di diffusione in Sardegna; su 377 comuni presenti nel territorio sardo ne risultano infestati 47 e 75 sono a forte rischio di contagio. Al dibattito conclusivo hanno partecipato attivamente gli studenti dell’istituto agrario che ha ospitato l’evento, sono stati richiesti interessanti chiarimenti circa le contorte modalità di smaltimento delle palme infestate ed abbattute, e permesso al Presidente della Federazione regionale dei Dottori Agronomi e Forestali della Sardegna, Dottore Agronomo Ettore Crobu, di rimarcare l’inefficace coordinamento tra gli enti preposti al controllo dell’infestazione e l’esiguità delle risorse disponibili.
Ordine di Cosenza
Giornata dell’Innovazione con il CRA Olivicoltura e Selvicoltura
Mercoledì 13 marzo si celebra la Giornata dell’Innovazione anche in provincia di Cosenza. Appuntamenti a cura dell’Ordine di Cosenza con le sedi regionali del CRA; il Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia (CRA-OLI) e l’Unità di Ricerca per la Selvicoltura in Ambiente Mediterraneo (CRA-SAM). Oltre ad essere un’occasione per sensibilizzare i cittadini sui temi dell’innovazione e della ricerca, l’obiettivo è di creare un coordinamento permanente tra tutti i principali attori pubblici e privati affinché l’innovazione sia percepita da cittadini, imprese, professionisti, ricercatori, enti locali. Dalla sigla del protocollo d’intesa nazionale tra CONAF e CRA, Vincenzo Bernardini, direttore inc. del CRA-SAM, Lina Pecora, presidente degli Agronomi e Forestali di Cosenza, ed Enzo Perri, direttore del CRA-OLI, si propongono di conseguire un più stretto rapporto tra le attività istituzionali, attraverso una serie di collaborazioni nell’ambito della ricerca scientifica, peraltro già avviate da tempo, sui temi del trasferimento dell’innovazione, sullo sviluppo delle competenze professionali e della formazione. L’olivicoltura, l’industria olearia e la selvicoltura rappresentano da sempre in Calabria delle importanti ed economicamente rilevanti filiere produttive che devono sempre essere al passo con l’innovazione ma contemporaneamente a contatto con le imprese agricole: ed è proprio per saldare questa sinergia, che il ruolo dei dottori agronomi e forestali diventa il trait d’union tra impresa e ricerca per rinsaldare e veicolare l’innovazione e la ricerca scientifica. Tra le attività previste in sinergia e collaborazione tra i tre enti, una serie di seminari, prove sperimentali, e workshop, al fine di promuovere stabilmente la divulgazione dell’innovazione nel campo dello sviluppo rurale, dell’agricoltura, dell’agroalimentare, della selvicoltura, dell’ambiente, e del paesaggio. Saranno inoltre portate avanti attività didattiche, formative e di aggiornamento professionale, a favore degli iscritti agli albi dei dottori agronomi e dei dottori forestali, ma non mancheranno suggerimenti e prove sperimentali da parte di dottori Agronomi e Forestali a sevizio della ricerca. Ricerca e innovazione sono elementi fondamentali per il progresso della società civile e quindi anche per la crescita delle imprese agricole, selvicolturali ed agroalimentari dei nostri territori.
Ordine di Matera
Mini eolico: i risultati del convegno di Matera
Si è tenuto a Matera (Università degli Studi di Basilicata) il seminario sulle prospettive del minieolico in agricoltura organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e dal Collegio dei Periti Agrari di Matera. Dopo i saluti del presidente regionale dell’Ordine Carmine Cocca che ha evidenziato la qualità professionale dei tecnici a salvaguardia del territorio e delle nuove tecnologie, è intervenuto l’ing. Pasquale Nicastro che ha illustrato le peculiarità del mini eolico evidenziando l’utilità nella produzione di energia oltre alle prospettive garantite dalle tariffe incentivanti. Si è pertanto tracciato l’obbiettivo di fornire una risposta al forte bisogno di maggiore informazione sul minieolico da parte dell’intero comparto agricolo, considerando che la gran parte delle installazioni di impianti minieolici sono sino ad ora state realizzate in terreni agricoli grazie agli ampi spazi offerti con le migliori ventosità. Il percorso formativo si è articolato partendo dalla illustrazione delle peculiarietà tecniche delle turbine minieoliche finalizzata a fornire ai professionisti i criteri di base per la valutazione tecnica delle turbine presenti in commercio. Si è poi passato alla descrizione delle principali applicazioni del Minieolico a livello mondiale, alle procedure per la analisi di fattibilità di un impianto, alla successiva progettazione e realizzazione, ed infine alla valutazione dei costi di un impianto minieolico, con le modalità di finanziamento e lo studio di alcuni business plan per osservare, infine, i relativi tempi di ritorno dell’investimento. Tale iniziativa, ha concluso Cocca, serve ad aprire un dibattito tecnico per confrontarsi sulle migliori collocazioni degli impianti sul territorio garantendo le nuove tecnologie e, nel contempo, mettendo in atto strategie utili a rispettare la qualità ambientale e il paesaggio.
Federazione Lombardia
Parere positivo autorizzazione unica ambientale
La Federazione plaude all’introduzione del regolamento sull’Autorizzazione unica ambientale (Aua), adottato dal Consiglio dei ministri uscente. «Si tratta di un provvedimento che promette una reale semplificazione – esordisce il presidente Giorgio Buizza –, in quanto si andranno a sostituire ben sette procedure diverse». Fino ad oggi le imprese, per ottenere le autorizzazioni ambientali necessarie per dare corso alle proprie attività produttive, dovevano rivolgersi ad una pluralità di enti, quali le amministrazioni regionali e provinciali, i Comuni e l’Arpa. Ora sarà sufficiente una domanda allo Sportello unico per le attività produttive (SUAP). «È ad ogni modo auspicabile che i SUAP – osserva Buizza – siano dotati delle competenze specifiche riferite all’attività agricola. Troppo spesso, infatti, gli uffici preposti si sono rivelati poco competenti rispetto al settore agricolo e zootecnico con conseguenti ritardi o con la formulazione di prescrizioni inutili o errate».
CAMERA
Aula
Prima seduta della XVII legislatura
Costituzione dell’Ufficio provvisorio di Presidenza; costituzione della Giunta delle elezioni provvisoria e proclamazione di deputati subentranti; elezione del Presidente.
SENATO
Aula
Prima seduta della XVII legislatura
Costituzione dell’Ufficio di Presidenza provvisorio; costituzione della Giunta provvisoria per la verifica dei poteri e proclamazione dei senatori subentranti; elezione del Presidente.
CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28.02.2013
CAMERA
Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
Proposta di relazione sul sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – SISTRI
La Commissione ha approvato la proposta di relazione dei relatori Bratti e Russo con le modificazioni proposte dagli stessi.
Proposta di relazione conclusiva
La Commissione ha approvato all’unanimità la proposta di relazione conclusiva. La relazione sarà inviata ai Presidenti delle Camere e successivamente trasmessa alle autorità interessate perché ne sia data la più ampia divulgazione.
Ai sensi del D.Lgs 196/2003 La informiamo che il Suo indirizzo e-mail è stato reperito attraverso fonti di pubblico dominio o attraverso e-mail o adesioni da noi ricevute. Tutti i destinatari della mail sono in copia nascosta (D.Lgs 196/2003). Qualora il messaggio pervenga anche a persona non interessata, preghiamo volercelo cortesemente segnalare rispondendo CANCELLAMI alla presente e mail e precisando l’indirizzo che desiderate sia immediatamente rimosso dalla mailing list. Tendiamo ad evitare fastidiosi MULTIPLI INVII, ma laddove ciò avvenisse La preghiamo di segnalarcelo e ce ne scusiamo sin d’ora. Grazie.
Sommario
1. CONAF APPUNTAMENTI
2. CONAF NOTIZIE
3. COMUNICATI STAMPA
4. ORDINI E FEDERAZIONI
5. AGENDA PARLAMENTARE
6. MONITORAGGIO LEGISLATIVO
Il 13 marzo la Giornata dell’Innovazione con il CRA
E’ in programma per martedì 13 marzo in tutta Italia la Giornata dell’Innovazione, nata grazie alla collaborazione fra il CRA, Centro Ricerca in Agricoltura e il CONAF, in seguito al protocollo firmato nello scorso dicembre fra i presidenti Alonzo e Sisti. Nei prossimi giorni sul sito www.conaf.it tutti i dettagli dell’iniziativa che vuole promuovere e far conoscere il mondo della ricerca e dell’innovazione agricola in Italia. http://www.conaf.it/giornata-dellinnovazione-0
Conferenza Federazioni e Assemblea Ordini provinciali il 20 e 21 marzo
Due appuntamenti riservati ai presidenti degli Ordini e delle Federazioni sono in programma la prossima settimana. Mercoledì 20 marzo (ore 15) si terrà la Conferenza dei presidenti delle Federazioni regionali in programma – a Roma, sede dell’Ordine provinciale (Via Livenza, 6). Il giorno seguente, giovedì 21 marzo (ore 10), si terrà invece l’Assemblea dei presidenti degli Ordini provinciali, nella sede del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari (Sala Nassirya), Roma in Via Torino, 44.
Verso il XV Congresso nazionale. A Riva del Garda (Tn) dal 16 al 18 maggio
Si terrà a Riva del Garda (Tn) dal 16 al 18 maggio 2013 il XV Congresso nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali. Ricerca ed innovazione in agricoltura, dissesto idrogeologico e applicazione della riforma delle professioni saranno i temi principali del Congresso 2013, che si articolerà fra focus e sessioni tematiche, ma anche eventi e visite sul territorio. Per la categoria sarà l’ennesimo importante momento di visibilità e di approfondimento, grazie alla partecipazione dei protagonisti del mondo dell’agricoltura italiana e dell’ambiente, del mondo della politica e delle istituzioni, delle professioni e della stampa. Ma i protagonisti assoluti saranno i dottori agronomi e dottori forestali provenienti da tutta Italia e chiamato a fornire il loro contributo e le loro esperienze professionali. L’appuntamento del prossimo maggio, segue gli altri congressi nazionali organizzati dal CONAF: Reggio Calabria 2009, Emilia Romagna 2010, Sicilia 2011; nel 2012 si è svolto invece il V Congresso mondiale degli Ingegneri agronomi che si è tenuto in Canada con la partecipazione del Consiglio Nazionale e dei dottori agronomi e dei dottori forestali italiani.
Per leggere la notizia già uscita sulla stampa: http://www.conaf.it/rassegna_stampa
IV gara di sci Dottori Agronomi e Dottori Forestali: fotogallery e risultati
Nel sito CONAF i risultati e la fotogallery della IV gara di sci che si è svolta nello scorso weekend nelle piste di Tarvisio (Ud): http://www.conaf.it/galleria/classifica-foto
Convegno Gestione forestale a Tarvisio: tutte le immagini e la rassegna stampa
Oltre ai comunicati stampa che sintetizzano i temi emersi al convegno sulla Gestione forestale, che si è tenuto a Tarvisio (Ud) è disponibile sul sito CONAF la fotogallery della giornata http://www.conaf.it/galleria/08032013-protocollo-conaf-corpo-forestale-dello-stato-tarvisio-ud e la sigla del Protocollo fra Conaf e Corpo Forestale dello Stato. Nella sezione Comunicazione/rassegna stampa alcune delle uscite sui media dell’appuntamento di Tarvisio http://www.conaf.it/rassegna_stampa
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Riconoscimento titoli esteri
Il CONAF nella seduta di Consiglio del 30 gennaio 2013, con delibera n.42 e secondo quanto previsto dall’art.2 comma 2 del D.M. 2 luglio 2009, n. 110, ha deliberato le seguenti date per le sessioni d’esame di riconoscimento dei titoli esteri per l’anno 2013, che si svolgeranno a Roma presso la sede medesima dello scrivente Consiglio Nazionale, in Via Po 22. Link: http://www.conaf.it/riconoscimento-titoli-esteri
Con 790mila ettari di superficie boschiva e 1800 imprese certificate Pefc e Fsc l’Italia quarta al mondo per numero di aziende
Mercato legno, il bosco c’è ma l’Italia lo importa per il 90%. Crollo dell’81% sul prezzo medio rispetto a cinquant’anni fa. Il rilancio passa dalla certificazione
Il presidente Conaf Andrea Sisti: «Il valore del bosco e dei suoi prodotti aumenta grazie anche al lavoro di professionisti qualificati come i dottori forestali che assistono le aziende e le istituzioni»
Negli ultimi cinquant’anni il prezzo medio del legno da opera è diminuito dell’81 per cento, mentre nello stesso arco di tempo, in proporzione, è aumentato il costo del lavoro. Un metro cubo di legno oggi vale 90 euro. Cinquant’anni fa valeva 162 euro attualizzati. A fronte di un comparto legno arredo che oggi vale in termini di produzione 40miliardi di euro – 78mila aziende per 420mila addetti – , la filiera del legno è al terzo posto come export manifatturiero italiano ma la terza voce di deficit come import dopo il petrolio e la carne. 10,8 milioni sono, invece, gli ettari di superficie boschiva ma, in sostanza, si continua ad importare per il 90% molto legno da estero (Europa per le conifere e altri continenti per le latifoglie pregiate) e ad esportarlo trasformato. E’ quanto emerso dal convegno “Gestione forestale, buone pratiche e valorizzazione dei prodotti legnosi quali strumenti per rilanciare l’economia montana” organizzato dal Conaf, Consiglio nazionale dell’ordine dei dottori agronomi e dottori forestali e dalla federazione Friuli Venezia Giulia a Tarvisio (UD).
Ma se il quadro generale è preoccupante e impone scelte e programmazione immediate c’è un’Italia virtuosa ed è quella della certificazione della catena legnosa. Con 790mila ettari di superficie boschiva (circa il 9% del totale) e 1800 aziende certificate Pefc e Fsc – i due sistemi riconosciuti a livello mondiale – l’Italia si colloca al sedicesimo posto tra le nazioni con maggiore superficie certificata e quarta al mondo come numero di aziende. Il Trentino Alto Adige con 600mila ettari è la prima regione d’Italia per bosco e aziende certificate, seguito dal Friuli Venezia Giulia con 81mila ettari e dal Veneto 68mila ettari.
«A fronte di una grave crisi che sta attraversando il comparto – spiega Andrea Sisti presidente Conaf – il valore dell’ecosistema bosco e dei suoi prodotti aumenta grazie anche al lavoro di professionisti qualificati come i dottori forestali che assistono le aziende e le istituzioni nel processo di valorizzazione e corretta gestione del patrimonio boschivo italiano. Con una sempre maggiore conoscenza e diffusione di sistemi di certificazione universalmente riconosciuti sarà possibile elevare il livello di sostenibilità e di qualità dei processi gestionali e produttivi dei nostri boschi restituendogli quel valore economico che meritano». «Il confronto transnazionale su questi temi nelle aree alpine – hanno detto i consiglieri Conaf Graziano Martello e Mattia Busti – è necessario per identificare le più moderne ed efficaci pratiche forestali in grado di riportare valore alle aziende che creano economia».
Come ha, infatti, illustrato il professor Davide Pettenella dell’Università di Padova, dai 420milioni di euro di valore della produzione legnosa del 1980 pari all’1% del settore primario (41miliardi di euro) si è passati ai 389milioni del 1990 lo 0,93% del settore primario (42miliardi di euro) ai 480milioni del 2000 l’1,01% del settore primario (47miliardi di euro) per arrivare ai 396milioni del 2010, lo 0,87% a fronte di un settore primario del valore di 45miliardi di euro.
Tarvisio (Ud), 8 marzo 2013 – C.s. n. 17
Accordo sottoscritto oggi a Tarvisio (Ud) nell’ambito di convegno su gestione forestale
Tutela ambiente e valorizzazione produzioni agroalimentari: siglato protocollo d’intesa fra CONAF e Corpo Forestale dello Stato
I due enti, in base alle proprie competenze, collaboreranno per la gestione il controllo dei processi agricoli, zootecnici e forestali; oltre che alla tutela delle attività del mondo rurale e boschivo
Tutela dell’ambiente e delle attività del mondo rurale, ma anche gestione, controllo e valorizzazione dei processi agricoli, zootecnici e forestali in Italia. Sono questi i punti principali del Protocollo d’intesa siglato dal Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (CONAF) e Corpo Forestale dello Stato, a Tarvisio (Ud), in occasione del convegno organizzato dal Conaf – Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, e dalla Federazione Agr. For. Friuli Venezia Giulia; sulla “Gestione forestale: buone pratiche e valorizzazione dei prodotti legnosi quali strumenti per rilanciare l’economia montana”. Con la firma del protocollo – da parte del presidente CONAF Andrea Sisti e del dirigente superiore del CFS Nazario Palmieri (delegato dal Capo del Corpo Cesare Patrone) – si avvia una collaborazione per attività di ricerca, sperimentazione, progettazione e formazione.
Con il protocollo d’intesa si stabilisce una cooperazione attiva tra i due enti, per le rispettive responsabilità, capacità, competenze, con l’obiettivo di tutelare ambiente e mondo rurale, nonché per controllare e valorizzare i processi di produzione agroalimentare; puntando alla promozione della sostenibilità nella gestione e tutela della risorse ambientali ed ad elevati livelli di tutela della sicurezza (territoriale, ambientale, naturalistica, idrogeologica, agronomica, fitosanitaria, alimentare, sociale ed economica). «Il CONAF – ha sottolineato il presidente CONAF Andrea Sisti – intende collaborare con il Corpo Forestale Forestale per la predisposizione e l’esecuzione degli interventi previsti, attraverso iniziative di ricerca, valutazione, pianificazione e progettazione». In questo ambito saranno elaborate delle linee guida e programmi di interventi specifici, coerenti e coordinati con le attività dei singoli enti. «Il procollo d’intesa CFS-CONAF – dirigente superiore del CFS Nazario Palmieri – ha affermato raffozerà le azioni di tutela e salvaguardia del patrimonio forestale nazionale; baluardo fondamentale per la conservazione del paesaggio, dell’ambiente e per la difesa del suolo».
L’applicazione del Protocollo – Tutela del paesaggio, del territorio rurale, montano e delle sue componenti; inquinamento, traffico illecito e smaltimento illegale di rifiuti; tutela delle risorse idriche e dell’aria; tutela della salute umana, attraverso la gestione della sicurezza alimentare; tutela della biodiversità, della flora e della fauna; tutela delle emergenze fitosanitarie; tutela e controllo del benessere animale, soprattutto nei luoghi di lavoro e di produzione; prevenzione e repressione dei reati connessi agli incendi boschivi; prevenzione e gestione dei rischi ambientali, dei disastri naturali e dei dissesti idrogeologici; tutela e controllo degli elementi del verde pubblico e privato ed in particolare del patrimonio arboreo e del controllo di qualità sui relativi standard urbanistici. «Fra le attività – è precisato nel protocollo – anche la realizzazione di studi, ricerche e progetti sperimentali; organizzazione di convegni, seminari e divulgazione nei settori sopra definiti; l’organizzazione di attività didattiche, formative e di aggiornamento professionale a favore degli iscritti agli Albi dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali e dei dipendenti del Corpo forestale dello Stato, inclusi corsi di laurea e master, convegni, seminari, corsi e iniziative culturali». Nell’ambito della collaborazione, infine, viene promossa anche la “Giornata Nazionale del Bosco e della Biodiversità”, che si svolgerà con cadenza annuale.
Tarvisio (Ud), 8 marzo 2013 – C.s. n. 16
Primo contratto siglato in Italia fra un privato e un’azienda di legname: 10 tonnellate di CO2 per mille euro
In Friuli la prima casa tutta in legno che guadagna con la vendita dell’anidride carbonica
Un caso virtuoso di buone pratiche socio-economiche presentato al convegno dei dottori agronomi e dottori forestali oggi a Tarvisio (Ud)
Nel 2007 sceglie 43 piante (27 abeti rossi, 3 abeti bianchi e 13 larici); nel 2010 ci costruisce una casa completamente in legno (compreso l’arredamento interno) e oggi firma il primo contratto di compravendita di 10 tonnellate di CO2 per 1.000 euro. Un caso ‘pilota’, il primo in Europa di questo genere, presentato oggi a Tarvisio (Ud) nel convegno organizzato dal Conaf – Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, e dalla Federazione Agr. For. Friuli Venezia Giulia; sulla “Gestione forestale: buone pratiche e valorizzazione dei prodotti legnosi quali strumenti per rilanciare l’economia montana”.
Il contratto è stato siglato fra Samuele Giacometti, ideatore di SaDiLegno (Prato Carnico, Ud) e l’impresa Vivere nel Legno (Sauris, Ud) – con il progetto CarboMark, realizzato dalle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto – rappresenta il primo contratto di compravendita di crediti di carbonio da prodotti legnosi, nell’ambito di un mercato volontario, che permette di ricavare un “tesoretto” a chi realizza un’abitazione di questo tipo, la cui tracciabilità (dal bosco alla CO2 stoccata nel legno) è stata interamente certificata da dottori forestali. 156 metri quadri e 68 metri cubi di legno (con cui sono stati costruiti anche tavoli, sedie, mobili, letti) «In una casa che ho ideato e voluto in questo modo – spiega Giacometti – guadagno oltre mille euro all’anno, considerando anche le spese di riscaldamento. Brucio soltanto 25 quintali di legna annui e ho una temperatura costante di 19 gradi interni. Il costo del legname per la costruzione è stato solo il 10% del costo totale dell’investimento». La casa si trova in una zona residenziale dell’abitato di Prato Carnico; mentre il legname proviene proprio dai boschi limitrofi della Val Pesarina, certificati PEFC per la gestione forestale sostenibile: «Oltre all’impatto socio-economico di questa esperienza – aggiunge – emerge il vero senso di vivere a pieno contatto con il legno; dalla scelta nel bosco delle singole piante, al taglio secondo le buone pratiche di gestione forestale certificata, fino alla costruzione della casa e viverla ogni giorno nel rispetto dell’ambiente e ricavarci anche un reddito».
La vendita di anidrica carbonica – I prodotti legnosi rappresentano una delle possibili azioni di mitigazione climatica e di compensazione della CO2 emessa dalle attività produttive. L’azione di mitigazione è svolta in duplice maniera: da un lato il carbonio immagazzinato nel legno e assorbito dall’aria: dall’altro la sostituzione di altri materiali ad alta intensità energetica, come per il cemento o l’acciaio.
Tarvisio (Ud), 8 marzo 2013 – C.s. n. 15
Ordine di Cagliari
A Cagliari focus sul punteruolo rosso della palma
Si è svolto a Cagliari (aula magna dell’Istituto Tecnico Agrario Duca degli Abruzzi) un convegno dal titolo “Problematiche e analisi dei risultati della lotta al Rhynchophorus ferrugineus”, sul punteruolo rosso della palma in Sardegna e nella città di Cagliari. L’evento organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Cagliari e l’IIS duca degli Abruzzi, con il patrocinio del Comune di Cagliari, ha esaminato sotto diversi aspetti la complessità della lotta all’infestazione dell’insetto patogeno. Nella prima parte dell’incontro il Dottore Agronomo Raimondo Congiu ha illustrato le problematiche rilevate nel settore del vivaismo ed i vantaggi che deriverebbero potenziando un settore che in Sardegna potrebbe portare benefici in termini occupazionali e contestualmente ridurre l’importazione di materiale vegetale proveniente da ambienti contaminati, causa di diffusione di patologie di difficile controllo. Il Dottore Agronomo Mario Asquer ha evidenziato la valenza storica delle palme e come queste hanno caratterizzato l’arredo verde della città di Cagliari dalla fine dell’800 ai nostri giorni. L’incontro è proseguito con l’intervento del Dottore Agronomo Cipriano Foxi, ricercatore presso il Dipartimento di Protezione delle Piante della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Sassari che ha fornito un dettagliato resoconto delle tecniche di lotta adottate. Dal 2011 sono stati rilevati i primi casi conclamati di presenza del Rincoforo anche nel comune di Cagliari, Il Dottore Agronomo Claudio Papoff, Dirigente del Servizio Ambiente del comune di Cagliari ha riferito che sono in atto azioni curative e preventive per la salvaguardia delle Phoenix canariensis costituenti il patrimonio verde cittadino. Allo stato attuale sono stati eseguiti interventi endoterapici su circa 250 palme. La relazione conclusiva affidata al Dottore Agronomo Andrea Cossu ed al Dottore Forestale Matteo Mura, rappresentanti della Provincia dell’Ogliastra Servizio Agricoltura Attività Produttive e C.P.A., ente capofila nella lotta al Rhynchophorus ferrugineus, ha fornito un quadro preoccupante dello stato di diffusione in Sardegna; su 377 comuni presenti nel territorio sardo ne risultano infestati 47 e 75 sono a forte rischio di contagio. Al dibattito conclusivo hanno partecipato attivamente gli studenti dell’istituto agrario che ha ospitato l’evento, sono stati richiesti interessanti chiarimenti circa le contorte modalità di smaltimento delle palme infestate ed abbattute, e permesso al Presidente della Federazione regionale dei Dottori Agronomi e Forestali della Sardegna, Dottore Agronomo Ettore Crobu, di rimarcare l’inefficace coordinamento tra gli enti preposti al controllo dell’infestazione e l’esiguità delle risorse disponibili.
Ordine di Cosenza
Giornata dell’Innovazione con il CRA Olivicoltura e Selvicoltura
Mercoledì 13 marzo si celebra la Giornata dell’Innovazione anche in provincia di Cosenza. Appuntamenti a cura dell’Ordine di Cosenza con le sedi regionali del CRA; il Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia (CRA-OLI) e l’Unità di Ricerca per la Selvicoltura in Ambiente Mediterraneo (CRA-SAM). Oltre ad essere un’occasione per sensibilizzare i cittadini sui temi dell’innovazione e della ricerca, l’obiettivo è di creare un coordinamento permanente tra tutti i principali attori pubblici e privati affinché l’innovazione sia percepita da cittadini, imprese, professionisti, ricercatori, enti locali. Dalla sigla del protocollo d’intesa nazionale tra CONAF e CRA, Vincenzo Bernardini, direttore inc. del CRA-SAM, Lina Pecora, presidente degli Agronomi e Forestali di Cosenza, ed Enzo Perri, direttore del CRA-OLI, si propongono di conseguire un più stretto rapporto tra le attività istituzionali, attraverso una serie di collaborazioni nell’ambito della ricerca scientifica, peraltro già avviate da tempo, sui temi del trasferimento dell’innovazione, sullo sviluppo delle competenze professionali e della formazione. L’olivicoltura, l’industria olearia e la selvicoltura rappresentano da sempre in Calabria delle importanti ed economicamente rilevanti filiere produttive che devono sempre essere al passo con l’innovazione ma contemporaneamente a contatto con le imprese agricole: ed è proprio per saldare questa sinergia, che il ruolo dei dottori agronomi e forestali diventa il trait d’union tra impresa e ricerca per rinsaldare e veicolare l’innovazione e la ricerca scientifica. Tra le attività previste in sinergia e collaborazione tra i tre enti, una serie di seminari, prove sperimentali, e workshop, al fine di promuovere stabilmente la divulgazione dell’innovazione nel campo dello sviluppo rurale, dell’agricoltura, dell’agroalimentare, della selvicoltura, dell’ambiente, e del paesaggio. Saranno inoltre portate avanti attività didattiche, formative e di aggiornamento professionale, a favore degli iscritti agli albi dei dottori agronomi e dei dottori forestali, ma non mancheranno suggerimenti e prove sperimentali da parte di dottori Agronomi e Forestali a sevizio della ricerca. Ricerca e innovazione sono elementi fondamentali per il progresso della società civile e quindi anche per la crescita delle imprese agricole, selvicolturali ed agroalimentari dei nostri territori.
Ordine di Matera
Mini eolico: i risultati del convegno di Matera
Si è tenuto a Matera (Università degli Studi di Basilicata) il seminario sulle prospettive del minieolico in agricoltura organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e dal Collegio dei Periti Agrari di Matera. Dopo i saluti del presidente regionale dell’Ordine Carmine Cocca che ha evidenziato la qualità professionale dei tecnici a salvaguardia del territorio e delle nuove tecnologie, è intervenuto l’ing. Pasquale Nicastro che ha illustrato le peculiarità del mini eolico evidenziando l’utilità nella produzione di energia oltre alle prospettive garantite dalle tariffe incentivanti. Si è pertanto tracciato l’obbiettivo di fornire una risposta al forte bisogno di maggiore informazione sul minieolico da parte dell’intero comparto agricolo, considerando che la gran parte delle installazioni di impianti minieolici sono sino ad ora state realizzate in terreni agricoli grazie agli ampi spazi offerti con le migliori ventosità. Il percorso formativo si è articolato partendo dalla illustrazione delle peculiarietà tecniche delle turbine minieoliche finalizzata a fornire ai professionisti i criteri di base per la valutazione tecnica delle turbine presenti in commercio. Si è poi passato alla descrizione delle principali applicazioni del Minieolico a livello mondiale, alle procedure per la analisi di fattibilità di un impianto, alla successiva progettazione e realizzazione, ed infine alla valutazione dei costi di un impianto minieolico, con le modalità di finanziamento e lo studio di alcuni business plan per osservare, infine, i relativi tempi di ritorno dell’investimento. Tale iniziativa, ha concluso Cocca, serve ad aprire un dibattito tecnico per confrontarsi sulle migliori collocazioni degli impianti sul territorio garantendo le nuove tecnologie e, nel contempo, mettendo in atto strategie utili a rispettare la qualità ambientale e il paesaggio.
Federazione Lombardia
Parere positivo autorizzazione unica ambientale
La Federazione plaude all’introduzione del regolamento sull’Autorizzazione unica ambientale (Aua), adottato dal Consiglio dei ministri uscente. «Si tratta di un provvedimento che promette una reale semplificazione – esordisce il presidente Giorgio Buizza –, in quanto si andranno a sostituire ben sette procedure diverse». Fino ad oggi le imprese, per ottenere le autorizzazioni ambientali necessarie per dare corso alle proprie attività produttive, dovevano rivolgersi ad una pluralità di enti, quali le amministrazioni regionali e provinciali, i Comuni e l’Arpa. Ora sarà sufficiente una domanda allo Sportello unico per le attività produttive (SUAP). «È ad ogni modo auspicabile che i SUAP – osserva Buizza – siano dotati delle competenze specifiche riferite all’attività agricola. Troppo spesso, infatti, gli uffici preposti si sono rivelati poco competenti rispetto al settore agricolo e zootecnico con conseguenti ritardi o con la formulazione di prescrizioni inutili o errate».
CAMERA
Aula
Prima seduta della XVII legislatura
Costituzione dell’Ufficio provvisorio di Presidenza; costituzione della Giunta delle elezioni provvisoria e proclamazione di deputati subentranti; elezione del Presidente.
SENATO
Aula
Prima seduta della XVII legislatura
Costituzione dell’Ufficio di Presidenza provvisorio; costituzione della Giunta provvisoria per la verifica dei poteri e proclamazione dei senatori subentranti; elezione del Presidente.
CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28.02.2013
CAMERA
Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
Proposta di relazione sul sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – SISTRI
La Commissione ha approvato la proposta di relazione dei relatori Bratti e Russo con le modificazioni proposte dagli stessi.
Proposta di relazione conclusiva
La Commissione ha approvato all’unanimità la proposta di relazione conclusiva. La relazione sarà inviata ai Presidenti delle Camere e successivamente trasmessa alle autorità interessate perché ne sia data la più ampia divulgazione.
Ai sensi del D.Lgs 196/2003 La informiamo che il Suo indirizzo e-mail è stato reperito attraverso fonti di pubblico dominio o attraverso e-mail o adesioni da noi ricevute. Tutti i destinatari della mail sono in copia nascosta (D.Lgs 196/2003). Qualora il messaggio pervenga anche a persona non interessata, preghiamo volercelo cortesemente segnalare rispondendo CANCELLAMI alla presente e mail e precisando l’indirizzo che desiderate sia immediatamente rimosso dalla mailing list. Tendiamo ad evitare fastidiosi MULTIPLI INVII, ma laddove ciò avvenisse La preghiamo di segnalarcelo e ce ne scusiamo sin d’ora. Grazie.