NOTIZIARIO SETTIMANALE
CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI
www.conaf.it – tel. 06.8540174
Lunedì 21 marzo 2011
Le notizie dal 21 al 26 marzo
DAL CONAF
EVENTI E ALTA FORMAZIONE
• 25 marzo
Agronomi ad Agriumbria: al fianco delle imprese italiane
• 14 aprile
Auditorium de La Nazione a Firenze: consegna Premio Bettino Ricasoli
COMUNICATI STAMPA
• 23 marzo
Auguri di buon lavoro al neo ministro Saverio Romano e disponibilità di collaborazione da parte del CONAF
AGENDA
Nelle Istituzioni – calendario della settimana dal 28 marzo primo aprile 2011
In Italia e nel mondo – Appuntamenti della settimana dal 28 marzo al 3 aprile 2011
MONITORAGGIO LEGISLATIVO
Camera
• 21 marzo
Camera/Senato – (a. g. 344) trasmesso a Parlamento schema dpcm per prorogare al 31 dicembre 2011 termine incarico Commissario quote latte
Camera – viticoltura: necessaria attenta valutazione liberalizzazione diritti impianto. Risoluzione di Fiorio (Pd)
Camera – colture ogm: chiarire qual è la posizione dell’esecutivo su coltivazioni in campo aperto. Interrogazione di Cenni (Pd)
Camera – agroalimentare: tutelare qualità dei prodotti italiani da contaminazione sostanze nocive. Interrogazione di Girlanda (Pdl)
23 marzo
Camera – indagine conoscitiva su sementi e agrofarmaci, Assosementi: investire nella ricerca e reintrodurre obbligo sementi certificate per accedere a contributi Pac
24 marzo
Camera – zootecnia e settore biticolo-saccarifero: stanziare risorse per associazioni provinciali (Apa) e garantire erogazione aiuti nazionali a produttori zucchero. Presentate due risoluzioni
25 marzo
Camera – proroga multe quote latte: chiarire necessità copertura finanziaria superiore a costo operazione. Interrogazione di Berretta (Pd)
Camera – caso Lactalis: sostenere reale rilancio settore zootecnico. Interrogazione di Zucchi (Pd)
Camera – biotecnologie agricole: chiarire esistenza protocollo con Fondazione diritti genetici. Interrogazione di Agostini (Pd)
Camera – (C. 4059) comunitaria 2010: via libera da commissione Politiche Ue. Testo da lunedì in Aula. Approvato emendamento con delega a riordino disciplina fitosanitari. Accolte numerose novità per settore primario
Camera/Senato – federalismo fiscale: presto dal Cdm il sì definitivo a quarto provvedimento attuativo. Ecco come cambierà finanziamento delle Regioni. Al via i costi standard della sanità
Senato
23 marzo
Senato – rischio idrogeologico: Ranucci (Pd), Cardiello (Cn) e Fleres (Pdl) chiedono al governo maggiore attenzione
24 marzo
Senato – ogm: intervenire nelle sedi comunitarie per rivedere norme in materia di etichettatura dei prodotti e tracciabilità alimentare. Interrogazione di Lannutti (Idv)
Senato – (S. 2472) spazi verdi urbani: commissione Ambiente (referente) avvia votazioni. Possibile via libera a testo la prossima settimana
Governo
• 21 marzo
Mipaaf – viticoltura, Galan: no a liberalizzazione impianti. Faremo sentire nostra voce a Bruxelles
• 22 marzo
Palazzo Chigi – ritorno al nucleare, ministro Romani rinvia approvazione. Moratoria di un anno su siti e procedure
• 23 marzo
Governo – Berlusconi dà il via al rimpasto: Galan Passa ai Beni culturali, Romano (Ir) è il nuovo titolare del Mipaaf
Palazzo Chigi – Cdm approva moratoria sul nucleare e decreto anti-scalata. Fissato per il 12 e 13 giugno referendum abrogativi su privatizzazione acqua, nucleare e legittimo impedimento
DAL CONAF
25 marzo
Agronomi ad Agriumbria: al fianco delle imprese italiane
Il presidente Conaf, Andrea Sisti: “Ruolo dei professionisti è strategico in questa fase cruciale del settore rurale”. 710 gli agronomi e forestali in Umbria. Il presidente regionale Villarini: “Il problema maggiore per l’agricoltura umbra è il ritardo nei pagamenti dei contributi comunitari”.
Dottori agronomi e dottori forestali al fianco delle imprese agricole italiane. E’ stato così anche per la 43° edizione di Agriumbria 2011, in programma dal 25 marzo a domenica 27 presso il centro Umbriafiere di Bastia Umbra, con la partecipazione della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali dell’Umbria, presente con uno stand espositivo ed informativo presso il padiglione 7 (stand 47).
E’ una fase cruciale per il futuro dell’economia agricola italiana, alla vigilia della nuova Politica agricola comune (Pac) 2014-2020: “Il ruolo dei professionisti – sottolinea il presidente Conaf, Andrea Sisti – è quanto mai strategico, per sostenere ed indirizzare le scelte delle nostre aziende agricole, che oggi più che mai, hanno bisogno di investimenti ed innovazione. La politica agricola comunitaria – aggiunge Sisti – dovrà mettere a disposizione del mondo agricolo misure che permettano il mantenimento del reddito degli agricoltori e consentano di innovare e diversificare le gestione del territorio e delle aziende agricole”.
Sono 710 i dottori agronomi e dottori forestali iscritti alla Federazione regionale dell’Umbria; di questi 630 appartengono all’Ordine provinciale di Perugia e 80 all’Ordine provinciale di Terni.
“Agriumbria – prosegue il presidente della Federazione umbra e dell’Ordine di Perugia, Stefano Villarini – si conferma una manifestazione di riferimento per l’intero settore agricolo per il Centro Italia. La Federazione è stata presente alla fiera di Bastia per offrire un momento pubblico di confronto ed incontro con i titolari delle aziende agricole, e con il settore più in generale. E’ un momento importante questo per l’agricoltura regionale, che vede i professionisti umbri impegnati nel territorio sulle misure del Piano di sviluppo rurale. Il ritardo con cui le imprese agricole ricevono i contributi comunitari (800 milioni di euro si spesa complessiva nel periodo 2007-2013) sta diventando un problema sempre più reale, perché rallenta gli investimenti delle singole imprese, che invece hanno bisogno di risorse immediate per rilanciare gli investimenti e l’innovazione”.
14 aprile
Auditorium de La Nazione a Firenze: consegna Premio Bettino Ricasoli
Si svolgerà giovedì 14 aprile alle ore 17 nell’Auditorium Monti de La Nazione a Firenze la cerimonia di premiazione del primo Premio giornalistico Bettino Ricasoli promosso dal CONAF in collaborazione con il Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti. Alla cerimonia di premiazione interverranno il Presidente Andrea Sisti e la Vice Presidente Rosanna Zari. Il programma completo su www.conaf.it.
DA ORDINI E FEDERAZIONI
23 marzo
Auguri di buon lavoro al neo ministro Saverio Romano e disponibilità di collaborazione da parte del CONAF
Sisti, presidente CONAF: “Disponibilità ad una collaborazione proficua da parte dei dottori agronomi e dottori forestali italiani”.
“Auguro buon lavoro al neo ministro alle Politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano. Colgo l’occasione per rendere noto al ministro Romano la piena disponibilità personale e del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali ad una collaborazione proficua e attiva all’interno di un percorso di crescita dell’agricoltura italiana, all’insegna dell’efficienza e qualità. Ringrazio, allo stesso tempo, il ministro uscente Giancarlo Galan per il lavoro svolto fino ad oggi”.
Lo sottolinea il presidente del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali (CONAF), Andrea Sisti, salutando la nomina odierna di Saverio Romano a ministro dell’agricoltura.
Nelle Istituzioni – calendario della settimana dal 28 marzo al primo aprile 2011
Legge comunitaria 2010 (seguito esame emendamenti C. 4059 Governo, approvato dal Senato) – relatore Gianluca Pini (Lnp-Emilia Romagna)
• Lunedì 28 marzo, ore 14.00 – Camera, Aula, discussione sulle linee generali;
• Martedì 29 marzo, ore 12.00 – Camera, commissione Affari costituzionali, comitato permanente per i pareri; seguito esame in Aula;
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Camera, commissione Bilancio, sede consultiva all’Assemblea;
• Martedì 29 marzo, ore 12.30 – Camera, commissione Bilancio, comitato dei nove;
Schema di decreto legislativo recante attuazione dell’articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, e successive modificazioni, in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali (esame atto n. 328)
• Lunedì 28 marzo, ore 17.00 – Camera, commissioni Bilancio e bicamerale per il federalismo riunite, audizione di rappresentanti della Svimez. Ore 18.00 audizione di rappresentanti della Banca d’Italia;
• Martedì 29 marzo, ore 11.00 – Camera, commissioni Bilancio e bicamerale per il federalismo riunite, audizione di rappresentanti della Ragioneria generale dello Stato, Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea (IGRUE). Ore 12.00, audizione di rappresentanti dell’ANCE. Ore 14.00, audizione del ministro per i Rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale, Raffaele Fitto;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.00 – Camera, commissione Affari costituzionali, deliberazione di rilievi alla bicamerale per il federalismo;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.00 – Camera, commissioni Bilancio e bicamerale per il federalismo riunite, audizione del prof. Giancarlo Viesti, CERPEM, Centro Ricerche per il Mezzogiorno. Ore 14.30, audizione di rappresentanti della Corte dei conti;
• Giovedì 31 marzo, al termine delle votazioni a. m. dell’Aula – Camera, commissione Affari costituzionali, deliberazione di rilievi alla bicamerale per il federalismo;
• Giovedì 31 marzo, ore 14.00 – Camera, commissioni Bilancio e bicamerale per il federalismo riunite, audizione del Comitato di rappresentanti delle autonomie territoriali di cui all’articolo 3, comma 4, della legge n. 42 del 2009;
Individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell’ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali. Riordino di enti ed organismi decentrati (seguito esame 2259, già approvato dalla Camera) – relatore Andrea Pastore (Pdl-Abruzzo)
• Martedì 29 marzo, ore 13.00 – Senato, commissione Affari costituzionali, termine presentazione emendamenti;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.15 – Senato, commissione Affari costituzionali, sede referente; in sede consultiva nella commissione Lavoro;
Interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del ministero dell’Economia
• Giovedì 31 marzo, ore 13.30 – Camera, commissione Finanze;
Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense (seguito esame C. 3900 e abb.) – relatore Roberto Cassinelli (Pdl-Liguria)
• Martedì 29 marzo, ore 13.00 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.45 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
• Giovedì 31 marzo, ore 13.30 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare (seguito esame C. 2744) – relatore Marcello Di Caterina (Pdl-Campania)
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.00 – Camera, commissione Agricoltura, sede referente, comitato ristretto;
• Giovedì 31 marzo, ore 15.00 – Camera, commissione Agricoltura, termine presentazione emendamenti;
Riforma delle professioni regolamentate (seguito esame C. 503 Siliquini e C. 3581 Lulli – relatore Maria Grazia Siliquini (Ir-Piemonte)
• Martedì 29 marzo, ore 13.00 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.45 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
• Giovedì 31 marzo, ore 13.30 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
Interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del ministero dell’Ambiente
• Giovedì 31 marzo, ore 13.30 – Camera, commissione Ambiente;
Audizione informale dei rappresentanti dell’Azienda Naturavi Srl su problematiche del settore avicolo
• Martedì 29 marzo, ore 13.30 – Camera, commissione Agricoltura;
Indagine conoscitiva sulla situazione del sistema agroalimentare, con particolare riferimento ai fenomeni di illegalità che incidono sul suo funzionamento e sul suo sviluppo
• Martedì 29 marzo, ore 14.00 – Camera, commissione Agricoltura, audizione dei rappresentanti della Guardia di Finanza;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.00 – Camera, commissione Agricoltura, audizione dei Prefetto Nicola Izzo, vicedirettore generale della pubblica sicurezza vicario, Autorità di gestione del Programma Operativo Nazionale (PON) Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013;
Seguito esame commercio interno del riso (S. 1909) – relatore Lorenzo Piccioni (Pdl-Piemonte)
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Seguito esame ddl su produzione artigianale di grappe (1839) – relatore Gianpaolo Vallardi (Lnp-Veneto)
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Seguito esame congiunto ddl su utilizzo agricolo di terreni della laguna veneta (S. 1050 e 1239) – relatore Fedele Sanciu (Pdl-Sardegna)
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Seguito esame congiunto ddl su produzione biologica (S. 1035 e 1115) – relatore Laura Allegrini (Pdl-Lazio)
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2000/75/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente misure di vaccinazione contro la febbre catarrale degli ovini (COM (2010) 666 def.) – relatrice Laura Allegrini (Pdl-Lazio)
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede consultiva su atti comunitari;
• Martedì 29 marzo, ore 15.15 – Senato, commissione Agricoltura, audizione informale del dottor Romano Marabelli, Capo Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti;
Seguito indagine conoscitiva sullo stato dell’indebitamento delle aziende del settore agricolo
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, audizione del dottor Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS);
Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (S. 2472) – relatore Giuseppe Leoni (Lnp-Lombardia)
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Ambiente, sede referente.
In Italia e nel mondo – Appuntamenti della settimana dal 28 marzo al 3 aprile 2011
Lunedì 28 marzo
• Roma: ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta al convegno “Italia digitale valori e opportunità per il mondo scientifico e le imprese Ict” – Palazzo Marini, sala Conferenze Via del Pozzetto, 158. Dalle 10 alle 14;
Martedì 29 marzo
• Roma: convegno Il cammino dell’economia italiana 1979-2009 con Fabrizio Saccomanni, Guido Maria Rey, Paolo Savona, Michele Salvati, Giangiacomo Nardozzi, Michele Barbati – Banca d’Italia, villa Hutter via Nazionale 191, ore 9.30
Mercoledì 30 marzo
• Roma: Iniziativa FILCAMS “Donne e Lavoro, conciliazione possibile” Interviene il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso – centro Congressi Cavour, Via Cavour 50/a, ore 9.30;
MONITORAGGIO LEGISLATIVO
21 marzo
Camera/Senato – (a. g. 344) trasmesso a Parlamento schema dpcm per prorogare al 31 dicembre 2011 termine incarico Commissario quote latte
Il Commissario straordinario per le quote latte, Paolo Gulinelli, rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2011. E’ quanto prevede uno dei 16 schemi di decreto del presidente del Consiglio dei ministri (dpcm) relativi all’ulteriore rinvio delle proroghe stabilite dall’articolo 1 del decreto legge 225/2010, noto come mille-proroghe, convertito dalla legge n. 10/2010.
I provvedimenti sono suddivisi per ministero competente, tra cui vi è anche il ministero delle Politiche agricole (a. g. 344, vedi allegato), che ha chiesto il mantenimento in carica di Gulinelli sino alla fine del 2011, in considerazione dell’introduzione, all’articolo 2 comma 12-duodecies, del dl mille-proroghe, dello slittamento al 30 giugno prossimo del termine entro cui potranno essere versate le rate, scadute il 31 dicembre scorso, dei piano di rientro sottoscritti dagli allevatori multati per aver sforato le quote latte.
Lo schema di dpcm è stato assegnato nei giorni scorsi all’esame in sede consultiva su atti del governo della bicamerale per la semplificazione, con relatore il presidente del gruppo di lavoro, il senatore Andrea Pastore (Pdl-Abruzzo). Sul provvedimento sono inoltre chiamate a dare parere, per i profili finanziari e di copertura, le commissioni Bilancio dei due rami del Parlamento.
Direttore generale del Sin (Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura), Paolo Gulinelli è stato nominato commissario straordinario per le quote latte il 17 aprile 2009 in base a quanto previsto dalla legge n. 33/2009 con cui è stato convertito in legge il decreto, voluto dall’ex ministro delle Politiche agricole Luca Zaia (attuale governatore del Veneto), per la rateizzazione delle multe per lo sforamento da parte degli allevatori italiani del regime comunitario delle quote latte.
Camera – viticoltura: necessaria attenta valutazione liberalizzazione diritti impianto. Risoluzione di Fiorio (Pd)
La liberalizzazione dei diritti di impianto del settore vitivinicolo, prevista per il 2015 dal regolamento (CE) n. 479 del 2008, deve essere sottoposta a una seria valutazione sull’impatto economico, territoriale e sociale.
L’esecutivo, infatti, dovrà elaborare una chiara linea politica per combinare gli orientamenti di fondo della riforma comunitaria, volta all’abbandono di superati e dispendiosi mezzi di gestione del settore e del mercato, incentivando la competitività della produzione europea con la tutela del patrimonio vitivinicolo nazionale, in particolar modo per quanto riguarda le produzioni a denominazione di origine.
È questo, in sintesi, l’impegno chiesto al governo nella commissione Agricoltura di Montecitorio dalla risoluzione presentata da Massimo Fiorio (Pd-Piemonte) che sottolinea il ruolo fondamentale svolto dai diritti di impianto come strumenti efficaci per gestire le produzioni vitivinicole.
Il principio ispiratore di questo regime è che i nuovi vigneti possano essere impiantati solo se supportati da diritti di impianto acquistati dal viticoltore e la liberalizzazione del settore dal 2015, senza alcun strumento alternativo, rischia di destabilizzare l’economia di molte regioni viticole in Europa oltre a poter compromettere la produzione di svariate denominazione di origine.
La commissione Agricoltura della Camera ha previsto l’avvio della discussione della risoluzione Fiorio per martedì prossimo 22 marzo.
Background
Ricordiamo che sullo stesso argomento Fiorio ha presentato il 24 febbraio scorso un’interrogazione a risposta in commissione Agricoltura.
Camera – colture ogm: chiarire qual è la posizione dell’esecutivo su coltivazioni in campo aperto. Interrogazione di Cenni (Pd)
Il governo
deve chiarire se ha realmente intenzione di promuovere nuove iniziative normative in materia di ogm, ignorando la clausola di salvaguardia e adottando un indirizzo in palese contrasto con la volontà della Conferenza Stato-Regioni.
Lo chiede, con un’interrogazione a risposta nella commissione Agricoltura di Montecitorio, indirizzata al ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, la deputata del Pd Susanna Cenni (eletta in Toscana) che fa presente come la circolare ministeriale del primo marzo 2011 (n. 4822) segnalerebbe l’invito della Commissione Ue alle autorità nazionali per adottare quanto prima misure di coesistenza tra le colture geneticamente modificate e quelle tradizionali, ipotizzando di superare l’attuale lo stallo – in riferimento alla scelta delle regioni di ritirare il vecchio documento sulla coesistenza – anche ricorrendo all’eventuale utilizzo del potere sostitutivo dello Stato ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione.
Secondo la Cenni, questo nuovo indirizzo del ministero delle Politiche agricole sarebbe in conflitto con il parere della Conferenza delle Regioni, organo competente in materia secondo un pronunciamento della Corte costituzionale, che ha operato una scelta molto chiara e unanime a favore della clausola di salvaguardia, contraria alla diffusione delle colture ogm in campo aperto.
Camera – agroalimentare: tutelare qualità dei prodotti italiani da contaminazione sostanze nocive. Interrogazione di Girlanda (Pdl)
L’elevata presenza di metalli pesanti e sostanze nocive, come la diossina, nel suolo e di conseguenza negli alimenti, provoca sequestri agroalimentari di diverso genere nel nostro Paese, e produce un danno economico al settore che negli ultimi anni si è aggirato intorno ai 5 miliardi di euro. Con un’interrogazione presentata ieri a Montecitorio, che verrà discussa in commissione Agricoltura, Rocco Girlanda (Pdl-Umbria) chiede al ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan di tutelare la produzione italiana dalle contaminazioni dell’ecosistema, limitando i possibili effetti negativi sulle coltivazioni e produzioni di qualità del settore.
23 marzo
Camera – indagine conoscitiva su sementi e agrofarmaci, Assosementi: investire nella ricerca e reintrodurre obbligo sementi certificate per accedere a contributi Pac
Il mercato italiano della produzione, vendita e distribuzione di sementi sta vivendo una fase difficile, frutto essenzialmente di una bilancia commerciale fortemente negativa (250 milioni di euro di import contro circa 150 milioni di euro di export), che può essere corretta solo puntando sulla ricerca e sull’innovazione varietale.
Lo hanno sostenuto oggi i rappresentanti di Assosementi – la principale associazione italiana di produttori di sementi – intervenuti nella commissione Agricoltura di Montecitorio nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla situazione dei mercati delle sementi e degli agrofarmaci.
In particolare, secondo l’associazione che conta circa 180 aziende iscritte, il settore di riferimento ha un mercato dal valore di circa 650 milioni di euro, in cui operano imprese che possono essere orientate a svolgere contemporaneamente o in via preferenziale anche solo una delle seguenti funzioni: ricerca e innovazione (identificazione di nuove varietà), commerciale (vendita di sementi) e identità e rintracciabilità delle produzioni.
Il punto debole della filiera nazionale è costituito dalla ricerca, nella quale non s’investe più ormai da tempo come nel caso del grano duro, per il quale si registra un crollo nell’impiego di sementi certificate.
Per Assosementi il motivo principale di questa contrazione (– 33%) nell’attuale campagna rispetto a quella del 2010 è la diretta conseguenza della mancanza dell’obbligo di impiegare sementi certificate per accedere ai contributi previsti dalla Politica agricola comune (Pac) e per il grano duro.
Sarebbe auspicabile, hanno concluso i rappresentanti dell’associazione, che le amministrazioni e le organizzazioni dei produttori prendano coscienza di questa situazione, in grado di minare il futuro produttivo e qualitativo della coltura, favorendo non solo l’immediato reinserimento dell’obbligo dell’uso del seme certificato, ma definendo anche il ruolo di quest’ultimo nel dibattito e nelle decisioni per la futura Pac post 2013.
24 marzo
Camera – zootecnia e settore biticolo-saccarifero: stanziare risorse per associazioni provinciali (Apa) e garantire erogazione aiuti nazionali a produttori zucchero. Presentate due risoluzioni
Il settore agroalimentare, già pesantemente danneggiato dalla crisi economica, non ha ricevuto risorse nell’ambito della conversione del cosiddetto “decreto mille-proroghe”. Sono stati esclusi infatti gli interventi sull’accisa agevolata per il gasolio utilizzato nelle serre, disattesi gli impegni assunti a livello europeo in relazione all’effettiva erogazione delle risorse al settore bieticolo-saccarifero e drasticamente ridotte le risorse per il finanziamento delle associazioni provinciali degli allevatori (Apa), mentre paradossalmente ancora una volta sono stati salvaguardati gli interessi di quanti non si sono messi in regola con i pagamenti delle multe per lo sforamento delle quote latte. I componenti della commissione Agricoltura del gruppo parlamentare del Pd (primo firmatario Marco Carra) hanno quindi presentato una risoluzione per impegnare il governo a stanziare 60 milioni di euro in favore delle associazioni provinciali degli allevatori, il cui lavoro di tenuta dei libri genealogici è una funzione essenziale di controllo per la sicurezza alimentare, il benessere animale, il miglioramento genetico e la competitività del settore zootecnico, o, in subordine, a promuovere un confronto in sede di Conferenza Stato-Regioni per cercare una soluzione condivisa.
L’intera commissione Agricoltura, inoltre, ha presentato un’altra risoluzione per impegnare il governo a erogare gli aiuti nazionali per le campagne produttive del 2009 e del 2010 a favore degli operatori del settore bieticolo-saccarifero che ne hanno diritto, provvedendo anche all’utilizzo delle risorse non utilizzate e presenti nel bilancio dell’Agea, circa 21 milioni di euro, riprogrammate a questo scopo.
25 marzo
Camera – proroga multe quote latte: chiarire necessità copertura finanziaria superiore a costo operazione. Interrogazione di Berretta (Pd)
Il governo deve chiarire se effettivamente la somma di cinque milioni stanziata dall’articolo 2 del decreto legge n. 225/2010 (mille-proroghe, convertito con la legge n. 10/2011) – che ha previsto il differimento al 30 giugno 2011 dei termini per il pagamento delle multe sulle quote latte – costituisca una copertura finanziaria sovrastimata per una multa che dovrà comunque essere pagata e come saranno realmente utilizzate queste risorse.
Lo chiede, con un’interpellanza indirizzata al neoministro delle Politiche agricole Francesco Saverio Romano, il deputato del Pd Giuseppe Berretta (eletto in Sicilia), ricordando come l’ex ministro Giancarlo Galan, rispondendo il 9 marzo scorso all’interrogazione presentata da Mauro Libè (Udc-Emilia Romagna), abbia riconosciuto che effettivamente le risorse stanziate siano eccessive. Infatti il costo dell’operazione, pari ai maggiori interessi maturati in seguito alla rinvio della scadenza delle rate, è stimato in soli 226mila euro.
Camera – caso Lactalis: sostenere reale rilancio settore zootecnico. Interrogazione di Zucchi (Pd)
L’esecutivo deve monitorare con attenzione le ripercussioni sulla filiera del latte dall’acquisizione di Parmalat da parte del gruppo Lactalis, in particolare per quanto riguarda le ricadute in termini di prezzo di riferimento e di produzione, verificando quale sarà il nuovo assetto societario dell’azienda e tutelando il più possibile il comparto zootecnico nazionale.
Lo chiede, con un’interrogazione a risposta in commissione Agricoltura, indirizzata al neoministro Francesco Saverio Romano, Angelo Zucchi (Pd-Lombardia) che porta all’attenzione del governo la scalata al gruppo Parmalat da parte della società francese Lactalis, vero colosso dell’agroindustria che ha già assorbito marchi importanti del settore lattiero-caseario nostrano come Invernizzi, Galbani e Locatelli.
Il gruppo transalpino, infatti, ha recentemente acquistato il 15,3% delle azioni detenute dai fondi Zenit, Skagen e Mackenzie assumendo, di fatto, il controllo della più importante azienda nazionale del latte.
In questo quadro, conclude Zucchi nel proprio atto di sindacato ispettivo, il governo si è limitato solo ad emanare lo scorso 23 marzo un decreto legge “anti-scalata”, che in pratica consente di guadagnare tempo consentendo ai consigli di amministrazione di rinviare a fine giugno la convocazione delle assemblee societarie, mentre manca un vero piano industriale di rilancio e sviluppo della zootecnia italiana.
Camera – biotecnologie agricole: chiarire esistenza protocollo con Fondazione diritti genetici. Interrogazione di Agostini (Pd)
Secondo alcune informazioni riportate da organi di stampa, il 3 novembre scorso il governo avrebbe sottoscritto un protocollo d’intesa con la Fondazione dei diritti genetici per promuovere e realizzare, tra l’altro, azioni di ricerca applicata alle biotecnologie soft, in particolare la Mas (marker assisted selection), e progetti di gestione della piattaforma tecnologica “biosafety scanner” finalizzata a proteggere la biodiversità dai rischi derivanti da trasferimenti, dalla manipolazione e dall’uso degli ogm.
Il protocollo avrebbe la durata di tre anni e sarebbero stati destinati per la realizzazione delle attività ben 20 milioni di euro.
Con un’interrogazione a risposta nella commissione Agricoltura, indirizzata al neoministro Francesco Saverio Romano, il deputato del Pd Luciano Agostini (eletto nelle Marche) chiede al governo di esprimersi sulla veridicità di queste notizie e, nel caso in cui risultino vere, di chiarire in base a quali criteri tecnici e scientifici sia stata selezionata la Fondazione, visto che non risultano essere stati coinvolti nella decisione né la Conferenza delle Regioni né il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra), competenti in materia.
Camera – (C. 4059) comunitaria 2010: via libera da commissione Politiche Ue. Testo da lunedì in Aula. Approvato emendamento con delega a riordino disciplina fitosanitari. Accolte numerose novità per settore primario
Approderà lunedì prossimo, 28 marzo, all’esame dell’Aula di Montecitorio il disegno di legge comunitaria 2010. Ieri, infatti, la commissione Politiche Ue ha concluso l’esame in sede referente del provvedimento, approvando alcune modifiche al testo licenziato il 2 febbraio scorso dal Senato. Tra queste numerose hanno impatto sul settore primario. Si tratta in particolare degli emendamenti:
– 18. 017, presentato dall’esecutivo, introduce l’articolo 18-bis delegando il governo a realizzare una riorganizzazione della disciplina vigente su produzione e commercializzazione dei prodotti in questione, coordinandola con il recepimento delle direttive 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 novembre 2009 e 2009/127/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 ottobre 2009, già inserite nell’allegato B del provvedimento. I decreti legislativi attuativi della delega dovranno essere adottati, su iniziativa dei ministri della Salute, delle Politiche agricole, dell’Ambiente, dello Sviluppo economico, dell’Economia e per le Politiche comunitarie, entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge, e dovranno essere sottoposti ai pareri delle competenti commissioni parlamentari;
– 11.0.1, presentato dalla commissione Giustizia, inserisce l’articolo 11-bis aggiornando il sistema sanzionatorio in materia di commercializzazione delle uova;
– 11.02, ancora d’iniziativa del II gruppo di lavoro, introduce un ulteriore articolo dopo l’11 per delegare il governo ad adeguare, in attuazione del regolamento (CE) 767/2009 del Parlamento europeo e dei Consiglio del 13 luglio 2009, la normativa nazionale alla revisione della disciplina sanzionatoria relativa all’immissione sul mercato e all’uso dei mangimi;
– 11.0.3, sempre della commissione Giustizia, che rivede le sanzioni in materia di etichettatura degli oli di oliva;
– 18.03, d’iniziativa del XIII gruppo di lavoro, inserisce nel testo un nuovo articolo per l’attuazione del regolamento (CE) n. 1266/2010 della Commissione, del 22 dicembre 2010, sull’etichettatura dei vini, stabilendo che è autorizzata la commercializzazione, fino a esaurimento delle scorte, dei vini di cui all’allegato XI-ter del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007 (regolamento unico OCM), immessi sul mercato o etichettati prima del 30 giugno 2012 e conformi alle disposizioni della direttiva 2005/26/CE della Commissione, del 21 marzo 2005;
– 18.04, ancora della commissione Agricoltura, con cui sono fissati i principi per la delega al governo all’attuazione del regolamento (CE) n. 2173/2005 del Consiglio, del 20 dicembre 2005, relativo all’istituzione di un sistema di licenze FLEGT (Forest Law Enforcement, Governance and Trade) per le importazioni di legname nella Comunità europea;
– 18.055, firmato dal relatore Gianluca Pini (Lnp-Emilia Romagna), con la delega al governo al riordino delle disposizioni della Parte III del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche e integrazioni, concernente « Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e gestione delle risorse idriche.
Il termine per la presentazione di emendamenti in Aula al disegno di legge licenziato dalla commissione Politiche Ue è fissato per le ore 14 di lunedì 28 marzo.
– 22 luglio 2010: il Consiglio dei ministri approva il disegno di Legge comunitaria 2010. Nel testo è prevista il recepimento di due direttive, inserite nell’Allegato B, in materia di pesticidi (2009/127/CE e la 2009/128/CE) e di una, inserita nell’Allegato A, sulla produzione di succhi di frutta.
Iter Senato
– 5 agosto 2010: il disegno di legge comunitaria 2010 (S. 2322) è trasmesso al Senato e assegnato all’esame in sede referente della commissione Politiche Ue, relatore Rossana Boldi (Lnp-Piemonte, presidente della XIV gruppo di lavoro). Sul provvedimento è inoltre richiesto il parere in sede consultiva da parte di tutte le altre commissioni;
– 29 settembre 2010: la commissione referente avvia l’esame del testo; nel frattempo il disegno di legge all’ordine del giorno degli altri gruppi di lavoro;
– 16 novembre 2010: è fissato il termine per la presentazione di emendamenti in Politiche Ue. Pareri delle commissioni in consultiva;
– 22 dicembre 2010
-18 gennaio 2011: la Politiche Ue esamina articoli ed emendamenti e licenzia il testo per l’Aula;
– 1-2 febbraio 2011: l’Assemblea approva con alcune modifiche il testo licenziato dalla commissione referente e lo trasmette alla Camera. Tra le novità l’inserimento nell’allegato A della direttiva 2010/60/CE in materia di sementi, e l’introduzione nel testo di due disposizioni in materia di acque destinato al consumo umano e acque di balneazione.
Iter Camera
– 7 febbraio 2011: il disegno di legge Comunitaria 2010 è trasmesso alla Camera (C. 4059) e assegnato all’esame in sede referente della commissione Politiche Ue. Chiesto il parere in consultiva di tutti gli altri gruppi di lavoro.
– 16 febbraio 2011: parere favorevole delle commissioni Affari esteri, Difesa, Ambiente, Agricoltura e Questioni regionali;
– 15-23 marzo 2011: la commissione referente svolge il vaglio ammissibilità degli emendamenti, dichiarandone inammissibili circa la metà, tra cui uno su revoca quote di produzione latte. Ammessa invece modifica con cui sono fissati i criteri direttivi per adeguare la normativa nazionale alle recenti direttive europee in materia di fitosanitari e già contenute nell’allegato B del testo;
– 23-24 marzo 2011: la commissione Politiche Ue vota le modifiche e approva il testo per l’Aula.
Camera/Senato – federalismo fiscale: presto dal Cdm il sì definitivo a quarto provvedimento attuativo. Ecco come cambierà finanziamento delle Regioni. Al via i costi standard della sanità
Arriverà nei prossimi giorni il via libera definitivo dal Consiglio dei ministri al quarto decreto legislativo attuativo della legge delega sul federalismo fiscale (legge n. 43/2009). Con il via libera espresso ieri dalla commissione bicamerale per il federalismo sul decreto legislativo relativo all’autonomia tributaria di Regioni e province e sui meccanismi di definizione dei costi standard della sanità, l’esecutivo ha messo a segno uno dei principali tasselli della riforma federale del fisco, su cui come per quello sulla fiscalità municipale c’è stato un dibattito complesso e non privo di ostacoli. Maggioranza e governo sono infatti riusciti a evitare le difficoltà incontrate con il testo sull’autonomia impositiva dei Comuni – su cui la votazione in bicamerale finì con un pareggio, quindi con una bocciatura che ha costretto il testo a un ulteriore vaglio da parte del Parlamento – raggiungendo solo in extremis un accordo con i presidenti delle Regioni e con il maggiore partito di opposizione. Il parere predisposto sullo schema di dlgs dal relatore, il deputato del Pdl Massimo Corsaro (eletto in Lombardia), in cui sono contenute le novità che l’esecutivo dovrà introdurre nell’articolato, è passato con 15 voti a favore, 10 astenuti e 4 contrari. A favore hanno votato Pdl, Lega e dei rappresentati dei gruppi di sostegno alla maggioranza, mentre si è astenuto il Pd. Contro hanno votato Udc e Idv. A permettere l’esito positivo della votazione l’accordo raggiunto tra il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli i governatori, e condiviso dal Pd, sulla cosiddetta clausola di salvaguardia: in pratica nel provvedimento è sarà inserita una disposizione che congela i pesanti tagli a Regioni ed enti locali previsti dalla manovra correttiva del luglio scorso (dl 78/2010), con l’impegno a rivedere la riduzione dei trasferimenti pubblici in particolare per le amministrazioni virtuose che si presenteranno con i conti in ordine e in linea con le direttive del patto di stabilità interno. Inoltre con il decreto legislativo saranno ripristinati i fondi per il trasporto pubblico locale. Per il resto il testo non ha subiti modifiche di rilievo. Per quello che riguarda l’Irpef, dal 2013 le regioni potranno manovrare l’addizionale dallo 0,9 fino all’1,4%. La maggiorazione, non potrà essere superiore allo 0,5 nel 2013. L’aumento potrà essere dell’1,1% nel 2014 e del 2,1% a decorrere dal 2015. Alle Regioni spetterà anche una quota di compartecipazione all’Iva che va ad alimentare il fondo di perequazione che garantisce la copertura integrale delle spese per i servizi essenziali come la sanità, la scuola, l’assistenza e il trasporto pubblico. La quota di attribuzione alle amministrazioni regionali della compartecipazione all’Iva sarà assegnata con criteri di territorialità.
Per quanto riguarda invece la determinazione di costi e fabbisogni standard della sanità, lo standard, applicato dal 2013, verrà fissato sulla base di parametri relativi a tre Regioni (Regioni benchmark) scelte dalla Conferenza Unificata su una rosa di cinque tra quelle non soggette a piani di rientro e che abbiano garantito l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizione di equilibrio economico. Nella individuazione delle Regioni una dovrà essere al nord, una al centro e una al sud, con almeno una di piccola dimensione geografica. Nel primo anno di applicazione i costi standard saranno fissati sulla base dei bilanci 2011.
Con riguardo ai costi della sanità, nel parere approvato è stata inserita un’osservazione con cui la bicamerale chiede all’esecutivo di valutare l’opportunità di prevedere che “Il Servizio sanitario nazionale concorra alla spesa farmaceutica esclusivamente per i farmaci prescritti per posologia degli stessi secondo la quantità e il periodo ritenuto adeguato dal medico e che i costi e i fabbisogni standard regionali riferiti alla spesa farmaceutica siano così determinati, a partire dal 2015”.
23 marzo
Senato – rischio idrogeologico: Ranucci (Pd), Cardiello (Cn) e Fleres (Pdl) chiedono al governo maggiore attenzione
Le ondate di maltempo, come quelle che nelle ultime settimane si sono abbattute sull’Italia, la cementificazione selvaggia di zone tutelate e Piani regolatori non aggiornati rendono il nostro territorio particolarmente soggetto a dissesti idrogeologici. Con tre distinte interrogazioni presentate ieri a palazzo Madama, Raffaele Ranucci (Pd-Lazio), Franco Cardiello (Cn-Campania) e Salvo Fleres (Pdl-Sicilia) hanno chiesto all’esecutivo di adottare ogni iniziativa possibile per contrastare il fenomeno. In particolare, Ranucci si è rivolto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ai ministri delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, per chiedere se non ritengano necessario incaricare esperti di settore per redigere un articolato programma di prevenzione ambientale capace di far fronte alle continue emergenze di carattere idrogeologico che interessano vari tratti dell’Autostrada del Sole (A1).
Il rappresentante del gruppo Coesione nazionale (i senatori fuoriusciti da Futuro e libertà) Cardiello ha chiesto invece alla Prestigiacomo e al ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan di verificare se all’interno del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano siano stati commessi abusi che abbiano compromesso la tenuta idrogeologica del territorio. Fleres, infine, si è rivolto alla titolare dell’Ambiente per sapere quali iniziative intenda promuovere al fine di salvaguardare l’intero territorio siciliano e per definire un nuovo Piano regolatore che tenga nel dovuto conto lo stato del suolo.
24 marzo
Senato – ogm: intervenire nelle sedi comunitarie per rivedere norme in materia di etichettatura dei prodotti e tracciabilità alimentare. Interrogazione di Lannutti (Idv)
L’adozione di approcci tecnologici all’agricoltura, come nel caso degli organismi geneticamente modificati (ogm), dovrebbe essere preceduto da un’attenta analisi delle implicazioni sull’ecosistema e sulla salute umana. Occorre quindi sostenere un approccio di comprensione dei fattori in gioco nell’utilizzo di questi prodotti, favorendo l’impiego di prodotti sempre più mirati, non tossici e non ad ampio spettro, meno deleteri per l’ecosistema, la salute umana e quella animale. Greenpeace International ha presentato una petizione alla Commissione europea, chiedendo “una moratoria sugli OGM fino a quando tutti i problemi di ordine scientifico ed etico non saranno risolti e verrà istituito un ente scientifico etico ed indipendente per valutare l’impatto di queste colture”. La Commissione europea avrà 4 mesi di tempo per esaminare la proposta e prendere una decisione in merito, ma la sua posizione è al momento ancora dubbia, anche perché l’ultima norma in materia di ogm emanata da Bruxelles risale allo scorso luglio e riguardava il diritto dei Paesi membri di vietare le coltivazioni transgeniche sul proprio territorio. Con un’interrogazione a risposta scritta, presentata ieri a palazzo Madama, il senatore dell’Idv Elio Lannutti (eletto in Veneto) chiede al neo-ministro delle Politiche agricole Saverio Romano di intervenire nelle sedi comunitarie perché siano riviste le norme europee in materia di etichettatura dei prodotti ogm e di tracciabilità alimentare, e di promuovere un tavolo territoriale di intesa con altri enti locali e operatori della filiera per valorizzare i prodotti locali di qualità.
Senato – (S. 2472) spazi verdi urbani: commissione Ambiente (referente) avvia votazioni. Possibile via libera a testo la prossima settimana
Potrebbe approdare al vaglio dell’Assemblea di palazzo Madama nella prima metà di aprile il disegno di legge governativo sullo sviluppo degli spazi verdi urbani. La commissione Ambiente, che esamina il testo in sede referente, ha infatti avviato ieri le votazioni di articoli ed emendamenti, approvando sei modifiche al provvedimento formato in tutto da quattro articoli e rinviando alla prossima settimana la discussione delle modifiche volte a inserire articoli aggiuntivi.
Gli emendamenti approvati sono l’1.1, d’iniziativa di Aniello Di Nardo dell’Idv (eletto in Campania), che interviene sul primo articolo del disegno di legge relativo all’istituzione, il 21 novembre di ogni anno, della giornata nazionale degli alberi, estendendo in pratica gli obblighi previsti dalla legge a carico dei comuni anche alle Regioni.
E’ stato poi approvato l’emendamento 2.1 (testo 2), firmato ancora da Di Nardo, che modifica il comma 2 dell’articolo 2 del provvedimento, precisando, con riguardo all’applicazione della legge 113 del 1992 che obbliga i comuni a piantare un albero per ogni neonato registrato all’anagrafe di residenza, che il termine di 12 mesi previsto per la messa a dimora dell’albero va applicato “tenendo conto del periodo migliore per la piantumazione” e che l’operazione potrà “essere differita in caso di avversità stagionali o per gravi ragioni di ordine tecnico”. Con la modifica 2.100 (testo 2) a firma del relatore Giuseppe Leoni (Lnp-Lombardia), si interviene sempre sulla legge 113/1992, stabilendo che l’obbligo di messa a dimore di un albero per ogni neonato riguarda solo i comuni con più di 15mila abitanti. Sempre sulla legge del 1992 interviene anche l’emendamento 2.3 (testo 2) ancora a firma di Di Nardo, modificando l’articolo 3-bis introdotto nel testo dal ddl rendendo più stringenti le disposizioni relative al censimento e classificazione degli spazi verdi urbani da parte dei comuni.
Con l’emendamento 3.100 del relatore viene invece soppresso l’articolo 3 del disegno di legge che prevedeva una modifica all’articolo 49 stabilendo l’esclusione dal versamento della tassa sull’occupazione del suolo i privati che realizzano o hanno realizzato aiuole in spazi adiacenti o comunque funzionali a pubblici esercizi.
Con l’emendamento 4.1 (testo 2) a firma sempre del senatore dell’Idv Di Nardo, è stata apporta una modifica formale alla disciplina della sponsorizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione del patrimonio arboreo delle città.
Dopo l’approvazione della modifica 4.1 il presidente della commissione Ambiente Antonio D’Alì (Pdl-Sicilia) ha rinviato il seguito del dibattito sul testo che potrebbe quindi concludersi la prossima settimana, dopo la discussione degli ultimi tre emendamenti rimasti da votare e volti ad inserire altrettanti nuovi articoli nel testo. Questi, se accolti introdurrebbero nel disegno di legge norme a tutela e la salvaguardia degli alberi secolari, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale (emend. 4.0.1-testo 4), disposizioni in materia di incentivi all’utilizzo del verde pensile (emend. 4.0.3-testo 2) e di promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (4.0.2-testo2).
Background
• 12 marzo 2010: il testo viene esaminato in via preliminare dal Consiglio dei ministri;
• 22 ottobre 2010: il provvedimento viene licenziato dal Consiglio dei ministri;
• 24 novembre 2010: il disegno di legge è presentato a palazzo Madama;
• 13 dicembre 2010: è assegnato alla commissione Ambiente per l’esame in sede referente. E’ nominato relatore del provvedimento Giuseppe Leoni (Lnp-Lombardia);
• 19 gennaio 2011: la commissione Ambiente avvia discussione generale sul testo e prospetta il passaggio dalla sede referente a quella deliberante, che permetterebbe al gruppo di lavoro di approvare direttamente il testo, evitando la discussione in Aula;
• 4 febbraio 2011: fissato termine emendamenti;
• 8 febbraio 2011: il gruppo di lavoro decide di non chiedere il passaggio alla sede deliberante;
• 2 marzo 2011: Roberto della Seta (Pd-Piemonte) presenta versione riformulata dell’emendamento 4.0.1 sulla tutela degli alberi secolari;
• 23 marzo 2011: la commissione Ambiente, ottenuto il parere della sottocommissione Bilancio, avvia votazioni su modifiche presentate al testo.
21 marzo
Mipaaf – viticoltura, Galan: no a liberalizzazione impianti. Faremo sentire nostra voce a Bruxelles
“Appena sarà possibile, l’Italia chiederà fortemente a Bruxelles di ripensare o rivisitare il Regolamento comunitario che dal 2015 prevede la liberalizzazione degli impianti di nuove vigne nell’Unione Europea, cancellando così l’attuale sistema delle licenze produttive. Più ancora di Francia e Germania faremo sentire la nostra voce”. Lo fa sapere il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan in un comunicato stampa diffuso poco fa. “La preoccupazione per gli effetti che potrebbero derivare dalla decisione dell’Unione Europea – aggiunge il ministro – è forte, soprattutto alla luce dei nuovi scenari di mercato. Per questo motivo non permetteremo che vengano applicate nuove regole senza fornire ai produttori e alle filiere adeguate certezze di conservazione di quel valore di sistema che fino ad oggi ha consentito lo sviluppo del nostro vino Made in Italy di qualità”. Per questo, conclude il responsabile del Mipaaf, chiederemo “che i tempi e i modi per la liberalizzazione vengano ripensati”.
La presa di posizione di Galan sul tema arriva a pochi giorni dalla presentazione da parte del deputato del Pd Massimo Fiorio (eletto in Piemonte) di una risoluzione sullo stesso tema, la cui discussione sarà avviata mercoledì prossimo 23 marzo, dalla commissione Agricoltura di Montecitorio.
22 marzo
Palazzo Chigi – ritorno al nucleare, ministro Romani rinvia approvazione. Moratoria di un anno su siti e procedure
Confermando le anticipazioni emerse nei giorni scorsi, in seguito ai tragici eventi del Giappone, il Consiglio dei ministri di domani non approverà lo schema di decreto legislativo che disciplina la localizzazione, la realizzazione e l’esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare. Lo ha dichiarato poco fa il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, precisando che il governo domani farà “una dichiarazione di moratoria di un anno per quanto riguarda le decisioni e la attivazione di procedure di ricerca di siti delle centrali nucleari in Italia”. La moratoria riguarderà tutto l’iter tranne le procedure per la individuazione del sito per lo stoccaggio delle scorie radioattive. “La nostra volontà – ha detto Romani – è di portare al Consiglio dei ministri quella parte del correttivo che riguarda il deposito nazionale per lo stoccaggio delle scorie perché si tratta di un grande tema di sicurezza”. La moratoria, così, incide su tutto tranne che sulle scorie per le quali l’Italia ha un obbligo da rispettare dettato dall’Unione europea. Ieri, ha proseguito, a Bruxelles “abbiamo discusso di stabilire criteri standard di sicurezza che valgano per tutti. Per consentire anche al nostro Paese di partecipare al massimo livello negli organismi europei alla ricerca dei parametri e delle procedure di sicurezza che rassicurino la pubblica opinione italiana ed europea domani il Consiglio dei ministri deciderà la moratoria”. La commissione Industria del Senato è impegnata oggi nel parere sul decreto legislativo, la cui delega scade domani.
23 marzo
Governo – Berlusconi dà il via al rimpasto: Galan Passa ai Beni culturali, Romano (Ir) è il nuovo titolare del Mipaaf
Dopo il tentativo andato a vuoto una settimana fa è arrivato questa mattina un primo rimpasto di governo, atteso da diversi mesi. Era infatti da novembre, quando di fatto il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi aveva sospeso la propria attività e i membri di governo di Futuro e libertà si erano dimessi, che si attendeva la riformulazione dell’esecutivo. E la questione si è fatta ancora più urgente in seguito alle dimissioni annunciate e non confermate del sottosegretario con delega alla Politiche famigliari Carlo Giovanardi, che nei giorni scorsi ha paventato l’addio all’esecutivo, e i malumori all’interno del Popolo della libertà, con l’ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola che chiede maggiore spazio e minaccia di fondare un proprio gruppo mentre il senatore azzurro doc Marcello Dell’Utri in un’intervista al Corriere lo bolla come non più adatto a essere fra le prime linee del partito. Così questa mattina, accompagnato dal sottosegretario Gianni Letta, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è salito al Quirinale per illustrare al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, i suoi progetti per il cambiamento della squadra.
L’incontro è durato meno di mezz’ora e subito dopo Francesco Saverio Romano – ex deputato dell’Udc convertito alle “ragioni” di governo dopo aver creato i Popolari di Italia domani (Pid) e aver aderito al gruppo di Iniziativa responsabile (Ir) – ha giurato alla presenza di Napolitano come neo ministro delle Politiche agricole, prendendo così il posto di Giancarlo Galan, passato invece ai Beni culturali. Galan ha infatti preso il posto di Sandro Bondi le cui dimissioni sono state formalmente accettate dal Consiglio dei ministri di oggi. Sulla nomina di Romano non sono però scomparse le perplessità del Capo dello Stato, che una settimana fa aveva preso tempo sul rimpasto esprimendo dubbi sulla figura del deputato siciliano. Napolitano oggi ha ribadito le proprie remore esortando il governo a chiarire al più presto la posizione di Romano indagato dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo per concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa nostra.
Con le nomine di oggi Berlusconi non ha comunque completato la ridefinizione della propria squadra. Mancano infatti ancora alcuni tasselli importanti: primo su tutti quello relativo alla poltrona di ministro per le Politiche europee, occupata fino al 17 novembre scorso da Andrea Ronchi di Futuro e libertà. Un posto che farebbe gola a Claudio Scajola, dimessosi dal governo lo scorso maggio a causa delle polemiche sulle modalità di acquisto della sua casa romana nei pressi del Colosseo. Berlusconi e Scajola si sono incontrati per la quarta volta in pochi giorni, ma il presidente del Consiglio non ha dato ancora una risposta alla richiesta dell’ex ministro di tornare nell’esecutivo o di occupare l’incarico di coordinatore nazionale del Pdl. Sono inoltre ancora vacanti i sottosegretariati alle Politiche agricole e all’Ambiente, occupati fino all’uscita dei finiani dal Pdl rispettivamente da Antonio Buonfiglio e da Roberto Menia.
In allegato il profilo del nuovo ministro delle Politiche agricole Francesco Saverio Romano.
23 marzo
Palazzo Chigi – Cdm approva moratoria sul nucleare e decreto anti-scalata. Fissato per il 12 e 13 giugno referendum abrogativi su privatizzazione acqua, nucleare e legittimo impedimento
Il Consiglio dei ministri riunitosi stamattina ha dato il via libera a una moratoria di un anno al programma di rientro dell’Italia nel nucleare, come preannunciato ieri dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. In particolare, sono previsti 12 mesi di moratoria e 24 mesi per l’elaborazione della strategia nucleare. Nel provvedimento correttivo del decreto sulla localizzazione dei siti, l’elaborazione della strategia era prevista originariamente a distanza di tre mesi dall’approvazione del provvedimento. Ora, con l’approvazione della moratoria di un anno, il termine per la definizione del piano programmatico è spostato ulteriormente in avanti a 24 mesi da oggi.
Ancora in tema di nucleare, l’esecutivo ha deciso di fissare per il 12 e 13 giugno prossimo lo svolgimento del referendum abrogativo, promosso dall’Idv, delle norme della legge n. 99/2009 che disciplina appunto il ritorno alla produzione di energia atomica nel nostro Paese. Nella stessa data si svolgeranno anche i referendum, promossi sempre dall’Idv, relativi alla cancellazione in toto della legge n. 51/2010 sul legittimo impedimento e all’abrogazione di una serie di disposizioni introdotte dal dl 112/2008 sui conti pubblici sulla privatizzazione dei servizi idrici.
Il governo ha poi approvato un decreto legge anti-scalata a tutela delle società strategiche per il nostro Paese. Quest’ultimo provvedimento, preannunciato nei giorni scorsi dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, si ispira ad analoghe norme francesi sulla reciprocità di condizioni ed è stato deciso dopo l’acquisizione da parte di Lactalis del 29% di Parmalat. In pratica, si concede rinvio ai consigli di amministrazione di poter rinviare a fine giugno la convocazione delle assemblee societarie, anche se già convocate.
Approvati inoltre altri due decreti legge, uno reperisce risorse da destinare al settore della sicurezza, mentre l’altro contiene alcuni interventi integrativi del mille-proroghe, convertito in via definitiva alla fine di febbraio. Tra l’altro è prevista la proroga al 31 dicembre 2012 del divieto di incroci fra stampa e televisione e la razionalizzazione delle procedure per lo svolgimento delle gare sulle radiofrequenze previste dalla legge di stabilità. Il provvedimento contiene poi il rifinanziamento del Fondo unico dello spettacolo per il quale vengono reperiti 149 milioni di euro annui e stanzia 7 milioni di euro annui a favore di enti e istituzioni culturali, la cui copertura dovrebbe essere garantita, secondo quanto si apprende, dall’incremento di 1-2 centesimi delle accise della benzina. A fronte di questo intervento viene quindi cancellata la tassa sul cinema introdotta dal mille-proroghe, che prevedeva dal 1° luglio 2011 e fino al 31 dicembre 2013 il pagamento di un euro in più per le proiezioni cinematografiche.
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NOTIZIARIO SETTIMANALE
CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI
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Lunedì 21 marzo 2011
Le notizie dal 21 al 26 marzo
DAL CONAF
EVENTI E ALTA FORMAZIONE
• 25 marzo
Agronomi ad Agriumbria: al fianco delle imprese italiane
• 14 aprile
Auditorium de La Nazione a Firenze: consegna Premio Bettino Ricasoli
COMUNICATI STAMPA
• 23 marzo
Auguri di buon lavoro al neo ministro Saverio Romano e disponibilità di collaborazione da parte del CONAF
AGENDA
Nelle Istituzioni – calendario della settimana dal 28 marzo primo aprile 2011
In Italia e nel mondo – Appuntamenti della settimana dal 28 marzo al 3 aprile 2011
MONITORAGGIO LEGISLATIVO
Camera
• 21 marzo
Camera/Senato – (a. g. 344) trasmesso a Parlamento schema dpcm per prorogare al 31 dicembre 2011 termine incarico Commissario quote latte
Camera – viticoltura: necessaria attenta valutazione liberalizzazione diritti impianto. Risoluzione di Fiorio (Pd)
Camera – colture ogm: chiarire qual è la posizione dell’esecutivo su coltivazioni in campo aperto. Interrogazione di Cenni (Pd)
Camera – agroalimentare: tutelare qualità dei prodotti italiani da contaminazione sostanze nocive. Interrogazione di Girlanda (Pdl)
23 marzo
Camera – indagine conoscitiva su sementi e agrofarmaci, Assosementi: investire nella ricerca e reintrodurre obbligo sementi certificate per accedere a contributi Pac
24 marzo
Camera – zootecnia e settore biticolo-saccarifero: stanziare risorse per associazioni provinciali (Apa) e garantire erogazione aiuti nazionali a produttori zucchero. Presentate due risoluzioni
25 marzo
Camera – proroga multe quote latte: chiarire necessità copertura finanziaria superiore a costo operazione. Interrogazione di Berretta (Pd)
Camera – caso Lactalis: sostenere reale rilancio settore zootecnico. Interrogazione di Zucchi (Pd)
Camera – biotecnologie agricole: chiarire esistenza protocollo con Fondazione diritti genetici. Interrogazione di Agostini (Pd)
Camera – (C. 4059) comunitaria 2010: via libera da commissione Politiche Ue. Testo da lunedì in Aula. Approvato emendamento con delega a riordino disciplina fitosanitari. Accolte numerose novità per settore primario
Camera/Senato – federalismo fiscale: presto dal Cdm il sì definitivo a quarto provvedimento attuativo. Ecco come cambierà finanziamento delle Regioni. Al via i costi standard della sanità
Senato
23 marzo
Senato – rischio idrogeologico: Ranucci (Pd), Cardiello (Cn) e Fleres (Pdl) chiedono al governo maggiore attenzione
24 marzo
Senato – ogm: intervenire nelle sedi comunitarie per rivedere norme in materia di etichettatura dei prodotti e tracciabilità alimentare. Interrogazione di Lannutti (Idv)
Senato – (S. 2472) spazi verdi urbani: commissione Ambiente (referente) avvia votazioni. Possibile via libera a testo la prossima settimana
Governo
• 21 marzo
Mipaaf – viticoltura, Galan: no a liberalizzazione impianti. Faremo sentire nostra voce a Bruxelles
• 22 marzo
Palazzo Chigi – ritorno al nucleare, ministro Romani rinvia approvazione. Moratoria di un anno su siti e procedure
• 23 marzo
Governo – Berlusconi dà il via al rimpasto: Galan Passa ai Beni culturali, Romano (Ir) è il nuovo titolare del Mipaaf
Palazzo Chigi – Cdm approva moratoria sul nucleare e decreto anti-scalata. Fissato per il 12 e 13 giugno referendum abrogativi su privatizzazione acqua, nucleare e legittimo impedimento
DAL CONAF
25 marzo
Agronomi ad Agriumbria: al fianco delle imprese italiane
Il presidente Conaf, Andrea Sisti: “Ruolo dei professionisti è strategico in questa fase cruciale del settore rurale”. 710 gli agronomi e forestali in Umbria. Il presidente regionale Villarini: “Il problema maggiore per l’agricoltura umbra è il ritardo nei pagamenti dei contributi comunitari”.
Dottori agronomi e dottori forestali al fianco delle imprese agricole italiane. E’ stato così anche per la 43° edizione di Agriumbria 2011, in programma dal 25 marzo a domenica 27 presso il centro Umbriafiere di Bastia Umbra, con la partecipazione della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali dell’Umbria, presente con uno stand espositivo ed informativo presso il padiglione 7 (stand 47).
E’ una fase cruciale per il futuro dell’economia agricola italiana, alla vigilia della nuova Politica agricola comune (Pac) 2014-2020: “Il ruolo dei professionisti – sottolinea il presidente Conaf, Andrea Sisti – è quanto mai strategico, per sostenere ed indirizzare le scelte delle nostre aziende agricole, che oggi più che mai, hanno bisogno di investimenti ed innovazione. La politica agricola comunitaria – aggiunge Sisti – dovrà mettere a disposizione del mondo agricolo misure che permettano il mantenimento del reddito degli agricoltori e consentano di innovare e diversificare le gestione del territorio e delle aziende agricole”.
Sono 710 i dottori agronomi e dottori forestali iscritti alla Federazione regionale dell’Umbria; di questi 630 appartengono all’Ordine provinciale di Perugia e 80 all’Ordine provinciale di Terni.
“Agriumbria – prosegue il presidente della Federazione umbra e dell’Ordine di Perugia, Stefano Villarini – si conferma una manifestazione di riferimento per l’intero settore agricolo per il Centro Italia. La Federazione è stata presente alla fiera di Bastia per offrire un momento pubblico di confronto ed incontro con i titolari delle aziende agricole, e con il settore più in generale. E’ un momento importante questo per l’agricoltura regionale, che vede i professionisti umbri impegnati nel territorio sulle misure del Piano di sviluppo rurale. Il ritardo con cui le imprese agricole ricevono i contributi comunitari (800 milioni di euro si spesa complessiva nel periodo 2007-2013) sta diventando un problema sempre più reale, perché rallenta gli investimenti delle singole imprese, che invece hanno bisogno di risorse immediate per rilanciare gli investimenti e l’innovazione”.
14 aprile
Auditorium de La Nazione a Firenze: consegna Premio Bettino Ricasoli
Si svolgerà giovedì 14 aprile alle ore 17 nell’Auditorium Monti de La Nazione a Firenze la cerimonia di premiazione del primo Premio giornalistico Bettino Ricasoli promosso dal CONAF in collaborazione con il Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti. Alla cerimonia di premiazione interverranno il Presidente Andrea Sisti e la Vice Presidente Rosanna Zari. Il programma completo su www.conaf.it.
DA ORDINI E FEDERAZIONI
23 marzo
Auguri di buon lavoro al neo ministro Saverio Romano e disponibilità di collaborazione da parte del CONAF
Sisti, presidente CONAF: “Disponibilità ad una collaborazione proficua da parte dei dottori agronomi e dottori forestali italiani”.
“Auguro buon lavoro al neo ministro alle Politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano. Colgo l’occasione per rendere noto al ministro Romano la piena disponibilità personale e del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali ad una collaborazione proficua e attiva all’interno di un percorso di crescita dell’agricoltura italiana, all’insegna dell’efficienza e qualità. Ringrazio, allo stesso tempo, il ministro uscente Giancarlo Galan per il lavoro svolto fino ad oggi”.
Lo sottolinea il presidente del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali (CONAF), Andrea Sisti, salutando la nomina odierna di Saverio Romano a ministro dell’agricoltura.
Nelle Istituzioni – calendario della settimana dal 28 marzo al primo aprile 2011
Legge comunitaria 2010 (seguito esame emendamenti C. 4059 Governo, approvato dal Senato) – relatore Gianluca Pini (Lnp-Emilia Romagna)
• Lunedì 28 marzo, ore 14.00 – Camera, Aula, discussione sulle linee generali;
• Martedì 29 marzo, ore 12.00 – Camera, commissione Affari costituzionali, comitato permanente per i pareri; seguito esame in Aula;
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Camera, commissione Bilancio, sede consultiva all’Assemblea;
• Martedì 29 marzo, ore 12.30 – Camera, commissione Bilancio, comitato dei nove;
Schema di decreto legislativo recante attuazione dell’articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, e successive modificazioni, in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali (esame atto n. 328)
• Lunedì 28 marzo, ore 17.00 – Camera, commissioni Bilancio e bicamerale per il federalismo riunite, audizione di rappresentanti della Svimez. Ore 18.00 audizione di rappresentanti della Banca d’Italia;
• Martedì 29 marzo, ore 11.00 – Camera, commissioni Bilancio e bicamerale per il federalismo riunite, audizione di rappresentanti della Ragioneria generale dello Stato, Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea (IGRUE). Ore 12.00, audizione di rappresentanti dell’ANCE. Ore 14.00, audizione del ministro per i Rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale, Raffaele Fitto;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.00 – Camera, commissione Affari costituzionali, deliberazione di rilievi alla bicamerale per il federalismo;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.00 – Camera, commissioni Bilancio e bicamerale per il federalismo riunite, audizione del prof. Giancarlo Viesti, CERPEM, Centro Ricerche per il Mezzogiorno. Ore 14.30, audizione di rappresentanti della Corte dei conti;
• Giovedì 31 marzo, al termine delle votazioni a. m. dell’Aula – Camera, commissione Affari costituzionali, deliberazione di rilievi alla bicamerale per il federalismo;
• Giovedì 31 marzo, ore 14.00 – Camera, commissioni Bilancio e bicamerale per il federalismo riunite, audizione del Comitato di rappresentanti delle autonomie territoriali di cui all’articolo 3, comma 4, della legge n. 42 del 2009;
Individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell’ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali. Riordino di enti ed organismi decentrati (seguito esame 2259, già approvato dalla Camera) – relatore Andrea Pastore (Pdl-Abruzzo)
• Martedì 29 marzo, ore 13.00 – Senato, commissione Affari costituzionali, termine presentazione emendamenti;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.15 – Senato, commissione Affari costituzionali, sede referente; in sede consultiva nella commissione Lavoro;
Interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del ministero dell’Economia
• Giovedì 31 marzo, ore 13.30 – Camera, commissione Finanze;
Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense (seguito esame C. 3900 e abb.) – relatore Roberto Cassinelli (Pdl-Liguria)
• Martedì 29 marzo, ore 13.00 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.45 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
• Giovedì 31 marzo, ore 13.30 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare (seguito esame C. 2744) – relatore Marcello Di Caterina (Pdl-Campania)
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.00 – Camera, commissione Agricoltura, sede referente, comitato ristretto;
• Giovedì 31 marzo, ore 15.00 – Camera, commissione Agricoltura, termine presentazione emendamenti;
Riforma delle professioni regolamentate (seguito esame C. 503 Siliquini e C. 3581 Lulli – relatore Maria Grazia Siliquini (Ir-Piemonte)
• Martedì 29 marzo, ore 13.00 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.45 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
• Giovedì 31 marzo, ore 13.30 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;
Interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del ministero dell’Ambiente
• Giovedì 31 marzo, ore 13.30 – Camera, commissione Ambiente;
Audizione informale dei rappresentanti dell’Azienda Naturavi Srl su problematiche del settore avicolo
• Martedì 29 marzo, ore 13.30 – Camera, commissione Agricoltura;
Indagine conoscitiva sulla situazione del sistema agroalimentare, con particolare riferimento ai fenomeni di illegalità che incidono sul suo funzionamento e sul suo sviluppo
• Martedì 29 marzo, ore 14.00 – Camera, commissione Agricoltura, audizione dei rappresentanti della Guardia di Finanza;
• Mercoledì 30 marzo, ore 14.00 – Camera, commissione Agricoltura, audizione dei Prefetto Nicola Izzo, vicedirettore generale della pubblica sicurezza vicario, Autorità di gestione del Programma Operativo Nazionale (PON) Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013;
Seguito esame commercio interno del riso (S. 1909) – relatore Lorenzo Piccioni (Pdl-Piemonte)
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Seguito esame ddl su produzione artigianale di grappe (1839) – relatore Gianpaolo Vallardi (Lnp-Veneto)
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Seguito esame congiunto ddl su utilizzo agricolo di terreni della laguna veneta (S. 1050 e 1239) – relatore Fedele Sanciu (Pdl-Sardegna)
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Seguito esame congiunto ddl su produzione biologica (S. 1035 e 1115) – relatore Laura Allegrini (Pdl-Lazio)
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2000/75/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente misure di vaccinazione contro la febbre catarrale degli ovini (COM (2010) 666 def.) – relatrice Laura Allegrini (Pdl-Lazio)
• Martedì 29 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede consultiva su atti comunitari;
• Martedì 29 marzo, ore 15.15 – Senato, commissione Agricoltura, audizione informale del dottor Romano Marabelli, Capo Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti;
Seguito indagine conoscitiva sullo stato dell’indebitamento delle aziende del settore agricolo
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, audizione del dottor Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS);
Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (S. 2472) – relatore Giuseppe Leoni (Lnp-Lombardia)
• Mercoledì 30 marzo, ore 15.00 – Senato, commissione Ambiente, sede referente.
In Italia e nel mondo – Appuntamenti della settimana dal 28 marzo al 3 aprile 2011
Lunedì 28 marzo
• Roma: ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta al convegno “Italia digitale valori e opportunità per il mondo scientifico e le imprese Ict” – Palazzo Marini, sala Conferenze Via del Pozzetto, 158. Dalle 10 alle 14;
Martedì 29 marzo
• Roma: convegno Il cammino dell’economia italiana 1979-2009 con Fabrizio Saccomanni, Guido Maria Rey, Paolo Savona, Michele Salvati, Giangiacomo Nardozzi, Michele Barbati – Banca d’Italia, villa Hutter via Nazionale 191, ore 9.30
Mercoledì 30 marzo
• Roma: Iniziativa FILCAMS “Donne e Lavoro, conciliazione possibile” Interviene il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso – centro Congressi Cavour, Via Cavour 50/a, ore 9.30;
MONITORAGGIO LEGISLATIVO
21 marzo
Camera/Senato – (a. g. 344) trasmesso a Parlamento schema dpcm per prorogare al 31 dicembre 2011 termine incarico Commissario quote latte
Il Commissario straordinario per le quote latte, Paolo Gulinelli, rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2011. E’ quanto prevede uno dei 16 schemi di decreto del presidente del Consiglio dei ministri (dpcm) relativi all’ulteriore rinvio delle proroghe stabilite dall’articolo 1 del decreto legge 225/2010, noto come mille-proroghe, convertito dalla legge n. 10/2010.
I provvedimenti sono suddivisi per ministero competente, tra cui vi è anche il ministero delle Politiche agricole (a. g. 344, vedi allegato), che ha chiesto il mantenimento in carica di Gulinelli sino alla fine del 2011, in considerazione dell’introduzione, all’articolo 2 comma 12-duodecies, del dl mille-proroghe, dello slittamento al 30 giugno prossimo del termine entro cui potranno essere versate le rate, scadute il 31 dicembre scorso, dei piano di rientro sottoscritti dagli allevatori multati per aver sforato le quote latte.
Lo schema di dpcm è stato assegnato nei giorni scorsi all’esame in sede consultiva su atti del governo della bicamerale per la semplificazione, con relatore il presidente del gruppo di lavoro, il senatore Andrea Pastore (Pdl-Abruzzo). Sul provvedimento sono inoltre chiamate a dare parere, per i profili finanziari e di copertura, le commissioni Bilancio dei due rami del Parlamento.
Direttore generale del Sin (Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura), Paolo Gulinelli è stato nominato commissario straordinario per le quote latte il 17 aprile 2009 in base a quanto previsto dalla legge n. 33/2009 con cui è stato convertito in legge il decreto, voluto dall’ex ministro delle Politiche agricole Luca Zaia (attuale governatore del Veneto), per la rateizzazione delle multe per lo sforamento da parte degli allevatori italiani del regime comunitario delle quote latte.
Camera – viticoltura: necessaria attenta valutazione liberalizzazione diritti impianto. Risoluzione di Fiorio (Pd)
La liberalizzazione dei diritti di impianto del settore vitivinicolo, prevista per il 2015 dal regolamento (CE) n. 479 del 2008, deve essere sottoposta a una seria valutazione sull’impatto economico, territoriale e sociale.
L’esecutivo, infatti, dovrà elaborare una chiara linea politica per combinare gli orientamenti di fondo della riforma comunitaria, volta all’abbandono di superati e dispendiosi mezzi di gestione del settore e del mercato, incentivando la competitività della produzione europea con la tutela del patrimonio vitivinicolo nazionale, in particolar modo per quanto riguarda le produzioni a denominazione di origine.
È questo, in sintesi, l’impegno chiesto al governo nella commissione Agricoltura di Montecitorio dalla risoluzione presentata da Massimo Fiorio (Pd-Piemonte) che sottolinea il ruolo fondamentale svolto dai diritti di impianto come strumenti efficaci per gestire le produzioni vitivinicole.
Il principio ispiratore di questo regime è che i nuovi vigneti possano essere impiantati solo se supportati da diritti di impianto acquistati dal viticoltore e la liberalizzazione del settore dal 2015, senza alcun strumento alternativo, rischia di destabilizzare l’economia di molte regioni viticole in Europa oltre a poter compromettere la produzione di svariate denominazione di origine.
La commissione Agricoltura della Camera ha previsto l’avvio della discussione della risoluzione Fiorio per martedì prossimo 22 marzo.
Background
Ricordiamo che sullo stesso argomento Fiorio ha presentato il 24 febbraio scorso un’interrogazione a risposta in commissione Agricoltura.
Camera – colture ogm: chiarire qual è la posizione dell’esecutivo su coltivazioni in campo aperto. Interrogazione di Cenni (Pd)
Il governo
deve chiarire se ha realmente intenzione di promuovere nuove iniziative normative in materia di ogm, ignorando la clausola di salvaguardia e adottando un indirizzo in palese contrasto con la volontà della Conferenza Stato-Regioni.
Lo chiede, con un’interrogazione a risposta nella commissione Agricoltura di Montecitorio, indirizzata al ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, la deputata del Pd Susanna Cenni (eletta in Toscana) che fa presente come la circolare ministeriale del primo marzo 2011 (n. 4822) segnalerebbe l’invito della Commissione Ue alle autorità nazionali per adottare quanto prima misure di coesistenza tra le colture geneticamente modificate e quelle tradizionali, ipotizzando di superare l’attuale lo stallo – in riferimento alla scelta delle regioni di ritirare il vecchio documento sulla coesistenza – anche ricorrendo all’eventuale utilizzo del potere sostitutivo dello Stato ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione.
Secondo la Cenni, questo nuovo indirizzo del ministero delle Politiche agricole sarebbe in conflitto con il parere della Conferenza delle Regioni, organo competente in materia secondo un pronunciamento della Corte costituzionale, che ha operato una scelta molto chiara e unanime a favore della clausola di salvaguardia, contraria alla diffusione delle colture ogm in campo aperto.
Camera – agroalimentare: tutelare qualità dei prodotti italiani da contaminazione sostanze nocive. Interrogazione di Girlanda (Pdl)
L’elevata presenza di metalli pesanti e sostanze nocive, come la diossina, nel suolo e di conseguenza negli alimenti, provoca sequestri agroalimentari di diverso genere nel nostro Paese, e produce un danno economico al settore che negli ultimi anni si è aggirato intorno ai 5 miliardi di euro. Con un’interrogazione presentata ieri a Montecitorio, che verrà discussa in commissione Agricoltura, Rocco Girlanda (Pdl-Umbria) chiede al ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan di tutelare la produzione italiana dalle contaminazioni dell’ecosistema, limitando i possibili effetti negativi sulle coltivazioni e produzioni di qualità del settore.
23 marzo
Camera – indagine conoscitiva su sementi e agrofarmaci, Assosementi: investire nella ricerca e reintrodurre obbligo sementi certificate per accedere a contributi Pac
Il mercato italiano della produzione, vendita e distribuzione di sementi sta vivendo una fase difficile, frutto essenzialmente di una bilancia commerciale fortemente negativa (250 milioni di euro di import contro circa 150 milioni di euro di export), che può essere corretta solo puntando sulla ricerca e sull’innovazione varietale.
Lo hanno sostenuto oggi i rappresentanti di Assosementi – la principale associazione italiana di produttori di sementi – intervenuti nella commissione Agricoltura di Montecitorio nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla situazione dei mercati delle sementi e degli agrofarmaci.
In particolare, secondo l’associazione che conta circa 180 aziende iscritte, il settore di riferimento ha un mercato dal valore di circa 650 milioni di euro, in cui operano imprese che possono essere orientate a svolgere contemporaneamente o in via preferenziale anche solo una delle seguenti funzioni: ricerca e innovazione (identificazione di nuove varietà), commerciale (vendita di sementi) e identità e rintracciabilità delle produzioni.
Il punto debole della filiera nazionale è costituito dalla ricerca, nella quale non s’investe più ormai da tempo come nel caso del grano duro, per il quale si registra un crollo nell’impiego di sementi certificate.
Per Assosementi il motivo principale di questa contrazione (– 33%) nell’attuale campagna rispetto a quella del 2010 è la diretta conseguenza della mancanza dell’obbligo di impiegare sementi certificate per accedere ai contributi previsti dalla Politica agricola comune (Pac) e per il grano duro.
Sarebbe auspicabile, hanno concluso i rappresentanti dell’associazione, che le amministrazioni e le organizzazioni dei produttori prendano coscienza di questa situazione, in grado di minare il futuro produttivo e qualitativo della coltura, favorendo non solo l’immediato reinserimento dell’obbligo dell’uso del seme certificato, ma definendo anche il ruolo di quest’ultimo nel dibattito e nelle decisioni per la futura Pac post 2013.
24 marzo
Camera – zootecnia e settore biticolo-saccarifero: stanziare risorse per associazioni provinciali (Apa) e garantire erogazione aiuti nazionali a produttori zucchero. Presentate due risoluzioni
Il settore agroalimentare, già pesantemente danneggiato dalla crisi economica, non ha ricevuto risorse nell’ambito della conversione del cosiddetto “decreto mille-proroghe”. Sono stati esclusi infatti gli interventi sull’accisa agevolata per il gasolio utilizzato nelle serre, disattesi gli impegni assunti a livello europeo in relazione all’effettiva erogazione delle risorse al settore bieticolo-saccarifero e drasticamente ridotte le risorse per il finanziamento delle associazioni provinciali degli allevatori (Apa), mentre paradossalmente ancora una volta sono stati salvaguardati gli interessi di quanti non si sono messi in regola con i pagamenti delle multe per lo sforamento delle quote latte. I componenti della commissione Agricoltura del gruppo parlamentare del Pd (primo firmatario Marco Carra) hanno quindi presentato una risoluzione per impegnare il governo a stanziare 60 milioni di euro in favore delle associazioni provinciali degli allevatori, il cui lavoro di tenuta dei libri genealogici è una funzione essenziale di controllo per la sicurezza alimentare, il benessere animale, il miglioramento genetico e la competitività del settore zootecnico, o, in subordine, a promuovere un confronto in sede di Conferenza Stato-Regioni per cercare una soluzione condivisa.
L’intera commissione Agricoltura, inoltre, ha presentato un’altra risoluzione per impegnare il governo a erogare gli aiuti nazionali per le campagne produttive del 2009 e del 2010 a favore degli operatori del settore bieticolo-saccarifero che ne hanno diritto, provvedendo anche all’utilizzo delle risorse non utilizzate e presenti nel bilancio dell’Agea, circa 21 milioni di euro, riprogrammate a questo scopo.
25 marzo
Camera – proroga multe quote latte: chiarire necessità copertura finanziaria superiore a costo operazione. Interrogazione di Berretta (Pd)
Il governo deve chiarire se effettivamente la somma di cinque milioni stanziata dall’articolo 2 del decreto legge n. 225/2010 (mille-proroghe, convertito con la legge n. 10/2011) – che ha previsto il differimento al 30 giugno 2011 dei termini per il pagamento delle multe sulle quote latte – costituisca una copertura finanziaria sovrastimata per una multa che dovrà comunque essere pagata e come saranno realmente utilizzate queste risorse.
Lo chiede, con un’interpellanza indirizzata al neoministro delle Politiche agricole Francesco Saverio Romano, il deputato del Pd Giuseppe Berretta (eletto in Sicilia), ricordando come l’ex ministro Giancarlo Galan, rispondendo il 9 marzo scorso all’interrogazione presentata da Mauro Libè (Udc-Emilia Romagna), abbia riconosciuto che effettivamente le risorse stanziate siano eccessive. Infatti il costo dell’operazione, pari ai maggiori interessi maturati in seguito alla rinvio della scadenza delle rate, è stimato in soli 226mila euro.
Camera – caso Lactalis: sostenere reale rilancio settore zootecnico. Interrogazione di Zucchi (Pd)
L’esecutivo deve monitorare con attenzione le ripercussioni sulla filiera del latte dall’acquisizione di Parmalat da parte del gruppo Lactalis, in particolare per quanto riguarda le ricadute in termini di prezzo di riferimento e di produzione, verificando quale sarà il nuovo assetto societario dell’azienda e tutelando il più possibile il comparto zootecnico nazionale.
Lo chiede, con un’interrogazione a risposta in commissione Agricoltura, indirizzata al neoministro Francesco Saverio Romano, Angelo Zucchi (Pd-Lombardia) che porta all’attenzione del governo la scalata al gruppo Parmalat da parte della società francese Lactalis, vero colosso dell’agroindustria che ha già assorbito marchi importanti del settore lattiero-caseario nostrano come Invernizzi, Galbani e Locatelli.
Il gruppo transalpino, infatti, ha recentemente acquistato il 15,3% delle azioni detenute dai fondi Zenit, Skagen e Mackenzie assumendo, di fatto, il controllo della più importante azienda nazionale del latte.
In questo quadro, conclude Zucchi nel proprio atto di sindacato ispettivo, il governo si è limitato solo ad emanare lo scorso 23 marzo un decreto legge “anti-scalata”, che in pratica consente di guadagnare tempo consentendo ai consigli di amministrazione di rinviare a fine giugno la convocazione delle assemblee societarie, mentre manca un vero piano industriale di rilancio e sviluppo della zootecnia italiana.
Camera – biotecnologie agricole: chiarire esistenza protocollo con Fondazione diritti genetici. Interrogazione di Agostini (Pd)
Secondo alcune informazioni riportate da organi di stampa, il 3 novembre scorso il governo avrebbe sottoscritto un protocollo d’intesa con la Fondazione dei diritti genetici per promuovere e realizzare, tra l’altro, azioni di ricerca applicata alle biotecnologie soft, in particolare la Mas (marker assisted selection), e progetti di gestione della piattaforma tecnologica “biosafety scanner” finalizzata a proteggere la biodiversità dai rischi derivanti da trasferimenti, dalla manipolazione e dall’uso degli ogm.
Il protocollo avrebbe la durata di tre anni e sarebbero stati destinati per la realizzazione delle attività ben 20 milioni di euro.
Con un’interrogazione a risposta nella commissione Agricoltura, indirizzata al neoministro Francesco Saverio Romano, il deputato del Pd Luciano Agostini (eletto nelle Marche) chiede al governo di esprimersi sulla veridicità di queste notizie e, nel caso in cui risultino vere, di chiarire in base a quali criteri tecnici e scientifici sia stata selezionata la Fondazione, visto che non risultano essere stati coinvolti nella decisione né la Conferenza delle Regioni né il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra), competenti in materia.
Camera – (C. 4059) comunitaria 2010: via libera da commissione Politiche Ue. Testo da lunedì in Aula. Approvato emendamento con delega a riordino disciplina fitosanitari. Accolte numerose novità per settore primario
Approderà lunedì prossimo, 28 marzo, all’esame dell’Aula di Montecitorio il disegno di legge comunitaria 2010. Ieri, infatti, la commissione Politiche Ue ha concluso l’esame in sede referente del provvedimento, approvando alcune modifiche al testo licenziato il 2 febbraio scorso dal Senato. Tra queste numerose hanno impatto sul settore primario. Si tratta in particolare degli emendamenti:
– 18. 017, presentato dall’esecutivo, introduce l’articolo 18-bis delegando il governo a realizzare una riorganizzazione della disciplina vigente su produzione e commercializzazione dei prodotti in questione, coordinandola con il recepimento delle direttive 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 novembre 2009 e 2009/127/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 ottobre 2009, già inserite nell’allegato B del provvedimento. I decreti legislativi attuativi della delega dovranno essere adottati, su iniziativa dei ministri della Salute, delle Politiche agricole, dell’Ambiente, dello Sviluppo economico, dell’Economia e per le Politiche comunitarie, entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge, e dovranno essere sottoposti ai pareri delle competenti commissioni parlamentari;
– 11.0.1, presentato dalla commissione Giustizia, inserisce l’articolo 11-bis aggiornando il sistema sanzionatorio in materia di commercializzazione delle uova;
– 11.02, ancora d’iniziativa del II gruppo di lavoro, introduce un ulteriore articolo dopo l’11 per delegare il governo ad adeguare, in attuazione del regolamento (CE) 767/2009 del Parlamento europeo e dei Consiglio del 13 luglio 2009, la normativa nazionale alla revisione della disciplina sanzionatoria relativa all’immissione sul mercato e all’uso dei mangimi;
– 11.0.3, sempre della commissione Giustizia, che rivede le sanzioni in materia di etichettatura degli oli di oliva;
– 18.03, d’iniziativa del XIII gruppo di lavoro, inserisce nel testo un nuovo articolo per l’attuazione del regolamento (CE) n. 1266/2010 della Commissione, del 22 dicembre 2010, sull’etichettatura dei vini, stabilendo che è autorizzata la commercializzazione, fino a esaurimento delle scorte, dei vini di cui all’allegato XI-ter del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007 (regolamento unico OCM), immessi sul mercato o etichettati prima del 30 giugno 2012 e conformi alle disposizioni della direttiva 2005/26/CE della Commissione, del 21 marzo 2005;
– 18.04, ancora della commissione Agricoltura, con cui sono fissati i principi per la delega al governo all’attuazione del regolamento (CE) n. 2173/2005 del Consiglio, del 20 dicembre 2005, relativo all’istituzione di un sistema di licenze FLEGT (Forest Law Enforcement, Governance and Trade) per le importazioni di legname nella Comunità europea;
– 18.055, firmato dal relatore Gianluca Pini (Lnp-Emilia Romagna), con la delega al governo al riordino delle disposizioni della Parte III del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche e integrazioni, concernente « Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e gestione delle risorse idriche.
Il termine per la presentazione di emendamenti in Aula al disegno di legge licenziato dalla commissione Politiche Ue è fissato per le ore 14 di lunedì 28 marzo.
– 22 luglio 2010: il Consiglio dei ministri approva il disegno di Legge comunitaria 2010. Nel testo è prevista il recepimento di due direttive, inserite nell’Allegato B, in materia di pesticidi (2009/127/CE e la 2009/128/CE) e di una, inserita nell’Allegato A, sulla produzione di succhi di frutta.
Iter Senato
– 5 agosto 2010: il disegno di legge comunitaria 2010 (S. 2322) è trasmesso al Senato e assegnato all’esame in sede referente della commissione Politiche Ue, relatore Rossana Boldi (Lnp-Piemonte, presidente della XIV gruppo di lavoro). Sul provvedimento è inoltre richiesto il parere in sede consultiva da parte di tutte le altre commissioni;
– 29 settembre 2010: la commissione referente avvia l’esame del testo; nel frattempo il disegno di legge all’ordine del giorno degli altri gruppi di lavoro;
– 16 novembre 2010: è fissato il termine per la presentazione di emendamenti in Politiche Ue. Pareri delle commissioni in consultiva;
– 22 dicembre 2010
-18 gennaio 2011: la Politiche Ue esamina articoli ed emendamenti e licenzia il testo per l’Aula;
– 1-2 febbraio 2011: l’Assemblea approva con alcune modifiche il testo licenziato dalla commissione referente e lo trasmette alla Camera. Tra le novità l’inserimento nell’allegato A della direttiva 2010/60/CE in materia di sementi, e l’introduzione nel testo di due disposizioni in materia di acque destinato al consumo umano e acque di balneazione.
Iter Camera
– 7 febbraio 2011: il disegno di legge Comunitaria 2010 è trasmesso alla Camera (C. 4059) e assegnato all’esame in sede referente della commissione Politiche Ue. Chiesto il parere in consultiva di tutti gli altri gruppi di lavoro.
– 16 febbraio 2011: parere favorevole delle commissioni Affari esteri, Difesa, Ambiente, Agricoltura e Questioni regionali;
– 15-23 marzo 2011: la commissione referente svolge il vaglio ammissibilità degli emendamenti, dichiarandone inammissibili circa la metà, tra cui uno su revoca quote di produzione latte. Ammessa invece modifica con cui sono fissati i criteri direttivi per adeguare la normativa nazionale alle recenti direttive europee in materia di fitosanitari e già contenute nell’allegato B del testo;
– 23-24 marzo 2011: la commissione Politiche Ue vota le modifiche e approva il testo per l’Aula.
Camera/Senato – federalismo fiscale: presto dal Cdm il sì definitivo a quarto provvedimento attuativo. Ecco come cambierà finanziamento delle Regioni. Al via i costi standard della sanità
Arriverà nei prossimi giorni il via libera definitivo dal Consiglio dei ministri al quarto decreto legislativo attuativo della legge delega sul federalismo fiscale (legge n. 43/2009). Con il via libera espresso ieri dalla commissione bicamerale per il federalismo sul decreto legislativo relativo all’autonomia tributaria di Regioni e province e sui meccanismi di definizione dei costi standard della sanità, l’esecutivo ha messo a segno uno dei principali tasselli della riforma federale del fisco, su cui come per quello sulla fiscalità municipale c’è stato un dibattito complesso e non privo di ostacoli. Maggioranza e governo sono infatti riusciti a evitare le difficoltà incontrate con il testo sull’autonomia impositiva dei Comuni – su cui la votazione in bicamerale finì con un pareggio, quindi con una bocciatura che ha costretto il testo a un ulteriore vaglio da parte del Parlamento – raggiungendo solo in extremis un accordo con i presidenti delle Regioni e con il maggiore partito di opposizione. Il parere predisposto sullo schema di dlgs dal relatore, il deputato del Pdl Massimo Corsaro (eletto in Lombardia), in cui sono contenute le novità che l’esecutivo dovrà introdurre nell’articolato, è passato con 15 voti a favore, 10 astenuti e 4 contrari. A favore hanno votato Pdl, Lega e dei rappresentati dei gruppi di sostegno alla maggioranza, mentre si è astenuto il Pd. Contro hanno votato Udc e Idv. A permettere l’esito positivo della votazione l’accordo raggiunto tra il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli i governatori, e condiviso dal Pd, sulla cosiddetta clausola di salvaguardia: in pratica nel provvedimento è sarà inserita una disposizione che congela i pesanti tagli a Regioni ed enti locali previsti dalla manovra correttiva del luglio scorso (dl 78/2010), con l’impegno a rivedere la riduzione dei trasferimenti pubblici in particolare per le amministrazioni virtuose che si presenteranno con i conti in ordine e in linea con le direttive del patto di stabilità interno. Inoltre con il decreto legislativo saranno ripristinati i fondi per il trasporto pubblico locale. Per il resto il testo non ha subiti modifiche di rilievo. Per quello che riguarda l’Irpef, dal 2013 le regioni potranno manovrare l’addizionale dallo 0,9 fino all’1,4%. La maggiorazione, non potrà essere superiore allo 0,5 nel 2013. L’aumento potrà essere dell’1,1% nel 2014 e del 2,1% a decorrere dal 2015. Alle Regioni spetterà anche una quota di compartecipazione all’Iva che va ad alimentare il fondo di perequazione che garantisce la copertura integrale delle spese per i servizi essenziali come la sanità, la scuola, l’assistenza e il trasporto pubblico. La quota di attribuzione alle amministrazioni regionali della compartecipazione all’Iva sarà assegnata con criteri di territorialità.
Per quanto riguarda invece la determinazione di costi e fabbisogni standard della sanità, lo standard, applicato dal 2013, verrà fissato sulla base di parametri relativi a tre Regioni (Regioni benchmark) scelte dalla Conferenza Unificata su una rosa di cinque tra quelle non soggette a piani di rientro e che abbiano garantito l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizione di equilibrio economico. Nella individuazione delle Regioni una dovrà essere al nord, una al centro e una al sud, con almeno una di piccola dimensione geografica. Nel primo anno di applicazione i costi standard saranno fissati sulla base dei bilanci 2011.
Con riguardo ai costi della sanità, nel parere approvato è stata inserita un’osservazione con cui la bicamerale chiede all’esecutivo di valutare l’opportunità di prevedere che “Il Servizio sanitario nazionale concorra alla spesa farmaceutica esclusivamente per i farmaci prescritti per posologia degli stessi secondo la quantità e il periodo ritenuto adeguato dal medico e che i costi e i fabbisogni standard regionali riferiti alla spesa farmaceutica siano così determinati, a partire dal 2015”.
23 marzo
Senato – rischio idrogeologico: Ranucci (Pd), Cardiello (Cn) e Fleres (Pdl) chiedono al governo maggiore attenzione
Le ondate di maltempo, come quelle che nelle ultime settimane si sono abbattute sull’Italia, la cementificazione selvaggia di zone tutelate e Piani regolatori non aggiornati rendono il nostro territorio particolarmente soggetto a dissesti idrogeologici. Con tre distinte interrogazioni presentate ieri a palazzo Madama, Raffaele Ranucci (Pd-Lazio), Franco Cardiello (Cn-Campania) e Salvo Fleres (Pdl-Sicilia) hanno chiesto all’esecutivo di adottare ogni iniziativa possibile per contrastare il fenomeno. In particolare, Ranucci si è rivolto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ai ministri delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, per chiedere se non ritengano necessario incaricare esperti di settore per redigere un articolato programma di prevenzione ambientale capace di far fronte alle continue emergenze di carattere idrogeologico che interessano vari tratti dell’Autostrada del Sole (A1).
Il rappresentante del gruppo Coesione nazionale (i senatori fuoriusciti da Futuro e libertà) Cardiello ha chiesto invece alla Prestigiacomo e al ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan di verificare se all’interno del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano siano stati commessi abusi che abbiano compromesso la tenuta idrogeologica del territorio. Fleres, infine, si è rivolto alla titolare dell’Ambiente per sapere quali iniziative intenda promuovere al fine di salvaguardare l’intero territorio siciliano e per definire un nuovo Piano regolatore che tenga nel dovuto conto lo stato del suolo.
24 marzo
Senato – ogm: intervenire nelle sedi comunitarie per rivedere norme in materia di etichettatura dei prodotti e tracciabilità alimentare. Interrogazione di Lannutti (Idv)
L’adozione di approcci tecnologici all’agricoltura, come nel caso degli organismi geneticamente modificati (ogm), dovrebbe essere preceduto da un’attenta analisi delle implicazioni sull’ecosistema e sulla salute umana. Occorre quindi sostenere un approccio di comprensione dei fattori in gioco nell’utilizzo di questi prodotti, favorendo l’impiego di prodotti sempre più mirati, non tossici e non ad ampio spettro, meno deleteri per l’ecosistema, la salute umana e quella animale. Greenpeace International ha presentato una petizione alla Commissione europea, chiedendo “una moratoria sugli OGM fino a quando tutti i problemi di ordine scientifico ed etico non saranno risolti e verrà istituito un ente scientifico etico ed indipendente per valutare l’impatto di queste colture”. La Commissione europea avrà 4 mesi di tempo per esaminare la proposta e prendere una decisione in merito, ma la sua posizione è al momento ancora dubbia, anche perché l’ultima norma in materia di ogm emanata da Bruxelles risale allo scorso luglio e riguardava il diritto dei Paesi membri di vietare le coltivazioni transgeniche sul proprio territorio. Con un’interrogazione a risposta scritta, presentata ieri a palazzo Madama, il senatore dell’Idv Elio Lannutti (eletto in Veneto) chiede al neo-ministro delle Politiche agricole Saverio Romano di intervenire nelle sedi comunitarie perché siano riviste le norme europee in materia di etichettatura dei prodotti ogm e di tracciabilità alimentare, e di promuovere un tavolo territoriale di intesa con altri enti locali e operatori della filiera per valorizzare i prodotti locali di qualità.
Senato – (S. 2472) spazi verdi urbani: commissione Ambiente (referente) avvia votazioni. Possibile via libera a testo la prossima settimana
Potrebbe approdare al vaglio dell’Assemblea di palazzo Madama nella prima metà di aprile il disegno di legge governativo sullo sviluppo degli spazi verdi urbani. La commissione Ambiente, che esamina il testo in sede referente, ha infatti avviato ieri le votazioni di articoli ed emendamenti, approvando sei modifiche al provvedimento formato in tutto da quattro articoli e rinviando alla prossima settimana la discussione delle modifiche volte a inserire articoli aggiuntivi.
Gli emendamenti approvati sono l’1.1, d’iniziativa di Aniello Di Nardo dell’Idv (eletto in Campania), che interviene sul primo articolo del disegno di legge relativo all’istituzione, il 21 novembre di ogni anno, della giornata nazionale degli alberi, estendendo in pratica gli obblighi previsti dalla legge a carico dei comuni anche alle Regioni.
E’ stato poi approvato l’emendamento 2.1 (testo 2), firmato ancora da Di Nardo, che modifica il comma 2 dell’articolo 2 del provvedimento, precisando, con riguardo all’applicazione della legge 113 del 1992 che obbliga i comuni a piantare un albero per ogni neonato registrato all’anagrafe di residenza, che il termine di 12 mesi previsto per la messa a dimora dell’albero va applicato “tenendo conto del periodo migliore per la piantumazione” e che l’operazione potrà “essere differita in caso di avversità stagionali o per gravi ragioni di ordine tecnico”. Con la modifica 2.100 (testo 2) a firma del relatore Giuseppe Leoni (Lnp-Lombardia), si interviene sempre sulla legge 113/1992, stabilendo che l’obbligo di messa a dimore di un albero per ogni neonato riguarda solo i comuni con più di 15mila abitanti. Sempre sulla legge del 1992 interviene anche l’emendamento 2.3 (testo 2) ancora a firma di Di Nardo, modificando l’articolo 3-bis introdotto nel testo dal ddl rendendo più stringenti le disposizioni relative al censimento e classificazione degli spazi verdi urbani da parte dei comuni.
Con l’emendamento 3.100 del relatore viene invece soppresso l’articolo 3 del disegno di legge che prevedeva una modifica all’articolo 49 stabilendo l’esclusione dal versamento della tassa sull’occupazione del suolo i privati che realizzano o hanno realizzato aiuole in spazi adiacenti o comunque funzionali a pubblici esercizi.
Con l’emendamento 4.1 (testo 2) a firma sempre del senatore dell’Idv Di Nardo, è stata apporta una modifica formale alla disciplina della sponsorizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione del patrimonio arboreo delle città.
Dopo l’approvazione della modifica 4.1 il presidente della commissione Ambiente Antonio D’Alì (Pdl-Sicilia) ha rinviato il seguito del dibattito sul testo che potrebbe quindi concludersi la prossima settimana, dopo la discussione degli ultimi tre emendamenti rimasti da votare e volti ad inserire altrettanti nuovi articoli nel testo. Questi, se accolti introdurrebbero nel disegno di legge norme a tutela e la salvaguardia degli alberi secolari, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale (emend. 4.0.1-testo 4), disposizioni in materia di incentivi all’utilizzo del verde pensile (emend. 4.0.3-testo 2) e di promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (4.0.2-testo2).
Background
• 12 marzo 2010: il testo viene esaminato in via preliminare dal Consiglio dei ministri;
• 22 ottobre 2010: il provvedimento viene licenziato dal Consiglio dei ministri;
• 24 novembre 2010: il disegno di legge è presentato a palazzo Madama;
• 13 dicembre 2010: è assegnato alla commissione Ambiente per l’esame in sede referente. E’ nominato relatore del provvedimento Giuseppe Leoni (Lnp-Lombardia);
• 19 gennaio 2011: la commissione Ambiente avvia discussione generale sul testo e prospetta il passaggio dalla sede referente a quella deliberante, che permetterebbe al gruppo di lavoro di approvare direttamente il testo, evitando la discussione in Aula;
• 4 febbraio 2011: fissato termine emendamenti;
• 8 febbraio 2011: il gruppo di lavoro decide di non chiedere il passaggio alla sede deliberante;
• 2 marzo 2011: Roberto della Seta (Pd-Piemonte) presenta versione riformulata dell’emendamento 4.0.1 sulla tutela degli alberi secolari;
• 23 marzo 2011: la commissione Ambiente, ottenuto il parere della sottocommissione Bilancio, avvia votazioni su modifiche presentate al testo.
21 marzo
Mipaaf – viticoltura, Galan: no a liberalizzazione impianti. Faremo sentire nostra voce a Bruxelles
“Appena sarà possibile, l’Italia chiederà fortemente a Bruxelles di ripensare o rivisitare il Regolamento comunitario che dal 2015 prevede la liberalizzazione degli impianti di nuove vigne nell’Unione Europea, cancellando così l’attuale sistema delle licenze produttive. Più ancora di Francia e Germania faremo sentire la nostra voce”. Lo fa sapere il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan in un comunicato stampa diffuso poco fa. “La preoccupazione per gli effetti che potrebbero derivare dalla decisione dell’Unione Europea – aggiunge il ministro – è forte, soprattutto alla luce dei nuovi scenari di mercato. Per questo motivo non permetteremo che vengano applicate nuove regole senza fornire ai produttori e alle filiere adeguate certezze di conservazione di quel valore di sistema che fino ad oggi ha consentito lo sviluppo del nostro vino Made in Italy di qualità”. Per questo, conclude il responsabile del Mipaaf, chiederemo “che i tempi e i modi per la liberalizzazione vengano ripensati”.
La presa di posizione di Galan sul tema arriva a pochi giorni dalla presentazione da parte del deputato del Pd Massimo Fiorio (eletto in Piemonte) di una risoluzione sullo stesso tema, la cui discussione sarà avviata mercoledì prossimo 23 marzo, dalla commissione Agricoltura di Montecitorio.
22 marzo
Palazzo Chigi – ritorno al nucleare, ministro Romani rinvia approvazione. Moratoria di un anno su siti e procedure
Confermando le anticipazioni emerse nei giorni scorsi, in seguito ai tragici eventi del Giappone, il Consiglio dei ministri di domani non approverà lo schema di decreto legislativo che disciplina la localizzazione, la realizzazione e l’esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare. Lo ha dichiarato poco fa il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, precisando che il governo domani farà “una dichiarazione di moratoria di un anno per quanto riguarda le decisioni e la attivazione di procedure di ricerca di siti delle centrali nucleari in Italia”. La moratoria riguarderà tutto l’iter tranne le procedure per la individuazione del sito per lo stoccaggio delle scorie radioattive. “La nostra volontà – ha detto Romani – è di portare al Consiglio dei ministri quella parte del correttivo che riguarda il deposito nazionale per lo stoccaggio delle scorie perché si tratta di un grande tema di sicurezza”. La moratoria, così, incide su tutto tranne che sulle scorie per le quali l’Italia ha un obbligo da rispettare dettato dall’Unione europea. Ieri, ha proseguito, a Bruxelles “abbiamo discusso di stabilire criteri standard di sicurezza che valgano per tutti. Per consentire anche al nostro Paese di partecipare al massimo livello negli organismi europei alla ricerca dei parametri e delle procedure di sicurezza che rassicurino la pubblica opinione italiana ed europea domani il Consiglio dei ministri deciderà la moratoria”. La commissione Industria del Senato è impegnata oggi nel parere sul decreto legislativo, la cui delega scade domani.
23 marzo
Governo – Berlusconi dà il via al rimpasto: Galan Passa ai Beni culturali, Romano (Ir) è il nuovo titolare del Mipaaf
Dopo il tentativo andato a vuoto una settimana fa è arrivato questa mattina un primo rimpasto di governo, atteso da diversi mesi. Era infatti da novembre, quando di fatto il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi aveva sospeso la propria attività e i membri di governo di Futuro e libertà si erano dimessi, che si attendeva la riformulazione dell’esecutivo. E la questione si è fatta ancora più urgente in seguito alle dimissioni annunciate e non confermate del sottosegretario con delega alla Politiche famigliari Carlo Giovanardi, che nei giorni scorsi ha paventato l’addio all’esecutivo, e i malumori all’interno del Popolo della libertà, con l’ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola che chiede maggiore spazio e minaccia di fondare un proprio gruppo mentre il senatore azzurro doc Marcello Dell’Utri in un’intervista al Corriere lo bolla come non più adatto a essere fra le prime linee del partito. Così questa mattina, accompagnato dal sottosegretario Gianni Letta, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è salito al Quirinale per illustrare al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, i suoi progetti per il cambiamento della squadra.
L’incontro è durato meno di mezz’ora e subito dopo Francesco Saverio Romano – ex deputato dell’Udc convertito alle “ragioni” di governo dopo aver creato i Popolari di Italia domani (Pid) e aver aderito al gruppo di Iniziativa responsabile (Ir) – ha giurato alla presenza di Napolitano come neo ministro delle Politiche agricole, prendendo così il posto di Giancarlo Galan, passato invece ai Beni culturali. Galan ha infatti preso il posto di Sandro Bondi le cui dimissioni sono state formalmente accettate dal Consiglio dei ministri di oggi. Sulla nomina di Romano non sono però scomparse le perplessità del Capo dello Stato, che una settimana fa aveva preso tempo sul rimpasto esprimendo dubbi sulla figura del deputato siciliano. Napolitano oggi ha ribadito le proprie remore esortando il governo a chiarire al più presto la posizione di Romano indagato dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo per concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa nostra.
Con le nomine di oggi Berlusconi non ha comunque completato la ridefinizione della propria squadra. Mancano infatti ancora alcuni tasselli importanti: primo su tutti quello relativo alla poltrona di ministro per le Politiche europee, occupata fino al 17 novembre scorso da Andrea Ronchi di Futuro e libertà. Un posto che farebbe gola a Claudio Scajola, dimessosi dal governo lo scorso maggio a causa delle polemiche sulle modalità di acquisto della sua casa romana nei pressi del Colosseo. Berlusconi e Scajola si sono incontrati per la quarta volta in pochi giorni, ma il presidente del Consiglio non ha dato ancora una risposta alla richiesta dell’ex ministro di tornare nell’esecutivo o di occupare l’incarico di coordinatore nazionale del Pdl. Sono inoltre ancora vacanti i sottosegretariati alle Politiche agricole e all’Ambiente, occupati fino all’uscita dei finiani dal Pdl rispettivamente da Antonio Buonfiglio e da Roberto Menia.
In allegato il profilo del nuovo ministro delle Politiche agricole Francesco Saverio Romano.
23 marzo
Palazzo Chigi – Cdm approva moratoria sul nucleare e decreto anti-scalata. Fissato per il 12 e 13 giugno referendum abrogativi su privatizzazione acqua, nucleare e legittimo impedimento
Il Consiglio dei ministri riunitosi stamattina ha dato il via libera a una moratoria di un anno al programma di rientro dell’Italia nel nucleare, come preannunciato ieri dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. In particolare, sono previsti 12 mesi di moratoria e 24 mesi per l’elaborazione della strategia nucleare. Nel provvedimento correttivo del decreto sulla localizzazione dei siti, l’elaborazione della strategia era prevista originariamente a distanza di tre mesi dall’approvazione del provvedimento. Ora, con l’approvazione della moratoria di un anno, il termine per la definizione del piano programmatico è spostato ulteriormente in avanti a 24 mesi da oggi.
Ancora in tema di nucleare, l’esecutivo ha deciso di fissare per il 12 e 13 giugno prossimo lo svolgimento del referendum abrogativo, promosso dall’Idv, delle norme della legge n. 99/2009 che disciplina appunto il ritorno alla produzione di energia atomica nel nostro Paese. Nella stessa data si svolgeranno anche i referendum, promossi sempre dall’Idv, relativi alla cancellazione in toto della legge n. 51/2010 sul legittimo impedimento e all’abrogazione di una serie di disposizioni introdotte dal dl 112/2008 sui conti pubblici sulla privatizzazione dei servizi idrici.
Il governo ha poi approvato un decreto legge anti-scalata a tutela delle società strategiche per il nostro Paese. Quest’ultimo provvedimento, preannunciato nei giorni scorsi dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, si ispira ad analoghe norme francesi sulla reciprocità di condizioni ed è stato deciso dopo l’acquisizione da parte di Lactalis del 29% di Parmalat. In pratica, si concede rinvio ai consigli di amministrazione di poter rinviare a fine giugno la convocazione delle assemblee societarie, anche se già convocate.
Approvati inoltre altri due decreti legge, uno reperisce risorse da destinare al settore della sicurezza, mentre l’altro contiene alcuni interventi integrativi del mille-proroghe, convertito in via definitiva alla fine di febbraio. Tra l’altro è prevista la proroga al 31 dicembre 2012 del divieto di incroci fra stampa e televisione e la razionalizzazione delle procedure per lo svolgimento delle gare sulle radiofrequenze previste dalla legge di stabilità. Il provvedimento contiene poi il rifinanziamento del Fondo unico dello spettacolo per il quale vengono reperiti 149 milioni di euro annui e stanzia 7 milioni di euro annui a favore di enti e istituzioni culturali, la cui copertura dovrebbe essere garantita, secondo quanto si apprende, dall’incremento di 1-2 centesimi delle accise della benzina. A fronte di questo intervento viene quindi cancellata la tassa sul cinema introdotta dal mille-proroghe, che prevedeva dal 1° luglio 2011 e fino al 31 dicembre 2013 il pagamento di un euro in più per le proiezioni cinematografiche.
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