NOTIZIARIO SETTIMANALE

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NOTIZIARIO SETTIMANALE
CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI
www.conaf.it – tel. 06.8540174

Lunedì 22 novembre 2010

Le notizie dal 15 al 20 novembre

COMUNICATI STAMPA

•    20 novembre
Le professionalità degli Agronomi e dei Forestali italiani coinvolte dal ministero dell’ambiente per la giornata nazionale dell’albero 2010

•    18 novembre
Estimo da aggiornare per crescita settore immobiliare, finanziario ed ambientale
Intervento presidente CONAF Andrea Sisti su stanziamento da parte del Cipe di 177 milioni di euro per interventi nel settore irriguo

DAL CONAF
E’ uscito il nuovo numero di Agronomi e Forestali

EVENTI CONAF

Appuntamenti Conaf

AGENDA
Nelle Istituzioni – calendario della settimana dal 22 al 26 novembre 2010

In Italia e nel mondo – Appuntamenti della settimana dal 15 al 21 novembre 2010

MONITORAGGIO LEGISLATIVO

•    15 novembre
Camera – (C. 3778 e 3779) disegno di legge Stabilità 2010: testo domani in Aula. Non esclusa la fiducia. Finiani si asterranno, il Quirinale avvia di fatto consultazioni

•    16 novembre
Camera – (a. g. 266) schema dlgs modifica al codice dell’amministrazione digitale, audizione esperti in commissione Affari costituzionali: inserire sanzioni e integrare struttura organica provvedimento

•    17 novembre
Senato – (S. 2363) disegno di legge etichettatura: via libera all’unanimità da commissione. Cancellati i Fondi per imprenditoria giovanile e agevolazioni a coop
Camera – (C. 3778 e 3779) manovra economica: avviata votazione su Bilancio previsione 2011. Si attendono emendamenti governo a disegno di legge Stabilità 2011
Camera – dissesto idrogeologico, stanziare risorse per tutti i territori colpiti dalle avversità atmosferiche. Mozione e interrogazione del Pd
Camera – dissesto idrogeologico: concludere lavori bacino fiume Sarno. Interrogazione di Vaccaro (Pd)
Senato – governo del territorio, al via in commissione Ambiente indagine conoscitiva su erosione zone costiere

Camera – interventi a favore dell’ortofrutticolo: Galan risponde a Delfino (Udc)
Camera – riorganizzazione associazioni allevatori: Galan Risponde a Murgia (Pdl)
Camera – salvaguardia comparto vitivinicolo e tutela Nobile Montepulciano: Galan risponde a Oliverio e Cenni (Pd)
Mipaaf – quote latte, Galan: “Domani chiudo partita: chi deve pagare paga”. In Cdm informativa sulla Politica agricola comune

•    18 novembre
Camera – (C. 209 e abb.) agrumeti caratteristici: disco verde dalla commissione per le Questioni regionali. Parere contrario dalla Ambiente
Governo – dal Cipe 177 mln per bonifiche e 100 mln ad agricoltura per pesca, zucchero, ovicaprino e altri interventi. Via libera anche a rifinanziamento risorse Cdp per ricomposizione fondiaria agricola
Senato – (COM (2010) 537 definitivo) proposta di modifica al regolamento (CE) n. 1698/2005 su sostegno sviluppo rurale con Feasr: commissione agricoltura avvia esame
Senato – (a.g. 266) dlgs modifica codice amministrazione digitale, Confindustria: da rivedere firma digitale, Pec e conservazione documenti
Unione europea – Pac, commissario Dacian Ciolos delinea programma post-2013. Probabili tagli agli aiuti per l’agricoltura italiana
Palazzo Chigi – dal Cdm dl su emergenza rifiuti in Campania e via libera a dlgs fabbisogni standard di attuazione federalismo fiscale. Governo propone nomina Vegas a presidenza Consob
Mipaaf – quote latte, Galan: la Ue non ha sbagliato i conti. Lega nord chiede una settimana di proroga per negoziare con Ue

•    19 novembre

Palazzo Chigi – (a. g. 250) dlgs attuazione direttiva rifiuti, da Cdm via libera al provvedimento. Modificato sistema sanzionatorio Sistri
Camera – (C. 3778 e 3779) disegno di legge di Stabilità 2011: via libera dall’Aula. Testo passa al Senato
Camera – sementi e agrofarmaci, al via indagine conoscitiva in commissione Agricoltura
Camera – (C. 3857) pacchetto sicurezza: fissato per lunedì prossimo alle 14 termine emendamenti nelle commissioni referenti

•    20 novembre
Camera – Mancuso (Pdl): l’esecutivo intervenga per dirimere contenziosi tra ordini professionali e Regioni su applicazione misura 114 Feasr su consulenza in agricoltura

COMUNICATI STAMPA

20 novembre
Le professionalità degli Agronomi e dei Forestali italiani coinvolte dal ministero dell’ambiente per la giornata nazionale dell’albero 2010
Gli oltre 22mila iscritti al CONAF a disposizione dei Comuni per sensibilizzare giovani e adulti ai temi della corretta gestione forestale e ambientale Lo scopo della giornata è quello di perseguire, attraverso la valorizzazione del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e il miglioramento della qualità dell’aria
Il CONAF, il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali,  aderisce alla Giornata Nazionale dell’Albero 2010, programma per domenica 21 novembre. In virtù dell’attività svolta dai Dottori Agronomi e dai Dottori Forestali quotidianamente su tutto il territorio nazionale, il Ministero dell’Ambiente ne ha riconosciuto l’importante ruolo tecnico-scientifico e progettuale nel settore agro-forestale e di conseguenza nel settore del verde urbano, chiedendo un ampio coinvolgimento degli oltre 22mila iscritti all’Ordine ad una partecipazione attiva all’evento attraverso la collaborazione con i Comuni.
Così i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali italiani saranno chiamati, con la loro presenza, a rendere partecipe e sensibile il pubblico locale sulle più importanti tematiche forestali ed ambientali. Per promuovere la conoscenza dell’ecosistema boschivo, il rispetto delle specie arboree ai fini dell’equilibrio tra comunità umana e ambiente naturale, l’educazione civica ed ambientale sulla legislazione vigente, nonché stimolare un comportamento quotidiano sostenibile al fine della conservazione delle biodiversità.
Lo scopo della Giornata è quello di perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e il miglioramento della qualità dell’aria attraverso la messa a dimora di una piantina per ogni neonato (così come già previsto obbligatoriamente dalla L. 113/92) . Partendo da questa prima iniziativa, il CONAF si propone per una attiva collaborazione con il Ministero dell’Ambiente così da potere meglio coordinare nelle prossime edizioni questa importante giornata, suggerendo modalità e progettualità per la corretta e razionale gestione del verde pubblico.

18 novembre
Estimo da aggiornare per crescita settore immobiliare, finanziario ed ambientale
La richiesta di Agronomi e professionisti al convegno Ceset. Il presidente Conaf Sisti: “Materia al centro della società, strumenti operativi a disposizione dei professionisti e dei tecnici sono da aggiornare”. Guizzardi (Conaf): “Appuntamento è primo passo per progetto che coinvolga mondo universitario, professionale e istituzioni”
L’estimo è alla base dello sviluppo e della crescita dei settori immobiliari e finanziari. Una disciplina che negli ultimi decenni ha vissuto grandi mutamenti nell’impostazione finanziaria dei gruppi bancari, nell’impostazione dell’accesso al credito e la conseguente forte crescita del settore immobiliare. Questo è in estrema sintesi la posizione del Conaf (Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori nazionali) in occasione del convegno dal titolo “Estimo, formazione universitaria ed esercizio della professione” che si è svolto, venerdì 19 novembre, a Roma, presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Aula convegni – Piazzale Aldo Moro, 7). Il convegno è stato organizzato da Ceset (Centro Studi di Estimo e di Economia Territoriale) con il patrocinio di Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali; Università La Sapienza e Consiglio Nazionale delle Ricerche. “Il settore immobiliare e creditizio – ha sottolineato il presidente Conaf, Andrea Sisti – hanno riportato al centro del dibattito la materia estimativa, è opportuno, partendo dal mondo accademico, un aggiornamento degli strumenti operativi a disposizione dei professionisti e dei tecnici. In questi anni, infatti, sono state acquisite nuove esperienze applicate a più settori estimativi, non solo quello creditizio e immobiliare, ma anche le risorse ambientali e le scelte progettuali”. L’estimo negli ultimi anni, soprattutto con l’avvento delle lauree triennali, ha perso l’importanza che meriterebbe all’interno dei corsi universitari – ha ricordato il Conaf – tanto che, ad esempio, in alcuni casi non è più un esame obbligatorio nella laurea in Scienze agrarie. “Questo appuntamento – ha affermato Gianni Guizzardi, consigliere Conaf con delega all’estimo –, che vedrà la partecipazione dei maggiori esperti della materia, dei rappresentanti del mondo economico, scientifico, universitario, delle professioni e delle istituzioni, rappresenta un primo incontro propedeutico per lo svolgimento di Stati generali sull’estimo, per giungere così ad un progetto nazionale che coinvolga il mondo universitario, professionale e delle istituzionale”. Al termine dei lavori è stato presentato e approvato un documento di proposta sui contenuti formativi e professionali dell’estimo, congiunta da parte di Ceset, Conaf (Agronomi e Forestali), Cni (Ingegneri), Cnappc (Architetti),Cng (Geometri).

Intervento presidente CONAF Andrea Sisti su stanziamento da parte del Cipe di 177 milioni di euro per interventi nel settore irriguo
“Esprimo soddisfazione e gratitudine al ministro Giancarlo Galan, per l’approvazione da parte del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), che oggi ha approvato un programma di interventi nel settore irriguo e della bonifica, per circa 177 milioni di euro, seppur in una fase di crisi economica generalizzata”.
Nel programma di interventi approvati risultano significativi quelli infrastrutturali nel settore irriguo e della bonifica per il Sud di 177 milioni di euro, cui si aggiungono – come ha comunicato il Mipaaf – i 64 milioni a sostegno del comparto bieticolo-saccarifero, i 4 milioni di euro per  il rilancio del settore ovicaprino e i preziosissimi 15 milioni di euro per la Pesca.
“Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali  – aggiunge Sisti  – ha dimostrato una sensibilità importante, riuscendo a mettere in campo risorse che potranno permettere interventi che vanno nella direzione della razionalizzazione della risorsa idrica e presidio del territorio, temi attuali (al fine di prevenire fenomeni franosi e interventi di stabilizzazione) sui quali sono impegnati quotidianamente i dottori agronomi e dottori forestali”.

DAL CONAF
E’ uscito il nuovo numero di Agronomi e Forestali

Si informa che il numero 3/2010 di AF – Agronomi e Forestali è disponibile online all’indirizzo http://www.agronomi.it/pubblicato-numero-32010-af.

EVENTI CONAF
Appuntamenti Conaf

24-26 novembre: convegno Aissa “Produzione di alimenti, superamento della povertà e tutela dell’ambiente: ruolo delle Scienze Agrarie” – Consiglio CONAF e presentazione proposta agrofarmaci-agrofarmacie
Il CONAF partecipa al convegno nazionale dell’Aissa (Associazione italiana società scientifiche agrarie) e della facoltà di agraria di Udine, con la conferenza dei presidi delle facoltà di agraria . Nei due giorni il CONAF terrà il consiglio ad Udine incontrando gli iscritti all’ordine ed i rappresentanti della federazione del Friuli Venezia Giulia. Al convegno sarà presentata la proposta CONAF agrofarmaci-agrofarmacie.
Per maggiori informazioni consulta il programma;

1 dicembre: Conferenza permanente Federazioni CONAF;

2 dicembre: Assemblea dei presidenti degli Ordini.

AGENDA

Nelle Istituzioni – calendario della settimana dal 22 al 26 novembre 2010

Disegni di legge di stabilità e di bilancio (al momento non numerati perché manca la trasmissione al Senato) – relatore da designare
•    Martedì 23 novembre – Senato, commissione Bilancio, sede referente. Tutte le altre, sede consultiva;
•    Mercoledì 24 novembre – Senato, commissione Bilancio, sede referente. Tutte le altre, sede consultiva;
•    Giovedì 25 novembre – Senato, commissione Bilancio, sede referente. Tutte le altre, sede consultiva;
•    Sabato 27 novembre, termine presentazione emendamenti;

Disegno di legge C. 3857 governo (DL 187/10: Misure urgenti in materia di sicurezza) – relatori Jole Santelli (Pdl-Calabria), per la I commissione, e Francesco Paolo Sisto (Pdl-Puglia) per la II
•    Lunedì 22 novembre, ore 14.00 – Camera, commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite, termini presentazione emendamenti;
•    Martedì 23 novembre, ore 13.00 – Camera, commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite, sede referente. Commissioni Finanze, Cultura, Ambiente, Lavoro e Politiche Ue, sede consultiva;
•    Mercoledì 24 novembre – Camera, commissioni Bilancio, Finanze, Cultura, Ambiente, Affari sociali e Politiche Ue, sede consultiva;
•    Giovedì 25 novembre, ore 13.00 – Camera, commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite, sede referente. Commissioni Affari esteri, Lavoro, Affari sociali e Politiche Ue, sede consultiva;

Disciplina delle professioni regolamentate (seguito esame C.503 Siliquini e abbinati) – relatore Maria Grazia Siliquini (Fli-Piemonte)
•    Mercoledì 24 novembre, ore 15.00 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale (a. g. 292)
•    Lunedì 22 novembre, ore 17.30 – Camera/Senato, commissione Bilancio Montecitorio e bicamerale per l’attuazione del federalismo congiunte, audizione di rappresentanti del Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari (SUNIA), del Sindacato inquilini casa e territorio (SICET), dell’Unione nazionale inquilini ambiente fiscale, del Coordinamento unitario della proprietà immobiliare (Arpe-Federproprietà, Confederazione della piccola proprietà immobiliare-CONFAPPI e Unione piccoli proprietari immobiliari-UPPI), dell’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) e dell’Istituto per la finanza e l’economia locale (IFEL);
•    Martedì 23 novembre, ore 14.30 – Camera/Senato, commissione Bilancio Montecitorio e bicamerale per l’attuazione del federalismo congiunte, audizione di rappresentanti del Dipartimento delle finanze del ministero dell’Economia. Senato, commissione Affari costituzionali, osservazioni alla bicamerale per il federalismo;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 14.30 – Camera/Senato, commissione Bilancio Montecitorio e bicamerale per l’attuazione del federalismo congiunte, audizione del Comitato di rappresentanti delle autonomie territoriali;

Interrogazioni a risposta immediata su argomenti di competenza del ministero dell’Economia
•    Mercoledì 24 novembre, ore 14.00 – Camera, commissione Finanze;

Indagine conoscitiva sulle opere irrigue: audizione dei rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Copagri e Filiera agricola italiana (FAGRI) e delle cooperative agricole Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative, Legacoop-Agroalimentare e Unci-Coldiretti
•    Martedì 23 novembre, ore 13.30 – Camera, commissione Agricoltura, sede referente;

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare (C. 2744) – relatore alla commissione Marcello Di Caterina (Pdl-Campania)
•    Martedì 23 novembre, ore 14.00 – Camera, commissione Agricoltura, sede referente;

Modifiche al regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, in materia di riforma dell’accesso alla professione forense e raccordo con l’istruzione universitaria (S. 601 e abbinati) relatore Giuseppe Valentino (Pdl-Calabria)
•    Martedì 23 novembre, ore 16.30 – Senato, Aula, dichiarazioni di voto e voto finale;

Disposizioni in materia di semplificazione dei rapporti della Pubblica amministrazione con cittadini e imprese e delega al Governo per l’emanazione della Carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche e per la codificazione in materia di pubblica amministrazione (esame S. 2243 già approvato dalla Camera) – relatore Andrea Pastore (Pdl-Abruzzo)
•    Martedì 23 novembre, ore 15.00 – Senato, commissione Bilancio sede consultiva;

Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2010 (S. 2322) – relatrice per la Politiche Ue Rossana Boldi (Lnp-Piemonte)
•    Martedì 23 novembre, ore 14.00 – Senato, commissione Politiche Ue, sede referente. Commissione Bilancio, sede consultiva;

Schema di regolamento recante modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008, n. 43 (seguito esame Atto n. 281)
•    Martedì 23 novembre, ore 16.00 – Senato, commissione Bilancio sede consultiva;

Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari (Approvato dalla Camera dei deputati, S. 2363) – relatore alla Tommaso Zanoletti (Pdl-Piemonte).
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede deliberante, se assegnato in tempo utile;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede deliberante, se assegnato in tempo utile;

Nuova
disciplina del commercio interno del riso (seguito esame S. 1909) – relatore
Lorenzo Piccioni (Pdl-Piemonte)

•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Disposizioni concernenti la produzione artigianale e senza fini di lucro di grappe e di acquaviti di frutta. (seguito esame S. 1839) – relatore Gianpaolo Vallardi (Lnp-Veneto)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Indirizzo agricolo di terreni ricadenti nella con terminazione della laguna veneta (seguito esame S. 1050 e S. 1239) – relatore Fedele Sanciu (Pdl-Sardegna)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Nuove disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola ed agroalimentare con metodo biologico (seguito esame congiunto S. 1035 e S. 1115) – relatrice Laura Allegrini (Pdl-Lazio)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Esame dell’atto (COM (2010) 506 definitivo) Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare – relatore Gianpaolo Vallardi (Lnp-Veneto)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Esame dell’atto (COM (2010) 537 definitivo) Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo – relatore Salvatore Mazzaracchio (Pdl-Puglia)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Problematiche inerenti al comparto zootecnico, con particolare riguardo al settore dei suini e a quello dei bovini (seguito esame Affare n. 213) – Salvatore Mazzaracchio (Pdl-Puglia)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente.

In Italia e nel mondo – Appuntamenti della settimana dal 15 al 21 novembre 2010

Lunedì 22 novembre
•    Cernobbio: Stati Generali di Confindustria Lombardia “Scateniamo le imprese. Lombardy’s challenge to compete”. Con Emma Marcegaglia, Presidente Confindustria – Villa Erba, Largo Luchino Visconti 4, ore 10;

Mercoledì 24 novembre
•    Roma: Istat – Commercio al dettaglio Settembre 2010.

MONITORAGGIO LEGISLATIVO

15 novembre

Camera – (C. 3778 e 3779) disegno di legge Stabilità 2010: testo domani in Aula. Non esclusa la fiducia. Finiani si asterranno, il Quirinale avvia di fatto consultazioni
Il disegno di legge di Stabilità debutterà domani in Aula alla Camera ed è molto probabile che, come accaduto spesso negli ultimi anni per la Finanziaria che ha sostituito, si troverà a superare il suo primo voto di fiducia. Un debutto tutt’altro che pacifico visto che i tempi necessaria all’approvazione del provvedimento faranno da sfondo a quella che si può definire l’anticamera della crisi del quarto governo di Silvio Berlusconi.
Oggi, come annunciato nei giorni scorsi, ha formalizzato le dimissioni, e quindi l’uscita dall’esecutivo, la delegazione di ministri e sottosegretari di Futuro e libertà. Hanno infatti lasciato le poltrone governative il ministro per le Politiche Ue Andrea Ronchi, il viceministro allo Sviluppo economico con delega al commercio estero, Adolfo Urso, il sottosegretario all’Agricoltura Antonio Buonfiglio e quello all’Ambiente Roberto Menia. Ha inoltre abbandonato il governo anche l’unico esponente del Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo, il sottosegretario alle Infrastrutture Giuseppe Reina. La decisione dei futuristi e dell’Mpa di uscire dall’esecutivo non condividendone più le strategie politiche e di governo del Paese, non farà però mancare l’appoggio delle due componenti alla manovra economica: se sarà posta la fiducia sul provvedimento finiani e Mpa si asterranno per consentire “responsabilmente” l’approvazione del testo, che dopo il via libera della Camera dovrà andare al Senato. Per il via libera definitivo, quindi, si dovrà quindi aspettare almeno la prima metà di dicembre, se non i giorni a ridosso delle festività di fine anno. Solo allora potranno essere calendarizzate le mozioni presentate venerdì scorso a favore e contro l’esecutivo: quella di conferma della fiducia al governo al Senato, firmata dal Pdl, e quella di sfiducia alla Camera, promossa da Pd e Idv e che Fli è pronta a votare.
Le prossime settimane dunque costituiranno una sorta di “interim” in cui si scopriranno le carte dei giochi, delineando quello che sarà il futuro quadro politico dell’Italia. Tre le possibili soluzioni: la conferma della leadership di Berlusconi con un rimpasto minimo tutto interno a Pdl e Lega; un governo di transizione con una coalizione ampia che include Fli, Api e Mpa, passando per Udc e includendo il Pd, per fare la riforma elettorale; l’immediato scioglimento del Parlamento e il ritorno alle urne probabilmente tra marzo e aprile del nuovo anno.
Per arrivare preparati a capire quale sarà il nuovo scenario, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha giocato di anticipo e ha convocato già per domani al Quirinale i presidenti delle due Camere, Renato Schifani per palazzo Madama, e Gianfranco Fini, per Montecitorio. Di fatto si tratta del primo passaggio delle consultazioni che il capo dello Stato fa in occasione di crisi di governo.
In questo clima, come detto, domani l’Assemblea della Camera avvierà la discussione della legge di stabilità, che vale 5,7 miliardi in più rispetto al testo trasmesso dal governo a metà ottobre, arricchito da alcune misure per l’università e di sostegno all’economia che si sono aggiunte ai pesanti tagli (in tutto 11,8 miliardi sulla spesa corrette) effetto delle riduzioni previste dalle manovre sui conti pubblici varate dal 2008, con il decreto legge 112/2008, alla scorsa estate con il dl 78/2010 e che il ddl di stabilità si limitava a contabilizzare.

Ecco di seguito una sintesi delle principali novità introdotte nel provvedimento, con l’approvazione in commissione Bilancio del maxi-emendamento presentato dal governo e di alcune altre modifiche:
– università: il fondo ordinario del ministero dell’Istruzione è incrementato di 800 milioni, incluse le risorse per l’assunzione degli assistenti;
– ricerca e borse di studio: 100 milioni di euro per il credito d’imposta (vaucher fiscale) a favore delle imprese che investono in progetti di ricerca di università ed enti pubblici, cui si aggiungono altri 100 milioni per le borse di studio e il prestito d’onore;
– ammortizzatori sociali: in tutto sono stati messi a disposizione circa 1,5 miliardi che includono la proroga per la cassa integrazione in deroga e per gli altri strumenti di sostegno al reddito;
– agricoltura: sono state stabilizzate con decorrenza dal primo agosto 2010 le agevolazioni contributive per i lavoratori del primario. L’intervento, previsto dalla prima versione della maxi modifica dell’esecutivo, era stato inizialmente dichiarato inammissibile dalla Bilancio. I rilievi però sono stati superati grazie alla riformulazione dell’emendamento governativo;
– salario di produttività: stanziati 835 milioni per la defiscalizzazione per il 2011 del salario di produttività per i redditi fino a 40mila euro;
– Fondo sanitario nazionali: messi a disposizioni 347 milioni per l’abolizione per 5 mesi del ticket sulla specialistica e la diagnostica, quale anticipo degli 834 milioni concordati con le Regioni con il Patto della Salute 2009;
– proroga missioni internazionali: previsti 750 milioni necessario a coprire le missioni in corso fino al 30 giugno 2011;
– Patto di stabilità interno: ammorbiditi i paletti imposti alle Regioni sui propri conti. Le amministrazioni regionali dovranno garantire una riduzione del deficit pari a 4,5 miliardi per il 2011, come stabilito dalla manovra di luglio, ma potranno contare su una maggiore flessibilità prevedendo che le spese non devono superare la media del triennio 2007-9 ridotta del 12,3% per quelle di competenza e del 13,6% per quelle di cassa (il calcolo quindi non è più su un solo anno). Più flessibilità anche per Province e Comuni. Quest’ultimi inoltre riceveranno 344 milioni per i mancati rimborsi relativi all’anno 2008. Inoltre, per velocizzare i pagamenti da parte dei Comuni verso le imprese fornitrici, viene istituito un fondo di 60 milioni di euro per il 2011 finalizzato al pagamento degli interessi passivi maturati dai municipi per il ritardato pagamento;
– scuola paritaria: stanziati, a valere sul cosiddetto Fondo Letta, 245 milioni;
– Fas: 1,5 miliardi per il 2012 del Fondo aree sottoutilizzate potrà essere destinato all’edilizia sanitaria, di cui l’85% dovrà essere utilizzato al Sud e il 15% al Centro e al Nord;
– pacchetto Fiscale: vale 588 milioni in termini di cassa e circa 900 in termini di competenza. Comprende interventi sul leasing immobiliare, l’inasprimento della lotta all’evasione e l’aumento delle sanzioni sul ravvedimento operoso;
– stabilizzazione Lsu e agevolazioni su libri di testo: per le due misure, sempre nell’ambito del cosiddetto fondo Letta, sono stati stanziati in tutto 375 milioni;
– trasporto ferroviari: definiti i criteri per ripartire 425 milioni di euro, già previsti, per l’acquisto di treni per il trasporto regionale e locale;
– giochi: inaspriti controlli e sanzioni su concessionari, con un maggior gettito stimato intorno ai 400 milioni di euro;
– editoria: 100 milioni in più per il Fondo per l’editoria destinato in particolare a giornali e carta stampata; altri 45 milioni andranno invece a radio e tv locali;
– strade sicure: destinati 36,4 milioni per il 2011 alle forze di polizia;
– Torino-Lione: a Rete ferroviaria italiana andranno 35,6 milioni, a valere sul contratto di programma 2007-2011, per far fronti ai maggiori oneri derivanti dal cambiamento del tracciato.;
– tunnel della Maddalena: stanziati 12 milioni per completare il finanziamento del progetto definitivo del tunnel esplorativo;
– parchi: per il personale dei parchi arrivano 35 milioni e 5 per il personale dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca ambientale);
– Istituto superiore di sanità: 14 milioni di euro in più andranno alla missione ricerca del ministero della Salute per coprire le spese di personale dell’Istituto.

16 novembre

Camera – (a. g. 266) schema dlgs modifica al codice dell’amministrazione digitale, audizione esperti in commissione Affari costituzionali: inserire sanzioni e integrare struttura organica provvedimento
Malgrado il nostro Paese sia stato tra i primi in Europa a fornirsi di una legislazione molto avanzata in materia di digitalizzazione della Pubblica amministrazione (Pa), esistono ancora dei grandissimi ostacoli che impediscono il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
 Lo hanno sostenuto questo pomeriggio, in commissione Affari costituzionali di Montecitorio, Enrico Carloni, professore di diritto amministrativo alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Perugia, Maurizio Talamo, presidente di Nestor, il Laboratorio sperimentale per la sicurezza e certificazione di Servizi telematici multimediali dell’Università di Tor Vergata e l’esperto di area Pd Paolino Madotto, intervenuti nell’ambito dell’esame dello schema di dlgs di modifica al codice dell’amministrazione digitale (dlgs n. 82/2005).
In particolare, Carloni ha criticato fortemente il testo dello schema di decreto delegato, facendo presente al gruppo di lavoro che mancano sia una visione organica necessaria per superare alcune criticità – come il digital divide e l’assenza di un sistema informatico integrato per le Pa – sia una componente sanzionatoria efficace, in grado di garantire la piena applicabilità delle disposizioni previste. Un’ulteriore carenza, su cui si é soffermato Carloni, è quella relativa a una sezione che tuteli i diritti dei cittadini, giudicata essenziale visto che proprio questi sono i referenti principali delle Pa, e devono poter contare su di una normativa chiara, ricorrendo anche allo strumento regolamentare, che definisca tutti gli aspetti possibili come la definizione del domicilio elettronico.
Secondo Talamo, lo schema di decreto delegato predisposto dall’esecutivo manca di un sistema di definizioni chiaro e coerente, per questo motivo molti concetti sono ambigui e possono creare dei seri ostacoli alla semplificazione burocratica.
Contro corrente l’opinione di Madotto, che nel complesso ha giudicato favorevolmente il testo del provvedimento, anche se devono essere affrontati alcuni nodi che generano confusione, come il duplice ruolo di DigitPa, ente chiamato contemporaneamente a definire gli standard informatici e a svolgere il ruolo di audit (valutazione o controllo di dati e procedure).
Su questo punto sia Carloni che Madotto hanno convenuto sulla necessità di ricorrere a un sistema di audit riconosciuto a livello internazionale, in modo da avvantaggiarsi adottando un sistema già sviluppato e compatibile con altri Stati, basato sul framework di governace Cobit (Control objectives for Information and related technology) in modo da garantire la terzietà delle verifiche.
Infine, Talamo ha evidenziato alcune problematiche legate all’accesso dei dati personali dei cittadini e al metodo da utilizzare nella dematerializzazione dei documenti delle Pa, che dovrebbe far riferimento a un unico formato da utilizzare.

17 novembre

Senato – (S. 2363) disegno di legge etichettatura: via libera all’unanimità da commissione. Cancellati i Fondi per imprenditoria giovanile e agevolazioni a coop
Riuscirà forse a essere approvato in via definitiva schivando la crisi di governo, che potrebbe aprirsi il prossimo 14 dicembre con il voto sulle mozioni di sfiducia a Montecitorio, il disegno di legge sulla tutela dei prodotti agroalimentari, già approvato dalla Camera. Il provvedimento ha ricevuto ieri il via libera unanime della commissione Agricoltura del Senato che ha conferito al relatore Tomaso Zanoletti (Pdl-Piemonte) a riferire favorevolmente sul testo all’Assemblea, salvo l’accoglimento da parte del presidente di palazzo Madama Renato Schifani del trasferimento alla sede deliberate per il XIII gruppo di lavoro. In questo caso, l’Agricoltura dovrebbe ridiscutere velocemente il testo, licenziandolo direttamente per il suo ritorno a Montecitorio saltando il passaggio in Aula.
Prima del via libera, come preannunciato la scorsa settimana, il gruppo di lavoro ha approvato i due emendamenti soppressivi dell’articolo 2 e 3 del testo che stabilivano un incremento di 25 milioni di euro – per ciascuno degli anni del triennio 2010-2012 – delle risorse del Fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura, e la concessione di agevolazioni alle imprese agricole cooperative a mutualità prevalente. I due interventi, introdotti nel testo dall’Aula della Camera con l’approvazione di due modifiche dell’opposizione, erano privi della necessaria copertura e avevano ricevuto il parere negativo della commissione Bilancio.

Background
– 20 febbraio 2009: su proposta del ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, il Consiglio dei ministri approva il testo per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare. Nel disegno di legge presenti misure finalizzate, in particolare, al contrasto delle frodi nel settore, a una migliore funzionalità delle società controllate e a un efficace impiego delle risorse destinate al comparto. Tra l’altro il provvedimento rafforza la tutela della competitività dei prodotti a denominazione protetta, incentiva la produzione di energia da biomasse e stabilisce una nuova disciplina delle etichettature dei prodotti agroalimentari;


Iter Camera
– 4 marzo 2009: presentato dal governo alla Camera e assegnato all’esame in sede referente della commissione Agricoltura;

– 5 novembre 2009: approvato in commissione e trasmesso all’Aula di Montecitorio;

– 9 febbraio 2010: il provvedimento è all’odg dei lavori dell’Assemblea di Montecitorio, ma il testo non viene trattato;

– 10-11 febbraio 2010: dopo che il governo viene battuto sulla votazione di alcuni emendamenti, l’Aula accoglie la proposta di Paolo Russo (Pd-Campania), presidente della commissione Agricoltura, di rinviare il testo al gruppo di lavoro referente (XIII commissione Agricoltura);

– 21 aprile 2010: la commissione Agricoltura riprende brevemente e rinvia subito la discussione del testo, senza trattare gli emendamenti;

- 6 maggio 2010: la commissione Agricoltura rinvia ancora la discussione del testo;

– 24 maggio 2010: scade il termine per la presentazione degli emendamenti;
– 22 settembre 2010: la commissione Agricoltura conclude l’esame degli emendamenti, respingendo quello di Anita Di Giuseppe (Idv-Lombardia), finalizzato a sopprimere l’articolo 40-bis, introdotto nel decreto legge 78/2010 sui conti pubblici (convertito dalla legge 122/2010), con cui è stata prevista la proroga del versamento delle rate per il ripiano delle multe relative allo sforamento delle quote latte;

– 23-28 settembre 2010: pareri favorevoli dalle commissioni in consultiva sul testo, via libera per l’Aula dal XIII gruppo di lavoro referente;

– 30 settembre 2010: parere all’Aula della Bilancio;

– 5-6 ottobre 2010: l’Aula vota il provvedimento cambiandone il titolo e stralciando quasi tutti gli articoli, tranne quelli relativi alle nuove disposizioni in materia di etichettatura finalizzati a rafforzare la tutela sui prodotti agroalimentari di qualità;

– 7 ottobre: Montecitorio trasmette al Senato il provvedimento;

Iter Senato:
– 12 ottobre 2010: la commissione Agricoltura di palazzo Madama avvia l’esame del provvedimento;

– 2 novembre 2010: termine per la presentazione di emendamenti;

– 3 novembre 2010: commissione Bilancio solleva dubbi su copertura articoli 2 e 3 e chiede nuova relazione tecnica;

– 10 novembre 2010: Tomaso Zanoletti (Pdl-Piemonte) relatore in commissione Agricoltura presenta emendamenti per soppressione articoli 2 e 3;
– 16 novembre 2010: la commissione Agricoltura sopprime gli articoli 2 e 3 e approva il testo all’unanimità.

Camera – (C. 3778 e 3779) manovra economica: avviata votazione su Bilancio previsione 2011. Si attendono emendamenti governo a disegno di legge Stabilità 2011
Ecobonus e, forse, i 100 milioni di euro promessi ieri dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti ai malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica). Dovrebbe essere questo il contenuto delle proposte di modifiche al disegno di legge di Stabilità per il 2011 che il governo dovrebbe presentare oggi a Montecitorio. E’ quanto emerso nel corso del dibattito in Aula sul disegno di legge relativo al Bilancio di previsione 2011 che accompagna quello Stabilità e che, come prevedeva già la prassi della legge Finanziaria, viene votato per primo.
Dopo aver approvato senza modifiche il primo articolo del provvedimento, l’Aula ha sospeso i lavori sulla discussione dell’articolo 2, accantonando alcuni emendamenti dell’opposizione che spostando poste di bilancio miravano a destinare risorse alla proroga della detrazione fiscale del 55% per interventi di manutenzione degli edifici volti a favorire l’efficienza energetica degli stessi (cosiddetto Ecobonus). Con la stessa finalità, infatti, il governo ha annunciato l’intenzione di presentare una modifica al disegno di legge di Stabilità che dovrebbe essere depositata nel primo pomeriggio in commissione Bilancio per essere sottoposta al comitato dei nove e poi formalizzata in Aula. Non è escluso però che oltre a questo intervento, l’esecutivo presenti un mini pacchetto di nuove misure per includere nel provvedimento anche le risorse assicurate dal ministro Tremonti alle famiglie dei malati di Sla, che hanno manifestato ieri a Roma davanti la sede del Mef.
Segnaliamo che in Aula sono stati presentati poco più di 300 emendamenti, molti dei quali già depositati in commissione. Tra questi, anche quelli dell’Idv sul settore degli apparecchi da intrattenimento.

Camera – dissesto idrogeologico, stanziare risorse per tutti i territori colpiti dalle avversità atmosferiche. Mozione e interrogazione del Pd
I fenomeni meteorologici delle ultime settimane hanno colpito in maniera drammatica Veneto, Calabria, Liguria, Toscana e Friuli. Per la regione Veneto il Consiglio dei ministri ha stanziato un primo contributo economico di 20 milioni di euro utili a far fronte alle situazioni emergenziali, promettendone altri 300 a breve. Tuttavia si rileva come nel tempo le risorse per la prevenzione del dissesto idrogeologico su tutto il territorio nazionale siano state ridimensionate, fino a divenire insufficienti. È necessario che l’esecutivo stanzi con la massima urgenza le risorse destinate a coprire tutti i territori duramente colpiti dalle avversità atmosferiche, che a una prima stima ammontano a circa un miliardo di euro, e che venga riconosciuto lo stato di calamità naturale per le zone agricole danneggiate. È questo l’impegno che il Pd chiede al governo, con una mozione presentata ieri a Montecitorio. Sullo stesso argomento, poi, Elisabetta Zamparutti (Pd-Basilicata) ha depositato un’interrogazione per chiedere dettagli circa l’accordo di programma di pianificazione della prevenzione del dissesto idrogeologico, che l’esecutivo avrebbe stipulato con la Regione Campania.
Camera – dissesto idrogeologico: concludere lavori bacino fiume Sarno. Interrogazione di Vaccaro (Pd)
Con un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il deputato del Pd Guglielmo Vaccaro (eletto in Campania) chiede al governo di adottare tutte le iniziative possibili per garantire il completamento, in tempi brevi, dei lavori di messa in sicurezza del bacino idrografico del fiume Sarno e della rete fognaria interna al comune di Scafati.
Nel proprio atto di sindacato ispettivo, Vaccaro ricorda all’esecutivo che l’emergenza ambientale del Sarno si protrae ormai da molti anni, però i lavori previsti dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3270 del 2003 sono stati avviati e non ancora ultimati.
Questa situazione, conclude il deputato del Pd, mette a rischio il territorio del comune di Scafati e le aree limitrofe, esposte al fenomeno di ruscellamento, lo scorrimento dell’acqua piovana sulla superficie del terreno ormai saturo, proveniente dal versante orientale del Vesuvio, tristemente famoso per la frana che il 5 maggio 1998 travolse diversi comuni – tra i quali Quindici, Bracigliano e Siano – provocando la morte di 137 persone.

Senato – governo del territorio, al via in commissione Ambiente indagine conoscitiva su erosione zone costiere
La commissione Ambiente di palazzo Madama è stata autorizzata dalla presidenza a svolgere un’indagine conoscitiva volta ad acquisire notizie, informazioni e documentazione sulle problematiche relative all’erosione delle zone costiere. Non è al momento disponibile la programmazione dell’indagine conoscitiva, né l’elenco di chi verrà ascoltato.
Camera – interventi a favore dell’ortofrutticolo: Galan risponde a Delfino (Udc)
La diversificazione delle produzioni ortofrutticole rappresenta uno strumento essenziale per consentire ai produttori di adeguarsi alle esigenze del mercato e di contenere gli effetti delle ricorrenti crisi a cui il comparto va soggetto. Per questo motivo, il ministero delle Politiche agricole ha previsto, nell’ambito dei programmi operativi delle organizzazioni di produttori riconosciute, il finanziamento delle spese per gli interventi di differenziazione varietale, per l’impianto di nuovi frutteti e per il miglioramento qualitativo delle produzioni. Lo ha dichiarato il titolare del Mipaaf, Giancarlo Galan, che ieri, in commissione Agricoltura di Montecitorio, ha risposto all’interrogazione con la quale Teresio Delfino (Udc-Piemonte) chiedeva di sapere, vista la grave situazione in cui versa il settore ortofrutticolo, quali siano gli interventi che il governo intende adottare. Sulle agevolazioni per la diversificazione, ha proseguito Galan, ai produttori viene erogato, con fondi comunitari, un sostegno pari al 50% della spesa sostenuta. Questa misura, però, presenta un limite che deriva dal fatto che nel nostro Paese solo il 40% della produzione è commercializzato tramite le organizzazioni di produttori. Da qui i diversi incentivi messi a disposizione per incoraggiare l’associazionismo. Il ministro ha poi ricordato che, per facilitare la vendita diretta di prodotti ortofrutticoli da parte dei piccoli produttori, il Mipaaf si è fatto promotore di una proposta di emendamento alla regolamentazione comunitaria che consenta ai prodotti aziendali venduti nei farmers’ market di essere esentati dal rispetto della normativa sull’etichettatura. La proposta, ha concluso Galan, entrerà in vigore nel corso del 2011 “consentendo di alleggerire in modo rilevante gli oneri amministrativi dei produttori”.

Camera – riorganizzazione associazioni allevatori: Galan Risponde a Murgia (Pdl)
Nell’ambito della riorganizzazione del sistema delle associazioni degli allevatori, che prevede il passaggio delle competenze assegnate alle singole associazioni provinciali o interprovinciali (Aipa/Apa) alle associazioni regionali allevatori (Ara) di primo grado, è stato stabilito che, entro la fine di quest’anno, venga formulata una proposta di aggiornamento del sistema di finanziamento basata sul nuovo modello organizzativo e sulle revisioni introdotte, anche a seguito delle verifiche del Comitato di monitoraggio. Lo ha reso noto il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan che ieri, in commissione Agricoltura di Montecitorio, ha risposto all’interrogazione presentata il 18 maggio scorso da Bruno Murgia (Pdl-Sardegna). Quest’ultimo, oltre al sistema di finanziamento delle nuove associazioni, chiedeva di sapere, in particolare, quante e quali Regioni italiane avessero iniziato e concluso l’iter riorganizzativo in Ara di primo grado. A questo proposito, Galan ha dichiarato che, al momento, su 19 Regioni (senza contare il Trentino Alto Adige, che, per la sua specificità, resta fuori dal progetto), le Ara di primo grado già in funzione sono 15, mentre nelle altre quattro i tempi di definizione del cambiamento variano in funzione delle dimensioni e dei bilanci delle Apa ancora esistenti.

Camera – salvaguardia comparto vitivinicolo e tutela Nobile Montepulciano: Galan risponde a Oliverio e Cenni (Pd)
La disponibilità di circa 300 milioni di euro stanziata per la campagna vitivinicola 2011 è stata ripartita, in particolare, tra le misure definite “strutturali” (investimenti, ristrutturazione e riconversione dei vigneti) che, assorbendo complessivamente oltre un terzo dei fondi disponibili, sono in grado di dare un sostegno al settore per svilupparne la competitività e il livello occupazionale. Mentre, per quanto riguarda la richiesta di attivazione della distillazione di crisi dei vini Doc da parte della Regione Calabria, il provvedimento è stato esaminato l’11 novembre scorso dal Comitato tecnico Agricoltura della Conferenza Stato-Regioni che ha stabilito di rinviarlo per un ulteriore approfondimento tecnico. Sulla questione relativa al rischio di un eventuale declassamento del vino nobile di Montepulciano, è invece necessario evidenziare che la vigente normativa comunitaria in materia non “ha cancellato la Dop Vino Nobile di Montepulciano ma, piuttosto, ha rafforzato la sua protezione internazionale, in quanto l’uso del vitigno Montepulciano, a livello di deroga, è stato limitato ai soli vini Dop italiani Montepulciano d’Abruzzo e Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane. Questi, in sostanza, i contenuti delle risposte che il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan ha fornito ieri, in commissione Agricoltura di Montecitorio, alle interrogazioni presentate, rispettivamente il 20 e il 22 settembre scorsi, dai deputati del Partito democratico Nicodemo Nazareno Oliverio (Calabria) e Susanna Cenni (Toscana). Il primo chiedeva, in particolare, quali iniziative fossero previste dalla nuova Ocm vino per la tutela del comparto e se, nello specifico, fosse stato previsto l’utilizzo dello strumento della distillazione di crisi (utilizzato per ridurre l’eccedenza e garantire la continuità di rifornimento da un raccolto all’altro) per la Calabria. La Cenni, invece, chiedeva a Galan di fornire adeguate garanzie per evitare che il Nobile di Montepulciano potesse subire ricadute negative per ciò che riguarda il nome, l’immagine, la promozione e la produzione a vantaggio di altre tipologie di vini che contengono, nella propria denominazione, il nome Montepulciano.

Mipaaf – quote latte, Galan: “Domani chiudo partita: chi deve pagare paga”. In Cdm informativa sulla Politica agricola comune
Potrebbe concludersi domani la vicenda tutta italiana delle quote latte: lo ha annunciato oggi il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, a margine della cerimonia di consegna delle onorificenze ai Cavalieri del lavoro, che si è tenuta al Quirinale. “Chiuderò la partita nel modo giusto, – ha dichiarato il ministro – chi deve pagare paga”. Dunque, presumibilmente nessuna ulteriore proroga per i produttori che ancora non si sono messi in regola con i pagamenti, e un previsto recupero per lo Stato di 2,1 miliardi di euro.
L’annuncio è stato accolto con favore dall’Udc: il capogruppo della commissione Agricoltura di Montecitorio Teresio Delfino (Piemonte) ha rivendicato il ruolo che il suo gruppo politico ha giocato nel garantire il rispetto delle regole, augurandosi che non ci siano ulteriori sorprese, e che il governo dia piena attuazione alla normativa vigente, “erogando ai produttori che avevano regolarizzato la propria posizione le risorse previste dalla legge Zaia (33/2009 sulle quote latte)”.
Si tratta, secondo i dati del ministero di via XX Settembre, di 563 produttori “fuori legge”, che Galan aveva già invitato a fine ottobre a uniformarsi alla normativa, dopo che avevano usufruito a luglio scorso della proroga inserita dalla Lega nord nel maxiemendamento alla manovra economica 2011-2012 (dl conti pubblici, 78/2010).
È probabile che l’ultima parola sulla vicenda verrà pronunciata da Galan domani durante il Consiglio dei ministri, nel quale è prevista un’informativa sulla Politica agricola comune.
Intanto, come annunciato ieri dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e dal commissario straordinario per le quote latte Paolo Gulinelli, da oggi partono le notifiche dei provvedimenti per la riscossione coattiva delle multe ai cosiddetti splafonatori.

18 novembre

Camera – (C. 209 e abb.) agrumeti caratteristici: disco verde dalla commissione per le Questioni regionali. Parere contrario dalla Ambiente
Via libera dalla commissione bicamerale per le Questioni regionali alla proposta di legge sulla salvaguardia degli agrumeti caratteristici.
Durante la seduta di ieri il senatore Gianvittore Vaccari (Lnp-Veneto), relatore del provvedimento, ha presentato una proposta di parere favorevole approvata a larga maggioranza dal gruppo di lavoro.
La commissione Ambiente di Montecitorio, invece, ha espresso il proprio parere contrario sul testo, approvando la proposta presentata dal relatore Vincenzo Gibiino (Pdl), che ha contestato senza mezzi termini la copertura finanziaria prevista che sottrae importanti risorse alla prevenzione del dissesto idrogeologico del territorio nazionale.

Governo – dal Cipe 177 mln per bonifiche e 100 mln ad agricoltura per pesca, zucchero, ovicaprino e altri interventi. Via libera anche a rifinanziamento risorse Cdp per ricomposizione fondiaria agricola
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha approvato oggi, su proposta del ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, un programma di interventi nel settore irriguo e della bonifica, assegnando uno stanziamento di circa 177 milioni di euro.
L’iniziativa, è precisato in un comunicato del Mipaaf, riguarda in particolare infrastrutture localizzate nel Sud d’Italia, strategiche non solo per l’agricoltura, ma anche per l’assetto del territorio e la protezione del suolo. Un ruolo fondamentale, questo, portato alla ribalta, ha evidenziato il ministero nella nota, dal frequente ripetersi di precipitazioni con carattere alluvionale, come quelle più recenti che hanno sconvolto prima la Liguria e la Toscana, poi il Veneto e a Calabria e infine la Campania. Fenomeni che secondo il Mipaaf “non possono più definirsi eccezionali, se non nell’intensità dell’evento, visto che lo sfruttamento indiscriminato del suolo, pur in presenza di conosciuti elementi di rischio, necessita, come riparazione, di interventi strutturali che possano riportare il territorio a una nuova capacità permealizzante, unitamente alla realizzazione di strutture di ritenuta e di scolo, capaci di veicolare rapidamente verso il mare, l’eccesso di acqua”.
Gli interventi finanziati oggi dal Cipe saranno realizzati dai Consorzi di bonifica. Inoltre, Galan ha anche proposto l’adozione di una disposizione che scoraggi ritardi nella realizzazione delle opere, prevedendo la revoca dei finanziamenti nel caso in cui le procedure per l’appalto dei lavori non siano concluse entro 18 mesi dalla concessione. Una clausola già prevista dalla delibera Cipe del 22 luglio scorso, con cui è stato approvato l’analogo programma di opere del Centro e Nord d’Italia, per un ammontare complessivo di 418,5 milioni di euro.
Sempre nella riunione di oggi, ha poi reso noto il Mipaaf in un altro comunicato, il Cipe ha approvato la proposta di riparto dei 100 milioni di euro destinati al settore agroalimentare nell’ambito del Fondo Infrastrutture (art. 2, comma 55, della legge n. 191/2009, Finanziaria 2010). Di queste risorse 64 milioni di euro sono state destinate alla copertura dell’erogazione dell’aiuto nazionale alla quota zucchero prodotta in Italia nelle campagne di commercializzazione 2009/2010 e 2010/2011. Altri 4 milioni sono stati finalizzati al rilancio della filiera ovicaprina, integrando le azioni già definite dal Mipaaf nell’ambito del Tavolo di filiera (azione specifica per i formaggi ovini nell’ambito del Programma Indigenti 2011 e definizione di un accordo interprofessionale ai sensi del dlgs 102/2005).
Alla ristrutturazione del settore della pesca sono andati 15 milioni di euro per razionalizzare la catena logistica e di commercializzazione. Altri 7 milioni sono stati assegnati al rifinanziamento dei Piani di settore e 4 milioni al rifinanziamento del Piano di azione del settore dell’agricoltura biologica. I restanti 6 milioni di euro sono stati destinati al supporto dei sistemi informativi e dei controlli nei settori agricolo e della pesca.
Da segnalare infine che il Cipe ha approvato anche la rimodulazione del fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti della Cassa Depositi e Prestiti, la cui dotazione è stata incrementata di 100 milioni di euro con riguardo a interventi di ricomposizione fondiaria agricola. In questo modo, è sottolineato nel comunicato del ministero delle Politiche agricole, sarà riattivato a uno strumento che negli ultimi anni ha riscosso crescente interesse e utilizzo da parte degli imprenditori agricoli.

Senato – (COM (2010) 537 definitivo) proposta di modifica al regolamento (CE) n. 1698/2005 su sostegno sviluppo rurale con Feasr: commissione agricoltura avvia esame
È iniziato ieri nella commissione Agricoltura di palazzo Madama l’esame, in sede consultiva su atti comunitari, della proposta di modifica del regolamento (CE) n. 1698/2005 sul sostegno all’agricoltura da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).
Il relatore Salvatore Mazzaracchio (Pdl-Puglia) ha illustrato al gruppo di lavoro il testo del provvedimento, soffermandosi sulle norme finalizzate a modificare i poteri, delegati ed esecutivi, della Commissione nel sistema delle misure di sostegno allo sviluppo rurale.
In particolare, tra gli atti delegati agli Stati membri, giudicati troppo generici dal relatore, figurano: la disposizione di misure specifiche dell’Ue per assicurare la coerenza degli interventi del Feasr con gli altri strumenti di finanziamento comunitari; la derogabilità alla norma che vieta il sostegno del Feasr a favore di misure sovvenzionabili dalle organizzazioni comuni di mercato; la determinazione di principi che disciplinano i controlli da parte degli Stati membri; l’applicazione coerente delle riduzioni e delle esclusioni dai pagamenti erogati nell’ambito del secondo asse, a causa del mancato rispetto di requisiti richiesti; la determinazione di sanzioni in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti in materia di valutazione da parte degli Stati membri per ciascun programma di sviluppo rurale.
Gli atti di esecuzione, intesi invece come quelli con cui la commissione Ue si sostituisce agli Stati membri per assicurare uniformità all’attuazione della normativa dell’Unione, sono elencati nel provvedimento, e tra questi segnaliamo: le norme relative all’aggiornamento, da parte dei Paesi Ue, dei piani strategici nazionali; condizioni uniformi ai fini della presentazione, sempre da parte degli Stati, dei piani di sviluppo rurale; la ripartizione annuale tra gli Stati membri degli importi del Feasr; un quadro comune per il monitoraggio e la valutazione dell’attuazione dei programma di sviluppo rurale.
Infine, la proposta contiene modifiche di semplificazione normative e di riduzione degli oneri amministrativi, tra i quali si segnala lo snellimento delle procedure relative al principio di condizionalità, con particolare riferimento alla fase di verifica di loro inadempienze e sanatoria.

Senato – (a.g. 266) dlgs modifica codice amministrazione digitale, Confindustria: da rivedere firma digitale, Pec e conservazione documenti
Tra le norme più importanti oggetto dell’ammodernamento del Codice dell’amministrazione digitale (Cad) figurano, senza dubbio, la firma digitale, la posta elettronica certificata (Pec) e la conservazione documentale. È quanto si legge nel documento depositato questa mattina, in commissione Affari costituzionali di palazzo Madama, dalla delegazione di Confindustria servizi innovativi e tecnologici, guidata dal presidente Stefano Pileri e intervenuta nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo di modifica del codice dell’amministrazione digitale (dlgs 82/2005). In particolare, per quanto riguarda la firma digitale, Confindustria afferma di “guardare con preoccupazione la proposta del governo tesa a introdurre la firma elettronica avanzata”. Per i rappresentanti degli industriali del settore Ict, infatti, l’istituzione di questo strumento non appare giustificata in quanto, tra le altre cose, abbasserebbe notevolmente “il livello di qualità e sicurezza che la Pubblica Amministrazione dovrebbe osservare anche al massimo livello anche per i suoi atti interni”. Per quanto riguarda la Pec, invece, Confindustria ha posto due ordini di problemi: le difficoltà che derivano agli utenti Pec dall’introduzione della Comunicazione elettronica certificata tra Pubblica Amministrazione e cittadini (Cec-Pac) e il superamento della regolamentazione della stessa posta elettronica certificata, ancora ferma al 2005. Con riferimento alla prima tematica, si legge nel documento, occorre individuare la soluzione migliore per evitare la penalizzazione degli utenti, mentre, per l’ammodernamento Pec, è necessario riformulare le attuali regole tecniche, che risultano legate a una visione della posta certificata intesa come “raccomandata elettronica” e non tengono conto delle svariate modalità di utilizzo che gli utenti hanno adottato. La conservazione documentale, infine, è ritenuta da Confindustria, l’elemento più carente del sistema di digitalizzazione della PA. Questo perché la materia è ancora fondata, in buona parte, sulle disposizioni, incomplete e ormai superate, di una delibera del 1998.
Ricordiamo che il gruppo di lavoro ha avviato l’esame del provvedimento il 27 ottobre per poi proseguirlo il 4 novembre. Le Affari costituzionali di Montecitorio e palazzo Madama avranno tempo fino al 4 dicembre per esprimere il proprio parere.

Background
– 19 febbraio 2010: il Consiglio dei ministri approva lo schema di decreto legislativo di modifica al Codice dell’Amministrazione digitale (dlgs n. 82/2005), come previsto dall’articolo 33 della legge 69/2009 su sviluppo e semplificazione;
– 5 ottobre 2010: il governo trasmette alle Camere il provvedimento, che viene assegnato, alle commissioni Affari costituzionali per il parere al governo entro il 4 dicembre. Relatori: alla Camera, Giorgio Clelio Stracquadanio (Pdl-Lombardia), al Senato Filippo Saltamartini (Pdl-Sardegna);
– 19 ottobre 2010: la commissione Affari costituzionali della Camera avvia la discussione;
– 28 ottobre 2010: la prima commissione del Senato avvia l’esame;
– 9 novembre 2010: l’Affari costituzionali di Montecitorio delibera lo svolgimento di un’indagine conoscitiva a partire dal 16 novembre;
– 16 novembre 2010: la prima commissione della Camera avvia l’indagine ascoltando alcuni esperti.

Unione europea – Pac, commissario Dacian Ciolos delinea programma post-2013. Probabili tagli agli aiuti per l’agricoltura italiana
La nuova Politica agricola comune sarà “più verde, più equa, più efficiente e più efficace”. È quanto dichiarato questa mattina a Bruxelles dal commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos, presentando le linee guida per la riforma della Pac, che entrerà in vigore nel 2014, fino al 2020. Le proposte legislative concrete, sulle quali prendono il via oggi i negoziati, saranno invece annunciate a luglio 2011.
La comunicazione che Ciolos ha presentato oggi in commissione Agricoltura al Parlamento europeo delinea tre opzioni per il futuro orientamento della Pac: 1) ovviare alle carenze più urgenti della politica comune tramite cambiamenti graduali; 2) rendere la Pac più ecologica, equa, efficiente ed efficace; 3) abbandonare le misure di sostegno al reddito e le misure di mercato e concentrare l’azione sugli obiettivi in materia di ambiente e cambiamento climatico. Nell’ambito di tutte e tre le opzioni, la Commissione prevede il mantenimento dell’attuale sistema a due pilastri, uno per le misure di mercato e di sostegno al reddito e l’altro per lo sviluppo rurale.
Con riguardo ai pagamenti diretti, la comunicazione sottolinea l’importanza di ridistribuire, riformulare e rendere più mirato il sostegno, sulla base di criteri oggettivi ed equi, facilmente comprensibili per il contribuente. I nuovi criteri dovrebbero essere sia economici (data la funzione di “sostegno al reddito” propria dei pagamenti diretti) sia ambientali (per tener conto dei beni di pubblica utilità forniti dagli agricoltori), e il sostegno dovrebbe essere maggiormente orientato verso gli agricoltori attivi. Con riguardo alle misure di mercato, come l’intervento pubblico e l’aiuto all’ammasso privato, il documento propone invece di adottare misure di razionalizzazione e di semplificazione, eventualmente introducendo nuovi elementi per migliorare il funzionamento della catena alimentare.
Il testo dunque non presenta indicazioni concrete, ma i rumors indicano che tra i criteri principali Commissione e Parlamento si orienteranno sulla superficie coltivabile: questo potrebbe significare per il nostro Paese scendere dagli attuali 4,3 miliardi a 2,9 di aiuti in seguito alla ridistribuzione. Soluzione che le associazioni agricole e alimentari reputano inaccettabile e per la quale si sono già appellati al ministro Giulio Tremonti perché tuteli l’interesse nazionale.

Palazzo Chigi – dal Cdm dl su emergenza rifiuti in Campania e via libera a dlgs fabbisogni standard di attuazione federalismo fiscale. Governo propone nomina Vegas a presidenza Consob
Un decreto legge che assicurerà il superamento della criticità rifiuti in Campania: è questa la ricetta del governo per contenere e risolvere il problema discariche nei dintorni di Napoli. Con i provvedimenti contenuti nel decreto, varato dal Consiglio dei ministri di questa mattina, si assegnano alla Regione Campania 150 milioni di euro dei fondi Fas regionali per coordinare e assicurare la gestione del ciclo rifiuti, anche attraverso l’adozione di misure che prevedono poteri sostitutivi nei confronti di quegli enti inadempienti, e per incrementare con iniziative di carattere strutturale la raccolta differenziata.
Il governo ha anche dato il via libera al decreto legislativo di attuazione del federalismo fiscale (legge 42/2009), che delega il Governo alla determinazione dei fabbisogni standard di Comuni, città metropolitane e Province. Il provvedimento consentirà, a partire dal 2012, il graduale superamento del criterio della spesa storica per le Regioni, attraverso l’individuazione di un meccanismo unico su cui vengono calcolati i trasferimenti dallo Stato centrale agli enti territoriali.
Nella riunione di oggi il governo ha poi approvato, in via preliminare, su proposta del ministro della Salute Ferruccio Fazio, uno schema di regolamento che modifica alcuni aspetti funzionali dell’Istituto superiore di sanità. Sul testo sarà acquisito il parere del Consiglio di Stato.
Via libera definitivo da parte dell’esecutivo al decreto legislativo di attuazione della direttiva 2008/98 sui rifiuti, con significative novità volte a rafforzare i principi di precauzione e prevenzione nella loro gestione, e a massimizzarne il recupero, garantendo che le operazioni avvengano nel rispetto degli standard ambientali. Disco verde anche per il decreto legislativo di attuazione delle direttive 2008/105 e 2009/90, in materia di standard di qualità delle acque, che mirano a raggiungere un ottimale standard chimico entro il 2015 e a ridurre o eliminare gradualmente sostanze nocive dagli scarichi, dalle emissioni e dalle perdite.
In via preliminare, poi, il Consiglio ha approvato uno schema di decreto legislativo di attuazione della delega al governo per il riordino, della normativa interna ai Regolamenti comunitari in tema di precursori di droga (sostanze chimiche impiegate nei circuiti commerciali per usi industriali) e due di attuazione delle seguenti direttive europee:
– 2009/125, che istituisce un quadro per l’elaborazione di regole per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia;
– 2009/145, che stabilisce i principi di base per la commercializzazione dei prodotti sementieri, delle varietà da conservazione e delle varietà cosiddette “prive di valore intrinseco”.
È stata poi deliberata in via definitiva la nomina di Francesco Beltrame a presidente di DigitPa, sul quale i due rami del Parlamento si erano già espressi, e su proposta del Ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan è stata avviata la procedura per la nomina del dottor Paolo Carrà a presidente dell’Ente nazionale risi.
Il governo ha anche deliberato di avviare la procedura per la nomina dell’attuale viceministro all’Economia Giuseppe Vegas a presidente della Consob e del consigliere di Stato Paolo Troiano a componente della commissione. E’ stata poi avviata la procedura di nomina a presidente dell’Autorità per l’energia elettrica Antonio Catricalà, già presidente dell’Antitrust. Componenti dell’Autorità saranno anche Luigi Carbone, Guido Pierpaolo Bortoni e Alberto Biancardi.
Si segnala infine che nel corso del Consiglio dei ministri il titolare delle Politiche agricole Giancarlo Galan ha tenuto un’informativa sul futuro della Politica agricola comune, della quale non si conoscono i dettagli.

Mipaaf – quote latte, Galan: la Ue non ha sbagliato i conti. Lega nord chiede una settimana di proroga per negoziare con Ue
“In tema di quote latte non c’è nessuna possibilità che l’Unione europea si sia sbagliata”. Lo ha assicurato il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, che a margine del Consiglio dei ministri di oggi ha incontrato i ministri dell’Economia Giulio Tremonti, per le Riforme Umberto Bossi, degli Esteri Franco Frattini e della Semplificazione Roberto Calderoli, oltre al presidente del Piemonte Roberto Cota. “La situazione è in realtà definita – ha dichiarato Galan ai cronisti – ma mi è stato chiesto: ‘c’è una possibilità che si sia sbagliato nel passato, che si sia prodotto 80 invece di 120 come dice l’Ue? Ho risposto: no, non c’è nessuna possibilità”.
I leghisti e il ministro dell’Economia hanno chiesto a Galan una settimana ancora per negoziare con l’Europa una nuova proroga. Galan ha replicato: “L’Ue non è attenta a quello che facciamo, di più. E la Germania ci sta seguendo con la lente d’ingrandimento. E io ritengo che non ci sia nessuna possibilità. Ma di fronte alla richiesta così accorata di Calderoli, Bossi, il figlio di Bossi e Tremonti, se soprattutto me lo chiede Tremonti… una settimana non ci cambia la vita”.

19 novembre

Palazzo Chigi – (a. g. 250) dlgs attuazione direttiva rifiuti, da Cdm via libera al provvedimento. Modificato sistema sanzionatorio Sistri
“Con l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto legislativo che recepisce la direttiva rifiuti della Comunità Europea, l’Italia volta pagina. Si supera la fase caratterizzata da una gestione ‘artigianale’ dei rifiuti, concepiti peraltro come un problema, per rafforzare la dimensione di una gestione integrale, organica ed industriale dei rifiuti, intesi come risorsa”. È quanto dichiarato ieri dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo al termine del Consiglio dei ministri, che ha licenziato in via definitiva il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2008/98 sui rifiuti.
Si attende ora la pubblicazione in Gazzetta ufficiale per l’entrata in vigore del provvedimento. Atteso dagli operatori del settore per due anni, il decreto ha l’obiettivo di disciplinare la gestione dei rifiuti, garantendo che tutte le operazioni connesse avvengano nel rispetto di rigorosi standard ambientali.
Tra le novità del testo approvato ieri, e modificato rispetto a quello licenziato in via preliminare ad aprile scorso, il governo ha adeguato, all’articolo 34, il sistema sanzionatorio alle nuove regole in tema di tracciabilità di rifiuti, intervento giudicato indifferibile dal momento che il nuovo sistema (Sistri) è già operativo da ottobre.  
Il governo ha accolto molte delle condizioni espresse dalle commissioni Ambiente di Camera e Senato, in particolare relative al sistema di implementazione del Sistri: all’articolo 34, comma 9-sexies, viene previsto che per garantire la funzionalità del sistema, sia definito il suo profilo organizzativo, consentendo, con decreto ministeriale, la destinazione alle funzioni previste di un contingente di personale dell’Arma dei Carabinieri. Al comma 9-septies, poi, si prevede che siano individuate organizzazioni alle quali delegare i compiti previsti dalla disciplina del Sistri.
Tra i rilievi accolti dal Parlamento, infine, il governo ha modificato l’articolo 29 del testo, in materia di oli usati, per chiarire la loro definizione e ripristinare alcune disposizioni importanti presenti in norme abrogate dal nuovo provvedimento.

Camera – (C. 3778 e 3779) disegno di legge di Stabilità 2011: via libera dall’Aula. Testo passa al Senato
Approderà la prossima settimana a palazzo Madama il disegno di legge di Stabilità 2011. Come previsto il provvedimento è stato approvato oggi dall’Aula di Montecitorio, insieme al disegno di legge relativo al Bilancio di previsione per il prossimo anno e alla relativa nota di aggiornamento, nella quale sono state in pratica recepiti gli effetti sul Bilancio delle modifiche apportate al ddl di Stabilità. Si tratta in particolare della contabilizzazione del pacchetto di interventi da circa 5,7 miliardi di euro approvato la scorsa settimana in commissione Bilancio cui si sono aggiunte alcune novità con l’approvazione ieri in Assemblea dell’emendamento 1.500 della commissione con cui, tra l’altro, è stata prorogata la detrazione fiscale del 55% sulle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e sono state reperite risorse a favore dei malati di Sla e del settore dell’autotrasporto.
I due provvedimenti sono già attesi martedì prossimo, 23 novembre, in commissione Bilancio a palazzo Madama, che in primo luogo dovrà dare parere al presidente del Senato sulla congruità del testo rispetto alla disciplina di bilancio e sulla validità delle coperture. Sempre da martedì è previsto l’avvio della discussione in sede consultiva in tutti i gruppi di lavoro, mentre da mercoledì 24 novembre, la quinta commissione avvierà la discussione in sede referente. Ricordiamo che il termine per la presentazione di emendamenti è stato già fissato per sabato 27 novembre alle 11.

Background
– 14 ottobre 2010: il disegno di legge di stabilità e il bilancio di previsione per il 2011 sono approvati dal Consiglio dei ministri;
 
Iter Camera:
– 15-19 ottobre 2010: il governo trasmette i due provvedimenti al presidente di Montecitorio Gianfranco Fini che li assegna in sede referente alla commissione Bilancio, richiedendo il parere in consultiva di tutti gli altri gruppi di lavoro;
– 20-28 ottobre 2010: il testo è esaminato dalle commissioni in sede consultiva, che trasmettono alla Bilancio i propri pareri con alcuni emendamenti;
– 29 ottobre 2010: la commissione Bilancio fissa per le 14 il termine per la presentazione di emendamenti;
– 2 novembre 2010: il V gruppo di lavoro procede al vaglio di ammissibilità delle circa 600 proposte di modifica presentate al testo;
– 4 novembre 2010: la commissione Bilancio avvia le votazioni e il governo viene battuto nella votazione di un emendamento su cui ha dato parere contrario. I lavori vengono sospesi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti annuncia la presentazione di un maxiemendamento;
– 10-11 novembre 2010: il governo presenta la maxi modifica, ma l’intervento è in gran parte dichiarato inammissibile, comprese le diposizione sulla stabilizzazione delle agevolazioni contributive in agricoltura;
– 12-13 novembre 2010: la commissione Bilancio approva in un testo riformulato l’emendamento del governo in cui vengono confermate, con una nuova formulazione, le disposizioni relative alla stabilizzazione delle agevolazioni per il settore agricolo.

Camera – sementi e agrofarmaci, al via indagine conoscitiva in commissione Agricoltura
La commissione Agricoltura avvierà un’indagine conoscitiva sui comparti dell’agricoltura caratterizzati da evidente regime di oligopolio, come le sementi e gli agrofarmaci. In considerazione dei processi di concentrazione che hanno coinvolto negli ultimi anni diverse imprese organizzate su basi multinazionali, e dal momento che la situazione si è ulteriormente evoluta fino a far sì che un terzo del mercato delle sementi convenzionali e la quasi totalità del mercato di quelle transgeniche sia nelle mani di sei imprese, il gruppo di lavoro ha stabilito di avviare una serie di audizioni, che si concluderanno entro il mese di luglio 2011. Scopo dell’approfondimento è analizzare l’eventuale presenza di elementi distorsivi, di interferenze di mercato, di attività di orientamento mirate ad alterare artificiosamente il livello della produzione, commercializzazione, distribuzione delle sementi e degli agrofarmaci. L’indagine si estenderà poi anche alla valutazione degli effetti delle dinamiche dei prezzi sul sistema produttivo agroalimentare italiano e sulle sue prospettive di sviluppo.
Di seguito l’elenco di chi verrà ascoltato:
ministro delle Politiche agricole;
ministro dello Sviluppo economico;
ministro dell’Economia;
Autorità garante della concorrenza e del mercato;
Garante per la sorveglianza dei prezzi;
Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea);
Istituto nazionale di economia agraria (Inea);
Istituto nazionale di statistica (Istat);
Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra);
rappresentanti di altri organi ed enti pubblici con competenza nelle materie oggetto dell’indagine;
rappresentanti di istituzioni ed organismi operanti nell’ambito dell’Unione europea o delle organizzazioni internazionali;
rappresentanti delle regioni e degli enti locali;
organizzazioni del settore agricolo e altre organizzazioni di categoria interessate ai temi oggetto dell’indagine;
soggetti che svolgono attività rilevanti ai fini dell’oggetto dell’indagine;
esperti e studiosi del settore.

Camera – (C. 3857) pacchetto sicurezza: fissato per lunedì prossimo alle 14 termine emendamenti nelle commissioni referenti
Scadrà lunedì prossimo, 22 novembre, alle 14 il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge di conversione del decreto legge sulla sicurezza nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite che esaminano il testo in sede referente.
Nel provvedimento, ricordiamo, il governo ha inserito alcune misure per il potenziamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati alle mafie e sulla tracciabilità dei flussi finanziari.
 
Backgroud
 – 5 novembre 2010: il Consiglio dei ministri vara il decreto legge con misure urgenti in materia di sicurezza. Tra le altre cose, previste misure per il potenziamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati alle mafie e la tracciabilità dei flussi finanziari;
– 12 novembre 2010: il provvedimento, che, con un disegno di legge di iniziativa governativa formerà il cosiddetto pacchetto sicurezza, viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 265 (in edicola il 13 novembre) ed entra ufficialmente in vigore;
 
Iter Camera
– 16 novembre 2010: il testo viene trasmesso alla Camera dove ha inizio l’esame in sede referente delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite;
– 22 novembre 2010: termine presentazione emendamenti.

20 novembre

Camera – Mancuso (Pdl): l’esecutivo intervenga per dirimere contenziosi tra ordini professionali e Regioni su applicazione misura 114 Feasr su consulenza in agricoltura
Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), istituito con il regolamento CE 1698/2005, è stato recepito, a livello nazionale, nei piani di sviluppo rurali (Psr). Tra le principali misure di sostentamento previste dallo strumento comunitario figura la 114-Consulenza in agricoltura, che prevede l’erogazione di un contributo annuale alle imprese agricole che utilizzano servizi di consulenza aziendale. L’errata applicazione di questa misura in Italia, attuata da ogni singola Regione in modo autonomo, ha creato, però, diversi problemi, tra i quali, il contenzioso sorto fra amministrazioni locali e gli ordini professionali dei dottori agronomi e forestali, degli agrotecnici, degli agrotecnici laureati e dei medici veterinari che, in numerose occasioni, sono stati costretti a impugnare i bandi regionali sulla misura in questione, ottenendone quasi sempre l’annullamento. Con un’interrogazione a risposta scritta depositata ieri a Montecitorio, e indirizzata al ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, il segretario della commissione Affari sociali, Gianni Mancuso (Pdl-Piemonte), ha chiesto di sapere quali iniziative intenda adottare l’esecutivo per fare fronte al fallimento nell’applicazione della misura 114 da parte delle burocrazie regionali che, tra l’altro, contribuisce a elevare la somma dei contributi europei non utilizzati (allo stato pari a 520 milioni di euro) che al 31 dicembre 2010 l’Unione europea toglierà all’Italia. Mancuso, inoltre, chiede a Galan di promuovere iniziative, anche normative, per dare uniformità al riconoscimento degli organismi di consulenza aziendale e sviluppare anche in Italia un moderno servizio di consulenza aziendale nel rispetto delle prerogative professionali di cui alle leggi relative agli albi dei dottori agronomi, degli agrotecnici, degli agrotecnici laureati e dei medici veterinari.

NOTIZIARIO SETTIMANALE
CONSIGLIO DELL’ORDINE NAZIONALE DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI
www.conaf.it – tel. 06.8540174

Lunedì 22 novembre 2010

Le notizie dal 15 al 20 novembre

COMUNICATI STAMPA

•    20 novembre
Le professionalità degli Agronomi e dei Forestali italiani coinvolte dal ministero dell’ambiente per la giornata nazionale dell’albero 2010

•    18 novembre
Estimo da aggiornare per crescita settore immobiliare, finanziario ed ambientale
Intervento presidente CONAF Andrea Sisti su stanziamento da parte del Cipe di 177 milioni di euro per interventi nel settore irriguo

DAL CONAF
E’ uscito il nuovo numero di Agronomi e Forestali

EVENTI CONAF

Appuntamenti Conaf

AGENDA
Nelle Istituzioni – calendario della settimana dal 22 al 26 novembre 2010

In Italia e nel mondo – Appuntamenti della settimana dal 15 al 21 novembre 2010

MONITORAGGIO LEGISLATIVO

•    15 novembre
Camera – (C. 3778 e 3779) disegno di legge Stabilità 2010: testo domani in Aula. Non esclusa la fiducia. Finiani si asterranno, il Quirinale avvia di fatto consultazioni

•    16 novembre
Camera – (a. g. 266) schema dlgs modifica al codice dell’amministrazione digitale, audizione esperti in commissione Affari costituzionali: inserire sanzioni e integrare struttura organica provvedimento

•    17 novembre
Senato – (S. 2363) disegno di legge etichettatura: via libera all’unanimità da commissione. Cancellati i Fondi per imprenditoria giovanile e agevolazioni a coop
Camera – (C. 3778 e 3779) manovra economica: avviata votazione su Bilancio previsione 2011. Si attendono emendamenti governo a disegno di legge Stabilità 2011
Camera – dissesto idrogeologico, stanziare risorse per tutti i territori colpiti dalle avversità atmosferiche. Mozione e interrogazione del Pd
Camera – dissesto idrogeologico: concludere lavori bacino fiume Sarno. Interrogazione di Vaccaro (Pd)
Senato – governo del territorio, al via in commissione Ambiente indagine conoscitiva su erosione zone costiere

Camera – interventi a favore dell’ortofrutticolo: Galan risponde a Delfino (Udc)
Camera – riorganizzazione associazioni allevatori: Galan Risponde a Murgia (Pdl)
Camera – salvaguardia comparto vitivinicolo e tutela Nobile Montepulciano: Galan risponde a Oliverio e Cenni (Pd)
Mipaaf – quote latte, Galan: “Domani chiudo partita: chi deve pagare paga”. In Cdm informativa sulla Politica agricola comune

•    18 novembre
Camera – (C. 209 e abb.) agrumeti caratteristici: disco verde dalla commissione per le Questioni regionali. Parere contrario dalla Ambiente
Governo – dal Cipe 177 mln per bonifiche e 100 mln ad agricoltura per pesca, zucchero, ovicaprino e altri interventi. Via libera anche a rifinanziamento risorse Cdp per ricomposizione fondiaria agricola
Senato – (COM (2010) 537 definitivo) proposta di modifica al regolamento (CE) n. 1698/2005 su sostegno sviluppo rurale con Feasr: commissione agricoltura avvia esame
Senato – (a.g. 266) dlgs modifica codice amministrazione digitale, Confindustria: da rivedere firma digitale, Pec e conservazione documenti
Unione europea – Pac, commissario Dacian Ciolos delinea programma post-2013. Probabili tagli agli aiuti per l’agricoltura italiana
Palazzo Chigi – dal Cdm dl su emergenza rifiuti in Campania e via libera a dlgs fabbisogni standard di attuazione federalismo fiscale. Governo propone nomina Vegas a presidenza Consob
Mipaaf – quote latte, Galan: la Ue non ha sbagliato i conti. Lega nord chiede una settimana di proroga per negoziare con Ue

•    19 novembre

Palazzo Chigi – (a. g. 250) dlgs attuazione direttiva rifiuti, da Cdm via libera al provvedimento. Modificato sistema sanzionatorio Sistri
Camera – (C. 3778 e 3779) disegno di legge di Stabilità 2011: via libera dall’Aula. Testo passa al Senato
Camera – sementi e agrofarmaci, al via indagine conoscitiva in commissione Agricoltura
Camera – (C. 3857) pacchetto sicurezza: fissato per lunedì prossimo alle 14 termine emendamenti nelle commissioni referenti

•    20 novembre
Camera – Mancuso (Pdl): l’esecutivo intervenga per dirimere contenziosi tra ordini professionali e Regioni su applicazione misura 114 Feasr su consulenza in agricoltura

COMUNICATI STAMPA

20 novembre
Le professionalità degli Agronomi e dei Forestali italiani coinvolte dal ministero dell’ambiente per la giornata nazionale dell’albero 2010
Gli oltre 22mila iscritti al CONAF a disposizione dei Comuni per sensibilizzare giovani e adulti ai temi della corretta gestione forestale e ambientale Lo scopo della giornata è quello di perseguire, attraverso la valorizzazione del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e il miglioramento della qualità dell’aria
Il CONAF, il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali,  aderisce alla Giornata Nazionale dell’Albero 2010, programma per domenica 21 novembre. In virtù dell’attività svolta dai Dottori Agronomi e dai Dottori Forestali quotidianamente su tutto il territorio nazionale, il Ministero dell’Ambiente ne ha riconosciuto l’importante ruolo tecnico-scientifico e progettuale nel settore agro-forestale e di conseguenza nel settore del verde urbano, chiedendo un ampio coinvolgimento degli oltre 22mila iscritti all’Ordine ad una partecipazione attiva all’evento attraverso la collaborazione con i Comuni.
Così i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali italiani saranno chiamati, con la loro presenza, a rendere partecipe e sensibile il pubblico locale sulle più importanti tematiche forestali ed ambientali. Per promuovere la conoscenza dell’ecosistema boschivo, il rispetto delle specie arboree ai fini dell’equilibrio tra comunità umana e ambiente naturale, l’educazione civica ed ambientale sulla legislazione vigente, nonché stimolare un comportamento quotidiano sostenibile al fine della conservazione delle biodiversità.
Lo scopo della Giornata è quello di perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e il miglioramento della qualità dell’aria attraverso la messa a dimora di una piantina per ogni neonato (così come già previsto obbligatoriamente dalla L. 113/92) . Partendo da questa prima iniziativa, il CONAF si propone per una attiva collaborazione con il Ministero dell’Ambiente così da potere meglio coordinare nelle prossime edizioni questa importante giornata, suggerendo modalità e progettualità per la corretta e razionale gestione del verde pubblico.

18 novembre
Estimo da aggiornare per crescita settore immobiliare, finanziario ed ambientale
La richiesta di Agronomi e professionisti al convegno Ceset. Il presidente Conaf Sisti: “Materia al centro della società, strumenti operativi a disposizione dei professionisti e dei tecnici sono da aggiornare”. Guizzardi (Conaf): “Appuntamento è primo passo per progetto che coinvolga mondo universitario, professionale e istituzioni”
L’estimo è alla base dello sviluppo e della crescita dei settori immobiliari e finanziari. Una disciplina che negli ultimi decenni ha vissuto grandi mutamenti nell’impostazione finanziaria dei gruppi bancari, nell’impostazione dell’accesso al credito e la conseguente forte crescita del settore immobiliare. Questo è in estrema sintesi la posizione del Conaf (Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori nazionali) in occasione del convegno dal titolo “Estimo, formazione universitaria ed esercizio della professione” che si è svolto, venerdì 19 novembre, a Roma, presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Aula convegni – Piazzale Aldo Moro, 7). Il convegno è stato organizzato da Ceset (Centro Studi di Estimo e di Economia Territoriale) con il patrocinio di Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali; Università La Sapienza e Consiglio Nazionale delle Ricerche. “Il settore immobiliare e creditizio – ha sottolineato il presidente Conaf, Andrea Sisti – hanno riportato al centro del dibattito la materia estimativa, è opportuno, partendo dal mondo accademico, un aggiornamento degli strumenti operativi a disposizione dei professionisti e dei tecnici. In questi anni, infatti, sono state acquisite nuove esperienze applicate a più settori estimativi, non solo quello creditizio e immobiliare, ma anche le risorse ambientali e le scelte progettuali”. L’estimo negli ultimi anni, soprattutto con l’avvento delle lauree triennali, ha perso l’importanza che meriterebbe all’interno dei corsi universitari – ha ricordato il Conaf – tanto che, ad esempio, in alcuni casi non è più un esame obbligatorio nella laurea in Scienze agrarie. “Questo appuntamento – ha affermato Gianni Guizzardi, consigliere Conaf con delega all’estimo –, che vedrà la partecipazione dei maggiori esperti della materia, dei rappresentanti del mondo economico, scientifico, universitario, delle professioni e delle istituzioni, rappresenta un primo incontro propedeutico per lo svolgimento di Stati generali sull’estimo, per giungere così ad un progetto nazionale che coinvolga il mondo universitario, professionale e delle istituzionale”. Al termine dei lavori è stato presentato e approvato un documento di proposta sui contenuti formativi e professionali dell’estimo, congiunta da parte di Ceset, Conaf (Agronomi e Forestali), Cni (Ingegneri), Cnappc (Architetti),Cng (Geometri).

Intervento presidente CONAF Andrea Sisti su stanziamento da parte del Cipe di 177 milioni di euro per interventi nel settore irriguo
“Esprimo soddisfazione e gratitudine al ministro Giancarlo Galan, per l’approvazione da parte del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), che oggi ha approvato un programma di interventi nel settore irriguo e della bonifica, per circa 177 milioni di euro, seppur in una fase di crisi economica generalizzata”.
Nel programma di interventi approvati risultano significativi quelli infrastrutturali nel settore irriguo e della bonifica per il Sud di 177 milioni di euro, cui si aggiungono – come ha comunicato il Mipaaf – i 64 milioni a sostegno del comparto bieticolo-saccarifero, i 4 milioni di euro per  il rilancio del settore ovicaprino e i preziosissimi 15 milioni di euro per la Pesca.
“Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali  – aggiunge Sisti  – ha dimostrato una sensibilità importante, riuscendo a mettere in campo risorse che potranno permettere interventi che vanno nella direzione della razionalizzazione della risorsa idrica e presidio del territorio, temi attuali (al fine di prevenire fenomeni franosi e interventi di stabilizzazione) sui quali sono impegnati quotidianamente i dottori agronomi e dottori forestali”.

DAL CONAF
E’ uscito il nuovo numero di Agronomi e Forestali

Si informa che il numero 3/2010 di AF – Agronomi e Forestali è disponibile online all’indirizzo http://www.agronomi.it/pubblicato-numero-32010-af.

EVENTI CONAF
Appuntamenti Conaf

24-26 novembre: convegno Aissa “Produzione di alimenti, superamento della povertà e tutela dell’ambiente: ruolo delle Scienze Agrarie” – Consiglio CONAF e presentazione proposta agrofarmaci-agrofarmacie
Il CONAF partecipa al convegno nazionale dell’Aissa (Associazione italiana società scientifiche agrarie) e della facoltà di agraria di Udine, con la conferenza dei presidi delle facoltà di agraria . Nei due giorni il CONAF terrà il consiglio ad Udine incontrando gli iscritti all’ordine ed i rappresentanti della federazione del Friuli Venezia Giulia. Al convegno sarà presentata la proposta CONAF agrofarmaci-agrofarmacie.
Per maggiori informazioni consulta il programma;

1 dicembre: Conferenza permanente Federazioni CONAF;

2 dicembre: Assemblea dei presidenti degli Ordini.

AGENDA

Nelle Istituzioni – calendario della settimana dal 22 al 26 novembre 2010

Disegni di legge di stabilità e di bilancio (al momento non numerati perché manca la trasmissione al Senato) – relatore da designare
•    Martedì 23 novembre – Senato, commissione Bilancio, sede referente. Tutte le altre, sede consultiva;
•    Mercoledì 24 novembre – Senato, commissione Bilancio, sede referente. Tutte le altre, sede consultiva;
•    Giovedì 25 novembre – Senato, commissione Bilancio, sede referente. Tutte le altre, sede consultiva;
•    Sabato 27 novembre, termine presentazione emendamenti;

Disegno di legge C. 3857 governo (DL 187/10: Misure urgenti in materia di sicurezza) – relatori Jole Santelli (Pdl-Calabria), per la I commissione, e Francesco Paolo Sisto (Pdl-Puglia) per la II
•    Lunedì 22 novembre, ore 14.00 – Camera, commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite, termini presentazione emendamenti;
•    Martedì 23 novembre, ore 13.00 – Camera, commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite, sede referente. Commissioni Finanze, Cultura, Ambiente, Lavoro e Politiche Ue, sede consultiva;
•    Mercoledì 24 novembre – Camera, commissioni Bilancio, Finanze, Cultura, Ambiente, Affari sociali e Politiche Ue, sede consultiva;
•    Giovedì 25 novembre, ore 13.00 – Camera, commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite, sede referente. Commissioni Affari esteri, Lavoro, Affari sociali e Politiche Ue, sede consultiva;

Disciplina delle professioni regolamentate (seguito esame C.503 Siliquini e abbinati) – relatore Maria Grazia Siliquini (Fli-Piemonte)
•    Mercoledì 24 novembre, ore 15.00 – Camera, commissione Giustizia, sede referente;

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale (a. g. 292)
•    Lunedì 22 novembre, ore 17.30 – Camera/Senato, commissione Bilancio Montecitorio e bicamerale per l’attuazione del federalismo congiunte, audizione di rappresentanti del Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari (SUNIA), del Sindacato inquilini casa e territorio (SICET), dell’Unione nazionale inquilini ambiente fiscale, del Coordinamento unitario della proprietà immobiliare (Arpe-Federproprietà, Confederazione della piccola proprietà immobiliare-CONFAPPI e Unione piccoli proprietari immobiliari-UPPI), dell’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) e dell’Istituto per la finanza e l’economia locale (IFEL);
•    Martedì 23 novembre, ore 14.30 – Camera/Senato, commissione Bilancio Montecitorio e bicamerale per l’attuazione del federalismo congiunte, audizione di rappresentanti del Dipartimento delle finanze del ministero dell’Economia. Senato, commissione Affari costituzionali, osservazioni alla bicamerale per il federalismo;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 14.30 – Camera/Senato, commissione Bilancio Montecitorio e bicamerale per l’attuazione del federalismo congiunte, audizione del Comitato di rappresentanti delle autonomie territoriali;

Interrogazioni a risposta immediata su argomenti di competenza del ministero dell’Economia
•    Mercoledì 24 novembre, ore 14.00 – Camera, commissione Finanze;

Indagine conoscitiva sulle opere irrigue: audizione dei rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Copagri e Filiera agricola italiana (FAGRI) e delle cooperative agricole Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative, Legacoop-Agroalimentare e Unci-Coldiretti
•    Martedì 23 novembre, ore 13.30 – Camera, commissione Agricoltura, sede referente;

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare (C. 2744) – relatore alla commissione Marcello Di Caterina (Pdl-Campania)
•    Martedì 23 novembre, ore 14.00 – Camera, commissione Agricoltura, sede referente;

Modifiche al regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, in materia di riforma dell’accesso alla professione forense e raccordo con l’istruzione universitaria (S. 601 e abbinati) relatore Giuseppe Valentino (Pdl-Calabria)
•    Martedì 23 novembre, ore 16.30 – Senato, Aula, dichiarazioni di voto e voto finale;

Disposizioni in materia di semplificazione dei rapporti della Pubblica amministrazione con cittadini e imprese e delega al Governo per l’emanazione della Carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche e per la codificazione in materia di pubblica amministrazione (esame S. 2243 già approvato dalla Camera) – relatore Andrea Pastore (Pdl-Abruzzo)
•    Martedì 23 novembre, ore 15.00 – Senato, commissione Bilancio sede consultiva;

Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge comunitaria 2010 (S. 2322) – relatrice per la Politiche Ue Rossana Boldi (Lnp-Piemonte)
•    Martedì 23 novembre, ore 14.00 – Senato, commissione Politiche Ue, sede referente. Commissione Bilancio, sede consultiva;

Schema di regolamento recante modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008, n. 43 (seguito esame Atto n. 281)
•    Martedì 23 novembre, ore 16.00 – Senato, commissione Bilancio sede consultiva;

Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari (Approvato dalla Camera dei deputati, S. 2363) – relatore alla Tommaso Zanoletti (Pdl-Piemonte).
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede deliberante, se assegnato in tempo utile;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede deliberante, se assegnato in tempo utile;

Nuova
disciplina del commercio interno del riso (seguito esame S. 1909) – relatore
Lorenzo Piccioni (Pdl-Piemonte)

•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Disposizioni concernenti la produzione artigianale e senza fini di lucro di grappe e di acquaviti di frutta. (seguito esame S. 1839) – relatore Gianpaolo Vallardi (Lnp-Veneto)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Indirizzo agricolo di terreni ricadenti nella con terminazione della laguna veneta (seguito esame S. 1050 e S. 1239) – relatore Fedele Sanciu (Pdl-Sardegna)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Nuove disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola ed agroalimentare con metodo biologico (seguito esame congiunto S. 1035 e S. 1115) – relatrice Laura Allegrini (Pdl-Lazio)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Esame dell’atto (COM (2010) 506 definitivo) Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare – relatore Gianpaolo Vallardi (Lnp-Veneto)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Esame dell’atto (COM (2010) 537 definitivo) Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo – relatore Salvatore Mazzaracchio (Pdl-Puglia)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;

Problematiche inerenti al comparto zootecnico, con particolare riguardo al settore dei suini e a quello dei bovini (seguito esame Affare n. 213) – Salvatore Mazzaracchio (Pdl-Puglia)
•    Martedì 23 novembre, ore 11.00 e 14.30 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente;
•    Mercoledì 24 novembre, ore 9.45 e 15.00 – Senato, commissione Agricoltura, sede referente.

In Italia e nel mondo – Appuntamenti della settimana dal 15 al 21 novembre 2010

Lunedì 22 novembre
•    Cernobbio: Stati Generali di Confindustria Lombardia “Scateniamo le imprese. Lombardy’s challenge to compete”. Con Emma Marcegaglia, Presidente Confindustria – Villa Erba, Largo Luchino Visconti 4, ore 10;

Mercoledì 24 novembre
•    Roma: Istat – Commercio al dettaglio Settembre 2010.

MONITORAGGIO LEGISLATIVO

15 novembre

Camera – (C. 3778 e 3779) disegno di legge Stabilità 2010: testo domani in Aula. Non esclusa la fiducia. Finiani si asterranno, il Quirinale avvia di fatto consultazioni
Il disegno di legge di Stabilità debutterà domani in Aula alla Camera ed è molto probabile che, come accaduto spesso negli ultimi anni per la Finanziaria che ha sostituito, si troverà a superare il suo primo voto di fiducia. Un debutto tutt’altro che pacifico visto che i tempi necessaria all’approvazione del provvedimento faranno da sfondo a quella che si può definire l’anticamera della crisi del quarto governo di Silvio Berlusconi.
Oggi, come annunciato nei giorni scorsi, ha formalizzato le dimissioni, e quindi l’uscita dall’esecutivo, la delegazione di ministri e sottosegretari di Futuro e libertà. Hanno infatti lasciato le poltrone governative il ministro per le Politiche Ue Andrea Ronchi, il viceministro allo Sviluppo economico con delega al commercio estero, Adolfo Urso, il sottosegretario all’Agricoltura Antonio Buonfiglio e quello all’Ambiente Roberto Menia. Ha inoltre abbandonato il governo anche l’unico esponente del Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo, il sottosegretario alle Infrastrutture Giuseppe Reina. La decisione dei futuristi e dell’Mpa di uscire dall’esecutivo non condividendone più le strategie politiche e di governo del Paese, non farà però mancare l’appoggio delle due componenti alla manovra economica: se sarà posta la fiducia sul provvedimento finiani e Mpa si asterranno per consentire “responsabilmente” l’approvazione del testo, che dopo il via libera della Camera dovrà andare al Senato. Per il via libera definitivo, quindi, si dovrà quindi aspettare almeno la prima metà di dicembre, se non i giorni a ridosso delle festività di fine anno. Solo allora potranno essere calendarizzate le mozioni presentate venerdì scorso a favore e contro l’esecutivo: quella di conferma della fiducia al governo al Senato, firmata dal Pdl, e quella di sfiducia alla Camera, promossa da Pd e Idv e che Fli è pronta a votare.
Le prossime settimane dunque costituiranno una sorta di “interim” in cui si scopriranno le carte dei giochi, delineando quello che sarà il futuro quadro politico dell’Italia. Tre le possibili soluzioni: la conferma della leadership di Berlusconi con un rimpasto minimo tutto interno a Pdl e Lega; un governo di transizione con una coalizione ampia che include Fli, Api e Mpa, passando per Udc e includendo il Pd, per fare la riforma elettorale; l’immediato scioglimento del Parlamento e il ritorno alle urne probabilmente tra marzo e aprile del nuovo anno.
Per arrivare preparati a capire quale sarà il nuovo scenario, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha giocato di anticipo e ha convocato già per domani al Quirinale i presidenti delle due Camere, Renato Schifani per palazzo Madama, e Gianfranco Fini, per Montecitorio. Di fatto si tratta del primo passaggio delle consultazioni che il capo dello Stato fa in occasione di crisi di governo.
In questo clima, come detto, domani l’Assemblea della Camera avvierà la discussione della legge di stabilità, che vale 5,7 miliardi in più rispetto al testo trasmesso dal governo a metà ottobre, arricchito da alcune misure per l’università e di sostegno all’economia che si sono aggiunte ai pesanti tagli (in tutto 11,8 miliardi sulla spesa corrette) effetto delle riduzioni previste dalle manovre sui conti pubblici varate dal 2008, con il decreto legge 112/2008, alla scorsa estate con il dl 78/2010 e che il ddl di stabilità si limitava a contabilizzare.

Ecco di seguito una sintesi delle principali novità introdotte nel provvedimento, con l’approvazione in commissione Bilancio del maxi-emendamento presentato dal governo e di alcune altre modifiche:
– università: il fondo ordinario del ministero dell’Istruzione è incrementato di 800 milioni, incluse le risorse per l’assunzione degli assistenti;
– ricerca e borse di studio: 100 milioni di euro per il credito d’imposta (vaucher fiscale) a favore delle imprese che investono in progetti di ricerca di università ed enti pubblici, cui si aggiungono altri 100 milioni per le borse di studio e il prestito d’onore;
– ammortizzatori sociali: in tutto sono stati messi a disposizione circa 1,5 miliardi che includono la proroga per la cassa integrazione in deroga e per gli altri strumenti di sostegno al reddito;
– agricoltura: sono state stabilizzate con decorrenza dal primo agosto 2010 le agevolazioni contributive per i lavoratori del primario. L’intervento, previsto dalla prima versione della maxi modifica dell’esecutivo, era stato inizialmente dichiarato inammissibile dalla Bilancio. I rilievi però sono stati superati grazie alla riformulazione dell’emendamento governativo;
– salario di produttività: stanziati 835 milioni per la defiscalizzazione per il 2011 del salario di produttività per i redditi fino a 40mila euro;
– Fondo sanitario nazionali: messi a disposizioni 347 milioni per l’abolizione per 5 mesi del ticket sulla specialistica e la diagnostica, quale anticipo degli 834 milioni concordati con le Regioni con il Patto della Salute 2009;
– proroga missioni internazionali: previsti 750 milioni necessario a coprire le missioni in corso fino al 30 giugno 2011;
– Patto di stabilità interno: ammorbiditi i paletti imposti alle Regioni sui propri conti. Le amministrazioni regionali dovranno garantire una riduzione del deficit pari a 4,5 miliardi per il 2011, come stabilito dalla manovra di luglio, ma potranno contare su una maggiore flessibilità prevedendo che le spese non devono superare la media del triennio 2007-9 ridotta del 12,3% per quelle di competenza e del 13,6% per quelle di cassa (il calcolo quindi non è più su un solo anno). Più flessibilità anche per Province e Comuni. Quest’ultimi inoltre riceveranno 344 milioni per i mancati rimborsi relativi all’anno 2008. Inoltre, per velocizzare i pagamenti da parte dei Comuni verso le imprese fornitrici, viene istituito un fondo di 60 milioni di euro per il 2011 finalizzato al pagamento degli interessi passivi maturati dai municipi per il ritardato pagamento;
– scuola paritaria: stanziati, a valere sul cosiddetto Fondo Letta, 245 milioni;
– Fas: 1,5 miliardi per il 2012 del Fondo aree sottoutilizzate potrà essere destinato all’edilizia sanitaria, di cui l’85% dovrà essere utilizzato al Sud e il 15% al Centro e al Nord;
– pacchetto Fiscale: vale 588 milioni in termini di cassa e circa 900 in termini di competenza. Comprende interventi sul leasing immobiliare, l’inasprimento della lotta all’evasione e l’aumento delle sanzioni sul ravvedimento operoso;
– stabilizzazione Lsu e agevolazioni su libri di testo: per le due misure, sempre nell’ambito del cosiddetto fondo Letta, sono stati stanziati in tutto 375 milioni;
– trasporto ferroviari: definiti i criteri per ripartire 425 milioni di euro, già previsti, per l’acquisto di treni per il trasporto regionale e locale;
– giochi: inaspriti controlli e sanzioni su concessionari, con un maggior gettito stimato intorno ai 400 milioni di euro;
– editoria: 100 milioni in più per il Fondo per l’editoria destinato in particolare a giornali e carta stampata; altri 45 milioni andranno invece a radio e tv locali;
– strade sicure: destinati 36,4 milioni per il 2011 alle forze di polizia;
– Torino-Lione: a Rete ferroviaria italiana andranno 35,6 milioni, a valere sul contratto di programma 2007-2011, per far fronti ai maggiori oneri derivanti dal cambiamento del tracciato.;
– tunnel della Maddalena: stanziati 12 milioni per completare il finanziamento del progetto definitivo del tunnel esplorativo;
– parchi: per il personale dei parchi arrivano 35 milioni e 5 per il personale dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca ambientale);
– Istituto superiore di sanità: 14 milioni di euro in più andranno alla missione ricerca del ministero della Salute per coprire le spese di personale dell’Istituto.

16 novembre

Camera – (a. g. 266) schema dlgs modifica al codice dell’amministrazione digitale, audizione esperti in commissione Affari costituzionali: inserire sanzioni e integrare struttura organica provvedimento
Malgrado il nostro Paese sia stato tra i primi in Europa a fornirsi di una legislazione molto avanzata in materia di digitalizzazione della Pubblica amministrazione (Pa), esistono ancora dei grandissimi ostacoli che impediscono il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
 Lo hanno sostenuto questo pomeriggio, in commissione Affari costituzionali di Montecitorio, Enrico Carloni, professore di diritto amministrativo alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Perugia, Maurizio Talamo, presidente di Nestor, il Laboratorio sperimentale per la sicurezza e certificazione di Servizi telematici multimediali dell’Università di Tor Vergata e l’esperto di area Pd Paolino Madotto, intervenuti nell’ambito dell’esame dello schema di dlgs di modifica al codice dell’amministrazione digitale (dlgs n. 82/2005).
In particolare, Carloni ha criticato fortemente il testo dello schema di decreto delegato, facendo presente al gruppo di lavoro che mancano sia una visione organica necessaria per superare alcune criticità – come il digital divide e l’assenza di un sistema informatico integrato per le Pa – sia una componente sanzionatoria efficace, in grado di garantire la piena applicabilità delle disposizioni previste. Un’ulteriore carenza, su cui si é soffermato Carloni, è quella relativa a una sezione che tuteli i diritti dei cittadini, giudicata essenziale visto che proprio questi sono i referenti principali delle Pa, e devono poter contare su di una normativa chiara, ricorrendo anche allo strumento regolamentare, che definisca tutti gli aspetti possibili come la definizione del domicilio elettronico.
Secondo Talamo, lo schema di decreto delegato predisposto dall’esecutivo manca di un sistema di definizioni chiaro e coerente, per questo motivo molti concetti sono ambigui e possono creare dei seri ostacoli alla semplificazione burocratica.
Contro corrente l’opinione di Madotto, che nel complesso ha giudicato favorevolmente il testo del provvedimento, anche se devono essere affrontati alcuni nodi che generano confusione, come il duplice ruolo di DigitPa, ente chiamato contemporaneamente a definire gli standard informatici e a svolgere il ruolo di audit (valutazione o controllo di dati e procedure).
Su questo punto sia Carloni che Madotto hanno convenuto sulla necessità di ricorrere a un sistema di audit riconosciuto a livello internazionale, in modo da avvantaggiarsi adottando un sistema già sviluppato e compatibile con altri Stati, basato sul framework di governace Cobit (Control objectives for Information and related technology) in modo da garantire la terzietà delle verifiche.
Infine, Talamo ha evidenziato alcune problematiche legate all’accesso dei dati personali dei cittadini e al metodo da utilizzare nella dematerializzazione dei documenti delle Pa, che dovrebbe far riferimento a un unico formato da utilizzare.

17 novembre

Senato – (S. 2363) disegno di legge etichettatura: via libera all’unanimità da commissione. Cancellati i Fondi per imprenditoria giovanile e agevolazioni a coop
Riuscirà forse a essere approvato in via definitiva schivando la crisi di governo, che potrebbe aprirsi il prossimo 14 dicembre con il voto sulle mozioni di sfiducia a Montecitorio, il disegno di legge sulla tutela dei prodotti agroalimentari, già approvato dalla Camera. Il provvedimento ha ricevuto ieri il via libera unanime della commissione Agricoltura del Senato che ha conferito al relatore Tomaso Zanoletti (Pdl-Piemonte) a riferire favorevolmente sul testo all’Assemblea, salvo l’accoglimento da parte del presidente di palazzo Madama Renato Schifani del trasferimento alla sede deliberate per il XIII gruppo di lavoro. In questo caso, l’Agricoltura dovrebbe ridiscutere velocemente il testo, licenziandolo direttamente per il suo ritorno a Montecitorio saltando il passaggio in Aula.
Prima del via libera, come preannunciato la scorsa settimana, il gruppo di lavoro ha approvato i due emendamenti soppressivi dell’articolo 2 e 3 del testo che stabilivano un incremento di 25 milioni di euro – per ciascuno degli anni del triennio 2010-2012 – delle risorse del Fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura, e la concessione di agevolazioni alle imprese agricole cooperative a mutualità prevalente. I due interventi, introdotti nel testo dall’Aula della Camera con l’approvazione di due modifiche dell’opposizione, erano privi della necessaria copertura e avevano ricevuto il parere negativo della commissione Bilancio.

Background
– 20 febbraio 2009: su proposta del ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, il Consiglio dei ministri approva il testo per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare. Nel disegno di legge presenti misure finalizzate, in particolare, al contrasto delle frodi nel settore, a una migliore funzionalità delle società controllate e a un efficace impiego delle risorse destinate al comparto. Tra l’altro il provvedimento rafforza la tutela della competitività dei prodotti a denominazione protetta, incentiva la produzione di energia da biomasse e stabilisce una nuova disciplina delle etichettature dei prodotti agroalimentari;


Iter Camera
– 4 marzo 2009: presentato dal governo alla Camera e assegnato all’esame in sede referente della commissione Agricoltura;

– 5 novembre 2009: approvato in commissione e trasmesso all’Aula di Montecitorio;

– 9 febbraio 2010: il provvedimento è all’odg dei lavori dell’Assemblea di Montecitorio, ma il testo non viene trattato;

– 10-11 febbraio 2010: dopo che il governo viene battuto sulla votazione di alcuni emendamenti, l’Aula accoglie la proposta di Paolo Russo (Pd-Campania), presidente della commissione Agricoltura, di rinviare il testo al gruppo di lavoro referente (XIII commissione Agricoltura);

– 21 aprile 2010: la commissione Agricoltura riprende brevemente e rinvia subito la discussione del testo, senza trattare gli emendamenti;

- 6 maggio 2010: la commissione Agricoltura rinvia ancora la discussione del testo;

– 24 maggio 2010: scade il termine per la presentazione degli emendamenti;
– 22 settembre 2010: la commissione Agricoltura conclude l’esame degli emendamenti, respingendo quello di Anita Di Giuseppe (Idv-Lombardia), finalizzato a sopprimere l’articolo 40-bis, introdotto nel decreto legge 78/2010 sui conti pubblici (convertito dalla legge 122/2010), con cui è stata prevista la proroga del versamento delle rate per il ripiano delle multe relative allo sforamento delle quote latte;

– 23-28 settembre 2010: pareri favorevoli dalle commissioni in consultiva sul testo, via libera per l’Aula dal XIII gruppo di lavoro referente;

– 30 settembre 2010: parere all’Aula della Bilancio;

– 5-6 ottobre 2010: l’Aula vota il provvedimento cambiandone il titolo e stralciando quasi tutti gli articoli, tranne quelli relativi alle nuove disposizioni in materia di etichettatura finalizzati a rafforzare la tutela sui prodotti agroalimentari di qualità;

– 7 ottobre: Montecitorio trasmette al Senato il provvedimento;

Iter Senato:
– 12 ottobre 2010: la commissione Agricoltura di palazzo Madama avvia l’esame del provvedimento;

– 2 novembre 2010: termine per la presentazione di emendamenti;

– 3 novembre 2010: commissione Bilancio solleva dubbi su copertura articoli 2 e 3 e chiede nuova relazione tecnica;

– 10 novembre 2010: Tomaso Zanoletti (Pdl-Piemonte) relatore in commissione Agricoltura presenta emendamenti per soppressione articoli 2 e 3;
– 16 novembre 2010: la commissione Agricoltura sopprime gli articoli 2 e 3 e approva il testo all’unanimità.

Camera – (C. 3778 e 3779) manovra economica: avviata votazione su Bilancio previsione 2011. Si attendono emendamenti governo a disegno di legge Stabilità 2011
Ecobonus e, forse, i 100 milioni di euro promessi ieri dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti ai malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica). Dovrebbe essere questo il contenuto delle proposte di modifiche al disegno di legge di Stabilità per il 2011 che il governo dovrebbe presentare oggi a Montecitorio. E’ quanto emerso nel corso del dibattito in Aula sul disegno di legge relativo al Bilancio di previsione 2011 che accompagna quello Stabilità e che, come prevedeva già la prassi della legge Finanziaria, viene votato per primo.
Dopo aver approvato senza modifiche il primo articolo del provvedimento, l’Aula ha sospeso i lavori sulla discussione dell’articolo 2, accantonando alcuni emendamenti dell’opposizione che spostando poste di bilancio miravano a destinare risorse alla proroga della detrazione fiscale del 55% per interventi di manutenzione degli edifici volti a favorire l’efficienza energetica degli stessi (cosiddetto Ecobonus). Con la stessa finalità, infatti, il governo ha annunciato l’intenzione di presentare una modifica al disegno di legge di Stabilità che dovrebbe essere depositata nel primo pomeriggio in commissione Bilancio per essere sottoposta al comitato dei nove e poi formalizzata in Aula. Non è escluso però che oltre a questo intervento, l’esecutivo presenti un mini pacchetto di nuove misure per includere nel provvedimento anche le risorse assicurate dal ministro Tremonti alle famiglie dei malati di Sla, che hanno manifestato ieri a Roma davanti la sede del Mef.
Segnaliamo che in Aula sono stati presentati poco più di 300 emendamenti, molti dei quali già depositati in commissione. Tra questi, anche quelli dell’Idv sul settore degli apparecchi da intrattenimento.

Camera – dissesto idrogeologico, stanziare risorse per tutti i territori colpiti dalle avversità atmosferiche. Mozione e interrogazione del Pd
I fenomeni meteorologici delle ultime settimane hanno colpito in maniera drammatica Veneto, Calabria, Liguria, Toscana e Friuli. Per la regione Veneto il Consiglio dei ministri ha stanziato un primo contributo economico di 20 milioni di euro utili a far fronte alle situazioni emergenziali, promettendone altri 300 a breve. Tuttavia si rileva come nel tempo le risorse per la prevenzione del dissesto idrogeologico su tutto il territorio nazionale siano state ridimensionate, fino a divenire insufficienti. È necessario che l’esecutivo stanzi con la massima urgenza le risorse destinate a coprire tutti i territori duramente colpiti dalle avversità atmosferiche, che a una prima stima ammontano a circa un miliardo di euro, e che venga riconosciuto lo stato di calamità naturale per le zone agricole danneggiate. È questo l’impegno che il Pd chiede al governo, con una mozione presentata ieri a Montecitorio. Sullo stesso argomento, poi, Elisabetta Zamparutti (Pd-Basilicata) ha depositato un’interrogazione per chiedere dettagli circa l’accordo di programma di pianificazione della prevenzione del dissesto idrogeologico, che l’esecutivo avrebbe stipulato con la Regione Campania.
Camera – dissesto idrogeologico: concludere lavori bacino fiume Sarno. Interrogazione di Vaccaro (Pd)
Con un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il deputato del Pd Guglielmo Vaccaro (eletto in Campania) chiede al governo di adottare tutte le iniziative possibili per garantire il completamento, in tempi brevi, dei lavori di messa in sicurezza del bacino idrografico del fiume Sarno e della rete fognaria interna al comune di Scafati.
Nel proprio atto di sindacato ispettivo, Vaccaro ricorda all’esecutivo che l’emergenza ambientale del Sarno si protrae ormai da molti anni, però i lavori previsti dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3270 del 2003 sono stati avviati e non ancora ultimati.
Questa situazione, conclude il deputato del Pd, mette a rischio il territorio del comune di Scafati e le aree limitrofe, esposte al fenomeno di ruscellamento, lo scorrimento dell’acqua piovana sulla superficie del terreno ormai saturo, proveniente dal versante orientale del Vesuvio, tristemente famoso per la frana che il 5 maggio 1998 travolse diversi comuni – tra i quali Quindici, Bracigliano e Siano – provocando la morte di 137 persone.

Senato – governo del territorio, al via in commissione Ambiente indagine conoscitiva su erosione zone costiere
La commissione Ambiente di palazzo Madama è stata autorizzata dalla presidenza a svolgere un’indagine conoscitiva volta ad acquisire notizie, informazioni e documentazione sulle problematiche relative all’erosione delle zone costiere. Non è al momento disponibile la programmazione dell’indagine conoscitiva, né l’elenco di chi verrà ascoltato.
Camera – interventi a favore dell’ortofrutticolo: Galan risponde a Delfino (Udc)
La diversificazione delle produzioni ortofrutticole rappresenta uno strumento essenziale per consentire ai produttori di adeguarsi alle esigenze del mercato e di contenere gli effetti delle ricorrenti crisi a cui il comparto va soggetto. Per questo motivo, il ministero delle Politiche agricole ha previsto, nell’ambito dei programmi operativi delle organizzazioni di produttori riconosciute, il finanziamento delle spese per gli interventi di differenziazione varietale, per l’impianto di nuovi frutteti e per il miglioramento qualitativo delle produzioni. Lo ha dichiarato il titolare del Mipaaf, Giancarlo Galan, che ieri, in commissione Agricoltura di Montecitorio, ha risposto all’interrogazione con la quale Teresio Delfino (Udc-Piemonte) chiedeva di sapere, vista la grave situazione in cui versa il settore ortofrutticolo, quali siano gli interventi che il governo intende adottare. Sulle agevolazioni per la diversificazione, ha proseguito Galan, ai produttori viene erogato, con fondi comunitari, un sostegno pari al 50% della spesa sostenuta. Questa misura, però, presenta un limite che deriva dal fatto che nel nostro Paese solo il 40% della produzione è commercializzato tramite le organizzazioni di produttori. Da qui i diversi incentivi messi a disposizione per incoraggiare l’associazionismo. Il ministro ha poi ricordato che, per facilitare la vendita diretta di prodotti ortofrutticoli da parte dei piccoli produttori, il Mipaaf si è fatto promotore di una proposta di emendamento alla regolamentazione comunitaria che consenta ai prodotti aziendali venduti nei farmers’ market di essere esentati dal rispetto della normativa sull’etichettatura. La proposta, ha concluso Galan, entrerà in vigore nel corso del 2011 “consentendo di alleggerire in modo rilevante gli oneri amministrativi dei produttori”.

Camera – riorganizzazione associazioni allevatori: Galan Risponde a Murgia (Pdl)
Nell’ambito della riorganizzazione del sistema delle associazioni degli allevatori, che prevede il passaggio delle competenze assegnate alle singole associazioni provinciali o interprovinciali (Aipa/Apa) alle associazioni regionali allevatori (Ara) di primo grado, è stato stabilito che, entro la fine di quest’anno, venga formulata una proposta di aggiornamento del sistema di finanziamento basata sul nuovo modello organizzativo e sulle revisioni introdotte, anche a seguito delle verifiche del Comitato di monitoraggio. Lo ha reso noto il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan che ieri, in commissione Agricoltura di Montecitorio, ha risposto all’interrogazione presentata il 18 maggio scorso da Bruno Murgia (Pdl-Sardegna). Quest’ultimo, oltre al sistema di finanziamento delle nuove associazioni, chiedeva di sapere, in particolare, quante e quali Regioni italiane avessero iniziato e concluso l’iter riorganizzativo in Ara di primo grado. A questo proposito, Galan ha dichiarato che, al momento, su 19 Regioni (senza contare il Trentino Alto Adige, che, per la sua specificità, resta fuori dal progetto), le Ara di primo grado già in funzione sono 15, mentre nelle altre quattro i tempi di definizione del cambiamento variano in funzione delle dimensioni e dei bilanci delle Apa ancora esistenti.

Camera – salvaguardia comparto vitivinicolo e tutela Nobile Montepulciano: Galan risponde a Oliverio e Cenni (Pd)
La disponibilità di circa 300 milioni di euro stanziata per la campagna vitivinicola 2011 è stata ripartita, in particolare, tra le misure definite “strutturali” (investimenti, ristrutturazione e riconversione dei vigneti) che, assorbendo complessivamente oltre un terzo dei fondi disponibili, sono in grado di dare un sostegno al settore per svilupparne la competitività e il livello occupazionale. Mentre, per quanto riguarda la richiesta di attivazione della distillazione di crisi dei vini Doc da parte della Regione Calabria, il provvedimento è stato esaminato l’11 novembre scorso dal Comitato tecnico Agricoltura della Conferenza Stato-Regioni che ha stabilito di rinviarlo per un ulteriore approfondimento tecnico. Sulla questione relativa al rischio di un eventuale declassamento del vino nobile di Montepulciano, è invece necessario evidenziare che la vigente normativa comunitaria in materia non “ha cancellato la Dop Vino Nobile di Montepulciano ma, piuttosto, ha rafforzato la sua protezione internazionale, in quanto l’uso del vitigno Montepulciano, a livello di deroga, è stato limitato ai soli vini Dop italiani Montepulciano d’Abruzzo e Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane. Questi, in sostanza, i contenuti delle risposte che il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan ha fornito ieri, in commissione Agricoltura di Montecitorio, alle interrogazioni presentate, rispettivamente il 20 e il 22 settembre scorsi, dai deputati del Partito democratico Nicodemo Nazareno Oliverio (Calabria) e Susanna Cenni (Toscana). Il primo chiedeva, in particolare, quali iniziative fossero previste dalla nuova Ocm vino per la tutela del comparto e se, nello specifico, fosse stato previsto l’utilizzo dello strumento della distillazione di crisi (utilizzato per ridurre l’eccedenza e garantire la continuità di rifornimento da un raccolto all’altro) per la Calabria. La Cenni, invece, chiedeva a Galan di fornire adeguate garanzie per evitare che il Nobile di Montepulciano potesse subire ricadute negative per ciò che riguarda il nome, l’immagine, la promozione e la produzione a vantaggio di altre tipologie di vini che contengono, nella propria denominazione, il nome Montepulciano.

Mipaaf – quote latte, Galan: “Domani chiudo partita: chi deve pagare paga”. In Cdm informativa sulla Politica agricola comune
Potrebbe concludersi domani la vicenda tutta italiana delle quote latte: lo ha annunciato oggi il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, a margine della cerimonia di consegna delle onorificenze ai Cavalieri del lavoro, che si è tenuta al Quirinale. “Chiuderò la partita nel modo giusto, – ha dichiarato il ministro – chi deve pagare paga”. Dunque, presumibilmente nessuna ulteriore proroga per i produttori che ancora non si sono messi in regola con i pagamenti, e un previsto recupero per lo Stato di 2,1 miliardi di euro.
L’annuncio è stato accolto con favore dall’Udc: il capogruppo della commissione Agricoltura di Montecitorio Teresio Delfino (Piemonte) ha rivendicato il ruolo che il suo gruppo politico ha giocato nel garantire il rispetto delle regole, augurandosi che non ci siano ulteriori sorprese, e che il governo dia piena attuazione alla normativa vigente, “erogando ai produttori che avevano regolarizzato la propria posizione le risorse previste dalla legge Zaia (33/2009 sulle quote latte)”.
Si tratta, secondo i dati del ministero di via XX Settembre, di 563 produttori “fuori legge”, che Galan aveva già invitato a fine ottobre a uniformarsi alla normativa, dopo che avevano usufruito a luglio scorso della proroga inserita dalla Lega nord nel maxiemendamento alla manovra economica 2011-2012 (dl conti pubblici, 78/2010).
È probabile che l’ultima parola sulla vicenda verrà pronunciata da Galan domani durante il Consiglio dei ministri, nel quale è prevista un’informativa sulla Politica agricola comune.
Intanto, come annunciato ieri dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e dal commissario straordinario per le quote latte Paolo Gulinelli, da oggi partono le notifiche dei provvedimenti per la riscossione coattiva delle multe ai cosiddetti splafonatori.

18 novembre

Camera – (C. 209 e abb.) agrumeti caratteristici: disco verde dalla commissione per le Questioni regionali. Parere contrario dalla Ambiente
Via libera dalla commissione bicamerale per le Questioni regionali alla proposta di legge sulla salvaguardia degli agrumeti caratteristici.
Durante la seduta di ieri il senatore Gianvittore Vaccari (Lnp-Veneto), relatore del provvedimento, ha presentato una proposta di parere favorevole approvata a larga maggioranza dal gruppo di lavoro.
La commissione Ambiente di Montecitorio, invece, ha espresso il proprio parere contrario sul testo, approvando la proposta presentata dal relatore Vincenzo Gibiino (Pdl), che ha contestato senza mezzi termini la copertura finanziaria prevista che sottrae importanti risorse alla prevenzione del dissesto idrogeologico del territorio nazionale.

Governo – dal Cipe 177 mln per bonifiche e 100 mln ad agricoltura per pesca, zucchero, ovicaprino e altri interventi. Via libera anche a rifinanziamento risorse Cdp per ricomposizione fondiaria agricola
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha approvato oggi, su proposta del ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, un programma di interventi nel settore irriguo e della bonifica, assegnando uno stanziamento di circa 177 milioni di euro.
L’iniziativa, è precisato in un comunicato del Mipaaf, riguarda in particolare infrastrutture localizzate nel Sud d’Italia, strategiche non solo per l’agricoltura, ma anche per l’assetto del territorio e la protezione del suolo. Un ruolo fondamentale, questo, portato alla ribalta, ha evidenziato il ministero nella nota, dal frequente ripetersi di precipitazioni con carattere alluvionale, come quelle più recenti che hanno sconvolto prima la Liguria e la Toscana, poi il Veneto e a Calabria e infine la Campania. Fenomeni che secondo il Mipaaf “non possono più definirsi eccezionali, se non nell’intensità dell’evento, visto che lo sfruttamento indiscriminato del suolo, pur in presenza di conosciuti elementi di rischio, necessita, come riparazione, di interventi strutturali che possano riportare il territorio a una nuova capacità permealizzante, unitamente alla realizzazione di strutture di ritenuta e di scolo, capaci di veicolare rapidamente verso il mare, l’eccesso di acqua”.
Gli interventi finanziati oggi dal Cipe saranno realizzati dai Consorzi di bonifica. Inoltre, Galan ha anche proposto l’adozione di una disposizione che scoraggi ritardi nella realizzazione delle opere, prevedendo la revoca dei finanziamenti nel caso in cui le procedure per l’appalto dei lavori non siano concluse entro 18 mesi dalla concessione. Una clausola già prevista dalla delibera Cipe del 22 luglio scorso, con cui è stato approvato l’analogo programma di opere del Centro e Nord d’Italia, per un ammontare complessivo di 418,5 milioni di euro.
Sempre nella riunione di oggi, ha poi reso noto il Mipaaf in un altro comunicato, il Cipe ha approvato la proposta di riparto dei 100 milioni di euro destinati al settore agroalimentare nell’ambito del Fondo Infrastrutture (art. 2, comma 55, della legge n. 191/2009, Finanziaria 2010). Di queste risorse 64 milioni di euro sono state destinate alla copertura dell’erogazione dell’aiuto nazionale alla quota zucchero prodotta in Italia nelle campagne di commercializzazione 2009/2010 e 2010/2011. Altri 4 milioni sono stati finalizzati al rilancio della filiera ovicaprina, integrando le azioni già definite dal Mipaaf nell’ambito del Tavolo di filiera (azione specifica per i formaggi ovini nell’ambito del Programma Indigenti 2011 e definizione di un accordo interprofessionale ai sensi del dlgs 102/2005).
Alla ristrutturazione del settore della pesca sono andati 15 milioni di euro per razionalizzare la catena logistica e di commercializzazione. Altri 7 milioni sono stati assegnati al rifinanziamento dei Piani di settore e 4 milioni al rifinanziamento del Piano di azione del settore dell’agricoltura biologica. I restanti 6 milioni di euro sono stati destinati al supporto dei sistemi informativi e dei controlli nei settori agricolo e della pesca.
Da segnalare infine che il Cipe ha approvato anche la rimodulazione del fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti della Cassa Depositi e Prestiti, la cui dotazione è stata incrementata di 100 milioni di euro con riguardo a interventi di ricomposizione fondiaria agricola. In questo modo, è sottolineato nel comunicato del ministero delle Politiche agricole, sarà riattivato a uno strumento che negli ultimi anni ha riscosso crescente interesse e utilizzo da parte degli imprenditori agricoli.

Senato – (COM (2010) 537 definitivo) proposta di modifica al regolamento (CE) n. 1698/2005 su sostegno sviluppo rurale con Feasr: commissione agricoltura avvia esame
È iniziato ieri nella commissione Agricoltura di palazzo Madama l’esame, in sede consultiva su atti comunitari, della proposta di modifica del regolamento (CE) n. 1698/2005 sul sostegno all’agricoltura da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).
Il relatore Salvatore Mazzaracchio (Pdl-Puglia) ha illustrato al gruppo di lavoro il testo del provvedimento, soffermandosi sulle norme finalizzate a modificare i poteri, delegati ed esecutivi, della Commissione nel sistema delle misure di sostegno allo sviluppo rurale.
In particolare, tra gli atti delegati agli Stati membri, giudicati troppo generici dal relatore, figurano: la disposizione di misure specifiche dell’Ue per assicurare la coerenza degli interventi del Feasr con gli altri strumenti di finanziamento comunitari; la derogabilità alla norma che vieta il sostegno del Feasr a favore di misure sovvenzionabili dalle organizzazioni comuni di mercato; la determinazione di principi che disciplinano i controlli da parte degli Stati membri; l’applicazione coerente delle riduzioni e delle esclusioni dai pagamenti erogati nell’ambito del secondo asse, a causa del mancato rispetto di requisiti richiesti; la determinazione di sanzioni in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti in materia di valutazione da parte degli Stati membri per ciascun programma di sviluppo rurale.
Gli atti di esecuzione, intesi invece come quelli con cui la commissione Ue si sostituisce agli Stati membri per assicurare uniformità all’attuazione della normativa dell’Unione, sono elencati nel provvedimento, e tra questi segnaliamo: le norme relative all’aggiornamento, da parte dei Paesi Ue, dei piani strategici nazionali; condizioni uniformi ai fini della presentazione, sempre da parte degli Stati, dei piani di sviluppo rurale; la ripartizione annuale tra gli Stati membri degli importi del Feasr; un quadro comune per il monitoraggio e la valutazione dell’attuazione dei programma di sviluppo rurale.
Infine, la proposta contiene modifiche di semplificazione normative e di riduzione degli oneri amministrativi, tra i quali si segnala lo snellimento delle procedure relative al principio di condizionalità, con particolare riferimento alla fase di verifica di loro inadempienze e sanatoria.

Senato – (a.g. 266) dlgs modifica codice amministrazione digitale, Confindustria: da rivedere firma digitale, Pec e conservazione documenti
Tra le norme più importanti oggetto dell’ammodernamento del Codice dell’amministrazione digitale (Cad) figurano, senza dubbio, la firma digitale, la posta elettronica certificata (Pec) e la conservazione documentale. È quanto si legge nel documento depositato questa mattina, in commissione Affari costituzionali di palazzo Madama, dalla delegazione di Confindustria servizi innovativi e tecnologici, guidata dal presidente Stefano Pileri e intervenuta nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo di modifica del codice dell’amministrazione digitale (dlgs 82/2005). In particolare, per quanto riguarda la firma digitale, Confindustria afferma di “guardare con preoccupazione la proposta del governo tesa a introdurre la firma elettronica avanzata”. Per i rappresentanti degli industriali del settore Ict, infatti, l’istituzione di questo strumento non appare giustificata in quanto, tra le altre cose, abbasserebbe notevolmente “il livello di qualità e sicurezza che la Pubblica Amministrazione dovrebbe osservare anche al massimo livello anche per i suoi atti interni”. Per quanto riguarda la Pec, invece, Confindustria ha posto due ordini di problemi: le difficoltà che derivano agli utenti Pec dall’introduzione della Comunicazione elettronica certificata tra Pubblica Amministrazione e cittadini (Cec-Pac) e il superamento della regolamentazione della stessa posta elettronica certificata, ancora ferma al 2005. Con riferimento alla prima tematica, si legge nel documento, occorre individuare la soluzione migliore per evitare la penalizzazione degli utenti, mentre, per l’ammodernamento Pec, è necessario riformulare le attuali regole tecniche, che risultano legate a una visione della posta certificata intesa come “raccomandata elettronica” e non tengono conto delle svariate modalità di utilizzo che gli utenti hanno adottato. La conservazione documentale, infine, è ritenuta da Confindustria, l’elemento più carente del sistema di digitalizzazione della PA. Questo perché la materia è ancora fondata, in buona parte, sulle disposizioni, incomplete e ormai superate, di una delibera del 1998.
Ricordiamo che il gruppo di lavoro ha avviato l’esame del provvedimento il 27 ottobre per poi proseguirlo il 4 novembre. Le Affari costituzionali di Montecitorio e palazzo Madama avranno tempo fino al 4 dicembre per esprimere il proprio parere.

Background
– 19 febbraio 2010: il Consiglio dei ministri approva lo schema di decreto legislativo di modifica al Codice dell’Amministrazione digitale (dlgs n. 82/2005), come previsto dall’articolo 33 della legge 69/2009 su sviluppo e semplificazione;
– 5 ottobre 2010: il governo trasmette alle Camere il provvedimento, che viene assegnato, alle commissioni Affari costituzionali per il parere al governo entro il 4 dicembre. Relatori: alla Camera, Giorgio Clelio Stracquadanio (Pdl-Lombardia), al Senato Filippo Saltamartini (Pdl-Sardegna);
– 19 ottobre 2010: la commissione Affari costituzionali della Camera avvia la discussione;
– 28 ottobre 2010: la prima commissione del Senato avvia l’esame;
– 9 novembre 2010: l’Affari costituzionali di Montecitorio delibera lo svolgimento di un’indagine conoscitiva a partire dal 16 novembre;
– 16 novembre 2010: la prima commissione della Camera avvia l’indagine ascoltando alcuni esperti.

Unione europea – Pac, commissario Dacian Ciolos delinea programma post-2013. Probabili tagli agli aiuti per l’agricoltura italiana
La nuova Politica agricola comune sarà “più verde, più equa, più efficiente e più efficace”. È quanto dichiarato questa mattina a Bruxelles dal commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos, presentando le linee guida per la riforma della Pac, che entrerà in vigore nel 2014, fino al 2020. Le proposte legislative concrete, sulle quali prendono il via oggi i negoziati, saranno invece annunciate a luglio 2011.
La comunicazione che Ciolos ha presentato oggi in commissione Agricoltura al Parlamento europeo delinea tre opzioni per il futuro orientamento della Pac: 1) ovviare alle carenze più urgenti della politica comune tramite cambiamenti graduali; 2) rendere la Pac più ecologica, equa, efficiente ed efficace; 3) abbandonare le misure di sostegno al reddito e le misure di mercato e concentrare l’azione sugli obiettivi in materia di ambiente e cambiamento climatico. Nell’ambito di tutte e tre le opzioni, la Commissione prevede il mantenimento dell’attuale sistema a due pilastri, uno per le misure di mercato e di sostegno al reddito e l’altro per lo sviluppo rurale.
Con riguardo ai pagamenti diretti, la comunicazione sottolinea l’importanza di ridistribuire, riformulare e rendere più mirato il sostegno, sulla base di criteri oggettivi ed equi, facilmente comprensibili per il contribuente. I nuovi criteri dovrebbero essere sia economici (data la funzione di “sostegno al reddito” propria dei pagamenti diretti) sia ambientali (per tener conto dei beni di pubblica utilità forniti dagli agricoltori), e il sostegno dovrebbe essere maggiormente orientato verso gli agricoltori attivi. Con riguardo alle misure di mercato, come l’intervento pubblico e l’aiuto all’ammasso privato, il documento propone invece di adottare misure di razionalizzazione e di semplificazione, eventualmente introducendo nuovi elementi per migliorare il funzionamento della catena alimentare.
Il testo dunque non presenta indicazioni concrete, ma i rumors indicano che tra i criteri principali Commissione e Parlamento si orienteranno sulla superficie coltivabile: questo potrebbe significare per il nostro Paese scendere dagli attuali 4,3 miliardi a 2,9 di aiuti in seguito alla ridistribuzione. Soluzione che le associazioni agricole e alimentari reputano inaccettabile e per la quale si sono già appellati al ministro Giulio Tremonti perché tuteli l’interesse nazionale.

Palazzo Chigi – dal Cdm dl su emergenza rifiuti in Campania e via libera a dlgs fabbisogni standard di attuazione federalismo fiscale. Governo propone nomina Vegas a presidenza Consob
Un decreto legge che assicurerà il superamento della criticità rifiuti in Campania: è questa la ricetta del governo per contenere e risolvere il problema discariche nei dintorni di Napoli. Con i provvedimenti contenuti nel decreto, varato dal Consiglio dei ministri di questa mattina, si assegnano alla Regione Campania 150 milioni di euro dei fondi Fas regionali per coordinare e assicurare la gestione del ciclo rifiuti, anche attraverso l’adozione di misure che prevedono poteri sostitutivi nei confronti di quegli enti inadempienti, e per incrementare con iniziative di carattere strutturale la raccolta differenziata.
Il governo ha anche dato il via libera al decreto legislativo di attuazione del federalismo fiscale (legge 42/2009), che delega il Governo alla determinazione dei fabbisogni standard di Comuni, città metropolitane e Province. Il provvedimento consentirà, a partire dal 2012, il graduale superamento del criterio della spesa storica per le Regioni, attraverso l’individuazione di un meccanismo unico su cui vengono calcolati i trasferimenti dallo Stato centrale agli enti territoriali.
Nella riunione di oggi il governo ha poi approvato, in via preliminare, su proposta del ministro della Salute Ferruccio Fazio, uno schema di regolamento che modifica alcuni aspetti funzionali dell’Istituto superiore di sanità. Sul testo sarà acquisito il parere del Consiglio di Stato.
Via libera definitivo da parte dell’esecutivo al decreto legislativo di attuazione della direttiva 2008/98 sui rifiuti, con significative novità volte a rafforzare i principi di precauzione e prevenzione nella loro gestione, e a massimizzarne il recupero, garantendo che le operazioni avvengano nel rispetto degli standard ambientali. Disco verde anche per il decreto legislativo di attuazione delle direttive 2008/105 e 2009/90, in materia di standard di qualità delle acque, che mirano a raggiungere un ottimale standard chimico entro il 2015 e a ridurre o eliminare gradualmente sostanze nocive dagli scarichi, dalle emissioni e dalle perdite.
In via preliminare, poi, il Consiglio ha approvato uno schema di decreto legislativo di attuazione della delega al governo per il riordino, della normativa interna ai Regolamenti comunitari in tema di precursori di droga (sostanze chimiche impiegate nei circuiti commerciali per usi industriali) e due di attuazione delle seguenti direttive europee:
– 2009/125, che istituisce un quadro per l’elaborazione di regole per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia;
– 2009/145, che stabilisce i principi di base per la commercializzazione dei prodotti sementieri, delle varietà da conservazione e delle varietà cosiddette “prive di valore intrinseco”.
È stata poi deliberata in via definitiva la nomina di Francesco Beltrame a presidente di DigitPa, sul quale i due rami del Parlamento si erano già espressi, e su proposta del Ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan è stata avviata la procedura per la nomina del dottor Paolo Carrà a presidente dell’Ente nazionale risi.
Il governo ha anche deliberato di avviare la procedura per la nomina dell’attuale viceministro all’Economia Giuseppe Vegas a presidente della Consob e del consigliere di Stato Paolo Troiano a componente della commissione. E’ stata poi avviata la procedura di nomina a presidente dell’Autorità per l’energia elettrica Antonio Catricalà, già presidente dell’Antitrust. Componenti dell’Autorità saranno anche Luigi Carbone, Guido Pierpaolo Bortoni e Alberto Biancardi.
Si segnala infine che nel corso del Consiglio dei ministri il titolare delle Politiche agricole Giancarlo Galan ha tenuto un’informativa sul futuro della Politica agricola comune, della quale non si conoscono i dettagli.

Mipaaf – quote latte, Galan: la Ue non ha sbagliato i conti. Lega nord chiede una settimana di proroga per negoziare con Ue
“In tema di quote latte non c’è nessuna possibilità che l’Unione europea si sia sbagliata”. Lo ha assicurato il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, che a margine del Consiglio dei ministri di oggi ha incontrato i ministri dell’Economia Giulio Tremonti, per le Riforme Umberto Bossi, degli Esteri Franco Frattini e della Semplificazione Roberto Calderoli, oltre al presidente del Piemonte Roberto Cota. “La situazione è in realtà definita – ha dichiarato Galan ai cronisti – ma mi è stato chiesto: ‘c’è una possibilità che si sia sbagliato nel passato, che si sia prodotto 80 invece di 120 come dice l’Ue? Ho risposto: no, non c’è nessuna possibilità”.
I leghisti e il ministro dell’Economia hanno chiesto a Galan una settimana ancora per negoziare con l’Europa una nuova proroga. Galan ha replicato: “L’Ue non è attenta a quello che facciamo, di più. E la Germania ci sta seguendo con la lente d’ingrandimento. E io ritengo che non ci sia nessuna possibilità. Ma di fronte alla richiesta così accorata di Calderoli, Bossi, il figlio di Bossi e Tremonti, se soprattutto me lo chiede Tremonti… una settimana non ci cambia la vita”.

19 novembre

Palazzo Chigi – (a. g. 250) dlgs attuazione direttiva rifiuti, da Cdm via libera al provvedimento. Modificato sistema sanzionatorio Sistri
“Con l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto legislativo che recepisce la direttiva rifiuti della Comunità Europea, l’Italia volta pagina. Si supera la fase caratterizzata da una gestione ‘artigianale’ dei rifiuti, concepiti peraltro come un problema, per rafforzare la dimensione di una gestione integrale, organica ed industriale dei rifiuti, intesi come risorsa”. È quanto dichiarato ieri dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo al termine del Consiglio dei ministri, che ha licenziato in via definitiva il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2008/98 sui rifiuti.
Si attende ora la pubblicazione in Gazzetta ufficiale per l’entrata in vigore del provvedimento. Atteso dagli operatori del settore per due anni, il decreto ha l’obiettivo di disciplinare la gestione dei rifiuti, garantendo che tutte le operazioni connesse avvengano nel rispetto di rigorosi standard ambientali.
Tra le novità del testo approvato ieri, e modificato rispetto a quello licenziato in via preliminare ad aprile scorso, il governo ha adeguato, all’articolo 34, il sistema sanzionatorio alle nuove regole in tema di tracciabilità di rifiuti, intervento giudicato indifferibile dal momento che il nuovo sistema (Sistri) è già operativo da ottobre.  
Il governo ha accolto molte delle condizioni espresse dalle commissioni Ambiente di Camera e Senato, in particolare relative al sistema di implementazione del Sistri: all’articolo 34, comma 9-sexies, viene previsto che per garantire la funzionalità del sistema, sia definito il suo profilo organizzativo, consentendo, con decreto ministeriale, la destinazione alle funzioni previste di un contingente di personale dell’Arma dei Carabinieri. Al comma 9-septies, poi, si prevede che siano individuate organizzazioni alle quali delegare i compiti previsti dalla disciplina del Sistri.
Tra i rilievi accolti dal Parlamento, infine, il governo ha modificato l’articolo 29 del testo, in materia di oli usati, per chiarire la loro definizione e ripristinare alcune disposizioni importanti presenti in norme abrogate dal nuovo provvedimento.

Camera – (C. 3778 e 3779) disegno di legge di Stabilità 2011: via libera dall’Aula. Testo passa al Senato
Approderà la prossima settimana a palazzo Madama il disegno di legge di Stabilità 2011. Come previsto il provvedimento è stato approvato oggi dall’Aula di Montecitorio, insieme al disegno di legge relativo al Bilancio di previsione per il prossimo anno e alla relativa nota di aggiornamento, nella quale sono state in pratica recepiti gli effetti sul Bilancio delle modifiche apportate al ddl di Stabilità. Si tratta in particolare della contabilizzazione del pacchetto di interventi da circa 5,7 miliardi di euro approvato la scorsa settimana in commissione Bilancio cui si sono aggiunte alcune novità con l’approvazione ieri in Assemblea dell’emendamento 1.500 della commissione con cui, tra l’altro, è stata prorogata la detrazione fiscale del 55% sulle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e sono state reperite risorse a favore dei malati di Sla e del settore dell’autotrasporto.
I due provvedimenti sono già attesi martedì prossimo, 23 novembre, in commissione Bilancio a palazzo Madama, che in primo luogo dovrà dare parere al presidente del Senato sulla congruità del testo rispetto alla disciplina di bilancio e sulla validità delle coperture. Sempre da martedì è previsto l’avvio della discussione in sede consultiva in tutti i gruppi di lavoro, mentre da mercoledì 24 novembre, la quinta commissione avvierà la discussione in sede referente. Ricordiamo che il termine per la presentazione di emendamenti è stato già fissato per sabato 27 novembre alle 11.

Background
– 14 ottobre 2010: il disegno di legge di stabilità e il bilancio di previsione per il 2011 sono approvati dal Consiglio dei ministri;
 
Iter Camera:
– 15-19 ottobre 2010: il governo trasmette i due provvedimenti al presidente di Montecitorio Gianfranco Fini che li assegna in sede referente alla commissione Bilancio, richiedendo il parere in consultiva di tutti gli altri gruppi di lavoro;
– 20-28 ottobre 2010: il testo è esaminato dalle commissioni in sede consultiva, che trasmettono alla Bilancio i propri pareri con alcuni emendamenti;
– 29 ottobre 2010: la commissione Bilancio fissa per le 14 il termine per la presentazione di emendamenti;
– 2 novembre 2010: il V gruppo di lavoro procede al vaglio di ammissibilità delle circa 600 proposte di modifica presentate al testo;
– 4 novembre 2010: la commissione Bilancio avvia le votazioni e il governo viene battuto nella votazione di un emendamento su cui ha dato parere contrario. I lavori vengono sospesi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti annuncia la presentazione di un maxiemendamento;
– 10-11 novembre 2010: il governo presenta la maxi modifica, ma l’intervento è in gran parte dichiarato inammissibile, comprese le diposizione sulla stabilizzazione delle agevolazioni contributive in agricoltura;
– 12-13 novembre 2010: la commissione Bilancio approva in un testo riformulato l’emendamento del governo in cui vengono confermate, con una nuova formulazione, le disposizioni relative alla stabilizzazione delle agevolazioni per il settore agricolo.

Camera – sementi e agrofarmaci, al via indagine conoscitiva in commissione Agricoltura
La commissione Agricoltura avvierà un’indagine conoscitiva sui comparti dell’agricoltura caratterizzati da evidente regime di oligopolio, come le sementi e gli agrofarmaci. In considerazione dei processi di concentrazione che hanno coinvolto negli ultimi anni diverse imprese organizzate su basi multinazionali, e dal momento che la situazione si è ulteriormente evoluta fino a far sì che un terzo del mercato delle sementi convenzionali e la quasi totalità del mercato di quelle transgeniche sia nelle mani di sei imprese, il gruppo di lavoro ha stabilito di avviare una serie di audizioni, che si concluderanno entro il mese di luglio 2011. Scopo dell’approfondimento è analizzare l’eventuale presenza di elementi distorsivi, di interferenze di mercato, di attività di orientamento mirate ad alterare artificiosamente il livello della produzione, commercializzazione, distribuzione delle sementi e degli agrofarmaci. L’indagine si estenderà poi anche alla valutazione degli effetti delle dinamiche dei prezzi sul sistema produttivo agroalimentare italiano e sulle sue prospettive di sviluppo.
Di seguito l’elenco di chi verrà ascoltato:
ministro delle Politiche agricole;
ministro dello Sviluppo economico;
ministro dell’Economia;
Autorità garante della concorrenza e del mercato;
Garante per la sorveglianza dei prezzi;
Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea);
Istituto nazionale di economia agraria (Inea);
Istituto nazionale di statistica (Istat);
Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra);
rappresentanti di altri organi ed enti pubblici con competenza nelle materie oggetto dell’indagine;
rappresentanti di istituzioni ed organismi operanti nell’ambito dell’Unione europea o delle organizzazioni internazionali;
rappresentanti delle regioni e degli enti locali;
organizzazioni del settore agricolo e altre organizzazioni di categoria interessate ai temi oggetto dell’indagine;
soggetti che svolgono attività rilevanti ai fini dell’oggetto dell’indagine;
esperti e studiosi del settore.

Camera – (C. 3857) pacchetto sicurezza: fissato per lunedì prossimo alle 14 termine emendamenti nelle commissioni referenti
Scadrà lunedì prossimo, 22 novembre, alle 14 il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge di conversione del decreto legge sulla sicurezza nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite che esaminano il testo in sede referente.
Nel provvedimento, ricordiamo, il governo ha inserito alcune misure per il potenziamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati alle mafie e sulla tracciabilità dei flussi finanziari.
 
Backgroud
 – 5 novembre 2010: il Consiglio dei ministri vara il decreto legge con misure urgenti in materia di sicurezza. Tra le altre cose, previste misure per il potenziamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati alle mafie e la tracciabilità dei flussi finanziari;
– 12 novembre 2010: il provvedimento, che, con un disegno di legge di iniziativa governativa formerà il cosiddetto pacchetto sicurezza, viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 265 (in edicola il 13 novembre) ed entra ufficialmente in vigore;
 
Iter Camera
– 16 novembre 2010: il testo viene trasmesso alla Camera dove ha inizio l’esame in sede referente delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite;
– 22 novembre 2010: termine presentazione emendamenti.

20 novembre

Camera – Mancuso (Pdl): l’esecutivo intervenga per dirimere contenziosi tra ordini professionali e Regioni su applicazione misura 114 Feasr su consulenza in agricoltura
Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), istituito con il regolamento CE 1698/2005, è stato recepito, a livello nazionale, nei piani di sviluppo rurali (Psr). Tra le principali misure di sostentamento previste dallo strumento comunitario figura la 114-Consulenza in agricoltura, che prevede l’erogazione di un contributo annuale alle imprese agricole che utilizzano servizi di consulenza aziendale. L’errata applicazione di questa misura in Italia, attuata da ogni singola Regione in modo autonomo, ha creato, però, diversi problemi, tra i quali, il contenzioso sorto fra amministrazioni locali e gli ordini professionali dei dottori agronomi e forestali, degli agrotecnici, degli agrotecnici laureati e dei medici veterinari che, in numerose occasioni, sono stati costretti a impugnare i bandi regionali sulla misura in questione, ottenendone quasi sempre l’annullamento. Con un’interrogazione a risposta scritta depositata ieri a Montecitorio, e indirizzata al ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, il segretario della commissione Affari sociali, Gianni Mancuso (Pdl-Piemonte), ha chiesto di sapere quali iniziative intenda adottare l’esecutivo per fare fronte al fallimento nell’applicazione della misura 114 da parte delle burocrazie regionali che, tra l’altro, contribuisce a elevare la somma dei contributi europei non utilizzati (allo stato pari a 520 milioni di euro) che al 31 dicembre 2010 l’Unione europea toglierà all’Italia. Mancuso, inoltre, chiede a Galan di promuovere iniziative, anche normative, per dare uniformità al riconoscimento degli organismi di consulenza aziendale e sviluppare anche in Italia un moderno servizio di consulenza aziendale nel rispetto delle prerogative professionali di cui alle leggi relative agli albi dei dottori agronomi, degli agrotecnici, degli agrotecnici laureati e dei medici veterinari.