ORDINE REGIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI DELLE MARCHE

News

ORDINE REGIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI DELLE MARCHE

Lavorare nel settore forestale-ambientale: opportunità in una società in transizione

Giovedì 23 febbraio 2017 – ore 9.30 Aula Magna “Guido Bossi” UNIVPM (polo Monte Dago) Via Brecce Bianche, Ancona

in una società complessa, globalizzata, multimediale e istantanea come l’attuale, il tema foreste è spesso marginale e cattura l’attenzione dell’opinione pubblica solo in occasione di eventi eccezionali: soprattutto incendi, tsunami o deforestazione (es. foreste indonesiane e olio di palma). Passano invece inosservati fenomeni come il catastrofico gelicidio in Slovenia nel febbraio del 2014 che non ha causato vittime, ma ha danneggiato, circa il 50% dei boschi nazionali (con gravissime conseguenze economiche per un paese che produce legname da opera), oppure il progressivo abbandono della montagna appenninica e dei suoi boschi. Ancora meno mediatico è il ruolo del tecnico forestale, laureato con specifiche competenze sancite anche dalla legge nazionale. Oggi, fra cambiamenti climatici e dinamismi istituzionali (comunità montane che diventano unioni montane, province che perdono funzioni, Corpo Forestale che transita nell’Arma dei Carabinieri) è utile puntualizzare il ruolo di questa importante figura professionale ed individuare nuove opportunità occupazionali in ambito nazionale e regionale.

 

ORDINE REGIONALE DEI DOTTORI AGRONOMI E DEI DOTTORI FORESTALI DELLE MARCHE

Lavorare nel settore forestale-ambientale: opportunità in una società in transizione

Giovedì 23 febbraio 2017 – ore 9.30 Aula Magna “Guido Bossi” UNIVPM (polo Monte Dago) Via Brecce Bianche, Ancona

in una società complessa, globalizzata, multimediale e istantanea come l’attuale, il tema foreste è spesso marginale e cattura l’attenzione dell’opinione pubblica solo in occasione di eventi eccezionali: soprattutto incendi, tsunami o deforestazione (es. foreste indonesiane e olio di palma). Passano invece inosservati fenomeni come il catastrofico gelicidio in Slovenia nel febbraio del 2014 che non ha causato vittime, ma ha danneggiato, circa il 50% dei boschi nazionali (con gravissime conseguenze economiche per un paese che produce legname da opera), oppure il progressivo abbandono della montagna appenninica e dei suoi boschi. Ancora meno mediatico è il ruolo del tecnico forestale, laureato con specifiche competenze sancite anche dalla legge nazionale. Oggi, fra cambiamenti climatici e dinamismi istituzionali (comunità montane che diventano unioni montane, province che perdono funzioni, Corpo Forestale che transita nell’Arma dei Carabinieri) è utile puntualizzare il ruolo di questa importante figura professionale ed individuare nuove opportunità occupazionali in ambito nazionale e regionale.