Verona, 22 dicembre 2015 – «A fine febbraio andremo in Russia, nella regione di Volgograd, per dare corso a un progetto di formazione degli agronomi, in collaborazione con le Università. Inoltre, avvieremo un sistema di riconoscimento che codifichi la professione dell’agronomo, perché parliamo di una figura internazionale e ubiquitaria in tutti i luoghi del mondo». Lo ha detto oggi Andrea Sisti, presidente del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali e, dallo scorso settembre, al vertice della World Association of Agronomists, la compagine mondiale degli agronomi, circa 550mila iscritti in tutti i continenti (sono 22mila in Italia), ad esclusione dell’Asia e della Russia, che non prevedono – per il momento – la figura dei dottori agronomi come liberi professionisti. In quest’ottica, dunque, pur condannando azioni di guerra, Sisti si dichiara «assolutamente contrario alle sanzioni dell’Unione europea nei confronti della Russia».
I dottori agronomi e forestali, ha anticipato Sisti, saranno presenti a Fieragricola di Verona dal 3 al 6 febbraio (www.fieragricola.it) con «approfondimenti legati ai temi dello sviluppo rurale, della consulenza aziendale, del ruolo degli agronomi nel contrasto ai cambiamenti climatici e in veste di project manager delle reti di imprese agricole e agroalimentari». L’associazione mondiale degli agronomi è impegnata nel progetto «Global Farm 2030», che coinvolge i 25 più importanti atenei del pianeta e si rivolge alla comunicazione, informazione e formazione dei professionisti di tutto il mondo su temi come le buone pratiche agricole e la lotta ai cambiamenti climatici.
Secondo il presidente Sisti, «la sfida degli agronomi per il futuro è incentrata sull’innovazione. Dobbiamo andare oltre il concetto di qualità e comunicare al consumatore cosa si produce e come lo si fa, partendo dalla formazione degli agricoltori, che non possono solo pensare a produrre». Fra le innovazioni più utili nel prossimo futuro, per il numero uno dell’associazione mondiale degli agronomi in prima fila sarà «l’agricoltura di precisione e l’uso di tecnologie informatizzate, per migliorare le capacità delle imprese agricole grazie all’uso di satelliti e droni».
«Determinante – ha detto Sisti – anche il ruolo dei contoterzisti, perché sono le strutture di servizio che oggi gestiscono la stragrande maggioranza delle operazioni colturali in azienda. La collaborazione fra agronomi e contoterzisti è fondamentale per la gestione del territorio». (Fonte: Servizio Stampa Veronafiere)
Verona, 22 dicembre 2015 – «A fine febbraio andremo in Russia, nella regione di Volgograd, per dare corso a un progetto di formazione degli agronomi, in collaborazione con le Università. Inoltre, avvieremo un sistema di riconoscimento che codifichi la professione dell’agronomo, perché parliamo di una figura internazionale e ubiquitaria in tutti i luoghi del mondo». Lo ha detto oggi Andrea Sisti, presidente del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali e, dallo scorso settembre, al vertice della World Association of Agronomists, la compagine mondiale degli agronomi, circa 550mila iscritti in tutti i continenti (sono 22mila in Italia), ad esclusione dell’Asia e della Russia, che non prevedono – per il momento – la figura dei dottori agronomi come liberi professionisti. In quest’ottica, dunque, pur condannando azioni di guerra, Sisti si dichiara «assolutamente contrario alle sanzioni dell’Unione europea nei confronti della Russia».
I dottori agronomi e forestali, ha anticipato Sisti, saranno presenti a Fieragricola di Verona dal 3 al 6 febbraio (www.fieragricola.it) con «approfondimenti legati ai temi dello sviluppo rurale, della consulenza aziendale, del ruolo degli agronomi nel contrasto ai cambiamenti climatici e in veste di project manager delle reti di imprese agricole e agroalimentari». L’associazione mondiale degli agronomi è impegnata nel progetto «Global Farm 2030», che coinvolge i 25 più importanti atenei del pianeta e si rivolge alla comunicazione, informazione e formazione dei professionisti di tutto il mondo su temi come le buone pratiche agricole e la lotta ai cambiamenti climatici.
Secondo il presidente Sisti, «la sfida degli agronomi per il futuro è incentrata sull’innovazione. Dobbiamo andare oltre il concetto di qualità e comunicare al consumatore cosa si produce e come lo si fa, partendo dalla formazione degli agricoltori, che non possono solo pensare a produrre». Fra le innovazioni più utili nel prossimo futuro, per il numero uno dell’associazione mondiale degli agronomi in prima fila sarà «l’agricoltura di precisione e l’uso di tecnologie informatizzate, per migliorare le capacità delle imprese agricole grazie all’uso di satelliti e droni».
«Determinante – ha detto Sisti – anche il ruolo dei contoterzisti, perché sono le strutture di servizio che oggi gestiscono la stragrande maggioranza delle operazioni colturali in azienda. La collaborazione fra agronomi e contoterzisti è fondamentale per la gestione del territorio». (Fonte: Servizio Stampa Veronafiere)