Siglato il Protocollo d’Intesa sull’equo compenso tra Ministero della Giustizia e Rete delle professioni tecniche. L’obiettivo è di assicurare dignità al professionista che presta la propria opera, tutelandolo da eventuali casi di abuso ed evitando ricadute sul mercato e in termini di concorrenza. Il protocollo prevede:
- l’istituzione del “Nucleo centrale di monitoraggio della disciplina dell’equo compenso per le professioni tecniche vigilate dal Ministero della giustizia”
- la creazione di ‘Nuclei territoriali’, organi chiamati a monitorare il rispetto e l’applicazione dell’equo compenso e la segnalazione alle stazioni appaltanti di eventuali violazioni. Inoltre possono proporre iniziative legislative e sollecitare i committenti pubblici e privati ad adeguare conseguentemente le proprie prassi.
Alfonso Bonafede, Ministro della Giustizia –“Il protocollo è importante perché il tema dell’equo compenso non riguarda solo un’esigenza economica ma anche il rispetto della dignità del professionista”.
Sabrina Diamanti, Presidente CONAF – “In un mercato del lavoro sempre più precario abbiamo lavorato a lungo per avere uno strumento e degli organismi che tutelino sia i professionisti che il contributo che queste categorie di lavoratori sanno dare allo sviluppo del Paese.
Quello di oggi è il successo del lavoro unitario delle diverse categorie che hanno saputo guardare all’obiettivo comune”
Siglato il Protocollo d’Intesa sull’equo compenso tra Ministero della Giustizia e Rete delle professioni tecniche. L’obiettivo è di assicurare dignità al professionista che presta la propria opera, tutelandolo da eventuali casi di abuso ed evitando ricadute sul mercato e in termini di concorrenza. Il protocollo prevede:
- l’istituzione del “Nucleo centrale di monitoraggio della disciplina dell’equo compenso per le professioni tecniche vigilate dal Ministero della giustizia”
- la creazione di ‘Nuclei territoriali’, organi chiamati a monitorare il rispetto e l’applicazione dell’equo compenso e la segnalazione alle stazioni appaltanti di eventuali violazioni. Inoltre possono proporre iniziative legislative e sollecitare i committenti pubblici e privati ad adeguare conseguentemente le proprie prassi.
Alfonso Bonafede, Ministro della Giustizia –“Il protocollo è importante perché il tema dell’equo compenso non riguarda solo un’esigenza economica ma anche il rispetto della dignità del professionista”.
Sabrina Diamanti, Presidente CONAF – “In un mercato del lavoro sempre più precario abbiamo lavorato a lungo per avere uno strumento e degli organismi che tutelino sia i professionisti che il contributo che queste categorie di lavoratori sanno dare allo sviluppo del Paese.
Quello di oggi è il successo del lavoro unitario delle diverse categorie che hanno saputo guardare all’obiettivo comune”