L’annunciato ritiro della proposta legislativa sulla riduzione dell’uso dei fitofarmaci è condivisibile fintantoché non si elimina la presenza di una figura responsabile e competente.
Questa la posizione dei dottori agronomi e dei dottori forestali, che da sempre sostengono la necessità di una figura specialistica con preparazione universitaria che autorizzi l’impiego di fitofarmaci.
“La protesta del mondo agricolo europeo è comprensibile: si devono rispettare i vincoli nell’uso di prodotti chimici di sintesi, subirne i costi e, contemporaneamente, sottostare alla concorrenza di chi produce alimenti senza dover rispettare gli stessi limiti. Speriamo che la decisione della Commissione europea non comporti la rinuncia di uno specialista che autorizzi l’impiego di quelli che, a tutti gli effetti, sono farmaci. Se per curare l’uomo si pretende l’intervento del medico, e per curare un animale ci si avvale del veterinario, dobbiamo pretendere uno specialista anche per prescrivere farmaci necessari alle piante.”
Mauro Uniformi, presidente CONAF