Lo sviluppo sostenibile, definito nel 1987 dalla World Commission of Environment and Development (Brundtland Commission) come “sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”, è un tema di estrema attualità, tanto da essere recentemente definito come principio generale a cui “ogni attività umana giuridicamente rilevante deve conformarsi” (D. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 che modifica il D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”).
L’agricoltura, in quanto settore primario, svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile dell’economia, sia in ambito locale che globale. Essa è infatti chiamata a garantire adeguate produzioni, sia in termini quantitativi che qualitativi, in modo economicamente efficiente, garantendo nel contempo la protezione dell’ambiente e della biodiversità, e contribuendo al benessere delle comunità locali, anche mediante la creazione di nuovi posti di lavoro.
Il raggiungimento di tali obiettivi passa attraverso non solo ad un uso oculato e conservativo delle risorse naturali (suolo, acqua, ecc.) e ad un utilizzo sostenibile dei mezzi tecnici (fitofarmaci, fertilizzanti, ecc.), ma anche attraverso il ricorso a processi produttivi che garantiscano un significativo risparmio energetico e la produzione di energia rinnovabile da fonti agricole.
In quest’ottica il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo sostenibile ed Energie rinnovabili rappresenta la struttura di supporto al Consiglio nazionale per la promozione di tutte le attività finalizzate al consolidamento della figura professionale di dottore agronomo e di dottore forestale quale tecnico consulente di imprese agroforestali e di Enti pubblici nel settore primario.
Particolare attenzione verrà posta nella valorizzazione e tutela delle attività di competenza dei dottori agronomi e dei dottori forestali volte a “valorizzare e gestire i processi produttivi agricoli, zootecnici e forestali, a tutelare l’ambiente e, in generale, le attività riguardanti il mondo rurale”, così come definite dall’art. 2 della legge di ordinamento della nostra professione.
Lo sviluppo sostenibile, definito nel 1987 dalla World Commission of Environment and Development (Brundtland Commission) come “sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”, è un tema di estrema attualità, tanto da essere recentemente definito come principio generale a cui “ogni attività umana giuridicamente rilevante deve conformarsi” (D. Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 che modifica il D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”).
L’agricoltura, in quanto settore primario, svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile dell’economia, sia in ambito locale che globale. Essa è infatti chiamata a garantire adeguate produzioni, sia in termini quantitativi che qualitativi, in modo economicamente efficiente, garantendo nel contempo la protezione dell’ambiente e della biodiversità, e contribuendo al benessere delle comunità locali, anche mediante la creazione di nuovi posti di lavoro.
Il raggiungimento di tali obiettivi passa attraverso non solo ad un uso oculato e conservativo delle risorse naturali (suolo, acqua, ecc.) e ad un utilizzo sostenibile dei mezzi tecnici (fitofarmaci, fertilizzanti, ecc.), ma anche attraverso il ricorso a processi produttivi che garantiscano un significativo risparmio energetico e la produzione di energia rinnovabile da fonti agricole.
In quest’ottica il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo sostenibile ed Energie rinnovabili rappresenta la struttura di supporto al Consiglio nazionale per la promozione di tutte le attività finalizzate al consolidamento della figura professionale di dottore agronomo e di dottore forestale quale tecnico consulente di imprese agroforestali e di Enti pubblici nel settore primario.
Particolare attenzione verrà posta nella valorizzazione e tutela delle attività di competenza dei dottori agronomi e dei dottori forestali volte a “valorizzare e gestire i processi produttivi agricoli, zootecnici e forestali, a tutelare l’ambiente e, in generale, le attività riguardanti il mondo rurale”, così come definite dall’art. 2 della legge di ordinamento della nostra professione.