Obiettivi

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1. Porre la competenza professionale dei dottore agronomi e dottori forestali al centro della  progettazione e dell’analisi di fattibilità degli investimenti e degli interventi oggetto di finanziamento.

2. Approfondire e definire, nell’ambito della consulenza aziendale, le materie oggetto di competenza esclusiva, che quindi come tali possono essere affidate soltanto a soggetti iscritti all’albo professionale.

3. Vigilare sul rispetto dell’obbligo di identità fra chi effettua la prestazione e chi emette la fattura, sulla base anche di quanto disposto di recente dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248,  conversione del  (D.L. 223/2006).

4. Completa accessibilità al fascicolo aziendale ed ai sistemi informativi AGEA e Regionali, per l’inserimento delle domande.
 

Oggi sempre più spesso elemento di valutazione del piano di sviluppo o di miglioramento aziendale, è rappresentato dal “business plan”, il quale consiste (o quantomeno “dovrebbe consistere”) in una analisi di tipo tecnico-economica, redatta in  sede previsionale.

Ne emerge quindi in maniera chiara quanto segue:

– la conoscenza tecnica e la competenza in materia dei professionisti abilitati sono un elemento necessario per la corretta valutazione delle scelte progettuali e della sostenibilità finanziaria degli investimenti; soltanto attraverso approfondite conoscenze tecniche proprie del settore agricolo, forestale e zootecnico è possibile condurre a conclusione con successo un piano di sviluppo aziendale delle imprese che operano nel settore agricolo, agroalimentare e forestale;

– l’attività di progettazione tecnica ed economica dei piani di miglioramento aziendali (fra cui anche il business plan) rientra fra le materie di competenza esclusiva dei tecnici abilitati nel settore agroforestale, in quanto specificatamente prevista nella Legge che definisce il nostro ordinamento professionale.
 

La seguente documentazione deve quindi essere redatta e sottoscritta da tecnici abilitati competenti in materia agroforestale, iscritti ad un albo professionale:

– “Piano di sviluppo aziendale” o “Businnes plan”, documento complesso di natura previsionale e pianificatoria, avente valenza di certificazione, nell’ambito del quale viene definita la situazione aziendale, il progetto di sviluppo, l’organizzazione, le tecniche agronomico-colturali o di allevamento, il fabbisogno di formazione, la sostenibilità ambientale del progetto, la verifica del rispetto delle norme comunitarie, urbanistico-edilizie, ambientali, paesaggistiche, igienico-sanitarie, le previsioni economico-finanziarie, gli effetti previsionali e la sostenibilità economica e finanziaria degli investimenti, la quantificazione dell’incremento atteso di redditività aziendale conseguente a tali azioni ecc.;

– relazioni tecnico-economiche attestanti stato e consistenza dell’azienda, rendimenti previsti, ecc.;

– stime e certificazioni di qualsivoglia natura relative a beni fondiari e capitali agrari;

– asseverazioni, dichiarazioni ed attestazioni tecniche;

– computi metrici estimativi e consuntivi;

– progetti completi di disegni, layout, relazioni tecniche, computi metrici estimativi;

– direzione lavori, collaudi e rendicontazione delle opere;

– valutazione di incidenza nel caso l’intervento interessi superfici ricadenti nelle Zone di protezione speciale (ZPS) e/o Siti di importanza comunitaria (SIC), Valutazioni di impatto ambientale, Valutazioni di sostenibilità.

1. Porre la competenza professionale dei dottore agronomi e dottori forestali al centro della  progettazione e dell’analisi di fattibilità degli investimenti e degli interventi oggetto di finanziamento.

2. Approfondire e definire, nell’ambito della consulenza aziendale, le materie oggetto di competenza esclusiva, che quindi come tali possono essere affidate soltanto a soggetti iscritti all’albo professionale.

3. Vigilare sul rispetto dell’obbligo di identità fra chi effettua la prestazione e chi emette la fattura, sulla base anche di quanto disposto di recente dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248,  conversione del  (D.L. 223/2006).

4. Completa accessibilità al fascicolo aziendale ed ai sistemi informativi AGEA e Regionali, per l’inserimento delle domande.
 

Oggi sempre più spesso elemento di valutazione del piano di sviluppo o di miglioramento aziendale, è rappresentato dal “business plan”, il quale consiste (o quantomeno “dovrebbe consistere”) in una analisi di tipo tecnico-economica, redatta in  sede previsionale.

Ne emerge quindi in maniera chiara quanto segue:

– la conoscenza tecnica e la competenza in materia dei professionisti abilitati sono un elemento necessario per la corretta valutazione delle scelte progettuali e della sostenibilità finanziaria degli investimenti; soltanto attraverso approfondite conoscenze tecniche proprie del settore agricolo, forestale e zootecnico è possibile condurre a conclusione con successo un piano di sviluppo aziendale delle imprese che operano nel settore agricolo, agroalimentare e forestale;

– l’attività di progettazione tecnica ed economica dei piani di miglioramento aziendali (fra cui anche il business plan) rientra fra le materie di competenza esclusiva dei tecnici abilitati nel settore agroforestale, in quanto specificatamente prevista nella Legge che definisce il nostro ordinamento professionale.
 

La seguente documentazione deve quindi essere redatta e sottoscritta da tecnici abilitati competenti in materia agroforestale, iscritti ad un albo professionale:

– “Piano di sviluppo aziendale” o “Businnes plan”, documento complesso di natura previsionale e pianificatoria, avente valenza di certificazione, nell’ambito del quale viene definita la situazione aziendale, il progetto di sviluppo, l’organizzazione, le tecniche agronomico-colturali o di allevamento, il fabbisogno di formazione, la sostenibilità ambientale del progetto, la verifica del rispetto delle norme comunitarie, urbanistico-edilizie, ambientali, paesaggistiche, igienico-sanitarie, le previsioni economico-finanziarie, gli effetti previsionali e la sostenibilità economica e finanziaria degli investimenti, la quantificazione dell’incremento atteso di redditività aziendale conseguente a tali azioni ecc.;

– relazioni tecnico-economiche attestanti stato e consistenza dell’azienda, rendimenti previsti, ecc.;

– stime e certificazioni di qualsivoglia natura relative a beni fondiari e capitali agrari;

– asseverazioni, dichiarazioni ed attestazioni tecniche;

– computi metrici estimativi e consuntivi;

– progetti completi di disegni, layout, relazioni tecniche, computi metrici estimativi;

– direzione lavori, collaudi e rendicontazione delle opere;

– valutazione di incidenza nel caso l’intervento interessi superfici ricadenti nelle Zone di protezione speciale (ZPS) e/o Siti di importanza comunitaria (SIC), Valutazioni di impatto ambientale, Valutazioni di sostenibilità.